UNA FALSA PARTENZA!
Nel mio precedente articolo parlavo di partenza col freno
tirato ma dopo avere partecipato alla prima seduta operativa di questa nuova Amministrazione dovremmo parlare di
falsa partenza.
Evito le citazioni retoriche tipo “se il buongiorno si vede
dal mattino…” e cerco di raccontare in maniera razionale ciò che è accaduto
rammaricandomi, però, per la mancata registrazione della seduta da parte di una
Giunta che è molto social e finora ha filmato qualsiasi evento in cui era
presente.
LA COSTITUZIONE DEVE ESSERE RISPETTATA
In apertura il nostro consigliere Tacconi ha letto un comunicato
che avevamo pubblicato nei giorni scorsi in seguito all'improvvida uscita, sui social networks, di un
assessore che condivideva la richiesta di ripristino della pena di morte in
Italia (leggi qui).
L’IMPIANTO DI TRITURAZIONE
La sala traboccava di cittadini accaldati, gran parte dei
quali erano venuti per sapere quali azioni abbia intrapreso il Sindaco in merito
alla questione del “trituratore di materiale inerte” che preoccupa per i
potenziali impatti ambientali derivanti dalla dispersione di polveri sottili e
dal traffico di mezzi pesanti nella zona compresa tra via Gramsci e via La Malfa.
Alla richiesta di informazioni (leggi qui) presentata da un movimento politico esterno al Consiglio Comunale l’assessore all'ambiente Fabio Varisco ha risposto (leggi qui) comunicando di avere “provveduto ad esprimere le proprie
osservazioni evidenziando aree sensibili, vincoli e caratteristiche del
Territorio (secondo PGT e Piano di Zonizzazione Acustica) nonché dubbi relativi
a lavorazioni e processi produttivi per le possibili/eventuali ricadute su
cittadini, ambiente e viabilità”.
Queste parole hanno scatenato la reazione di molti cittadini in sala che hanno protestato ad alta voce e per comprendere i motivi delle proteste
è sufficiente leggere il documento citato dall'assessore (qui), un documento che riassume alcune considerazioni tecniche ma, nel complesso, dai contenuti molto diversi
da quelli descritti da Varisco ieri sera.
L'impressione è che sia stato affidato un compito all'Ufficio Tecnico senza dare alcun indirizzo politico
e, soprattutto, senza verificare il contenuto della lettera inviata alla Città
Metropolitana.
Su sollecitazione di un gruppo di minoranza il sindaco si è impegnato a presentare una nuova osservazione alla Città Metropolitana.
Da parte nostra parteciperemo e contribuiremo alle prossime iniziative che verranno organizzate per tutelare la salute dei cittadini.
INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
Per questioni di spazio rimando al prossimo articolo i commenti
sulle risposte che abbiamo ricevuto in merito alle nostre interrogazioni e
interpellanze.
COMMISSIONI CONSILIARI, DO UT DES
Il
consigliere Maggio dopo (e non prima di) avere pubblicamente protestato e denunciato presunti e fantasiosi complotti
ai suoi danni, ha chiesto a noi ed all'altro gruppo di minoranza
di cedergli un posto nelle commissioni consiliari permanenti. Noi abbiamo offerto un posto nella Commissione
Demanio e Patrimonio, mentre il gruppo di Mandelli ha offerto un posto nella commissione
Bilancio.
Maggio ha scelto la seconda offerta e in cambio ha sostenuto la candidata
del gruppo di Mandelli (Laura Vecchi) per il Consiglio di Gestione del sistema
Bibliotecario Nord Est Milano.
La nostra candidata Paola Bacciardi è stata bocciata per un mero scambio di
poltrone.
MENO CULTURA E MENO SERVIZI
Preso atto della decisione di spostare la programmazione politica
a settembre (vedi articolo precedente) ci aspettavamo che le variazioni di
bilancio fossero limitate alla identificazione delle risorse necessarie a
coprire alcune spese impreviste nell'area dei servizi sociali, dove è
incrementato il costo relativo all'inserimento in comunità di minori.
Ci aspettavamo
solo un intervento tecnico ed invece ci siamo trovati di fronte ad una manovra politica,
di quelle che di solito si fanno dopo avere definito e reso pubbliche le linee
programmatiche di governo.
Abbiamo rilevato l’eliminazione totale del finanziamento di
40.000 per un intervento di co-progettazione sulla disabilità che era stata una
lunga battaglia sostenuta da noi negli ultimi due anni. Abbiamo rilevato un
taglio di 4.000 euro sulle attività culturali, di 14.000 euro sulle manutenzioni
di palestre, biblioteca, cimiteri ed altri immobili comunali.
A questi tagli si aggiungono ulteriori sforbiciate singolarmente di minore entità, ma cumulativamente rilevanti, su altri capitoli di spesa.
A questi tagli si aggiungono ulteriori sforbiciate singolarmente di minore entità, ma cumulativamente rilevanti, su altri capitoli di spesa.
Andando a verificare
come siano stati riutilizzati questi ‘risparmi’ ci accorgiamo che, oltre a coprire
le maggiori spese per gli inserimenti dei minori in comunità, la Giunta ha deciso di assumere una persona di staff al sindaco che, tra le altre cose, si occuperà
di gestire la Comunicazione.
Abbiamo anche notato un incremento di 12.000 euro (su 20.000 inizialmente stanziati) del contributo alle associazioni per attività ricreative sul quale non abbiamo ricevuto spiegazioni sufficientemente chiare.
Abbiamo anche notato un incremento di 12.000 euro (su 20.000 inizialmente stanziati) del contributo alle associazioni per attività ricreative sul quale non abbiamo ricevuto spiegazioni sufficientemente chiare.
Abbiamo fatto molte domande per capire meglio i dettagli di
queste variazioni e ci siamo trovati, nella maggior parte dei casi, di fonte alla scena muta della Giunta.
Salvo alcune eccezioni tutte le risposte venivano date con grande imbarazzo, e
con scarse informazioni a disposizione, dall'assessore al Bilancio il quale era in evidente difficoltà sui quesiti relativi alle deleghe affidate ai suoi colleghi.
Meritorio l'impegno ma inaccettabile il risultato.
Spinti dalla nostra insistenza
alcuni assessori hanno cercato di rispondere palesando, però, generale ignoranza
sul tema di cui dovrebbero avere competenza, visto che sono stati scelti dal sindaco e che ci lavorano da quaranta giorni.
Se dopo quaranta giorni un assessore non si è ancora fatto un quadro chiaro di come vengono utilizzati i soldi dei cittadini sulle deleghe di propria competenza, come può impostare una programmazione per poi iniziare a lavorare?
Come è possibile che l’assessore alla cultura non sappia illustrare
quali progetti siano stati rimossi per tagliare 4.000 euro di spesa?
Inaccettabile
poi il maldestro tentativo di nascondersi dietro una presunta mancanza di collaborazione
da parte dei dipendenti.
Assessori che finora non si sono impegnati a capire come vengono spesi i soldi sugli
assessorati di propria competenza danno la colpa ai dipendenti!
Oltre alla totale e inaccettabile impreparazione degli
assessori si deve sottolineare l’aspetto politico, si cancellano 40.000 euro
destinati alla co-progettazione per i disabili e si utilizza metà di quei soldi
per assumere una persona di staff al sindaco.
Attenzione, perché nel 2019
quella persona costerà 20.000 euro, visto che verrà assunta a settembre, ma nei prossimi
anni costerà almeno 80.000 euro all'anno.
Allora come fanno gli assessori a dire
che il progetto sui disabili verrà inserito l’anno prossimo così come i 4.000
euro tolti dalla cultura?
Dove pensano di prendere i fondi?
Forse licenzieranno la persona
di staff al sindaco o forse sfratteranno i minori dalle comunità?
Togliere soldi alla cultura ed ai disabili per
spenderli nello staff del sindaco (ed altre voci di cui non ci hanno saputo
dare spiegazioni) è forse una chiara anticipazione della linea politica del sindaco Balconi?
CINQUE ASSESSORI E MEZZO
La legge impone un limite di 5 assessori per la giunta però il lavoro da fare è molto e inoltre è importante coinvolgere tutta la squadra, questo è un concetto che anche noi del Comitato Civico Cassina sosteniamo.
Lo strumento della delega consiliare viene incontro a questa esigenza, però deve essere utilizzato nel rispetto della legge, dello statuto comunale e, soprattutto, dei cittadini.
Lo statuto comunale (art. 13) dice che è ammessa la delega esclusivamente da parte del
Sindaco agli Assessori, e che il Sindaco può conferire inoltre ai consiglieri incarichi per
compiti definiti e specifici, precisando i limiti degli stessi e il tempo massimo
di svolgimento.
Nella nostra Giunta abbiamo una situazione singolare: l'Area dei servizi sociali, che rappresenta la seconda voce di spesa più alta del bilancio e con il maggiore grado di criticità è stata affidata ad un Consigliere Delegato.
In compenso sono stati affidati ad assessori alcuni incarichi che potrebbero essere invece gestiti con delega consiliare.
Secondo il mio parere questa scelta, oltre a non rispettare lo Statuto, è un'ingiustizia sia nei confronti del Consigliere Delegato, che tra l'altro dimostra di avere già buona padronanza della materia, che del cittadino il quale invece di ottenere udienza dal sindaco, che ha tenuto per se la delega, viene ricevuto da un Consigliere Delegato.
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