lunedì 24 marzo 2014

Un grazie di cuore.


Le primarie di Cassina Domani sono state un grande successo di partecipazione, 1108 cittadini hanno espresso la propria preferenza ed il risultato finale ha indicato un sostanziale equilibrio tra Massimo e Marcello.

Per quanto mi riguarda mi ero dato un obiettivo minimo di superare il 5% dei voti totali nel caso in cui i cassinesi avessero preferito affidarsi a chi ha dalla sua una solida esperienza politica. Il mio obiettivo più ambizioso, quello di competere alla pari, richiedeva una forte dose di fiducia e di coraggio da parte degli elettori.
Il risultato ottenuto è superiore al minimo e quindi già soddisfacente. Il messaggio che colgo è quello di impegnarmi e lavorare ancora più alacremente per fare crescere la fiducia dei cittadini nei miei confronti.
Grazie e... alla prossima sfida.

venerdì 21 marzo 2014

La scelta per il futuro del nostro paese

Domani si apre una nuova fase della politica del nostro paese: per la prima volta i cittadini sono chiamati a scegliere il candidato sindaco di una coalizione attraverso lo strumento delle primarie.

Un’altra novità è costituita dal fatto che quelle che si svolgeranno sabato 22 marzo a Sant’Agata e domenica 23 a Cassina, saranno le prime primarie del centrosinistra aperte a tutti i cittadini, senza alcun vincolo rispetto al voto di maggio e totalmente gratuite.

Tempo fa ho già scritto quali sono i motivi per cui il Comitato Civico Cassina – Partecipazione e Territorio ha deciso di entrare in questa colazione che si chiama Cassina Domani: noi vogliamo portare un nuovo metodo per amministrare il nostro paese svincolati dagli interessi di pochi e liberi dalle logiche di partito.
Vogliamo influenzare il cambiamento facendoci parte attiva e non limitandoci ad osservare ‘da fuori’ per poi giudicare ciò che vien fatto bene e ciò che non viene fatto o viene fatto male.
La mia candidatura alle primarie parte proprio da questo obiettivo di essere parte attiva del cambiamento, per anni ho osservato e giudicato l’operato di chi si è seduto dietro i banchi del Consiglio Comunale, ho apprezzato alcune decisioni e ne ho criticate altre, ho scritto qualche lettera di lamentela ed ho anche espresso le mie opinioni nel corso di alcune assemblee pubbliche.
Molte volte ho sentito l’impulso di fare di più, di andare oltre il dissenso, la lamentela e la frustrazione di fronte a certe situazioni, ma gli impegni di lavoro non me lo hanno permesso.
Adesso è giunto il momento in cui posso mettere il mio tempo a disposizione della comunità in cui sono nati i miei figli, in cui è cresciuta la mia famiglia, adesso è giunto per me il momento di ripagare questo paese di tutto quanto di buono io e la mia famiglia abbiamo ricevuto in questi 24 anni.

Che cosa metto a disposizione, quindi?
Prima di tutto la mia passione, il mio tempo ed il mio impegno affinché ciò che di buono già esiste venga tenuto in buon ordine e a disposizione di tutti; parlo del territorio da preservare, parlo dei servizi da mantenere efficienti, parlo del sostegno ai cittadini in difficoltà.
Poi metto a disposizione quelle competenze che ho acquisito in tanti anni in cui mi sono occupato della  direzione di progetti grandi e piccoli, della gestione delle risorse umane e di relazioni professionali,  applicando metodologie volte ad ottenere il miglior risultato con la massima efficienza, per affrontare le problematiche più urgenti del nostro paese nella consapevolezza che la scarsità di risorse deve essere compensata dalla ricchezza di idee nuove e di creatività.
Le priorità che i cittadini segnalano riguardano la tutela del territorio, la sicurezza nelle case e sulle strade, l’integrazione dei servizi esistenti con altri rivolti soprattutto agli anziani e alla frazione di Sant’Agata, la trasparenza nel rapporto tra amministratori e cittadini e il recupero del patrimonio esistente.
Il programma di Cassina Domani verrà costruito  intorno a queste priorità, ci stiamo lavorando ed a breve lo condivideremo  con tutti i cittadini.
Io e gli altri due candidati alle primarie abbiamo gli stessi obiettivi, lavoriamo ad un programma comune, abbiamo le stesse priorità. Non potrebbe essere diversamente, visto che siamo parte di una coalizione.

Per quale motivo è importante votare alle primarie e su quali elementi il cittadino deve basare la sua scelta?
Come ho già scritto io, a differenza di Massimo e Marcello, non ho pregresse esperienze politiche o amministrative. 

La mia è l’esperienza  del dirigente d’azienda, di colui che da vent'anni  gestisce organizzazioni complesse, fatta di uomini, donne e strumenti, per fornire servizi e soluzioni adeguate alla soddisfazione dei bisogni, applicando le metodologie più adatte dal punto di vista dell’efficacia, dell’efficienza e della sostenibilità ambientale e finanziaria.

Molti cittadini sono delusi dalla politica, spesso lo sono a causa degli eventi e dei comportamenti che si osservano a livello nazionale. Quando guardiamo al contesto locale non dobbiamo pensare di votare per un partito ma per la persona e per quello che la persona può dare alla nostra comunità.
Se sei un cittadino deluso dalla politica ma vuoi coltivare ancora la speranza che a Cassina si possa operare realmente nell’interesse dei cassinesi, liberi da ogni influenza dei partiti e nella piena trasparenza, vieni a votare alle primarie del 22 e 23 marzo e vota per me.

domenica 16 marzo 2014

Forum Comunicazione e Partecipazione Attiva

Stiamo entrando nella settimana che porta alle primarie per la scelta del sindaco di Cassina Domani, in attesa dell'appuntamento del 22 e 23 marzo.

Il 14 marzo si è svolto il quarto ed ultimo Forum dedicato al tema Comunicazione e partecipazione attiva.
Per chi non ha potuto partecipare pubblico di seguito il testo integrale del mio intervento che è stato anche videoregistrato e può essere visionato cliccando qui.


Gli elementi indispensabili per fare funzionare un sistema di comunicazione sono il trasmettitore ed il ricevitore. 
A fronte di un individuo che parla deve essercene almeno uno che ascolta. 
Per fare comunicazione attiva, però, è indispensabile che chi parla sappia anche ascoltare e chi ascolta possa anche parlare.

Abbiamo deciso di organizzare i forum per confrontarci con i cittadini su alcuni dei temi più importanti per la nostra comunità: abbiamo parlato di Territorio, Scuola, Cultura, Arte, Sport, Lavoro, Servizi e oggi parliamo di Comunicazione e Partecipazione.
Perché facciamo tutto questo?
  • Perché vogliamo condividere le nostre idee e le nostre proposte con i cittadini,
  • perché vogliamo ascoltare le idee e le proposte dei cittadini,
  • perché con le idee e le proposte che mettiamo insieme costruiremo il nostro programma, definiremo il nostro impegno per quando saremo chiamati ad amministrare il nostro paese.
E dopo che saremo stati eletti che cosa succederà?
Come sapranno i cittadini se chi è stato eletto manterrà gli impegni presi?
Cosa succederà se una parte di questi impegni si rivelerà essere non realizzabile?

Coloro che hanno partecipato alla Scuola Per Amministratori Comunali ricorderanno che abbiamo fatto molti riferimenti allo statuto comunale e proprio lo statuto parla anche di partecipazione e di informazione:

·         Il Comune riconosce che un presupposto della partecipazione è l'informazione sui programmi, sulle decisioni e sui provvedimenti comunali e mette a disposizione i mezzi e gli strumenti idonei.
·         Quando l'Amministrazione comunale intende adottare atti di particolare rilevanza che riguardino l'intera collettività, provvederà alla convocazione di assemblee pubbliche.
·         Il Comune garantisce la partecipazione dei cittadini ai procedimenti di pianificazione territoriale.

Quindi le modalità per favorire ed incoraggiare la partecipazione dei cittadini alla gestione amministrativa del bene comune sono state già definite diversi anni addietro.
Il nostro compito dovrà essere quello di applicarle utilizzando gli strumenti necessari a fare comunicazione attiva e favorire la partecipazione.

Il motto con cui mi presento è DALLE PAROLE AI FATTI, quindi non posso esimermi dal passare dai concetti agli esempi ed alle proposte concrete.

E allora che fare?

Oggi la tecnologia offre molte soluzioni che vanno dal sito internet ai social network fino alla posta elettronica.
Questi strumenti favoriscono una comunicazione interattiva a distanza, se vengono utilizzati in maniera tale da rendere i contenuti facilmente comprensibili e, soprattutto, se si attua un sistema attraverso il quale vengano fornite risposte chiare e in tempi brevi alle richieste che i cittadini sottopongono .
Tuttavia questi strumenti raggiungono solo una parte della popolazione, a Cassina 4000 cittadini hanno più di sessant’anni e solo il 50% delle famiglie italiane utilizzano internet (dati ISTAT).
Quindi gli strumenti tecnologici vanno integrati con un metodo più tradizionale, per esempio con un bollettino periodico dalla grafica semplice, più sostanza che apparenza, poche pagine scritte in maniera chiara per mettere a disposizione di tutti i cittadini le informazioni più importanti: cosa si è fatto, cosa non si è fatto e perché non lo si sia fatto.

Uno strumento istituzionale per veicolare la comunicazione è il consiglio comunale. Le sedute del consiglio comunale  sono pubbliche ma poco frequentate dai cittadini,  alcuni comuni hanno adottato il sistema della trasmissione in diretta streaming, però io penso che pochi cittadini seguirebbero da casa la trasmissione di un consiglio comunale che dura almeno tre o quattro ore.

In ogni caso tutti gli strumenti che ho citato finora supportano sicuramente la comunicazione e l’informazione, però sono strumenti basati sulla relazione a distanza tra amministratori e cittadini, non favoriscono la partecipazione attiva di cui parlavo prima, perché chi parla e chi ascolta non sono collegati e non interagiscono in diretta.

Condivido alcune proposte per favorire la partecipazione attiva:
E’ indispensabile ristabilire la pratica di organizzare i consigli comunali aperti . Almeno quattro incontri all'anno durante i quali amministratori e cittadini dialogano e si confrontano sui temi più importanti: bilancio, territorio, servizi, scuola, sicurezza, etc.
Incontri strutturati come i forum che abbiamo organizzato prevedendo l’intervento di un esperto, successivamente quello di un amministratore e poi dando spazio alle domande e alle proposte dei cittadini.
Esempi di consigli comunali aperti:
·         Uno di essi deve essere dedicato alla verifica dello stato  dell'arte rispetto al programma con cui la giunta è stata eletta, i cittadini potranno verificare con regolarità il mantenimento degli impegni che erano stati presi.
Gli amministratori condivideranno l’operato della giunta negli ultimi 12 mesi:
·         cosa ci eravamo impegnati a fare, cosa abbiamo fatto, cosa non abbiamo fatto e perché,
·         eventuali variazioni al programma da discutere con i cittadini.
Poi spazio alle domande e alle proposte dei cittadini.

·         In Inghilterra è prassi comune organizzare le public inquires , assemblee con le quali si chiamano i cittadini a esprimere il loro punto di vista su un progetto proposto  dalla Pubblica Amministrazione.

·         Alcuni comuni italiani hanno già implementato la pratica del Bilancio Partecipativo: i cittadini, attraverso le assemblee pubbliche, avanzano delle istanze sui bisogni ritenuti più importanti.  L’Amministrazione stabilisce e riserva ogni anno una quota delle risorse destinate alle spese in conto capitale per finanziare le proposte operative deliberate. Una delegazione di cittadini poi segue la realizzazione di progetti selezionati.

Un altro strumento per la comunicazione attiva è lo sportello d’ascolto, presso il quale i cittadini possano sottoporre istanze, richiedere servizi e ottenere informazioni e risposte in tempi brevi, evitando di rimbalzare da uno sportello all’altro o di aspettare mesi per ottenere una risposta ad una richiesta importante.

Ho appena citato i servizi e allora parliamo della qualità dei servizi che vengono messi a disposizione dei cittadini, il contributo più importante al miglioramento della qualità dei servizi viene da chi ne usufruisce. E’ quindi fondamentale istituire un programma attraverso il quale si vada a periodicamente a misurare il grado di soddisfazione degli utenti e utilizzare i risultati di queste misure per approntare tutti i miglioramenti necessari. Questo è il metodo più efficace per decidere, per esempio, quali siano gli orari migliori per tenere aperto uno sportello o per pulire le strade. Questo è il metodo per organizzare una macchina comunale efficiente e a misura di cittadino.

Comunque vadano le prossime elezioni io non voglio più avere un sindaco che dica: “sono stato eletto e adesso si fa come dico io e se volete essere ascoltati dovrete prima farvi eleggere!”

domenica 9 marzo 2014

Forum Lavoro Welfare e Politiche giovanili


Il 7 marzo ho partecipato al forum Lavoro Welfare e Politiche giovanili organizzato da Cassina Domani.
Per chi non ha potuto partecipare pubblico di seguito il testo integrale del mio intervento che è stato anche videoregistrato e può essere visionato cliccando qui.

Quadro demografico a Cassina De’ Pecchi: a fronte di un numero di abitanti rimasto praticamente invariato negli ultimi 10 anni, si notano  alcuni cambiamenti sostanziali del profilo demografico.

LAVORO
La percentuale di disoccupazione di Cassina è del 6,4 %, in linea con Gorgonzola, Carugate, Melzo e Vignate. Più alta di Cernusco (+0,7) e di Bussero (+1), Pioltello tocca il 10%
Applicando questa percentuale alla base di popolazione in età lavorativa, risulta che 500 residenti cassinesi sono disoccupati.

I trend a livello nazionale degli ultimi anni si riflettono purtroppo anche sul nostro comune dove abbiamo visto progressivamente ridimensionarsi o, in alcuni casi, scomparire alcune importanti  realtà produttive. I casi Jabil e Nokia sono i più evidenti, anche a causa del grande impatto sociale ma purtroppo non sono gli unici.
Questi fenomeni negativi hanno un duplice impatto sul bilancio del comune: a fronte delle minori entrate derivanti dalle tasse e oneri fiscali si evidenzia un aumento della spesa sociale a sostegno delle famiglie coinvolte.
Io penso che gli amministratori possano cogliere alcune opportunità derivanti da questa situazione di per sé preoccupante:
1.       Abbiamo spazi produttivi inutilizzati sui quali si potrebbero costruire alcuni programmi per attirare nuovi imprenditori, mettendo a loro disposizione un piano di incentivi che miri  a portare il lavoro a Cassina e dare lavoro ai cittadini di Cassina. Quando parlo di incentivi penso alla possibilità di offrire riduzioni sulle tasse comunali per i primi due/tre anni a quelle imprese che avviino la loro attività sul territorio comunale, a fronte però di un impegno a lungo termine (per esempio, se chiudi l'attività dopo tre anni, mi restituisci gli incentivi). Il sistema di incentivi potrebbe essere costruito con un sistema di accumulazione bonus: un bonus che tenga conto del numero di posti di lavoro creati e un bonus moltiplicatore in funzione della percentuale di residenti assunti. Portare lavoro a Cassina significa anche dare nuova linfa alle attività commerciali del paese, oltre a creare opportunità di lavoro per i residenti potrebbe anche, nel medio/lungo periodo, attirare nuovi cittadini, considerando che non abbiamo problemi di ricettività dal punto di vista immobiliare.
2.       Che fare nel frattempo? Oggi esiste un dato certo di circa 500 cittadini che stanno cercando un’occupazione. Non ho avuto la possibilità di andare più a fondo sui dati, però m’interesserebbe sapere quali professionalità sono rappresentate in questa parte della popolazione. Ho osservato, seguendo le discussioni relative al bilancio comunale, le problematiche relative ai costi di manutenzione del patrimonio comunale: la cura del verde, la verniciatura degli edifici, la riparazione delle strutture, la manutenzione delle strutture e cosi via…
Fatta salva la disponibilità di un inventario accurato delle competenze e delle professionalità disponibili vorrei esplorare alcune idee:
·  una è quella di inserire negli appalti con i quali affidiamo ad aziende esterne la manutenzione delle strutture comunali e degli spazi verdi un incentivo legato all'assunzione di personale disoccupato residente in paese. Questa idea necessita una verifica della fattibilità dal punto di vista legale però ritengo meriti considerazione;
·   l'altra è una pratica già messa in atto in alcuni comuni italiani e riguarda la distribuzione di voucher lavoro: si tratta di buoni lavoro del valore unitario di dieci euro che comprendono, sia la retribuzione  per il lavoratore, che  la contribuzione Inps e l’assicurazione Inail,  destinati a studenti con meno di venticinque anni nei periodi di vacanza scolastica e ai disoccupati ,  che  permettono piccole occasioni  di  inserimento lavorativo. Questo è uno strumento che si potrebbe utilizzare nell’ambito delle attività di pulizia di strade e di spazi pubblici, ma anche per la manutenzione di edifici, strade, parchi, monumenti o di assistenza manifestazioni sportive, fieristiche, culturali o lavori di emergenza e solidarietà.


POLITICHE SOCIALI
Un altro dato che analizzato rappresenta il carico sociale ed economico della cosiddetta popolazione non attiva, che comprende gli under  15 e gli over 64, che è  a carico dal punti di vista sociale della parte di popolazione che versa oneri fiscali e contributi. Nel 2002 avevamo 33 cittadini a carico ogni 100 in età lavorativa, adesso ne abbiamo 55.
Si denota un aumento del cosiddetto indice di vecchiaia che è il rapporto tra il numero di abitanti over 64 e quello under 15, nel 2002 avevamo un rapporto quasi bilanciato (105 anziani ogni 100 giovani) adesso il rapporto è di 144 anziani ogni 100 giovani. 
Si verifica quindi un progressivo invecchiamento della popolazione dal quale consegue un potenziale incremento di malattie croniche, situazioni di disabilità e di riduzione della  mobilità.

Osserviamo un trend di incremento della domanda di servizi a sostegno delle categorie  più deboli o critiche, a fronte di un trend in diminuzione delle risorse .
Da soli gli amministratori non saranno in grado di sostenere lo sforzo. Quando si deve sollevare un grosso peso ci viene in soccorso il sistema della leva, la leva nel nostro caso è costituita dalla rete di associazioni operanti sul territorio, associazioni che anche in questo caso, come in quello che abbiamo trattato la volta scorsa, offre l'irrinunciabile opportunità di integrare l'azione dell'amministrazione.

Abbiamo un’associazione operante a Cassina, che gestisce un centro di aggregazione per anziani e organizza eventi culturali e di intrattenimento. Abbiamo però anche gli anziani nella frazione di Sant’Agata i quali non tutti possono raggiungere il centro di aggregazione a Cassina. Insieme al Comitato Civico Cassina abbiamo presentato lo scorso anno una proposta per creare un luogo di incontro e aggregazione per anziani all’interno del Mulino Dugnani, una delle poche testimonianza storiche della nostra comunità, un piccolo museo delle arti e mestieri del passato  che resta chiuso per oltre 300 giorni all’anno. Gli anziani, oltre ad avere a disposizione un luogo di aggregazione potrebbero dare vita con il loro tempo e  le loro testimonianze a quel piccolo tesoro della nostra cultura e quell’edificio chiuso potrebbe riprendere vita.

Guardiamo l'altro estremo della nostra popolazione: i giovani.
A Cassina da qualche anno abbiamo la bellissima realtà dell'associazione Fuori La Voce che, coinvolgendo i giovani, organizza attività ed eventi di carattere musicale, culturale, formativo, informativo, ludico e  ricreativo. E' importante affiancare queste attività con programmi mirati alla fascia di età adolescenziale per esempio ridando vigore alla cosiddetta educativa di strada, fondamentale per cogliere cambiamenti, registrare nuovi bisogni e decidere di conseguenza le strategie di intervento più adatte, in particolare per quanto riguarda gli ambiti della prevenzione e dell'inclusione sociale.