mercoledì 26 dicembre 2018

Il bilancio di mandato

La prossima settimana si avvia l'ultimo periodo di mandato amministrative della Giunta Mandelli.
Cinque anni fa, insieme agli altri componenti la squadra di Cassina Domani, davo il mio contributo alla stesura del Programma Amministrativo con quale venimmo scelti dal 45% dei cittadini di Cassina de' Pecchi. 
Tra gli impegni che avevamo preso in campagna elettorale c'era quello di organizzare incontri periodici con i cittadini per riferire sullo stato di realizzazione del programma. 
Un impegno che non siamo riusciti a mantenere nemmeno all'interno della squadra stessa. 
Nel 2016 proposi l'utilizzo di uno strumento per monitorare l'azione amministrativa che però rimase poco utilizzato e solo internamente. Facemmo una verifica nel 2016 ed una nell'estate del 2017.

Ho deciso di aggiornare quello strumento per fare un bilancio di questi cinque anni, lasciando da parte le vicende personali e focalizzandomi solo su quanto scritto cinque anni fa e quanto portato a termine (oppure no) ad oggi.


Questo esercizio guarda solo a ciò che era stato scritto come impegno programmatico, non tiene conto dei progetti realizzati anche se non erano stati programmati, né prende in considerazione i  motivi per cui alcuni impegni non sono stati realizzati, dovrebbe essere il dovere di ciascun assessore (anche quelli che non sono più in carica come me) spiegare i risultati non raggiunti. 

Riassumo di seguito il risultato di questa verifica i cui dettagli, impegno per impegno, possono essere consultati sfogliando questo documento di 13 pagine.

Ambiente salute e Territorio:
rispettati gli impegni di protezione del suolo, quelli sui parchi pubblici e quelli sugli eventi annuali; 
parzialmente realizzati i progetti a sostegno della mobilità debole, la rimozione dell'amianto e la strategia rifiuti zero; falliti gli obiettivi di efficientamento energetico del patrimonio pubblico e della valorizzazione di Bindellera e Parco Sud.


Scuola: 
rispettato l'impegno di arricchimento dell'offerta del piano formativo con progetti mirati al supporto delle famiglie e delle fasce deboli; realizzato l'impegno di efficientamento del servizio mensa; fallito il progetto Scuola Aperta.


Cultura:
tra gli impegni rispettati la valorizzazione della Biblioteca, la riapertura del teatro e l'utilizzo degli edifici comunali (Torrione e Mulino Dugnani) come sedi di esposizioni a disposizione degli artisti.

Sport:
Rispettato l'impegno di mantenere in efficienza gli impianti sportivi, di rilanciare le manifestazioni a carattere sportivo, pubblicizzare gli eventi sul territorio, parzialmente realizzato l'impegno di un programma di educazione sportiva in collaborazione con le scuole; fallita la missione di rilanciare il Centro di avviamento allo sport, di sviluppare centro di aggregazione all'interno dei centri sportivi e di recuperare il Centro Tennis.


Lavoro:
Realizzati gli impegni di creare posti di lavoro attraverso la Dote Lavoro, il Servizio Civile e la collaborazione con AFOL, mantenuto l'impegno di sostegno all'artigianato ed al commercio locale e creato uno spazio per il co-working: falliti gli obiettivi relativi al volontariato consulenziale e alle cooperative di comunità.


Servizi Sociali:
Mantenuto l'impegno di sostenere il centro anziani, il servizio di assistenza domiciliare e i, sostegno alle fasce 
deboli; fallito l'obiettivo di creare un centro di aggregazione per gli anziani a sant'Agata.

Pari opportunità.
fallito l'obiettivo di costituire una commissione sulle pari opportunità.

Politiche giovanili:
Rispettati gli impegni sul CAG, sull'estensione orari della biblioteca e sui murales; falliti gli impegni di realizzazione di nuovi spazi di aggregazione, lo sportello informagiovani e la Consulta dei giovani.

Partecipazione:
Avviati il bilancio partecipativo, lanciato il programma per le segnalazioni dei problemi tramite PC e smartphone e concessione gratuita degli spazi comunali; fallito l'impegno di promuovere incontri periodici (cioè regolari n.d.r.) di confronto con i cittadini.

Organizzazione del Comune:
Realizzato l'obiettivo di utilizzare le nuove tecnologie per snellire e ottimizzare le relazioni tra Ente e Cittadino; falliti gli impegni di aggiornare statuto e regolamenti comunali, di apertura ufficio relazione col pubblico, di sportello comunale decentrato a Sant'Agata e di sportello unico dei servizi comunali.


Trasparenza e informazione:
Rispettati gli impegni di apertura di una pagina FB, di invio della newsletter periodica (via email) e di ri-progettazione del sito internet comunale; parzialmente realizzato il bilancio sociale;  disatteso l'impegno di produrre un informatore comunale su base mensile e di installare sul territorio nuove bacheche per agevolare le associazioni, gli enti, etc.





sabato 22 dicembre 2018

Consiglio Comunale del 21 dicembre


In apertura di serata è andato in onda il secondo atto del teatrino natalizio, inaugurato nei giorni scorsi sui social networks da una parte dell’opposizione, che aveva per oggetto il presepe vivente.
Preferisco non commentare quanto ho letto prima e sentito ieri sera, ogni parola detta o scritta viene strumentalizzata ed il tema in discussione meriterebbe maggiore rispetto ed educazione.


 L’ordine del giorno della seduta prevedeva un paio di interpellanze, l’approvazione di alcuni regolamenti ed altri punti di poco interesse per il pubblico che, già poco numeroso all’inizio, ha abbandonato la sala molto presto. L’argomento principale è stato l’approvazione del Piano di diritto allo studio per l’anno scolastico in corso. Il Piano è lo strumento atto a garantire il diritto di accesso ai servizi scolastici e ad offrire le migliori condizioni possibili per un’offerta formativa di qualità. Il Piano illustra tutte le attività che l’Amministrazione Comunale svolge a favore della popolazione scolastica nelle varie aree di intervento e l'assegnazione delle necessarie risorse economiche per la manutenzione degli immobili, i costi delle utenze, il trasporto scolastico, la mensa, il pre e post scuola, l'assistenza sociopsicopedagogica, i libri e il materiale didattico, il sostegno alla programmazione educativa, la didattica e il sostegno agli alunni diversamente abili, nella scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. La maggior parte delle risorse economiche per sostenere il piano vengono messe a disposizione dall’Amministrazione Comunale.

Quest’anno l’assessorato all’istruzione ha avuto l’opportunità di arricchire ulteriormente l’offerta formativa grazie ad una economia di costi che ha liberato 26.000 euro da utilizzare per inserire nuovi progetti soprattutto per la scuola dell’infanzia e per il sostegno psicologico. Nei tre anni in cui, nel mio ruolo di assessore allo sport, ho interagito con la Dirigenza Scolastica avevo incontrato diverse difficoltà ad inserire il programma di avviamento allo sport nella scuola primaria. Il programma prevedeva l’erogazione di alcune ore di attività sportiva che andava dalla psicomotricità pe ri più piccoli alle elezioni di calci, pallavolo e basket pe ri più grandi. Istruttori diplomati, che lavorano per le società sportive del territorio, affiancavano le insegnanti nelle ore di educazione fisica. Nel 2015-2016 abbiamo fatto un esperimento, nel 2016-2017 abbiamo aumentato il numero di ore e nel 2017-2018 la proposta non è stata accolta dalla nuova Dirigente Scolastica. Proprio un anno fa suggerii alla mia collega con delega all’Istruzione di prevedere per il successivo Piano di diritto allo studio l’inserimento di un progetto dedicato alla pratica sportiva differenziata per età e per discipline, con l’obiettivo di avvicinare tutti i bambini all’attività fisica e motoria ed allo sport. Io ritengo che lo sport sia uno dei pilastri fondamentale per la formazione dei giovani cittadini, insieme all’istruzione ed alla famiglia. Lo sport è uno degli elementi chiave del programma amministrativo della coalizione che amministra Cassina de’ Pecchi. Abbiamo voluto tradurre quell’impegno garantendo la qualità delle strutture sportive (abbiamo riqualificato tre impianti sportivi in tre anni ed il quarto è in cantiere) e dell’offerta multidisciplinare. Abbiamo lavorato anche per ridurre il fenomeno dell’abbandono dello sport in età adolescenziale e il progetto di avviamento allo sport nella scuola primaria andava anche in quella direzione: partire dalle fasce d’età più basse e accompagnare la crescita sia nell’apprendimento che nella pratica.

La disponibilità di maggiori risorse economiche mi faceva sperare che quest’anno fosse la volta buona per inserire stabilmente e da subito lo sport nel piano formativo del diritto allo studio, a fianco dei progetti rivolti al sostegno psicologico, allo yoga, al teatro, alla musica etc.
Invece no, lo sport non c’è, a parte il progetto dei giochi della gioventù, non si è provveduto ad utilizzare tre o quattromila euro (dei 26.000 di maggiore disponibilità) per inserire un progetto di avviamento allo sport. La mia delusione è stata ancora maggiore quando mi è stato detto che lo sport non è tra le priorità di chi gestisce la formazione dei nostri giovani cittadini, qualcuno (non dai banchi del consiglio comunale) ha usato parole più dirette: “dello sport non gliene frega un cazzo”.

Nel mio intervento finale prima del voto, che è stato favorevole perché i contenuti del piano sono molto validi e importanti per i nostri studenti, ho evidenziato che, considerando che a Cassina non abbiamo un Dirigente Scolastico permanente ma quasi ogni anno ci viene assegnato un reggente che deve spendere la prima parte del mandato a conoscere il sistema e la realtà locale per poi essere mandato altrove dopo 12 o 24 mesi, è necessario che l’amministrazione comunale sia parte attiva quando si definisce il piano di formazione allo studio, non si dovrebbe solo mettere a disposizione i fondi ma discutere insieme le priorità e gli obiettivi del piano con una progettualità a medio termine e non legata alla durata di un reggente.

lunedì 3 dicembre 2018

Consiglio Comunale del 30 Novembre

Breve riassunto dei punti salienti discussi nel corso di una lunga seduta. 

Ho già parlato nei post precedenti della Mozione per la ristrutturazione della Scuola Primaria che è stata respinta per un voto di differenza.

Interrogazioni e Interpellanze
A lato di questa pagina sono disponibili i link ai documenti di risposta ricevuti per le Interrogazioni e Interpellanze che abbiamo presentato. Alcune sono estremamente lunghe e in gran parte fuori tema, per cui riporto qui un estratto che in ogni caso si può verificare leggendo i documenti integrali.

CICLOSTAZIONE
L'assessore Chiarella, che non si occupa di Lavori Pubblici ma di mobilità, ha risposto che non è possibile aprire la ciclostazione perché il cantiere risulterebbe ancora aperto. Il  motivo sarebbe il mancato allacciamento di un contatore necessario per fornire energia elettrica agli impianti di videosorveglianza, anch'essi non ancora installati. Abbiamo fatto presente che nessun cartello segnaletico indica sul posto l'esistenza di un cantiere aperto.

INFORMATORE COMUNALE
Il Sindaco si è scusato per la mancata pubblicazione dell'Informatore a causa dei molteplici impegni, più urgenti, ai quali la Giunta deve fare fronte.  Inoltre ha precisato che secondo lui questo non è uno strumento obbligatorio ma qualcosa in più che l'amministrazione ha voluto mettere a disposizione, nonostante lui stesso sia molto presente in Comune, nelle vie e nelle piazze e in altri luoghi, per dare qualsiasi informazione ai cittadini. Abbiamo fatto presente che fino a pochi mesi fa la pubblicazione mensile dell'Informatore era un impegno scritto negli atti ufficiali della Giunta e del Consiglio Comunale. Il Sindaco ci ha anche informato che uscirà un numero prima di Natale, però a noi non è ancora stato richiesto di inviare il nostro articolo da pubblicare nello spazio riservato ai gruppi di minoranza.

ILLUMINAZIONE SULLA CICLABILE DA VILLA POMPEA AL COLOMBIROLO
L'assessore Chiarella, che non si occupa di Lavori Pubblici ma risponde spesso al posto del Sindaco, ci ha confermato che questo resta un obiettivo dell'Amministrazione Comunale ma che dovranno essere risolti una serie di problemi tecnici e sarà necessario anche ottenere un finanziamento dalla Regione Lombardia. In sostanza non ha preso alcun impegno in termini di date entro le quali potremmo aspettarci di vedere avviato un progetto. Abbiamo ribadito che, in attesa di risolvere tutti i problemi, si dovrebbe realizzare almeno il tratto tra Villa Magri e Villa Pompea. Ma questo lo chiedemmo anche quasi un anno fa e restammo inascoltati.

Delibere
Abbiamo discusso e votato tre Delibere tra cui un paio poco significative e la terza che riguardava la 5a variazione di bilancio.

VARIAZIONE DI BILANCIO
Una variazione di Bilancio interessante per quanto riguarda la novità dell'arrivo di maggiori entrate (150.000 euro) grazie all'avvio di alcuni cantieri a Sant'Agata, ma molto deludente per il taglio di un fondo destinato ad una iniziativa di co-progettazione a sostegno della disabilità da 0 a 25 anni, a causa dei ritardi nella preparazione del progetto. Nella  nostra dichiarazione di voto (leggi qui) esprimiamo la nostra delusione per  questa mancanza di attenzione verso un progetto che era in discussione da un anno e abbiamo bocciato la delibera di variazione di bilancio che, comunque, è stata approvata per 9 voti a 8. Purtroppo ancora una volta si scavalcano le montagne solo per i progetti e le iniziative del solito gruppetto d'Elite e si mettono in secondo piano quelli che dovrebbero dare un aiuto alle fasce più deboli.

domenica 2 dicembre 2018

L'ultimo chiuda la porta


Il disgusto del giorno dopo ha lasciato il posto all'amarezza, l’ultima seduta del Consiglio Comunale lascerà segni difficili da cancellare, almeno per me.

All'amarezza si aggiunge la rabbia, quella che provo quando torno indietro di tre settimane e rivedo la storia di una mozione (leggi qui il testo) che era nata per spirito di servizio e alla fine è diventata strumento elettorale. La rabbia di chi osserva le furbate e le manipolazioni di chi dovrebbe invece lavorare per il bene dell comunità in cui vive. La rabbia di chi si vede appiccare etichette solo in base alle apparenze: con chi prendi il caffè, accanto a chi ti siedi, con chi parli, a chi sorridi...

LA PROPOSTA E LA TRATTATIVA
Quando il nostro Consigliere Matteo Tacconi condivise con noi del Comitato Civo Cassina il testo che voleva proporre come mozione a favore della ristrutturazione della Scuola Primaria, appena uscita dall'ennesimo allagamento e ancora sotto il tiro incrociato dei post sui social, la accolsi con entusiasmo e così fece anche Federica Pancaldi. Decidemmo che fosse doveroso fare un tentativo per convincere la Maggioranza a utilizzare parte dei fondi che arriveranno dalla ristrutturazione dell’area Nokia per risolvere quel problema annoso.
Cera però un ostacolo da superare: il Regolamento del Consiglio Comunale prevede che una mozione debba essere firmata da almeno cinque Consiglieri Comunali. Memori di passate esperienze evitammo di rivolgerci a quei Consiglieri di Maggioranza che sappiamo essere molto sensibili rispetto al problema in oggetto, perché li avremmo messi difficoltà e, come avvenuto in altre situazioni passate (tranne una), non avrebbero potuto darci il sostegno richiesto. 
Mantenendo la speranza che quei consiglieri avrebbero potuto darci il sostegno in sede di votazione, decidemmo di rivolgerci agli altri gruppi di minoranza.
Mentre il Consigliere Ferrarini accolse la proposta immediatamente, aggiungendo un contributo al testo che era perfettamente in linea con lo scopo della mozione, Andrea Maggio pose una questione che per noi era inaccettabile: pretendeva l’inserimento nella mozione di una frase che dovesse dare visibilità politica al suo gruppo, e che al tempo stesso avrebbe stravolto il contenuto della richiesta: "il gruppo Uniti per Cassina propone di costruire una scuola nuova nella ex Area Nokia". 
Noi rifiutammo e ci apprestammo mestamente a rinunciare alla mozione, ma Ferrarini, che condivideva il nostro disaccordo, assunse il ruolo di mediatore e raggiungemmo il compromesso di citare il pensiero del gruppo di Maggio nella parte iniziale della mozione (quella in cui si riportavano i fatti accaduti) ma mantenere il testo originale nella formulazione della richiesta: utilizzare parte dei fondi del progetto Nokia per ristrutturare la scuola primaria
Maggio si fece addirittura parte attiva per ammorbidire una parte del testo che nella sua versione originale “avrebbe messo i consiglieri di maggioranza nella situazione di non potere votare a favore”.  
Accettando con riluttanza l’inserimento del passaggio nel quale si nominava un gruppo politico e, soprattutto, citando, anche se a puro titolo di cronaca, la proposta che aveva fatto, convinti che il fuoco della discussione si sarebbe soffermato sulla richiesta e non sul racconto dei fatti, mettemmo (lo dico con il senno di poi) la mozione con un piede nella fossa

WATERLOO, CAPORETTO
A fare il resto ci ha pensato  proprio Maggio con il suo logorroico discorso di “supporto” alla mozione tenuto in Consiglio Comunale, quando parlò di tutto meno che della richiesta che si stava proponendo di votare, sparando critiche al progetto Nokia (che non era l’oggetto di discussione) e accuse ai Consiglieri di  Maggioranza che lo portano avanti con "manovre antidemocratiche".
Maggio si aspettava che coloro che stava ricoprendo di accuse approvassero poi la mozione!
Nemmeno Ferrarini, anche se molto più breve e leggero di Maggio, ha portato energia positiva in sala e a quel punto la partita era già persa, quando feci il mio accorato appello finale  (leggi qui) la mozione era già interamente calata nella fossa e al capogruppo Parma non restò  da fare altro che gettare la terra per coprire il cadavere, non cito l'altro capogruppo di Maggioranza perché non era da quella parte del Consiglio Comunale che speravamo di ottenere il supporto.

DUE ABILI POLITICI
Maggio non ha interesse che la scuola primaria venga ristrutturata, il suo progetto politico è ancora quello della Giunta D'Amico che voleva costruire scuole nuove in un disegno che prevedeva una massiccia invasione di palazzine e capannoni. Un edificio scolastico ristrutturato non diventerebbe più utile per quel tipo di operazione. 
Allo stesso tempo Maggio non poteva perdere l'occasione presentatasi con una mozione da usare come spargi-letame contro i possibili avversari elettorali di domani, e i post del day after sui social network ne danno la conferma.
Strategia del politico scafato: firmi la mozione anche se non ti piace, la fai bocciare e poi racconti che i cattivi mangiano i bambini.
Abile, anche se per me disgustosa, manovra politica.

Parma ha usato argomenti che sarebbero stati molto discutibili se avesse parlato prima di Maggio. Ha girato la questione puntando i riflettori sulla parte del testo che in realtà non era la proposta della mozione, ma faceva molto gioco a chi non poteva andare contro la sua Maggioranza. E' stato un abile politico, ha fatto passare la nostra come la proposta di quelli che volevano costruire una scuola nuova in un’area privata il cui proprietario aveva già deciso di fare tutt'altro, di costruire una scuola nella zona più sfigata per chi dovrebbe accompagnarci i bambini, una proposta che noi avevamo già bocciato sei anni fa e che tuttora disapproviamo nella maniera più assoluta. 
Peccato che la mozione chiedesse una cosa molto diversa.
Poi Parma è andato fuori tema vendendo per propria (inteso come partito e non come persona) la proposta che noi del Comitato abbiamo protocollato due mesi fa: investire a Sant'Agata. 
Abile, anche se molto tardiva, manovra politica.

Noi siamo rimasti in mezzo, impallinati!

ERA PREVEDIBILE
Il vero problema è che noi non avremmo dovuto accettare quel compromesso con Maggio, non avremmo nemmeno dovuto chiedergli di firmare una mozione che nei fatti ha dimostrato di non avere mai condiviso, facendone solo uno strumento di propaganda elettorale ad uso personale. 
Alcune avvisaglie si erano già palesate quando, nei giorni successivi all'accordo sul testo, gli organi di stampa locale presentavano come il promotore dell'iniziativa e colui che aveva tirato le fila, proprio la persona che si era aggregata per ultima, il signor Andrea Maggio.

Noi con questi metodi non abbiamo nulla a che vedere e per questo dopo il disgusto e l’amarezza monta la rabbia.

martedì 27 novembre 2018

Al Consiglio Comunale la mozione per la scuola e le nostre interrogazioni sugli impegni non mantenuti

30/11/2018 Consiglio Comunale

L’argomento principale di questo ultimo semestre di amministrazione resta il Progetto di riqualificazione dell’area ex Jabil Nokia Siemens, questa sembra essere l’unica occupazione della Giunta Comunale. Intanto gli impegni presi sia con il programma elettorale che con i vari documenti pluriennali di Programmazione restano nel dimenticatoio.



CI ERAVAMO IMPEGNATI A RENDERE SICURE LE SCUOLE OCCUPANDOCI DI MANUTENZIONI E RISTRUTTURAZIONE DEGLI EDIFICI.
Lo scorso mese di ottobre alcune aule della scuola si sono allagate, non era la prima volta ma solo l’ultima di una serie e, oltre ai danni strutturali, anche alcuni libri e quaderni sono stati rovinati. La scuola è stata chiusa per due giorni e si sono fatti nuovi lavoretti di tamponamento sul tetto. Il progetto Nokia porterà al comune soldi freschi e inaspettati, quasi cinque milioni da spendere in opere pubbliche, e noi abbiamo chiesto con una mozione (leggi qui) che una parte di quei soldi vengano utilizzati per ristrutturare la scuola. Venerdì la mozione verrà votata e contiamo sulla coscienza, sulla coerenza e sul senso di responsabilità dei consiglieri di maggioranza che insieme a noi avevano scritto il Programma Amministrativo. Ne ho parlato anche nel precedente articolo.


CI ERAVAMO IMPEGNATI A RENDERE SICURE LE STRADE DOTANDOLE DI ILLUMINAZIONE, ANCHE LA CICLABILE TRA VILLA POMPEA E IL COLOMBIROLO.
Quando, quasi un anno fa, la Giunta decise di installare nuovi punti luce, nonostante le nostre insistenze trascurò il punto più critico del territorio, dove gli abitanti di Villa Magri che si recano al lavoro o a scuola, verso la stazione di Villa Pompea o verso il Colombirolo, camminano immersi nel buio. Con la nostra Interrogazione (leggi qui) chiediamo nuovamente che ci si occupi con urgenza di questo problema e di non lasciarlo alla prossima amministrazione, perché significherebbe dovere aspettare almeno due anni per avere la luce su quel tratto di ciclabile. Venerdì ci aspettiamo una risposta seria e concreta.


CI ERAVAMO IMPEGNATI A MANTENERE UN CANALE DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE CON I CITTADINI. 
Lo strumento che avevamo scelto, l’Informatore comunale, è uscito solo 7 volte in quattro anni quando il sindaco, direttore della testata, aveva preso, e comunicato urbe et orbi, l'impegno di distribuirlo con cadenza mensile. Anche su questo tema abbiamo protocollato una Interpellanza (leggi qui) e venerdì ne sapremo di più dalla viva voce del signor Mandelli.

AVEVAMO COMUNICATO LA REALIZZAZIONE DI UNA CICLOSTAZIONE.
La struttura è pronta da Luglio, con 54 stalli pronti ad ospitare le biciclette, ma il cancello è chiuso a chiave e i cittadini continuano a lasciare le biciclette in parcheggi di fortuna, perché gli stalli disponibili sulla piazza Decorati sono insufficienti. Venerdì attendiamo una spiegazione in risposta alla nostra Interrogazione (leggi qui).

Attendiamo l’esito del prossimo Consiglio Comunale e poi torneremo su queste pagine con alcune riflessioni sul momento politico che si sta vivendo a Cassina de’ Pecchi a sei mesi dalle prossime elezioni.

lunedì 19 novembre 2018

La scuola allagata, il coniglio nel cilindro e l'uovo di Colombo


Il 25 settembre scorso, durante l’assemblea pubblica di presentazione del piano di riqualificazione della ex area Jabil-Nokia Siemens, il Presidente del Consiglio d'Istituto propose di utilizzare parte delle entrate da oneri di urbanizzazione primaria e secondaria per ristrutturare il plesso scolastico di Piazza Unità d’Italia che, da diversi anni, si trova in precarie condizioni, ai limiti dell’inagibilità. L’assessore Chiarella, dopo essersi consultato con il Sindaco, rispose che non si poteva cambiare l’accordo stipulato con l’imprenditore privato che conduce l’operazione e scatenò le proteste dei molti cittadini presenti in sala.

Un mese più tardi le forti piogge che si abbatterono su tutta Italia provocarono l’allagamento di alcune aule della Scuola Primaria e costrinsero il Sindaco ad emettere un’ordinanza di sospensione di due giorni dell’agibilità del plesso.

L’ultima volta che le piogge avevano allagato un’aula della scuola primaria fu nel 2016, allora i tecnici effettuarono alcuni lavori di sistemazione dei pluviali ed il Sindaco dichiarò definitivamente risolto il problema.
Anche questa volta i tecnici hanno effettuato dei lavori che dovrebbero favorire lo scolo delle acque dal tetto e, secondo le dichiarazioni del sindaco e del nuovo assessore ai lavori pubblici, il problema dovrebbe essere stato definitivamente risolto.

Noi siamo invece convinti che sia necessario pianificare una ristrutturazione radicale di questo edificio che da molto tempo soffre di gravi problemi strutturali tanto che già cinque anni fa, quando stilammo il Programma Amministrativo (leggi qui) con il quale la coalizione Cassina Domani fu poi eletta dai cittadini, ci prendemmo un impegno ben preciso inserendo un punto programmatico dedicato a questo tema: 
Scuola sicura, star bene a scuola vuole dire anche frequentare ambienti curati e sicuri. Il Comune si impegna a sostenere la scuola anche attraverso investimenti sul patrimonio edilizio (manutenzioni, ristrutturazioni, riqualificazione energetica).”

Da anni, anche quando le piogge non sono forti come quelle dello scorso 29 ottobre, la palestra si allaga per metà a causa della scarsa tenuta dei finestroni sul lato ovest, basta chiedere informazioni al signor Angelo Manzoni che si occupa delle pulizie per conto delle società sportive.

Poiché riteniamo che non sia più tollerabile che i nostri bambini siano costretti a frequentare le lezioni in un edificio che versa in tali precarie condizioni, con il rischio di allagamento ad ogni forte temporale, noi del Comitato Civico Cassina – Partecipazione e Territorio abbiamo presentato, insieme agli altri due Gruppi Consiliari di minoranza, una mozione  per chiedere al Sindaco e alla Giunta di mantenere l’impegno che avevamo preso cinque anni fa e approvare la richiesta fatta dal Presidente del Consiglio di Istituto e da gran parte dei nostri concittadini (leggi qui il documento).

Il coniglio dal cilindro! 
Quando venne a conoscenza dell’arrivo di questa mozione, che verrà presentata e votata nella prossima seduta di Consiglio Comunale, il sindaco che aveva da poco dichiarato risolutivi i lavori appena completati, decise di tirare fuori il coniglio dal cilindro e dichiarò agli organi di stampa che la nostra Amministrazione Comunale parteciperà al bando per l’accesso al Fondo Kyoto per ottenere i finanziamenti necessari alla ristrutturazione dell’edifico scolastico in questione.

Ecco l'uovo di Colombo, diremmo!  
Però...
Il Fondo Kyoto mette a disposizione degli enti pubblici un mutuo ventennale a tasso agevolato per coprire il 50% dei costi sostenuti per la riqualificazione energetica e la sicurezza antisismica degli edifici scolastici pubblici.
Il Fondo è stato istituito con Decreto Ministeriale n. 40 il 22/02/2016 ed il precedente allagamento della scuola è avvenuto nel mese di novembre dello stesso anno.
Il 27 giugno 2017, con Decreto Ministeriale n. 169, la scadenza per la presentazione delle richieste di finanziamento è stata prorogata di un anno, fino al 30 giugno 2018.
Il 28 giugno 2018, con Decreto Ministeriale n. 164, la scadenza è stata portata al prossimo 31 dicembre.

Evitiamo le solite domande retoriche del tipo “ma perché ci hanno pensato solo adesso, visto che il finanziamento è disponibile da quasi tre anni e nel frattempo le aule e la palestra della scuola sono andate più volte in ammollo?”
Andiamo sul concreto e supponiamo che la spesa per ristrutturare la scuola ammonti a due milioni di euro.
Considerando che la convenzione per la riqualificazione della ex area Jabil-Nokia Siemens prevede l’utilizzo degli oneri per la riqualificazione del Centro (1,8 milioni) e la ristrutturazione della ex scuola di Piazza De Gasperi (2,1 milioni), valutiamo quale tra queste opzioni sia quella più saggia e più conveniente:
  1. Ottenere un finanziamento ventennale a tasso agevolato per la metà della spesa e cercare nel bilancio i fondi per coprire il rimanente milione di euro.
  2. Ottenere un finanziamento ventennale a tasso agevolato per la metà della spesa e utilizzare una parte degli oneri provenienti dal progetto ex area Jabil-Nokia Siemens per coprire il rimanente milione di euro.
  3. Evitare un ulteriore indebitamento del Comune e utilizzare una parte degli oneri provenienti dal progetto ex area Jabil-Nokia Siemens per coprire tutti i costi di ristrutturazione della scuola di Piazza Unità d’Italia.

Io scarterei sicuramente l’opzione 1.

sabato 13 ottobre 2018

Consiglio Comunale del 9 Ottobre - Parte 3

L'oggetto della terza delibera era: 
Adesione al Coordinamento enti locali per la pace ed i diritti umani. 
 Il documento propone di iscrivere il nostro Comune ad un'associazione che "sviluppa azioni territoriali e sovra-locali in tema di pace e diritti umani", con una quota annuale di 500 euro.
L'assessora Vecchi aveva già portato lo stesso documento alla seduta del 31 luglio, salvo poi ritirarlo perché ritenne che fosse necessario fare prima un passaggio di condivisione e approfondimento con i colleghi consiglierei che non siedono in maggioranza.
In realtà questo momento di confronto preventivo non è stato organizzato dall'assessora e la delibera, che è stata ripresentata nella stessa forma e contenuti, è stata approvata con 9 voti favorevoli e 8 contrari. 

Noi del Comitato Civico Cassina abbiamo votato contro dopo avere rilasciato la seguente dichiarazione:
Premettiamo che la discussione oggi non riguarda la nostra sensibilità verso il bisogno urgente di pace e non sono in discussione i valori di nessuno. Il tema non è questo ma, se leggiamo attentamente il dispositivo della delibera che viene sottoposta all'approvazione, l’iscrizione del nostro Comune ad una associazione chiamata COORDINAMENTO DEI COMUNI PER LA PACE. Quindi su questo si incentra la nostra dichiarazione di voto.
Noi riteniamo che siano meritevoli tutte le iniziative volte a favorire il processo di pace nel mondo, soprattutto partendo dall'educazione dei bambini e dei ragazzi. A questo scopo siamo favorevoli alla re-introduzione delle lezioni di Educazione Civica nel programma scolastico a partire dalla scuola Primaria per arrivare alla secondaria di secondo grado. Questo perché riterremmo più efficace l’intervento coordinato e supervisionato dalle istituzioni scolastiche rispetto ad iniziative gestite da associazioni che abbiano anche una configurazione politica o religiosa di qualsiasi genere. 
A questo proposito invitiamo l’assessorato alla pubblica istruzione ad adoperarsi affinché, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, si inserisca un progetto educativo sulla pace quando si definirà il prossimo piano di diritto allo studio che il comune finanzia ogni anno.
Tornando ai contenuti della delibera in oggetto, vogliamo focalizzare l’attenzione sulla coerenza dell’azione amministrativa. Prima delle vacanze estive abbiamo votato una variazione di bilancio che si era resa necessaria per fare fronte all'emergenza sociale che viviamo sul nostro territorio.
Abbiamo dovuto reperire nuovi fondi per garantire l’erogazione dei servizi alle famiglie ed ai cittadini che si trovano in condizioni difficili.
Per reperire questi fondi ogni responsabile di area è stato chiamato a individuare dei tagli da 500, 1000 e da 1500 euro su nove capitoli di spesa relativi alle manutenzioni del patrimonio pubblico, delle scuole, degli automezzi comunali, degli impianti sportivi, del servizio strade, dei cimiteri.
Nello scorso consiglio comunale avevamo anticipato all'assessora la nostra contrarietà a questo provvedimento perché ritenevamo, e riteniamo tuttora, incoerente approvare contestualmente a quelle riduzioni di fondi vitali, una spesa anche se di soli 500 euro per iscrivere il nostro comune all'ennesima associazione che si occupa di iniziative belle e lodevoli ma che non ci aiutano a risolvere, o a prevenire, i problemi che i nostri cittadini ci segnalano quotidianamente.
In quattro anni non siamo stati capaci di sostituire i cestini con quelli, promessi, che avrebbero protetto i rifiuti dagli attacchi delle cornacchie; da due anni stiamo provando a sostituire (uno o due alla volta) i rubinetti degli spogliatoi di un impianto sportivo; gli spogliatoi della palestra della scuola primaria, come dichiarato nel Documento Unico Programmatico dal sindaco stesso, necessitano di lavori urgenti di manutenzione; piove nella tensostruttura in cui si allenano le atlete della ginnastica artistica; abbiamo già citato i problemi non risolti alla palestra di Piazza Unità d’Italia e allea tensostruttura di Viale Trieste,  i lavori di recupero e riutilizzo dei locali della ex ATS in via Mazzini sono fermi da due anni.
 Qualcuno avrà il coraggio di dire che 500 euro non risolvono questi problemi.
Noi rispondiamo che 500 euro possono risolvere alcuni di questi problemi e se a questi 500 euro avessimo aggiunto le quote di iscrizione che paghiamo ai comuni virtuosi (800 euro all'anno) e a quelli ciclabili (800 euro all'anno), avremmo tagliato uno o due capitoli di manutenzione in meno.

Rimarchiamo anche la mancanza di sensibilità verso i percorsi partecipativi anche su questo aspetto. L’assessora che aveva ritirato questo punto nella seduta di a fine luglio affermando che avrebbe istituito un tavolo di confronto e approfondimento con i gruppi consiliari, in questi due mesi non ha trovato il tempo di farlo. 
Questa sera ci viene riproposto lo stesso documento che aveva ritirato allora e sul quale già allora avevamo annunciato il nostro voto contrario per i motivi sopra esposti, voto contrario che confermiamo anche questa sera.

Consiglio Comunale del 9 Ottobre - Parte 2


Nella seconda parte sono state portate in discussione tre delibere.
In questa parte racconto delle prime due e nel prossimo post parlerò della terza.

1) Approvazione schema di convenzione per il servizio di tesoreria
L'assemblea ha approvato all'unanimità lo schema di convenzione che verrà messo al bando per reperire esternamente o servizio di gestione dei servizi di tesoreria comunale (incassi e pagamenti).

2) Approvazione bilancio consolidato 2017
Il bilancio consolidato è il risultato dell'accorpamento del bilancio del nostro comune e di quello delle società delle quali l'amministrazione comunale detiene una quota di partecipazione (CAP, Amiacque, CEM, AFOL, e altre di minori dimensioni); le quote variano da un minimo di 0,05% ad un massimo di 3,8%.
La delibera è stata approvata con 9 voti favorevoli e 8 contrari. 
Noi del Comitato Civico Cassina abbiamo votato contro dopo avere rilasciato la seguente dichiarazione:



Tecnicamente c’è poco da dire sui contenuti di questa delibera, abbiamo sviscerato la questione in Commissione Bilancio, abbiamo constatato chi sta assolvendo un obbligo di legge attraverso un complicato lavoro di spredsheet management fatto dagli uffici che vanno elogiati per la dedizione. 
E’ un documento interessante dal punto di vista didattico, come ci ha spiegato il vicesindaco.
Da questo punto di vista non abbiamo particolari osservazioni da fare. 

Dal punto di vista politico, invece, prendiamo atto che il sindaco ha appena chiarito che nella sua maggioranza esistono solo due gruppi consiliari, quindi chi ci attribuiva un appoggio esterno alla maggioranza adesso si sarà chiarito le idee. 
La gestione amministrativa del nostro comune è andata alla deriva negli ultimi 7-8 mesi, lo avevamo già rimarcato, in un’aula completamente deserta, nella seduta dello scorso 31 luglio e oggi la situazione è ancora più drammatica.


Parliamo del piano manutenzione strade e marciapiedi annunciato nel Consiglio Comunale del 21 dicembre 2017. 
Da allora sono accadute solo due cose: 


  - deposito al protocollo del progetto esecutivo in data 4 luglio, 
  - approvazione del progetto da parte della Giunta in data 12 settembre. 
Era un progetto molto complicato che ha richiesto due mesi per essere studiato? 
Adesso di dovrà fare la richiesta del mutuo, poi si farà il bando per l'affidamento dell'appalto e poi si faranno i lavori. 
Siamo ad Ottobre, era nel piano delle opere previste per il 2018, quindi si asfalterà a dicembre?

La scorsa settimana sono state pubblicate due determine relative alla progettazione dell’ampliamento del cimitero. Una determina per chiedere il mutuo e una determina per affidare all'esterno il lavoro di progettazione. Il primo lotto di ampliamento era nel piano delle opere previste per il 2018, non siamo ancora alla progettazione. 

La ciclostazione è nelle stese condizioni in cui era stata lasciata alla fine del mese di Giugno, all'interno sarebbero disponibili all'utilizzo 54 rastrelliere ma la gabbia è chiusa a chiave e intanto i cittadini lasciano le biciclette sulle transenne o appoggiate al muro della stazione, perché le rastrelliere esterne non sono sufficienti. Ci sono problemi tecnici per attivare la gestione della ciclostazione? 
Già a luglio chiedemmo di lasciare la porta aperta in modo che, nel frattempo, i cittadini potessero utilizzare le 54 rastrelliere che stanno prendendo polvere.
Parliamo del pavimento danneggiato all’ingresso della palestra di Piazza Unità d’Italia dove il sindaco inciampò e disse “questo va riparato urgentemente”, accadde un anno fa e il pavimento è ancora nelle stesse condizioni.
Parliamo del pavimento della tensostruttura di viale Trieste sotto il quale sta crescendo una radice che crea problemi di equilibrio a chi gioca, l’inverni scorso il sindaco fece il sopralluogo ed il pavimento è ancora nelle stesse condizioni.
Sto andando fuori tema, è vero, però ho fatto questo quadro per spiegare perché parlo di deriva. Non si sta facendo nulla di ciò che serve urgentemente al paese. 

Ci si concentra sui progetti di grande visibilità, va bene anche questo però non si devono dimenticare gli impegni presi 10 mesi fa con la programmazione. 
Altrimenti che differenza farebbe se il Comune fosse commissariato?

In questa lunga estate calda è evaporata anche l’ultima oncia della nostra fiducia nei confronti di questa nuova maggioranza che nella discutibile gestione del progetto Nokia, dimenticando gli impegni che ci eravamo presi tutti insieme sulla Partecipazione e sulla Trasparenza, ha indossato gli stessi panni di chi sei anni fa ci disse “noi siamo stati eletti e noi decidiamo”.

Per quanto ci riguarda la fiducia adesso è finita e il nostro voto su questa delibera sarà contrario.

Consiglio Comunale del 9 ottobre - Parte 1

La prima parte della seduta è stata dedicate alle interrogazioni e interpellanze. 

A nome del Comitato Civico Cassina ho presentato un'interpellanza per dare voce alle segnalazioni di alcuni cittadini residenti a Sant'Agata in merito alla nuova viabilità in via Pertini e via Don Colombo.

Testo interpellanza


Testo risposta del vicesindaco


Questa è stata la nostra considerazione finale:

Ringrazio il vicesindaco Novelli per la risposta esaustiva e faccio qualche breve annotazione su alcuni suoi aspetti.

Il fatto che i cantieri siano ancora aperti è visibile in altre zone, come in via Roma per esempio, ma non in quella oggetto di questa interpellanza dove non ho visto nessun cartello di cantiere o di lavori in corso fino a domenica scorsa. Per fortuna questa ciclabile può essere utilizzata, a differenza della ciclostazione che è ferma e chiusa a chiave dal mese di giugno.

I lavori su questa ciclabile sembrano terminati, comunque riteniamo soddisfacente l'informazione che sia già in programma la risoluzione del problema relativo ai parcheggi che ostacolano l'uscita dei condomini e di quello che impedisce la visibilità a chi esce da via Pertini.
Il problema delle auto che scorrazzano ad alta velocità in via Don Colombo merita attenzione e provvedimenti urgenti, soprattutto tenendo in considerazione che quella zona è frequentata da bambini.

Per quanto riguarda lo strumento Comunichiamo, anche noi lo consideriamo molto utile a migliorare la comunicazione tra cittadini ed Ente pubblico, siamo anche consapevoli delle difficoltà in cui versa l'Ufficio lavori pubblici che da tempo è sottostaffato, però se abbiamo deciso di utilizzare lo strumento e se invitiamo i cittadini ad utilizzarlo anziché scrivere sui social network, bisogna attrezzarsi per evitare che diventi un canale di comunicazione unidirezionale, senza fornire nessun feedback.
È vero che oggi è molto più semplice per i cittadini segnalare le problematiche ma è anche vero che il sistema perde efficacia e credibilità se chi segnala non riceve nessun aggiornamento nei tre mesi successivi.
Non si chiede di inviare aggiornamenti tutti i giorni, magari ogni due o tre settimane.

Grazie comunque per l'attenzione.

lunedì 1 ottobre 2018

Elezioni 2019, appello per la nostra città


Qualcosa si muove.
Anche se i cosiddetti non addetti ai lavori probabilmente non se ne sono accorti, si sono ormai avviate le manovre di avvicinamento alle elezioni amministrative del 2019. Qualcosa si è mosso già prima dell’estate, la nascita di un nuovo movimento nel quale si identificano alcuni nomi già noti; si sono avviati tavoli di confronto tra addetti ai lavori che oggi si identificano in schieramenti contrapposti; chi oggi siede all'opposizione sta intensificando gli attacchi, via social e a mezzo stampa, agli attuali amministratori ed ai potenziali futuri avversari; chi amministra si rimbocca le maniche per tirare fuori i classici assi nella manica, i progetti ad effetto; nulla di nuovo, accade ogni volta che ci si prepara a sottoporsi al giudizio dei cittadini.
La vera novità è costituita dall'esplosione dei social network che oggi sono diventati un’affollatissima piazza virtuale nella quale tutti si sentono liberi di dire qualsiasi cosa su chiunque. 

Questi ultimi cinque anni
Il gruppo Facebook di Cassina de’ Pecchi, che nel 2013 contava poco più di 1200 iscritti, oggi è arrivato a 2700 membri. Sei anni fa quella pagina si animava in occasione del Palio delle Contrade e dell’Hawaian Party con la pubblicazione delle fotografie degli eventi con annessi commenti più o meno ironici. Nell'autunno 2013 il clima di quella piazza virtuale ha iniziato a riscaldarsi, erano i mesi in cui si discuteva e ci si confrontava, anche senza esclusione di colpi, intorno ad un PGT sciagurato. I commenti arrivavano per lo più da chi aveva già un ruolo politico (in Maggioranza o in Opposizione) ma anche da alcuni cittadini che erano più sensibili rispetto al tema della salvaguardia del territorio e da quelli che invece condividevano la linea politica della Giunta. A quei tempi io partecipavo ai consigli comunali e mi confrontavo con alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione, restando però sempre in una posizione di osservatore.  È noto come la querelle politica sfociò nella caduta prematura della Giunta di centrodestra, forse è meno noto che alcuni di quei cittadini che criticavano e facevano proposte, decisero di passare dalla tastiera all'impegno diretto, dalla piazza virtuale alle assemblee pubbliche.
Fu così che nacque il Comitato Civico Cassina - Partecipazione e Territorio, fondato da un gruppo di cittadini convinti che la protesta fine a sé stessa non avrebbe portato alcun contributo utile alla città e che avrebbe potuto essere più produttivo rimboccarsi le maniche e metterci la faccia.


Dalla teoria alla pratica
È noto anche ciò che è accaduto in questi cinque anni, personalmente ho avuto la possibilità di realizzare alcuni progetti importanti e riconosco anche di avere commesso diversi errori che ritengo essere dovuti in parte alla mancanza di competenza amministrativa ed in parte alla presunzione di avere pensato che l’esperienza manageriale e l’indipendenza dai partiti sarebbero stati gli strumenti attraverso i quali si sarebbero sradicate le consuetudini e cancellate alcune regole non scritte della politica tradizionale.  La presunzione non è stata quella di avere pensato di potere “cambiare il sistema da dentro” ma quella di credere che sarebbero bastati cinque anni per farlo.
In realtà qualcosa è cambiato, ma è bastato poco per fare tornare il "sistema" alla sua versione originale, è bastato un grosso progetto che attira grandi interessi.


La mia proposta
Nel frattempo la popolazione virtuale è cresciuta, i commenti critici li scrivono i cittadini ‘non impegnati’, i politici rispondono molto raramente e quando rispondono la polemica divampa. Selezionando i commenti più costruttivi, anche quelli più critici, si materializza una lista di cittadini che potrebbero portare un contributo più concreto alla realizzazione della visione di città che dichiarano di avere con i loro interventi sui social. Ritengo che quel contributo rappresenti un patrimonio che sarebbe un peccato disperdere o lasciare che stagni sulle pagine virtuali, sono convinto che partendo dall'idea di città vista con gli occhi di chi la vive, e libera da paletti ideologici, si potrebbe avviare un vero percorso di cambiamento nella gestione amministrativa locale, affiancando forze e menti nuove a chi ha già maturato più o meno lunghe esperienze nell'amministrazione della città.
Fatevi avanti e non pensiate che gli impegni di lavoro siano incompatibili con un ruolo pubblico: quelli del sindaco e degli assessori sono più impegnativi e chi li riveste deve trovare il modo di organizzare bene il proprio tempo; il ruolo di consigliere comunale offre maggiore flessibilità e, se gestito bene da chi lo assume e se valorizzato dal sindaco, può diventare una risorsa importante e determinante. Purtroppo in questa amministrazione i consiglieri sono stati tenuti quasi sempre in un ruolo passivo rinunciando ad un contributo prezioso nella gestione amministrativa della città e questo è uno degli aspetti che devono essere migliorati da chi verrà eletto il prossimo anno. 
Fatevi avanti e non guardate ai simboli di partito ma alla visione di città delle persone con le quali vi siederete al tavolo costituente. 
Cassina ha bisogno di amministratori che, mettendo da parte i vincoli ideologici, si prendano cura delle strade, delle scuole e delle Persone.  


La Persona prima della poltrona.
Nell'ultimo anno mi è stato chiesto diverse volte che cosa avrei fatto al termine di questa legislatura, se mi sarei riproposto e in quale ruolo. 

Io mi metto ancora a disposizione: se si ritiene che possa dare un contributo concreto alla comunità in cui vivo con i miei familiari, io ci sono e ci sarò. 
Non è questo il momento di parlare di ruoli, adesso è il momento della chiamata, dell’appello a tutti i cittadini di buona volontà, sia chi è già impegnato in un ruolo pubblico, sia chi abbia voglia di mettersi in gioco per la prima volta. 
Non è questo il momento in cui vorrei discutere di poltrone perché, secondo me, prima vengono le competenze e la buona volontà, poi le idee e le proposte, successivamente si forma il gruppo e, infine, il gruppo sceglie la squadra.
Quando verrà il momento dell’assegnazione dei ruoli, secondo il mio modesto parere, essi non dovrebbero venire assegnati guardando il numero di voti ottenuti ma tenendo in maggior considerazione il contributo che ogni membro può portare alla squadra ed alla città. 
Il sindaco dovrà analizzare le competenze e le potenzialità di tutti i membri della sua squadra per identificare le persone più indicate a rivestire un ruolo esecutivo in Giunta e quelle che, nel ruolo di consigliere comunale, potrebbero farsi carico di progetti e incarichi specifici. Sarebbe bello se questo esercizio venisse fatto prima di andare alle urne, mi piacerebbe che ogni sindaco dichiarasse pubblicamente in anticipo i ruoli della sua squadra.


Il ruolo del sindaco
Io mi metto a disposizione per iniziare una nuova esperienza amministrativa perché questi cinque anni mi hanno dato molto in termini di crescita e anche di soddisfazioni; gli errori che ho commesso e le cose fatte bene sono i riferimenti da cui ripartire per fare meglio in futuro.
Il sindaco per il quale vorrei mettermi a disposizione deve avere la forza ed il coraggio di valorizzare tutti i membri della sua squadra; deve pensare e comportarsi in maniera tale da rappresentare tutti i cittadini, anche coloro dai quali non ha ricevuto il voto; deve bilanciare i suoi ideali ed i suoi sentimenti con i bisogni reali della città; deve evitare che si radichino i fondamentalismi e gli estremismi; deve sapere ascoltare e, soprattutto, deve sapere dialogare, avere la forza ed il coraggio di dire sia le cose positive che quelle meno popolari; deve sapere riconoscere i propri errori nella stessa maniera in cui condivide i successi
Il sindaco ha l’obbligo morale della piena trasparenza, il sindaco si assume in prima persona le responsabilità. 
Ecco, questo è il profilo della persona per la quale metterei a disposizione il mio tempo, la mia passione ed il mio impegno nei prossimi cinque anni.


Forza e coraggio, Cassina de’ Pecchi ha bisogno di tutti gli uomini e di tutte le donne di buona volontà!



venerdì 21 settembre 2018

Affaire ex-area Nokia, sarà un Mambo?

Ieri sera la Commissione Urbanistica ha preso visione per la prima volta del progetto che l'operatore BE.CO ha protocollato lo scorso 30 luglio e la Giunta Comunale ha approvato tre giorni dopo.
Nell'articolo precedente ho condiviso la nostra analisi e la Commissione ha praticamente ricalcato lo stesso solco anche se con una discussione troppo spesso inquinata dal confronto politico tra le parti contrapposte. Oltre ai membri della commissione al completo (Parma, Brandi e Costantini per la Nuova Maggioranza, Maggio e Ferrarini per la Minoranza, mentre il Comitato Civico Cassina non è rappresentato) erano presenti il Sindaco Mandelli e l'Assessore Chiarella (di fatto i due conduttori di tutta l'operazione) oltre ad una ventina di persone sedute nello spazio riservato al pubblico.
L'Architetto Tamberi (responsabile dell'Area Tecnica) presentando il progetto ha confermato che l'intervento proposto nell'area Nokia (spazi commerciali e capannoni per attività logistica) è compatibile con le prescrizioni del PGT. Quando, dopo qualche schermaglia accademica e un improvvido intervento dell'Assessore Chiarella, la discussione si è concentrata sulle opere pubbliche proposte a scomputo oneri, il dibattito si è animato.
Il riassunto di quanto emerso è composto da elementi positivi (i passi avanti), qualche aspetto negativo (la trincea) e qualche dubbio (potenziali passi indietro).

I passi avanti.
Con grande soddisfazione abbiamo appreso che una delle proposte che avevamo avanzato con le nostre osservazioni protocollate il 4 settembre scorso è stata accolta dalla maggioranza: la pista ciclabile in centro verrà spostata all'interno delle aree verdi sul lato est di via Matteotti e via Papa Giovanni, evitando la perdita di posti auto sul lato dei portici.
Il sindaco ha confermato la disponibilità a prendere in considerazione eventuali proposte ed istanze, sulla parte del progetto relativa alla riqualificazione del Centro, già a partire dall'assemblea del 25 settembre e, dopo pressanti richieste della Commissione, ha anche concesso che il termine per presentare proposte ed osservazioni andrà oltre la data del 25 settembre, fatta salva una verifica con la Maggioranza.

La Trincea
La trincea è rappresentata da quelle parti del progetto che non si possono (o vogliono) mettere in discussione, come, ad esempio la già citata progettazione dell'ex area Nokia. Un altro tema toccato nelle nostre osservazioni è il destino della ex palazzina dei vigili, sul quale anche i membri della commissione hanno chiesto delucidazioni ottenendo dal sindaco una laconica risposta "non abbiamo ancora deciso". Una risposta che venisse se letta con ottimismo confermerebbe la possibilità di avere un percorso partecipativo, nel frattempo, però, osserviamo che nel progetto non c'è nessuna traccia di idee od opzioni per questo stabile fatiscente.
Nessuno, in Commissione, ha osservato la mancanza di opere  a vantaggio dei cittadini residenti a Sant'Agata e in questo caso  il sindaco si trova in 'bella' compagnia all'interno della trincea.

I possibili passi indietro.
Ieri la commissione si è conclusa con qualche passo avanti però c'è sempre il rischio che a qualcuno piaccia ballare il Mambo (un passo avanti e due indietro).
Martedì 25 faremo la prima verifica e proprio qui nasce il primo dubbio, perchè quella che avrebbe dovuto essere un'assemblea pubblica è diventata un'assemblea non convenzionale coordinata da un facilitatore e alla presenza dell'operatore. Ignoro che cosa sia un'assemblea non convenzionale.
Il dubbio più grande nasce da quanto l'operatore privato, che ha accettato un tira e molla di 14 mesi (primo contatto col sindaco a maggio 2017), sia disposto a spendere ancora tempo e denaro per modificare il progetto.
Il sindaco ha precisato che prima di confermare l'allungamento dei termini per ricevere proposte, vuole confrontarsi con la sua Maggioranza, questo è ulteriore motivo di dubbio.
D'altra parte questo tira e molla gioca anche a svantaggio di chi ha fretta di concludere la fase delle discussioni per avviare i lavori e lasciare un segno importante nel paese prima che si concluda il mandato. 

Chi fosse interessato a visionare le carte può scaricare da qui tutti i documenti che ci sono stati messi a disposizione

mercoledì 5 settembre 2018

Progetto Nokia: da rivedere le opere pubbliche


Il progetto di riqualificazione della ex area Nokia è il tema principale che accompagnerà l’ultimo periodo di mandato dell’attuale Amministrazione, al netto delle polemiche (comprensibili e giustificate nella sostanza, non sempre nella forma) sulla manutenzione di verde, strade e marciapiedi, sulle ciclabili e sulla scarsa trasparenza della gestione amministrativa.
Quest’ultimo aspetto, la mancanza di trasparenza, è quello che ha aggravato la crisi della maggioranza fino al big bang di inizio estate che ha spaccato in tre la coalizione scelta dai cittadini nel 2014.

Il 3 agosto, dopo avere acquisito, da parte del Funzionario responsabile dell’area tecnica, un parere di conformità del progetto rispetto allo strumento urbanistico vigente (PGT), la Giunta ha approvato lo schema di convenzione proposto dall'operatore privato ed una serie di elaborati tecnici che descrivono il progetto di riqualificazione, l’analisi dell’impatto sul traffico e il computo metrico dell’operazione. 


A proposito di trasparenza.
Il processo di valutazione e approvazione per un progetto che rispetta le previsioni del PGT non prevede un passaggio in Consiglio Comunale, però la sensibilità e l’attenzione verso i cittadini avrebbero dovuto spingere gli amministratori a portare la proposta in Commissione Urbanistica e discuterla in un’assemblea pubblica prima di approvare qualsiasi atto. Di fatto ad oggi la Giunta ha già approvato i documenti essenziali, quelli che descrivono l’intervento principale e le opere pubbliche da realizzare a scomputo oneri. E’ stata convocata un’assemblea pubblica per il 25 settembre e sarà interessante capire quanti spazi siano ancora disponibili per eventuali modifiche del progetto.  
Sarebbe stato più corretto fare questo passaggio prima dell'approvazione in Giunta e questo lo avevamo proposto molti mesi fa rimanendo inascoltati.

La proposta dell'operatore.
L’intervento, che recepisce le disposizioni del PGT, prevede di riqualificare la fatiscente struttura abbandonata al km 158 della ex SS11, realizzando una struttura commerciale di 4500 mq, un’altra struttura commerciale di 2500 mq, un edificio di 600 mq da dedicare alla ristorazione e una superficie compresa tra un minimo di mq. 28.000 ed un massimo di 44.685 mq. destinata ad ospitare una struttura logistica.
Questa soluzione nasce dopo che noi del Comitato Civico Cassina avevamo respinto la prima proposta dell’operatore che comprendeva una grossa porzione di residenziale, una superficie produttiva ridotta e aree commerciali più grandi. Quindi un passo in avanti è stato fatto e questa va riconosciuto.

I vantaggi per la comunità.
Nuova viabilità:
L’operatore si impegna a realizzare a sue spese la rotatoria e la strada di collegamento tra la stessa e via Mazzini, come previsto dal PGT, per un costo dei lavori che ammonta a 646.000 euro, oltre la viabilità interna al complesso per un costo dei lavori di 471.000 euro.

Riqualificazione del centro:
L’intervento prevedrebbe il versamento al Comune circa 3,5 milioni di euro di oneri (primari, secondari e di costruzione) che l’operatore intende scomputare realizzando alcune importanti opere pubbliche richieste dall'Amministrazione e valorizzate per una somma vicina a 5 milioni di euro:

  • Pedonalizzazione completa della piazza De Gasperi.
  • Realizzazione di una pista ciclabile sul lato ovest di via Matteotti e via Papa Giovanni XXIII mantenendo il doppio senso di circolazione e sostituendo i parcheggi a spina di pesce con stalli paralleli alla strada.
  • Abbattimento della villetta Liberty con realizzazione di 9 posti auto
  • Riqualificazione dei parchi siti lungo l’asse est di via Papa Giovanni XXIII
  • Riqualificazione della ex scuola elementare di piazza De Gasperi dove verranno trasferiti alcuni uffici comunali, il comando della Polizia Locale con annesso parcheggio seminterrato.



Nuove opere pubbliche da realizzare all’interno dell’area di intervento:
Poliambulatorio con 10 gabinetti medici, posto di guardia medica ed altri locali di servizio
Parco pubblico con laghetto, ex torre Nokia riqualificata
Parcheggio ad uso pubblico

L’impatto sul traffico.
L’intervento nell’ex area Nokia è compatibile con il PGT e quindi tecnicamente corretto. Diversa è la considerazione se si guarda ai contenuti. L’area produttiva logistica secondo alcune indiscrezioni, da confermare ma abbastanza attendibili, sarà più logistica che produttiva, mentre le due aree commerciali più grandi ospiteranno due supermercati, uno alimentare ed uno non alimentare. Queste strutture porteranno nuovo traffico all'interno delle strade di Cassina de’ Pecchi, in particolare su via Roma e su via Mazzini. Lo studio del traffico allegato alla proposta stima che se attualmente il centro del paese è attraversato nelle ore di punta da 1250 veicoli all'ora, dopo la realizzazione del progetto questo numero salirà oltre i 1500 veicoli all'ora. Via Don Verderio che sarà il collegamento più diretto del sito con la Cassanese salirà da 600 a 750 veicoli all'ora. Questo studio non tiene conto della probabile destinazione a sito logistico con intenso traffico di mezzi medio-pesanti dell’area, ma utilizza i parametri di un sito industriale con moderato traffico di mezzi pesanti e prevalente traffico di automobili dei lavoratori.


L’impatto sul commercio locale.
La documentazione depositata dall’operatore privato contiene anche uno studio su questo tema di cui riportiamo le conclusioni: si prevede un incremento netto di circa 35 posti di lavoro derivante dai 43 nuovi posti indotti dalle nuove strutture commerciali, detratti di 8 posti di lavoro che si perderebbero in seguito alla prevedibile riduzione del fatturato degli esercizi di vicinato. Inoltre si prevede, in ipotesi cautelativa, che l’attivazione della media struttura di vendita di prodotti alimentari prevista dal progetto possa causare la chiusura sul territorio comunale di un negozio alimentare di vicinato e di una media struttura di vendita, cioè uno dei tre supermercati alimentari esistenti in paese.

Gli interventi di riqualificazione del centro determineranno l’eliminazione di 47 posti auto nella zona del paese dove esiste il maggior numero di esercizi di vicinato e questo è un altro parametro, non considerato nello studio sopra citato, che porterebbe ulteriore pressione sui negozi di vicinato che sono localizzati quasi tutti nell'area del centro paese.

Una riqualificazione parziale.
Se da un lato approviamo il recupero della ex scuola di via Roma e l’abbattimento della villetta Liberty, dall’altro non comprendiamo perché la ex palazzina dei vigili venga lasciata nelle condizioni di fatiscenza in cui si trova.
Comprendiamo che il budget messo a disposizione all'operatore per le opere a scomputo non possa essere infinito (tra l’altro è superiore di 1,5 milioni rispetto ai 3,5 milioni di oneri dovuti) però si possono sempre fare scelte diverse in base a quelle che sono le vere priorità. Per esempio, analizzando il computo metrico osserviamo che i 790 mila euro previsti per la pavimentazione del centro potrebbero essere utilizzati proprio per dare nuova vita anche alla vecchia caserma.


Nemmeno un euro speso per Sant’Agata.
Nell’entusiasmo di questo rinnovamento, atteso da anni, ci si dimentica della frazione di Sant’Agata dove non viene speso nemmeno uno dei cinque milioni di euro.
Quando, insieme alla coalizione, ci siamo presentati ai cittadini di Sant’Agata avevamo promesso il nostro impegno per risolvere alcuni importanti problemi di cui la frazione soffre da anni: l’illuminazione lungo il naviglio da Villa Pompea al Colombirolo, un presidio medico a sostegno degli anziani (adesso la situazione si aggrava ulteriormente con la chiusura dell’ambulatorio del medico di base prevista per fine anno), la sistemazione della Green Way e la riqualificazione dell’area feste. Secondo noi almeno un paio di queste questioni potevano essere prese in considerazione, tra l’altro il Comune è proprietario di un locale che in passato è già stato ambulatorio medico e che necessiterebbe di essere sistemato per ospitare un servizio fondamentale per i cittadini con difficoltà di mobilità che risiedono a Sant’Agata. Sull’illuminazione qualcuno preferisce aspettare i bandi mentre la Green way e l’area feste slittano in avanti di un anno ogni volta che si presenta il piano triennale delle opere pubbliche.


Il Poliambulatorio.
La scelta di realizzare questa struttura al Km 158 della ex SS11 potrebbe rivelarsi penalizzante per molti cittadini se tutti i medici di base si dovessero trasferire in quegli ambulatori, quando oggi operano in zone più vicine alle abitazioni degli assistiti. Forse utilizzando il mezzo milione previsto per realizzare questa struttura e recuperando qualcosa dal progetto del centro si riuscirebbe a fare il poliambulatorio nella ex palazzina dei vigili e sistemare l’ambulatorio a Sant’Agata?

Tutto già deciso?
Considerato che la Giunta non ha ancora approvato i progetti a scomputo oneri coltiviamo la speranza che si possa ancora modificare qualcosa e noi del Comitato Civico Cassina siamo a disposizione per dare un doveroso contributo e per questo motivo il 4 settembre abbiamo protocollato un documento con le nostre osservazioni ed alcune proposte migliorative.