domenica 6 marzo 2016

Un risultato raggiunto o un fallimento?

Nella seduta di Consiglio Comunale del 26 Febbraio scorso il sindaco Mandelli ha presentato la relazione sui lavori di riqualificazione del Centro di Cassina de’ Pecchi.
Il contenuto della relazione è il risultato del lavoro svolto dal gruppo consiliare di maggioranza successivamente alla sospensione del progetto, decisa nella precedente seduta di Consiglio Comunale del 16 dicembre 2015. Un risultato raggiunto grazie ad un lavoro di squadra partito dalla condivisione dei principi fondamentali da cui era nato il progetto, principi espressi nel programma amministrativo con il quale Cassina Domani è stata eletta a governare.
Il Piano del Centro, come viene comunemente identificato il progetto tanto discusso negli ultimi 12 mesi, in realtà deve essere distinto in due interventi diversi, anche se in parte interdipendenti:
Il primo è parte integrante del PGT approvato lo scorso mese di dicembre, codificato come Progetto Speciale 1, e indirizza specificamente la riqualificazione dell'area compresa tra il Municipio e la Stazione della metropolitana; Il PS1  al momento definisce solo gli indirizzi strategici che dovranno essere recepiti in un lavoro di progettazione di cui ci occuperemo nei prossimi mesi. 
Il secondo intervento invece è rappresentato da un progetto esecutivo denominato  Nuovo dispositivo della viabilità ed è stato l'oggetto di varie discussioni, raccolte di firme e confronti politici, che hanno portato alla sospensione.
Il lavoro svolto nei sessanta giorni di sospensione di questo progetto, come dicevo, è partito da uno degli obiettivi del programma amministrativo:
  



Il nuovo dispositivo della viabilità andava verso quella direzione, conteneva tutti gli elementi per realizzare l'obiettivo, ma con una modalità che era percepita negativamente da molti cittadini e operatori commerciali che usufruiscono delle aree e dei servizi oggetti dell'intervento. Il gruppo di lavoro ha analizzato modalità alternative che permettessero di raggiungere gli stessi obiettivi, evitando la limitazione della circolazione e della sosta previsti nel disegno originale (vedi articolo del mese di gennaio) per poi giungere ad una soluzione  di compromesso che prevede la realizzazione di una parte degli interventi compresi nel progetto originale e la rimozione di quelli che nel progetto originale prevedevano la realizzazione dei sensi unici in centro. 


E' un buon compromesso? 

La mia risposta a questa domanda è positiva, anche se ritengo che si sia persa l'occasione di valutare l'idea di fare la pista ciclabile anche su via Matteotti e via Papa Giovanni XXIII mantenendo il doppio senso di circolazione. Non concordo con chi ha etichetto la decisione assunta come una non decisione, basti leggere i contenuti della nuova versione del progetto che prevede interventi importanti per la messa in sicurezza di alcuni punti critici della viabilità (nella zona della scuola e su via Roma) e l'interconnessione tra la rete ciclabile a sud del paese e l'area del centro.


Perché non abbiamo fatto un referendum?

Nelle varie discussioni che hanno impegnato su questo tema il gruppo consigliare di maggioranza è stata avanzata da alcuni membri,  la proposta di indire un referendum. Ciò è avvenuto in due occasioni: una prima nell'estate 2015 e la seconda all'inizio del mese di dicembre scorso. In entrambe le occasioni io mi sono opposto alla proposta perché non ne vedevo la necessità né l'opportunità politica. Non ne vedevo la necessità perché il nostro compito di amministratori è quello di realizzare il programma per il quale siamo stati eletti, trovando un punto di incontro quando si verificano delle divergenze. 
Non ne vedevo l'opportunità politica perché il referendum avrebbe innescato una situazione di forte conflitto interno alla maggioranza i cui soggetti costituenti avrebbero organizzato una campagna a sostengo delle proprie visioni diverse sul modo di realizzare un obiettivo condiviso, mettendo in serio pericolo la solidità dell'alleanza creata due anni sulla quale i cittadini hanno riposto la propria fiducia.

E' una sconfitta per l'amministrazione comunale?

Non c'è nessun vincitore e nessun sconfitto, perché insieme si è arrivati ad un punto di incontro. Certo c'è chi è meno contento rispetto ad altri perché non vede la possibilità di realizzare le proprie idee, ma la democrazia prevede il confronto e la discussione quando esistono differenze di opinioni. Il referendum avrebbe invece portato ad una situazione in cui ci sarebbero stati vincitori e sconfitti all'interno della stessa compagine: una situazione che non avrebbe portato nulla di buono per i cittadini di Cassina De' Pecchi. Se qualcuno si sente prevaricato o sconfitto dai suoi stessi alleati allora dovrebbe fare una profonda riflessione sulla propria personale visione del gioco di squadra e agire di conseguenza.


E adesso?

Adesso è finito il tempo delle discussioni ed è giunto il tempo del fare, il tempo di realizzare gli interventi previsti dal piano modificato. Con l'attuazione del PGT avremo anche l'opportunità di fare altri interventi importanti come il PS1 e il PPE (ex scuole e palazzina dei vigili) oltre  alla realizzazione della pista ciclabile su via Roma per collegare via Don Verderio con via Cardinal Ferrari. Il programma amministrativo prevede anche il restringimento di via Roma e la realizzazione di nuovi parcheggi. Credo che sia molto meglio avanzare ogni anno a piccoli passi che stare fermi per anni in attesa di potere fare un passo da gigante.