mercoledì 27 dicembre 2023

Elezioni 2024: s'odono a destra due squilli di tromba

S'ode a destra uno squillo di tromba;  
A sinistra risponde uno squillo:

D'ambo i lati calpesto rimbomba

Da cavalli e da fanti il terren...


La parafrasi di un'opera del Manzoni (Il Conte di Carmagnola) mi offre l'occasione di chiudere l'anno condividendo qualche riflessione, e facendomi i fatti degli altri anziché pensare solo ai miei, sulla situazione pre-elettorale: il 9 giugno è ancora lontano ma le manovre di avvicinamento sono partite ormai da qualche mese. 

Due squilli dal centrodestra
Il primo squillo di tromba è arrivato all'inizio dell'estate, quando la Lega aveva annunciato che Elisa Balconi sarebbe stato il candidato sindaco ufficiale anche per il prossimo mandato amministrativo. Un passaggio del comunicato diramato nell'occasione dal segretario provinciale della Lega recitava: "E' stata capace di fare squadra, ha ascoltato tutte le istanze positive e non si è mai sottratta al confronto".
Mi riuscì difficile, da osservatore esterno, trovare una spiegazione per un annuncio così prematuro uscito proprio quando si stava per discutere l'adozione del PGT e nel momento in cui stava già emergendo qualche segnale di dissenso interno. Mentre il Movimento Civico Cassina Sant'Agata si premurava di sostenere pubblicamente la ricandidatura di Balconi, un esponente dell'altro gruppo di maggioranza, che per semplificare associo a Forza Italia, avanzava qualche perplessità.

Nei mesi successivi proprio alcuni membri della maggioranza smentiscono clamorosamente le parole del segretario provinciale della Lega: 
1) il consigliere Ferrarini si dimette da capogruppo di maggioranza, poi lascia il Movimento Civico Cassina Sant'Agata e nel mese di ottobre passa in minoranza creando un nuovo gruppo e dichiarando che il sindaco non ascolta le istanze dei cittadini riguardo alle decisioni importanti;
2) nel mese di novembre l'assessore De Sanctis dà le dimissioni dalla Giunta e costituisce un altro gruppo di opposizione denunciando la
mancanza di dialogo e confronto con il sindaco;
3) a ridosso delle feste natalizie arriva l'annuncio della Presidente del Consiglio Capizzi che 
si accasa al gruppo consiliare di minoranza dei Fratelli d'Italia-Uniti per Cassina e nel discorso di addio reitera le stesse critiche dei suoi colleghi verso il sindaco accusandola pubblicamente di non sapere o volere fare squadra.

Proprio in coincidenza con l'ultima fuga dalla maggioranza si è udito da destra il secondo squillo di tromba: mentre il consigliere di minoranza Di Costanzo annunciava in Consiglio Comunale il suo ruolo di candidato sindaco in pectore della coalizione Fratelli d'Italia-Insieme per Cassina, sui social è apparsa un'immagine che lo ritrae insieme a Maggio (Insieme per Cassina), De Sanctis (PPN-AeL) e Capizzi (Forza Italia): immagine eloquente di una squadra elettorale bella e fatta.

In sintesi: abbiamo udito due squilli da destra e ci ritroviamo con due candidati sindaci a capo di rispettivi schieramenti apparentemente già definiti.
Quando ho iniziato a occuparmi di politica (solo 10 anni fa) qualche vecchio lupo di mare mi aveva spiegato che i nomi annunciati con largo anticipo sarebbero successivamente stati bruciati dai veri candidati i quali restavano  dietro le quinte in attesa che la situazione evolvesse nella direzione auspicata.
Dopo dieci anni sono ancora un novizio delle strategie politiche e faccio fatica a prevedere cosa accadrà ma, siccome ho occhi per vedere, orecchie per sentire e lingua per parlare, faccio qualche considerazione:

1) la spaccatura della destra è essenzialmente legata a questioni personali tra Balconi e Maggio che si sono dichiaranti reciprocamente incompatibili: quindi l'eventuale (forse quasi impossibile) passo indietro di uno dei due potrebbe rimettere insieme i cocci a destra?
2) i due gruppi di destra hanno bisogno di rimpiazzare le uscite (Balconi) o aumentare la potenza di fuoco (Di Costanzo) e in questo caso giocheranno un ruolo importante i pesi che potrebbero spostare gli equilibri: uno di questi pesi è Forza Italia che allo stato attuale si trova divisa tra l'appoggio a Balconi, dichiarato pubblicamente dai piani alti,  e l'adesione della sua referente locale alla compagine di Di Costanzo. 
3) Ferrarini non è stata l'unica voce in dissenso all'interno del Movimento Civico Cassina, prima di lui avevamo visto l'abbandono con polemica del coordinatore che aveva guidato il gruppo nel periodo elettorale, poi abbiamo letto e ascoltato anche qualche altro mugugno sull'atteggiamento di alcune storiche figure di quella che una volta era chiamata La Lista Gialla; Ferrarini è solo o una parte del Movimento si sta coagulando sula sua posizione di dissenso?

A sinistra risponde uno squillo? 
Al momento il centrosinistra sta ancora tenendo la tromba nella custodia, non resta a guardare ma in questa fase la priorità non è annunciare (o bruciare) un candidato sindaco. Il lavoro parte dalla costruzione di una visione, dalla definizione dei contenuti e dall'aggregazione di persone che condividano le idee, gli obiettivi e il percorso da seguire

E' di dominio pubblico che, per i motivi che riassumerò in un prossimo articolo, il Comitato Civico Cassina non consideri meritevole di riconferma l'attuale Amministrazione: di conseguenza  il Comitato Civico Cassina intende contribuire attivamente alla costruzione di un progetto politico alternativo che vada nella direzione di migliorare davvero la qualità della vita dei cittadini agendo in Trasparenza e stimolando la Partecipazione
Per il Comitato Civico Cassina la costruzione di un percorso condiviso non parte dai simboli di partito ma dal progetto, la scelta dei compagni di viaggio dovrà essere funzionale alla realizzazione del progetto e sarà fondamentale superare le questioni personali attraverso il dialogo, la mediazione e, qualora fosse necessario, il coraggio di fare un passo indietro. 

Mi faccio un po' di fatti nostri
Il Comitato Civico Cassina è nato nel 2013 con l'obiettivo di stimolare i cittadini non impegnati politicamente ad avvicinarsi alla gestione della cosa pubblica. Quella del 9 giugno 2024 potrebbe essere la terza tornata elettorale alla quale partecipiamo e anche in questa occasione invitiamo uomini e donne di buona volontà a farsi avanti e dedicare parte del proprio tempo al bene comune: chi fosse interessato o anche solo curioso scriva a comitatocivicocassina@gmail.com oppure a sandromedei.blog@gmail.com). 

Per ora è tutto, festeggiamo la fine di questo anno con la speranza che il 2024 ci porti in dono serenità, consapevolezza e coraggio per essere pronti quando "d'ambo i lati calpesto rimbomberà da cavalli e da fanti il terren..."

 .

mercoledì 29 novembre 2023

Consiglio Comunale del 28 novembre

Il nervosismo crescente nella Maggioranza dopo gli abbandoni di un Assessore e un Consigliere (e con la spina nel fianco costituita da un terzo membro che per ora si limita ad annusare l'aria) sta producendo effetti negativi sui lavori e sui comportamenti dell'Assemblea eletta dai cittadini.

Ieri sera il Sindaco ha vestito i panni del protagonista del famoso film "Il fuggitivo". In questo caso non si è trattato di una fuga solitaria ma di un'azione orchestrata con la truppa di consiglieri fedeli che si sono messi in prima linea con gli scudi.

Atto primo: fuga col Piano per il Diritto allo Studio
Il Piano per il Diritto allo Studio è lo strumento di programmazione annuale in base al quale l’Ente locale definisce servizi, progetti e risorse economiche destinate alle scuole in conformità a quanto previsto dalla Legge. 

A differenza di quanto accaduto negli anni precedenti (e nei mandati amministrativi passati), questa volta il Sindaco ha deciso di approvare il Piano per il Diritto allo Studio nel corso di una seduta di Giunta anziché portarlo in discussione davanti al Consiglio Comunale.

Cosa cambia?

Mentre in Consiglio Comunale il Piano viene illustrato in seduta pubblica e i Consiglieri hanno la facoltà di chiedere delucidazioni, proporre emendamenti ed esprimere pareri in rappresentanza dei cittadini, la Giunta discute i contenuti del Piano in una seduta riservata ai soli membri e approva il testo proposto senza attivare un confronto pubblico con contraddittorio.
Di fronte alle rimostranze dei gruppi di minoranza l'algido alfiere della Maggioranza ha opposto lo scudo della normativa legislativa che, secondo la sua interpretazione, consentirebbe anche il solo passaggio nelle stanze segrete della Giunta.
Approfittando della facoltà che mi è concessa dal ruolo che occupo in Consiglio Comunale ho preso la parola per condividere con i cittadini alcuni aspetti del Piano che ritengo sia importante rendere pubblici. Immediatamente si è attivata un'altra difesa: il prestante corazziere del Sindaco ha energicamente brandito il suo scudo per impedirmi di fare sapere in seduta pubblica che il documento già approvato dalla Giunta prevede che, nonostante il Comune sosterrà minori costi per la gestione del Piano, le famiglie dovranno accollarsi 114.000 euro di spesa maggiore rispetto allo scorso anno.
Probabilmente ci saranno delle buone ragioni per spiegare questo fenomeno ma lo scudo del prestante corazziere mi ha impedito di chiedere spiegazioni. Lo scudo sollevato a protezione del Sindaco, che non ha aperto bocca, mi ha impedito di capire e fare capire ai cittadini perchè anziché utilizzare i previsti risparmi sui costi di gestione per compensare i maggiori costi del sevizio di ristorazione scolastica e del servizio di pre-post scuola, la Giunta abbia deciso di prelevare 114.000 euro in più dalle tasche delle famiglie.


Per quale motivo il Sindaco ha deciso di evitare il confronto? Temeva di non avere i numeri per fare passare il Piano?
L'esperienza degli anni passati avrebbe dovuto tranquillizzare la nostra Prima Cittadina perchè anche quando abbiamo criticato  i contenuti del Piano, noi non ci siamo mai opposti alla sua approvazione, non lo abbiamo mai fatto e non lo faremmo perchè il sostegno all'educazione scolastica è per noi una priorità.


Atto secondo: la fuga dalle responsabilità
Nella precedente seduta del 14 novembre scorso, avvalendosi di una facoltà contemplata dal Regolamento, un Consigliere aveva chiesto l'istituzione di una commissione di inchiesta sul comportamento del Sindaco che aveva ritenuto lesivo della propria onorabilità

La Conferenza dei Capigruppo aveva inserito all'ordine del giorno della seduta di ieri il punto che prevedeva l'espletazione dell'atto richiesto dal consigliere ma (sorpresa!) l'algido alfiere della Maggioranza ha alzato lo scudo dichiarando che il suo gruppo avrebbe votato contro l'istituzione della commissione perchè riteneva che non ne esistessero i presupposti. L'alfiere, che evidentemente aveva già svolto il compito che sarebbe stato assegnato alla Commissione, era giunta alla (personale) conclusione che il Sindaco non avrebbe commesso alcun atto lesivo dell'onorabilità del consigliere. 
Ho chiesto perchè il Sindaco volesse sottrarsi al confronto ritirandosi dietro i suoi scudieri: se quanto dichiarato dall'algido alfiere della Maggioranza fosse vero perchè il Sindaco dovrebbe temere l'esame dei fatti denunciati dal consigliere? Perchè, se si ha la certezza di ottenere un non luogo a procedere,  anziché affrontare la questione andando a fare l'analisi dei verbali e delle registrazioni  si scappa lasciandoci tutti con il dubbio che forse il consigliere non aveva tutti i torti?
Ovviamente le mie sono state parole al vento alle quali è seguita la disposizione a testuggine della truppa legoforzista: il sindaco, che non ha mai aperto bocca, non ha avuto nemmeno il buon gusto di astenersi dalla votazione che riguardava la sua persona mentre la Presidente del Consiglio ha agito secondo coscienza e non ha seguito l'indicazione dell'algido alfiere della Maggioranza.

A fine seduta (erano quasi del 2 del mattino) nell'aula si parlava di possibile esposto in pretura: a me personalmente interessa poco un atto di questo genere e preferisco soffermarmi a riflettere sulle motivazioni che hanno portato un Sindaco che sui social ostenta orgoglio, grinta e determinazione, a sfuggire al confronto senza dire una parola  nascondendosi dietro gli scudi dell'algido alfiere e del prestante corazziere.

Capisco che con il nuovo assetto del Consiglio Comunale potrebbe essere sufficiente un raffreddore per rischiare il naufragio, però il nervosismo e la pavidità non aiutano a condurre in porto la nave nella tempesta.

«Il coraggio se uno non ce l'ha mica se lo può dare»
Alessandro Manzoni (I promessi sposi)


sabato 28 ottobre 2023

Le nostre osservazioni sulla Proposta di Variante al PGT

 A nome del Comitato Civico Cassina ho presentato 5 osservazioni con le quali proponiamo di modificare e integrare il documento adottato lo scorso mese di luglio. Abbiamo già espresso la nostra contrarietà rispetto al consumo di diecimila metri quadrati di suolo agricolo per costruire l'ennesimo supermercato e abbiamo evidenziato l'assenza di nuovi servizi rispetto ad una previsione di crescita della popolazione quale conseguenza dei nuovi insediamenti residenziali che sono già in fase di realizzazione e dei cantieri che partiranno nel prossimo futuro. 

Di seguito condividiamo gli argomenti trattati nelle nostre osservazioni e i link ai testi integrali.


Nuovo impianto sportivo

Cassina de’ Pecchi è uno dei pochi comuni della nostra zona a non essere dotato di un palazzetto dello sport anche a causa di alcune scelte fatte nel passato che non hanno tenuto in considerazione questa realtà. Con questa osservazione si propone di inserire nella Variante al PGT la previsione della costruzione di un impianto sportivo polivalente dotato di adeguati spazi e attrezzato per la pratica di diverse discipline sportive e per lo svolgimento di eventi di pubblico interesse...
leggi qui la nostra proposta


Tangenzialina di Sant’Agata

Il centro abitato di Sant’Agata Martesana é attraversato dalla direttrice nord-sud (costituita da via di Villa Pompea e via xxv aprile) che collega due importanti arterie di comunicazione come la SPexSS1 e la SP103 e da anni sopporta un importante volume di traffico veicolare sulle vie Villa Pompea e XXV. Aprile. Il recente provvedimento adottato dall’Amministrazione comunale con l’istituzione di un senso unico nel tratto centrale di via XXV Aprile indirizzando il traffico in direzione nord all’interno della zona a maggiore densità residenziale...
leggi qui la nostra proposta


Recupero della Cascina al Ponte

Accogliendo un’istanza della proprietà, la Variante al PGT propone un Ambito di Trasformazione AT2 che prevedrebbe la ristrutturazione della Cascina al Ponte e la contestuale realizzazione di un insediamento commerciale e di un parcheggio. Questi ultimi due elementi insisterebbero sull’area  con attuale destinazione agricola che il PGT vigente ha inserito nel PLIS Martesana...


Ampliamento cimitero di Sant’Agata

Da qualche tempo anche il cimitero di Sant’Agata evidenzia una carenza di posti disponibili. L’Amministrazione Comunale in carica aveva dichiarato nel suo programma elettorale, e nelle varie versioni del Documento Unico di Programmazione, l’impegno ad ampliare i cimiteri comunali. Diversamente la Variante del PGT prevede l’ampliamento del cimitero di Camporicco ma non di quello sito a Sant’Agata...
leggi qui la nostra proposta


Conservazione e valorizzazione dell'Antico Cimitero di Sant’Agata

Il Piano delle Regole (15PR) del PGT vigente (approvato nel 2015) prescrive la “riqualificazione dei resti storici dell’antico cimitero di Sant’Agata (Cappella Cagnola)”.
Diversamente, il Piano delle Regole (12PR) della Variante al PGT vigente indica che sul territorio di Sant’Agata sono classificati come “Edifici di valore storico architettonico e testimoniale” soltanto il Palazzo Terzi e la Chiesa Parrocchiale  ‘dimenticando’ la Cappella Cagnola presso l’antico cimitero...

mercoledì 4 ottobre 2023

Consiglio Comunale del 28 settembre: inconcludenza e scintille interne

Prima delle vacanze estive la maggioranza ha avviato la campagna elettorale annunciando ai quattro venti che Balconi si è meritata la ricandidatura per il prossimo quinquennio. Dopo le vacanze proprio dalla maggioranza si è sollevata qualche voce in dissenso sulla scelta e abbiamo avuto la conferma di ciò che affermiamo da quattro anni: il sindaco Balconi ha grandi difficoltà ad agire con trasparenza e disdegna la condivisone delle decisioni da prendere. Finora lo abbiamo detto solo noi dell’opposizione e adesso scopriamo che anche all’interno della maggioranza la situazione è la stessa.

Una situazione che sembra essere sempre più fuori controllo: basta leggere le interrogazioni che abbiamo presentato giovedì scorso e le discutibili risposte che ci sono state date (i documenti sono consultabili sul lato destro di questa pagina):

·       i finanziamenti per ristrutturare il teatro ricevuti nel 2022 forse verranno utilizzati nel 2024,

·       nonostante le scuole siano state, per l’ennesima volta, allagate dai nubifragi di luglio, l’Amministrazione non ha chiesto i fondi messi a disposizione dalla Regione per sistemare gli edifici pubblici,

·       dopo quattro anni non è ancora stata firmata la convenzione con la Guardia di finanza,    

·       i segretari dei partiti che sostengono la maggioranza occupano l’ufficio dello staff del sindaco e utilizzano anche la sua carta intestata.

Da quattro anni questa amministrazione continua a navigare a vista reagendo ai problemi anziché prevenirli. Invece di programmare prima si mettono le pezze per rimediare dopo.
Attraverso comunicati sui social, corredati di selfies del sindaco e dell’assessore di turno, si tenta di manipolare l’opinione pubblica celando a fatica l’inconcludenza e l'incoerenza patologica di cui soffre la squadra Balconi.
La Partecipazione è considerata un fastidio e la Trasparenza un dettaglio; restano nei loro uffici e tengono la porta chiusa, fare un giro in comune per credere.
Adesso emergono i contrasti interni che non faranno altro che aumentare la distrazione rispetto ai veri problemi di cui la cittadinanza attende la soluzione.

La navigazione a vista fa emergere le incongruenze e le contraddizioni interne:

  • L'ampliamento del cimitero di Sant’Agata, dichiarato in campagna elettorale, è rimasto fuori dal Piano di Governo del Territorio.
  • Un assessore dichiara in campagna elettorale di sostenere il commercio locale e il suo sindaco piazza un supermarket nel PGT
  • Un assessore promette in campagna elettorale un Ufficio comunale distaccato a Sant'Agata da gestire in collaborazione con i suoi colleghi ma poi viene lasciato solo e l'Ufficio comunale distaccato è una bella targa appesa accanto a una porta sempre chiusa. 
  • Il sindaco promette trasparenza e poi non condivide le iniziative nemmeno con la sua maggioranza. 
  • L'assessore alla cultura e il sindaco inaugurano una biblioteca a Sant'Agata (soliti selfies con gruppo di cittadine in divisa) e poi la biblioteca resta chiusa.
  • Si annuncia in pompa magna l'arrivo del medico a Sant'Agata, poi il medico scappa a Gorgonzola ma l'assessore dichiara che per lui la promessa è da considerarsi mantenuta.
  • L’assessore (ormai ex) alla Sicurezza denuncia gravi problemi al Comando di Polizia Locale e il sindaco dichiara alla stampa che è tutto sotto controllo. 
  • Il sindaco impartisce ordini alla Protezione Civile in contraddizione con le disposizioni dell'assessore competente.

Nel corso della seduta di giovedì 28 è stata presentata la versione aggiornata del Documento Unico di Programmazione, uno strumento che dovrebbe garantire la trasparenza dell'attività amministrativa ma che per la Giunta Balconi è solo un pezzo di carta i cui contenuti cambiano continuamente per coprire i propri fallimenti.

Adesso emerge il dissenso interno, resta da vedere se e quanto questo dissenso influirà sugli ultimi atti della Giunta: nei prossimi mesi si voteranno la Programmazione Urbanistica e il Bilancio di Previsione, due documenti molto importanti che andranno a incidere sull'Amministrazione che verrà eletta il prossimo giugno. Sarà interessante capire se le divergenze emerse e dichiarate a mezzo stampa sono dettate solo da situazioni prettamente personali o se riguardano anche le questioni sostanziali di cui sopra.

Più delle parole e dei comunicati adesso  conteranno le votazioni in Consiglio Comunale:
  1. ci sarà qualche marcia indietro con domanda di perdono al Sindaco e le ginocchia sui ceci? 
  2. si alzerà la mano per esprimere un pavido voto di astensione per restare nella comfort zone?
  3. si dimostrerà la coerenza con le fiammate lanciate in questi giorni esprimendo un chiaro voto contrario?
Vedremo, nel frattempo sono iniziate le manovre elettorali su tutti i fronti.

"S'ode a destra uno squillo di tromba; a sinistra risponde uno squillo: d'ambo i lati calpesto rimbomba da cavalli e da fanti il terren"

sabato 29 luglio 2023

Consiglio Comunale del 27 luglio: il PGT

Il menu della serata era abbastanza ricco rispetto allo standard degli ultimi mesi.

Per motivi di spazio non commento le risposte che abbiamo ricevuto all'interrogazione e all’interpellanza che ho presentato che sono consultabili sul lato destro di questa pagina. Dico solo che la risposta del sindaco all'interrogazione sul semaforo caratterizza il personaggio.

Sorvolo anche sulla variante di bilancio poco significativa.

La prima sorpresa arriva al momento di presentare il DUP perché l'assessore relatore ci informa che dopo che la Giunta aveva approvato il documento qualcuno si è accorto che conteneva refusi talmente gravi (probabilmente più gravi di quelli che ad ogni revisione erano presenti) da renderlo non presentabile al Consiglio Comunale. Quindi, se capisco bene, gli assessori lo hanno approvato senza leggerlo e qualche consigliere diligente, che lo ha potuto leggere solo dopo, ha scoperto le magagne. 

La seconda sorpresa arriva quando la maggioranza consiliare vota l’approvazione della costituzione di un Circolo di controllo della qualità della refezione scolastica. Questo organo che sostituisce la commissione mensa non comprenderà più i rappresentanti della minoranza e della maggioranza consiliare perché è stato deciso che queste figure fossero di disturbo, pertanto d’ora in avanti l’assessore se la giocherà esclusivamente con genitori e insegnanti. È stata rifiutata anche la nostra proposta di notificare via email ai consiglieri comunali le convocazioni delle riunioni del circolo in modo che si potesse almeno partecipare da uditori.

La presentazione della Variante al PGT (documenti disponibili qui) ha ricalcato quanto condiviso già nell’assemblea pubblica di giugno.
Le novità significative consistono nell’inserimento di tre Ambiti di Trasformazione, l'introduzione di alcune semplificazioni sulle modalità di cambio di destinazione e l'identificazione delle aree dove sarà possibile rinnovare e ristrutturare sfruttando alcuni benefici di legge.

Focalizzo l'attenzione sugli Ambiti di Trasformazione (consulta qui il documento ufficiale):

AT1: addio all'ex Centro tennis
Si prevede la demolizione del fabbricato e la costruzione di edifici residenziali

L'operatore dovrà:
-cedere un'area di circa 600 mq che consenta l'ampliamento della sede stradale,
-riqualificare il parcheggio,
-cedere al Comune un'area di circa 2.380 mq per la realizzazione di attrezzature pubbliche (indicativamente servizi socio-assistenziali e alla persona).
In questo caso il sindaco ha anticipato che l'ultimo punto prevede la costruzione di un asilo nido ma le prescrizioni incluse nel documento approvato non indicano chi debba sostenere le spese di realizzazione di questo servizio.
L'edificazione dell'asilo nido consumerà una porzione del parco pubblico esistente in questa zona: lo ritengo un sacrificio accettabile in cambio della disponibilità di un nuovo importante servizio di pubblica utilità, però resta il dubbio sopra espresso. L'eliminazione di quest'area a destinazione sportiva non viene compensata con la realizzazione di un intervento che metta nuovi spazi a disposizione delle società sportive operanti a Cassina. 

AT2: la ristrutturazione della Cascina al Ponte
La trasformazione è
 finalizzata alla realizzazione di una media struttura di vendita alimentare, un annesso parcheggio e la riqualificazione della cascina con destinazione residenziale che comprenderà anche la realizzazione di una sala comunale polifunzionale (150-200 mq).

L'operatore dovrà:
- realizzare un parcheggio di circa 2.400 mq da cedere o asservire ad uso pubblico, 
- completare la ciclabile di collegamento tra il Martesana e Sant'Agata,
- riqualificare Cascina Ponte e relative pertinenze,

- adeguare il sistema di viabilità al nuovo insediamento e al traffico indotto.
Nelle prescrizioni non si parla dell'eventuale cessione (e a quale titolo) al comune della sala polifunzionale citata nella descrizione. 
Questo intervento consumerebbe diecimila metri quadri di suolo agricolo per la costruzione di un supermercato da 1500 m e del parcheggio, opere che, considerato l'alto numero di supermercati nel nostro circondario, ritengo non necessarie. Non concordo con la dichiarazione del sindaco che indica questo come un servizio a beneficio dei residenti di Sant'Agata in quanto non si troverebbe nel centro abitato e di supermercati raggiungibili in auto ne abbiamo in numero sufficiente. Questa è la dichiarazione del fallimento della politica di sostegno al commercio locale dichiarata in campagna elettorale.

Ritengo che gli oneri derivanti dalla ristrutturazione della Cascina potrebbero essere utilizzati per la realizzazione di servizi più utili e prossimi alla comunità. Faremo qualche proposta con le osservazioni.

AT3: un altro capannone in via dell'Artigianato
Siamo di fianco alla piattaforma ecologica: un'area verde, pur se non agricola, che è parzialmente occupata da depositi e da orti verrà cementata per costruire un capannone. In questo caso mi preoccupa di più la visione in prospettiva osservando l'ultimo lembo di terreno agricolo che resterebbe (fino a quando?) tra i capannoni esistenti e quello che nascerebbe qui.

Consumo di suolo generale
Nonostante questi nuovi interventi riducano la superficie totale di suolo agricolo o libero, quella formula magica della Legge Regionale di cui ho parlato nel post precedente  fa risultare un saldo negativo del 89%. Questa situazione lascia teoricamente aperto lo spazio ad ulteriori interventi edificatori su suolo agricolo o libero che non incontrerebbero ostacoli dal punto di vista legislativo. Ho consultato le 28 istanze che erano state presentate, da privati e professionisti, nella fase di avvio della procedura di variante: 9 di esse propongono di trasformare suolo agricolo in suolo edificabile e altre 5 istanze chiedono di costruire su suolo libero. Considerato il famigerato enorme saldo negativo di consumo di suolo di cui sopra ci dobbiamo aspettare l’accoglimento di eventuali osservazioni che dovessero reiterare le stesse richieste dopo l’adozione?

Le mie considerazioni finali.
Il PGT 2015 era stato molto criticato da chi era in minoranza allora e che oggi governa: il capogruppo di Movimento Civico Cassina Santagata, oggi rappresentato in maggioranza da due assessori e da due consiglieri comunali, dichiarò che la previsione di un impianto di cremazione fosse inutile e che la sua eventuale collocazione sul territorio fosse sbagliata perché distante dal cimitero esistente. Questa variante conferma la necessità di un impianto di cremazione e lo colloca nella stessa area.

Sempre nel 2015, il referente dell’altro gruppo di minoranza, di cui faceva parte il partito che oggi è rappresentato dal sindaco e da due assessori, aveva giudicato quel PGT poco coraggioso, povero di contenuti, poco attento alle esigenze dei cittadini e senza spunti innovativi. 

Ci aspettavamo una variante rivoluzionaria che avrebbe riscritto il PGT con l’obiettivo di indirizzare le osservazioni dei due gruppi politici che allora lo criticavano dall’opposizione e che oggi, governando, hanno l’onere di passare dalle parole ai fatti.

Abbiamo dovuto attendere 4 anni per renderci conto che di fatto questa variante riconferma l’ossatura del criticatissimo PGT del 2015 sul quale vengono inseriti nuovi interventi edificatori (residenziale, commerciale e produttivo) senza prevedere nuovi servizi. La vera novità è che grazie a questa variante sarà meno complicato il cambio di destinazione, si potrà aumentare la densità edificativa nei centri urbani e si potrà costruire su suolo agricolo e su suolo libero perché esiste un artificioso margine del’89% di suolo consumabile.

Questa variante del PGT non porta significativi benefici alla comunità: 
Nella programmazione di questa amministrazione si promettevano nuovi edifici scolastici e pubblici”, invece questa variante prevede il potenziamento della scuola primaria e il potenziamento della scuola secondaria: non più scuole nuove ma scuole potenziate. Avremo solo un nuovo asilo nido (sempre che si chiarisca l'equivoco di cui sopra).

Questa variante non affronta il problema della carenza di strutture sportive di cui soffrono da tempo le società sportive che operano sul territorio.
Suggerirei di utilizzare meglio gli spazi pubblici che già abbiamo e investire gli oneri edificatori per realizzare servizi di reale necessità; suggerirei di sostenere seriamente il commercio locale invece di aprire un altro supermercato.
Questa variante non affronta il problema dell’assistenza sanitaria.
Si acquisiscono ancora nuovi spazi comunali (Cascina al ponte) quando ci ritroviamo con un Mulino Dugnani quasi mai utilizzato, per non parlare della nuova struttura che avrebbe dovuto ospitare la casa della salute, acquisita nell'operazione ex Nokia, che si trova in stato di degrado e abbandono.

Per quanto mi riguarda non finisce qui, l'approfondimento dei documenti è ancora in corso e a breve si aprirà anche il periodo utile per presentare le osservazioni. Chi volesse condividere idee e proposte per migliorare davvero il PGT può scrivere a sandromedei.blog@gmail.com

martedì 20 giugno 2023

Variante al PGT: il consumo di suolo torna a crescere

E' ARRIVATA LA VARIANTE
Il tema dominante dell’ultimo anno di mandato di questa Amministrazione Comunale è la Variante di PGT. Una variante annunciata in campagna elettorale e tenuta in ghiaccio fino agli sgoccioli per motivi che vox populi addebita a diverse ragioni che non sono interessato ad approfondire.

Nelle prossime settimane e nei prossimi giorni parlerò molto del Piano del Governo del Territorio, un argomento che mi appassiona in modo particolare e che dieci anni fa costituì l'origine del mio impegno politico. Anche a quel tempo l’Amministrazione Comunale in carica (dello stesso colore di quella attuale) stava presentando un PGT all’ultimo anno di mandato. L'argomento è complesso e articolato per cui lo affronterò in tappe successive focalizzandomi su argomenti specifici.
Oggi parto con l'analisi del consumo di suolo.

GLI IMPEGNI ELETTORALI SULLA DIFESA DEL SUOLO
Il Programma Elettorale con il quale noi del Comitato Civico Cassina ci siamo presentati alle Elezioni amministrative del 2019 recita al punto 12:

Aggiornamento del Piano di Governo del Territorio attraverso una procedura di variante che parta dai seguenti obiettivi:

a. evolvere l’impostazione da "Consumo di suolo zero" verso il "Consumo di suolo responsabile e consapevole", favorendo uno sviluppo sostenibile della città,

b. identificare strumenti che favoriscano il recupero, attraverso la collaborazione con operatori privati, delle cascine abbandonate e pericolanti come, ad esempio, la Cascina Bindellera (di proprietà comunale) e la Cascina del Ponte a Villa Pompea (di proprietà privata),

c. identificare gli strumenti necessari per una riqualificazione e recupero delle aree private dismesse privilegiando la realizzazione di soluzioni abitative a prezzi convenzionati per il sostegno delle giovani famiglie e degli anziani.

Il Programma Elettorale di questa Amministrazione Comunale recita al punto 5:

Urbanistica:
• Revisione generale del PGT, verso un Piano che abbia come linea guida un responsabile consumo di suolo che vada a conciliarsi con sviluppi sostenibili e utili al paese.

• Abbattimento delle barriere architettoniche, per esempio spostando i pali della luce posizionati sui marciapiedi.

• Verifica presso le autorità competenti circa lo stato dell'arte del progetto di installazione di appositi ascensori nella stazione della metropolitana.

• Riqualificazione delle aree dismesse e attualmente abbandonate o in stato di degrado attraverso stipule di contratti con l'operatore privato.

• Cooperazione con istituti universitari.

Per noi del Comitato il concetto “Consumo di suolo responsabile e consapevole” significa avere come obiettivo primario la salvaguardia del territorio senza arroccarsi su posizioni ideologiche e prendendo in considerazione la possibilità di utilizzare del suolo libero per la realizzazione di servizi indispensabili alla cittadinanza che non possano essere realizzati su aree già urbanizzate. Non voglio dilungarmi troppo ma chi fosse interessato ad approfondire con esempi pratici mi può scrivere e sarò lieto di sviluppare l’argomento.

La domanda che ci siamo posti finora è: che cosa significa per l'attuale Amministrazione “un responsabile consumo di suolo che vada a conciliarsi con sviluppi sostenibili e utili al paese”?

Analizzando la Variante al PGT che è in corso di divulgazione è possibile trovare qualche spunto, per farlo devo seguire un percorso che mi riporta indietro di 9 anni.

IL PREGRESSO

L’amministrazione in carica dal 2014 al 2019 aveva tra i suoi primi obiettivi quello di redigere il nuovo Piano di Governo del Territorio che avrebbe dovuto sostituire un Piano Regolatore Generale redatto oltre dieci anni prima e scaduto da tempo. Quel Piano Regolatore aveva trasformato in maniera importante la fisionomia del territorio attraverso parecchi interventi edificatori e nel 2014 presentava ancora una serie di interventi non realizzati che sono indicati in rosso nella carta sottostante.




Uno degli elementi caratterizzanti dell’Amministrazione Comunale insediatasi nel 2014, all’interno della quale ricoprivo il ruolo di Assessore con delega all’Urbanistica e all’Attuazione del PGT, era quello di azzerare il consumo di suolo. Sulla base di questa linea guida, in fase di redazione del PGT furono rimosse praticamente tutte le previsioni di insediamenti Residenziali, Produttivi e Commerciali nell'area sud-ovest del territorio e nella figura sottostante si può vedere in maniera chiara la riduzione del consumo di suolo risultante da questa operazione.



L'ATTUALITA'

In sede di presentazione della variante al PGT dell’attuale Amministrazione è stato più volte detto che il nuovo piano prevede una "riduzione del consumo di suolo dell'89% rispetto al piano previgente". Spesso l’attenzione di chi ascolta si focalizza sui numeri e non coglie il senso di tutte le parole che le accompagnano. 
Qualcuno è venuto a chiedermi come mai sia possibile ridurre dell'89% un PGT (quello che avevamo redatto nel 2015) che era stato dichiarato a consumo di suolo zero. Chi dei due mente: la passata Amministrazione Mandelli con Medei Assessore all’Urbanistica o l’attuale Amministrazione Balconi?La risposta è che nessuno mente in questo caso.
Per capire meglio leggiamo bene questa frase: "riduzione del consumo di suolo dell'89% rispetto al Piano previgente".
Che cosa significa?
Significa il calcolo del consumo di suolo non viene fatto rapportando il consumo previsto dalla Variante del 2023 con quello previsto dal PGT vigente (del 2015), bensì con il piano precedente al PGT vigente, cioè il PRG del 2003. 

Qui giova riprendere la spiegazione fornita in maniera chiara, anche se con un po’ di imbarazzo dai professionisti che hanno redatto questa variante e che qui sintetizzo: la Legge Regionale 31/2014 ha fissato un obiettivo di riduzione del consumo di suolo da realizzare entro il 2025; questo obiettivo è stato poi calato sui comuni e Cassina de’ Pecchi dovrà applicare una soglia di riduzione del 20% alle previsioni di urbanizzazione su suolo libero, “fotografate” alla data del 2 dicembre 2014.

Ecco spiegato l’arcano: la riduzione del consumo di suolo generata da questa variante non è rapportata al PGT vigente che sta andando a modificare, bensì al PRG del 2003 che è già stato superato dal PGT vigente!.

Nella mappa sottostante vediamo che questa variante 2023 ripete l’operazione di riduzione di consumo di suolo già realizzata dal PGT 2015 considerando il recupero di una superficie urbanizzabile residua che era già stata eliminata 8 anni fa!


LA VERITA'
Nella variante 2023 si dichiara un recupero di suolo non edificale pari a 146.720 mq (che, ripeto, era già stato realizzato dal PGT vigente) e l’inserimento, in altre zone del paese che vedremo più avanti, di una nuova superficie urbanizzabile di 16.080 mq (consumo di suolo nuovo): la differenza tra i due numeri farebbe risultare il famoso 89% di cui si parla all’inizio di questo articolo, peccato che si sta vendendo qualcosa che non esiste più.

Mi rendo conto di essermi dilungato troppo però ho voluto fare questa lunga disamina per andare a spiegare che in realtà questa Variante del PGT anziché diminuire il consumo di suolo lo aumenta di oltre 16 mila metri quadrati. Non calcolo le percentuali perché il consumo di suolo non si può ridurre a una banale statistica ma è un problema reale che non si può aggirare giocando con le date.

Questa variante del PGT consuma suolo agricolo, con quali scopi lo vedremo nei prossimi articoli.

Questa operazione non aiuta di certo la Regione Lombardia a raggiungere l'obiettivo complessivo di riduzione del consumo di suolo entro il 2025.

sabato 29 aprile 2023

Consiglio Comunale del 28 aprile


Una seduta che guardava al passato con la presentazione del Rendiconto di bilancio per l’anno 2022 e al futuro con la determinazione delle tariffe TARI per il 2023.

AUMENTO TARI CONTENUTO

Ho inizialmente apprezzato l’iniziativa dell’assessore al bilancio che si è dotato di personal computer e proiettore per gestire la sua presentazione in maniera più comprensibile per il pubblico. Il mio apprezzamento è sfumato in delusione quando, dopo avere proiettato due slides che illustravano le modifiche al testo del Regolamento TARI, l’assessore ha spento il proiettore ed è tornato all’esposizione esclusivamente orale per presentare il Piano Finanziario e la determinazione delle tariffe TARI, cioè la parte più complessa da seguire per chi non ha di fronte tabelle e numeri. Pazienza, forse sarà per la prossima volta.

Quello che non è cambiato è che a fronte di domande puntuali sono mancate le risposte precise.
Un consigliere domanda: di quanto è aumentata la TARI?
Risposta: 1 o 2 percento
Obiezione dello stesso consigliere: a me risulta che l'aumento sia maggiore.
Risposta: forse lei sarà andata a cercare il caso più sfavorevole ma ripeto che si tratta di 1 o 2 percento.

Che risposte sono? Sarebbe bastato preparare una diapositiva che mostrava la simulazione di 3 o 4 tipologie di famiglie (è risaputo che la TARI è proporzionata al numero di persone e alla metratura degli alloggi) e mostrare dove la tassa incide di più e dove meno per arrivare a mettere tutti d’accordo.

IL RENDICONTO DEI MACRO-FENOMENI
L’approccio reticente è una costante quando si toccano temi come la programmazione e i numeri del bilancio. Dopo una lunga ma necessaria presentazione del rendiconto è arrivato il momento delle domande e di fronte alla richiesta di spiegare un congruo numero di voci di spesa l’assessore ha abbassato la saracinesca: “l’obiettivo del Rendiconto è di focalizzarci sul risultato finale e sui macro-fenomeni, se volessimo analizzare tutti i micro-fenomeni dovremmo fare una commissione ad hoc e coinvolgere i tecnici”.
Allacciandomi a questa affermazione dell’assessore ho preso la parola proprio per andare a vedere i macro-fenomeni e toccare temi sui quali è interessata la parte politica, cioè coloro che amministrano il paese.
Riporto più sotto il testo integrale del mio intervento la cui videoregistrazione è visibile qui.

Il mio intervento non è piaciuto ai consiglieri di maggioranza che hanno iniziato a mormorare e hanno indotto il Presidente del Consiglio a interrompermi più volte affermando che fossi fuori tema. Uno di loro, che ha l'abitudine di giudicare ciò che si dovrebbe e non si dovrebbe fare, mi ha invitato ad alta voce a parlare di numeri e non di ciò di cui stavo parlando io. A parte la maleducazione di chi vuole mettere il bavaglio a coloro che la pensano in maniera diversa (e non è la prima volta con questa Amministrazione), a parte la costante ostinazione a non volere riconoscere nemmeno gli errori più evidenti, con quale coraggio mi si voleva imporre di limitarmi a commentare i numeri quando al mio collega che aveva chiesto chiarimenti proprio sui numeri avevano risposto che in quella sede si sarebbe dovuto parlare di macro-fenomeni?
Non sono forse macro-fenomeni, le strade sporche, le piazze e le vie coperte da infestanti, i rifiuti abbandonati e le aule allagate delle scuole?

Tra l’altro è stato proprio un consigliere di maggioranza (e non era il dissidente Ferrarini, giusto per evitare equivoci) che a fine seduta mi ha dato ragione mostrandomi le fotografie che aveva scattato col suo telefono che descrivevano i macro-fenomeni di cui avevo parlato poco prima suscitando indignazione e tentativi di censura.


IL MIO INTERVENTO SUL RENDICONTO DI BILANCIO
Se parliamo del rendiconto di gestione del 2022, ci aspetteremmo che chi amministra il territorio dia conto ai cittadini delle entrate e delle uscite ma spieghi anche come sono stati spesi i soldi dei cittadini e se siano stati mantenuti gli impegni presi. Voi siete soliti parlare delle cose che avete fatto ma fate più fatica a citare ciò che non siete riusciti a fare, per cui vi aiuto e cito qualche esempio:

La realizzazione degli orti urbani a Sant’Agata era prevista entro il 2022 ma l’obiettivo è stato spostato al 2023.
L’implementazione del servizio di mediazione e facilitazione linguistica era prevista per il 2021 ma adesso è stata spostata al 2024.
L’installazione delle colonnine elettriche nell’area mercatale era prevista entro il 2022 ma è stata procrastinata al 2023.
Avevate dichiarato la creazione di un Ufficio Ascolto, detto anche Ufficio diffuso, in cui l’Amministrazione avrebbe incontrato i cittadini per rispondere alle loro domande ma poi lo avete rimosso dalla programmazione e questo è l’esempio più lampante della vostra distanza dai cittadini, vi mostrate refrattari a qualsiasi opportunità di confronto come le assemblee pubbliche, i consigli comunali aperti e la presenza fisica sul territorio, a parte le inaugurazioni e le feste con abbondanza di selfie.

Se facciamo il rendiconto, parliamo di come sono stati spesi i soldi per la gestione dei rifiuti e quindi parliamo dei rifiuti abbandonati in giro per il paese. I punti di abbandono sono sempre gli stessi da anni. Sei-sette anni fa c'erano tre persone che scattavano fotografie di rifiuti abbandonati e poi le pubblicavano sui social criticando l’Amministrazione, poi quelle tre persone sono entrate nella lista che ha vinto le elezioni del 2019: uno di loro oggi è assessore e un altro è consigliere comunale. Era lecito aspettarsi che avrebbero dimostrato come risolvere il problema ma sono passati quattro anni e quei rifiuti vengono ancor abbandonati negli stessi posti.  

Se facciamo il rendiconto parliamo della pulizia delle strade che viene fatta frettolosamente saltando intere aree e a volte non rispettando nemmeno i giorni e gli orari previsti.
Parliamo delle infestanti che invadono il paese: dopo diverse segnalazioni, lo scorso mese di settembre avevamo presentato un’interrogazione in questa sede e nei giorni successivi si è intervenuti ma adesso siamo di nuovo al punto di prima. Eppure noi spendiamo denaro pubblico per finanziare questi servizi, paghiamo società e consorzi dai quali si deve pretendere l’adeguato livello di qualità del servizio fornito.

Parliamo anche del parco giochi di Sant’Agata e di quello in via Andromeda, smantellati nel mese di giugno e rimasti senza giochi per l’intero periodo delle vacanze estive.

Io giro spesso a piedi per le strade del paese e se vedo problemi faccio fotografie. Quelle fotografie non le pubblico sui social ma le mando all’assessore o al consigliere competente. Faccio questo nell’ottica di una collaborazione che sin dall’inizio abbiamo offerto, perché io vivo in questo paese e vorrei che venisse mantenuto in condizioni decorose.
Spesso voi intervenite solo in seguito alle interrogazioni e i cittadini si stanno abituando a questa situazione: quando vedono le strade sporche o le infestanti sulla piazza della chiesa o i rifiuti abbandonati per mesi sul letto asciutto del naviglio, danno quasi la colpa a noi e ci dicono: perché non fate nulla?

All'inizio di questo mandato, quando facevamo questi discorsi venivamo accusati di rosicare perché non avevamo vinto le elezioni. Poi è entrato in campo il tema dei fattori esterni: se quella del covid era una giustificazione motivata in una prima fase, successivamente è stata abusata anche quando l’emergenza era finita da tempo.  

Perché parlo di questo?
Perché anche questo fa parte del bilancio annuale, non è sufficiente spiegare come si sono fatti quadrare i conti.
Perché il Sindaco e gli assessori non sono dei contabili ma il loro ruolo politico prevede che spieghino come sono stati spesi i soldi e verifichino il livello di qualità dei servizi pagati con i soldi dei cittadini.
Perché noi cittadini ci aspettiamo che il paese venga tenuto in ordine, che il servizio di raccolta dei rifiuti funzioni, che strade, marciapiedi e piazze vengono tenuti puliti e liberi dalle infestanti, che non si allaghino le scuole.

Adesso siamo al quarto anno di mandato e ci direte che facciamo campagna elettorale, però ai cittadini non potete rispondere che rosicano o fanno campagna elettorale.

mercoledì 29 marzo 2023

Consiglio Comunale del 27 marzo

 DISAVANZO E TASSE         

La novità più importante che ci aspettavamo riguardava la riduzione dell’IRPEF che nel 2020 era stata portata al limite massimo consentito dalla legge, 8 per mille, per ripianare il disavanzo di bilancio ereditato dalla precedente amministrazione. A quel tempo avevamo suggerito altre strade per risolvere il problema, avevamo ritenuto eccessivo prelevare mezzo milione di euro in più dalle tasche dei cittadini, quando ne sarebbe bastata la metà, e avevamo indicato la possibilità di fare economie di spesa. Non siamo stati ascoltati ma due anni dopo viene annunciato che il piano di recupero procedeva con largo anticipo rispetto ai tempi previsti e nel bilancio di previsione era stata prevista una riduzione dell’IRPEF nell’ultimo anno di mandato. Lunedi sera scopriamo che il piano di recupero in 15 anni del disavanzo di bilancio in realtà è stato portato a termine in poco più di due anni. Non è una barzelletta e nemmeno una boutade dell’opposizione, basta andare a leggere i verbali o vedere le videoregistrazioni delle sedute. A questo punto, direbbe qualcuno, l’IRPEF tornerà al 6 per mille! E invece no, perché siccome non si riesce a fare quadrare il bilancio a causa di maggiori spese, quei soldi tornano comodi: invece di lavorare e sudare per identificare economie di spesa è sembrato più semplice tenersi il gruzzolo di tasse inizialmente destinato a coprire in famigerato disavanzo che non c'è più. Mi vengono in mente i grandi politici che gridavano Roma ladrona, che parlano della sinistra come partito delle tasse e si ergono a paladini dei cittadini oppressi dalla gabelle. Cassina de’ Pecchi è un posto speciale perché qui succede l’esatto contrario.


P.S.
se qualcuno avesse dei dubbi sull’esistenza reale di un disavanzo così disastroso per il quale erano stati previsti 15 anni di lacrime e sangue (cit.) per poi azzerare tutto in tre anni scarsi, si rivolga a chi se ne intende più di me. Io guardo i fatti e faccio delle considerazioni, punto e stop.


I SEGRETI DELLA GIUNTA
Qualcuno dirà che ho la fissa della trasparenza, è vero. Tra il 2020 e il 2021 ho fatto pressioni sul sindaco affinché informasse (come da regolamento inventato, scritto e votato da lei e dalla sua maggioranza) i cittadini sulle attività svolte dal gruppo di lavoro sull’Urbanistica del quale fanno parte il sindaco stesso, il suo vice e due professionisti con un importante trascorso nella politica locale. Dopo un tira e molla tra risposte evasive alle interrogazioni e richieste di verbali disattese, il sindaco ci rispose che “alcuni temi affrontati necessitano di rimanere riservati, essendo tematiche che riguardano scelte tecniche e politiche”. Per inciso in quel periodo l’Amministrazione stava redigendo la variante del PGT ed era già in ritardo rispetto ai tempi precedentemente annunciati.

Nella programmazione annuale del 2021  l’Amministrazione aveva inserito l’obiettivo di “cooperazione con istituti universitari per la riqualificazione di futuri assetti urbanistici nell’ottica anche del quadro più ampio di revisione del PGT”. Abbiamo chiesto di sapere come sta andando quella collaborazione e con quali istituti universitari si stia ragionando sui futuri assetti urbanistici del nostro territorio. La risposta del sindaco è stata: “siamo in contatto con un’Università non solo per il PGT ma anche per altri progetti però è prematuro rendere pubbliche le informazioni”.

A quanto pare, però, le attività e le decisioni della Giunta sono segrete anche per gli altri consiglieri della maggioranza stessa, non solo per i cittadini e per l’opposizione. Lo testimonia l’intervento del Consigliere Ferrarini che ha chiesto al sindaco maggiore rispetto per sé e per i suoi colleghi consiglieri di maggioranza che non fanno parte della Giunta. Secondo Ferrarini, lui e i suoi colleghi sono venuti a conoscenza dell’approvazione del progetto per l’area sportiva di Viale Trieste dai giornali prima ancora che dal loro sindaco o dall’assessore ai Lavori Pubblici o da quello delegato allo Sport. 

Insomma, i messaggi di questa Giunta sono chiari: lasciateci lavorare in santa pace, prima o poi vi faremo sapere, si prega di non parlare al conducente, non disturbare, stiamo lavorando per voi, andrà tutto bene.

Manca un anno alla fine del mandato… tic, tac, tic, tac