venerdì 8 dicembre 2017

Un PGT da rivedere.

Lo scorso mese di Novembre il Consiglio Comunale ha approvato il   DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2018-2020  che contiene i programmi e gli obiettivi che l'Amministrazione Comunale si prefigge di realizzare nell'ultimo anno di mandato. Il documento, che ritengo molto ben strutturato, parte facendo un'analisi strategica delle condizioni esterne ed interne all'Ente, poi richiama le linee strategiche sulle quali si basa il Programma Amministrativo e, infine, riporta la programmazione del prossimo periodo, andando anche oltre la data di scadenza del mandato e lasciando una traccia per l'Esecutivo che si insedierà dopo le elezioni del 2019. 
Prima di scrivere la parte di mia competenza di questo documento ho fatto un'analisi dello stato di attuazione dei programmi che si riferiscono alle deleghe che mi ha affidato il Sindaco. 

Tra un mese scriverò un articolo nel quale riporterò i dettagli di questa analisi per ciascuna delega, mentre adesso mi soffermo su quella che ritengo la parte più critica del mio bilancio: l'attuazione del Piano di Governo del Territorio
Sin dal primo giorno di governo di questa Amministrazione l'obiettivo primario è stato quello di redigere il PGT in tempi brevissimi per evitare il commissariamento da parte della Regione Lombardia. Le linee guida erano chiare e ben definite: zero consumo di suolo, riqualificazione e recupero del Patrimonio pubblico e privato, miglioramento del sistema di viabilità, riduzione delle volumetrie residue in alcuni quartieri per evitare che altre ville venissero trasformate in palazzine di tre o quattro piani 

Obiettivo raggiunto in 18 mesi, dopo avere organizzato otto incontri con la cittadinanza e cinque riunioni di Commissione Urbanistica. 
Le opere pubbliche più importanti inserite nel PGT sono l’ampliamento del cimitero di Camporicco grazie al quale sarà possibile risolvere il problema della carenza di spazi di cui soffriamo ormai da qualche anno, la realizzazione di una rotatoria in via Roma all'incrocio con via Vittorio Veneto, la realizzazione del prolungamento di via Mazzini fino all'incrocio con via Roma, la riqualificazione del centro, la ristrutturazione degli edifici pubblici (ex scuola ed ex caserma dei vigili) situati nell'area del municipio, la realizzazione dell'Area feste a Sant'Agata e il recupero della Cascina Bindellera. 
Non avendo inserito nel PGT nuove aree edificabili sia a livello residenziale che produttivo, è stato previsto che i finanziamenti necessari alla realizzazione di questi progetti venissero reperiti attraverso l'accensione di qualche mutuo e l'incasso degli oneri derivanti dalla realizzazione dei piani di recupero e/o riqualificazione di alcune importanti aree private dismesse tra le quali le più importanti sono la ex Mabater in Via Don Verderio, la ex Nicola e Albia a Villa Magri), l'ex distributore di carburanti a Villa Quiete e l'ex albergo di via Marconi. 
Il PGT è stato approvato a fine 2015, nessuno di questi interventi privati è stato avviato e l'unica opera pubblica, tra quelle previste nel piano, realizzata sinora è stata la rotatoria in via Roma. Sono state fatte altre cose molto importanti ma se guardiamo allo stato di attuazione del PGT, questa è la situazione. 
Una situazione nella quale si aggrava il problema del degrado delle aree stesse dismesse e, allo stesso tempo, si rileva la mancanza di importanti entrate da oneri di urbanizzazione che dovrebbero finanziare la realizzazione delle opere pubbliche.


Come uscirne?
Le mie riflessioni personali mi hanno portato a pensare che sia necessario rivedere alcuni dei vincoli imposti nel piano con l'obiettivo di agevolare l'iniziativa degli operatori privati.


Un altro aspetto di cui prendo atto, sulla base dell'esperienza maturata in questi due anni dall'approvazione del PGT, riguarda i problemi segnalati da diversi soggetti proprietari di immobili che si riferiscono ai nuovi parametri tecnici introdotti con il Piano del Regole, parametri che rendono problematici anche quei moderati interventi di ampliamento che permetterebbero la realizzazione di nuovi alloggi a supporto della crescita dei nuclei familiari, pur senza generare nuovo consumo di suolo e senza arrivare alla trasformazione di una villa in palazzina.  
Non rinnego il lavoro fatto ma ritengo che dopo avere raggiunto il primo obiettivo di redigere un piano che, a differenza di quello, per fortuna fallito, della precedente amministrazione, tenga in considerazione la tutela del territorio, sia necessario avviare una seconda fase attraverso la quale predisporre uno o più tavoli di confronto con i cittadini e gli operatori privati per arrivare ad avviare l'iter di  variante del Piano di Governo del Territorio con l'obiettivo di gettare le basi per un rilancio dello sviluppo urbanistico di Cassina de' Pecchi senza mai perdere di vista il tema della tutela del territorio ma evitando di ritrovarci accerchiati dalle aree in degrado.



mercoledì 22 novembre 2017

Caso MAXCOM

Articolo pubblicato da La repubblica.it il 25 ottobre 2017:
MIGLIAIA di tonnellate di rifiuti pericolosi rimessi in circolazione come olio combustibile e venduti come prodotto energetico. Società di copertura che intermediavano la commercializzazione di rifiuto. Fuoriuscite di sostanza inquinante dai serbatoi, usurati dalle sostanze, con il rischio di essere assorbita dal terreno. Arriva in udienza preliminare, fissata per il prossimo 20 novembre, l'inchiesta del pm Letizia e del procuratore antimafia Ilda Boccassini su un presunto, enorme traffico illecito di rifiuti. Secondo quanto ricostruito dalla tenenza di Gorgonzola della Guardia di Finanza, tra il 2010 e il 2015, nel deposito della società Maxcom Petroli, a Cassina de' Pecchi, sarebbero transitate «24.771 tonnellate di olio di sentina proveniente da operazioni di recupero, da qualificarsi come rifiuto pericoloso in ragione del fatto che la sostanza non aveva completato il ciclo di recupero al termine del quale diveniva assimilabile all'olio combustibile denso».

Sul caso in questione ho ricevuto da parte di alcuni cittadini la richiesta di spiegazioni sulla decisione, annunciata agli organi di stampa dal Sindaco, di non costituire il Comune di Cassina de' Pecchi come parte civile nel procedimento in corso,

In occasione di una riunione dei consiglieri di maggioranza fu posta la questione al Sindaco il quale si riservò di valutare l'opportunità di costituire il Comune come parte civile per richiedere il rimborso dei danni subiti dall'Amministrazione Pubblica in seguito allo sversamento di idrocarburi sul territorio comunale.

Successivamente il Sindaco ha informato verbalmente la Giunta che, dopo avere consultato un Legale, aveva valutato non fosse opportuno compiere questo passo fino a che non si chiuda il procedimento penale in corso, ma di valutare la questione in un secondo tempo.

Non si tratta quindi di una dimenticanza ma di una scelta ponderata fatta dal Sindaco che ha la titolarità e la competenza sia sulle questioni legali che sulla gestione del Demanio e Patrimonio comunale.

lunedì 28 agosto 2017

I murales della discordia


Il 28 febbraio 2014, nel corso del Forum Cultura, Arte e Sport, una delle iniziative pre-elettorali di Cassina Domani, chiudevo il mio intervento con l'auspicio  che a Cassina de' Pecchi venissero messi a disposizione dei giovani alcuni muri pubblici per la realizzazione di murales che portassero qualche nota di colore e allegria (in questo video al minuto 8':50") e togliessero spazio agli imbrattatori.

Quasi un anno dopo, su iniziativa di un gruppo di giovani vicini al mondo dei writers, che in questo caso non sono scrittori ma graffitisti, vede la luce il Progetto street art 2015.  Nel giro di qualche mese il progetto prende forma e i promotori lo presentano all'amministrazione comunale che approva il piano e si impegna a reperire i fondi necessari. Per dirla tutta il sottoscritto e qualche altro consigliere comunale avevano chiesto di visionare i bozzetti delle opere prima della loro traslazione sui muri pubblici ma la richiesta venne respinta con la motivazione che gli artisti avrebbero lavorato gratis e quindi avrebbero avuto il diritto di esprimersi liberamente. A quel punto la maggioranza decise di proseguire fornendo però qualche linea guida: tanto colore e messaggi positivi. Sul finire della primavera partono i lavori e sappiamo tutti com'è andata a finire: tante critiche dalla gran parte dei cittadini per alcune opere tetre, altre addirittura angoscianti, qualcuna incomprensibile e completamente avulsa dal contesto in cui è stata realizzata. 

Alcune opere ottengono apprezzamenti positivi ma sono una minoranza rispetto a quelle che hanno fatto scrivere fiumi di lamentele.

















Passano due anni e, contrariamente alle intenzioni iniziali, non si ha nessuna notizia della seconda edizione del festival, ma nel mese di luglio sul tavolo della Giunta Comunale arriva una delibera con la quale si propone di concedere altri spazi pubblici ai graffittisti, questa volta solo due pareti e solo due artisti. 

Memore dell'esperienziale precedente, il sottoscritto chiede che questa volta si presentino i bozzetti prima del via ai lavori. Richiesta accettata dai colleghi di Giunta e qualche settimana dopo i due artisti si presentano in Municipio. L'inizio della discussione non è promettente, si parla ancora della libertà di espressione, qualcuno tiene una mini lezione sulla differenza tra opere gratuite e opere commissionate (e quindi a pagamento), qualcun altro precisa che nessuno può pretendere di fare ciò che vuole sui muri pubblici, che sono patrimonio di tutti, senza tenere in considerazione il parere negativo espresso precedentemente dalla gran parte dei cittadini. Si arriva al punto di mediazione e gli artisti ci mostrano, a titolo di esempio del genere di opera che intendono realizzare, alcuni disegni che hanno lasciato sui muri di altre località.



 Le immagini dell'orso e dell'elefante convincono la Giunta a dare il benestare su quel genere di soggetti con la raccomandazione di restare sul  sobrio e sul positivo. L'assessore alla partita si ritiene soddisfatto dell'accordo raggiunto e da il via libera agli artisti quando siamo ormai giunti all'inizio del mese di agosto. Lo scorso fine settimana arriva la sorpresa, uno degli artisti pubblica su Facebook la prima opera completata, un dinosauro che sovrasta minaccioso il muro di una casa che sta crollando. Successivamente appare anche la seconda opera che assomiglia moltissimo a quelle che, in precedenza, ignoti avevano  lasciato abusivamente si muri circostanti. Personalmente ritengo queste due opere brutte, la seconda molto di più, e assolutamente estranee a quanto si era concordato nella riunione terminata con la mediazione. Non mi prometto di criticare gli artisti perché io rispetto la libertà di espressione, anche se non condivido il loro genere e l'ostinazione a rappresentare situazioni negative (case che crollano, belve minacciose, etc.), però mi sento tradito, ancora una volta, nella fiducia che avevo accordato ai miei colleghi che promuovono queste iniziative.

Ci troviamo in una situazione paradossale nella quale il gusto artistico di pochi viene imposto a molte più persone che non lo condividono, non lo gradiscono e meriterebbero più rispetto, come meriterebbero più rispetto tutti i rappresentanti eletti dalla maggioranza dei cittadini.  
Una situazione inattesa e inaccettabile per chi nel febbraio 2014 sognava l'allegria sui muri della sua città ed oggi si trova costretto a dire "basta con i murales!". 





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martedì 13 giugno 2017

E’ l'anno del Palio, quattro contrade, un solo paese!


Con lo slogan “Amore e Fantasia” l’Associazione Fuori La Voce è attiva sul nostro territorio dal 2006, quando un gruppo di ragazzi decise di mettere il proprio tempo e la propria creatività a disposizione della comunità organizzando iniziative ed eventi volti a stimolare l’aggregazione e la solidarietà tra i giovani. Da allora la festa in maschera a Carnevale, l'Hawaiian Party e il Torneo Scorpiniti sono diventati appuntamenti di grande risonanza e partecipazione in tutto il territorio della Martesana. Nel 2011 la fantasia e la creatività dei ragazzi di Fuori la Voce hanno individuato un nuovo obiettivo altamente sfidante e, allo stesso tempo, particolarmente affascinante: ridare vita al Palio delle Contrade!
La storia del Palio delle Contrade inizia nel 1971, quando Cassina de’ Pecchi contava poco meno di seimila abitanti, e diventa una manifestazione a cadenza annuale fino al 1975. Dopo una lunga pausa, nel 1991 un gruppo di cittadini fonda l'Associazione Palio delle Contrade e ripristina la tradizionale manifestazione che si svolgerà ogni anno fino al 1996. Nel 2012 il Palio torna a Cassina de’ Pecchi, grazie proprio a Fuori la Voce che disegna un format inclusivo fondato sull’aggregazione e sulla partecipazione di cittadini di tutte le fasce d’età. L’idea delle contrade vuole essere la scintilla che accenda la curiosità di approfondire la conoscenza di quei vicini di casa che si incontrano ogni giorno in ascensore o nel parco di quartiere, ma con i quali non si è mai andati oltre un cordiale saluto. Nei giochi e nelle gare non solo cadono le frontiere d'età, di nazionalità o di ceto sociale, ma si impara a conoscersi ed aiutarsi l'un l'altro per raggiungere un obiettivo comune e si pongono le basi per la costruzione di una comunità più solidale. Ogni edizione del Palio lascia in eredità nuove amicizie.
Fuori La Voce si rinnova nella continuità, all’edizione del 2012 sono seguite quelle del 2013 e del 2015, un’altra brillante intuizione è stata quella di dare una cadenza biennale all’appuntamento evitando complicate sovrapposizioni con gli eventi sportivi a carattere internazionale (campionati Mondiali ed Europei di calcio) e ottenendo l’effetto di creare una grande attesa per l’edizione successiva. In queste settimane l’attesa è già diventata impazienza, le contrade si stanno organizzando, fervono le riunioni e le attività di reclutamento, tutti i cittadini hanno l’opportunità di mettere il proprio entusiasmo e le proprie abilità a disposizione dei colori della contrada nella quale vivono. Alcuni, che nel frattempo hanno messo su casa, scenderanno in campo e in piazza con una maglietta di colore diverso rispetto a quella indossata due anni fa e anche questo è il bello del Palio: nuove amicizie, nuove rivalità, nuove sfide e tanto, tanto divertimento per tutti!
A tutti i ragazzi di Fuori La Voce va il ringraziamento dell’Amministrazione Comunale per la dedizione, la passione e l’entusiasmo che si rinnovano ad ogni iniziativa.
Buon Palio!

Sul numero di giugno dell'Informatore comunale troverete due pagine dedicate al passato e al presente di questa manifestazione (link sul lato destro di questo blog).




mercoledì 5 aprile 2017

Salute e socializzazione, i Gruppi di Cammino.

L’invecchiamento è un processo fisiologico che comporta un graduale declino delle normali capacità funzionali e adattative di ogni organismo.
La promozione di stili di vita adeguati permette di rallentare tale processo e di contribuire alla salute e al benessere dell’organismo, mantenendo elevata la qualità di vita.

Uno di stile di vita adeguato si basa sull'esercizio di piccole pratiche quotidiane, basate essenzialmente su un’idonea e costante attività fisica, accompagnata da una corretta alimentazione.

Oltre a produrre evidenti benefici ai sistemi vascolare, respiratorio e muscolare, l’attività fisica contribuisce al benessere psichico favorendo l’umore e riducendo l’ansia, migliorando la percezione del sé e la qualità del sonno, alleviando gli stati di tensione e, specialmente nelle persone anziane, rafforzando alcuni aspetti delle funzioni cognitive.
Il progetto Gruppi di Cammino, promosso dalle Aziende Sanitarie Territoriali con la collaborazione dei Distretti e il supporto di vari Enti Locali, si pone l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sull'importanza di adottare uno stile di vita attivo per contrastare la sedentarietà che è causa o con-causa di molte gravi malattie. Si tratta di un progetto rivolto sia agli anziani che alle persone che svolgono attività prevalentemente sedentarie.
Un Gruppo di Cammino è composto da persone che si ritrovano, due o tre volte la settimana, per camminare lungo un percorso urbano o extraurbano, inizialmente sotto la guida di un trainer qualificato e successivamente sotto quella di uno o più conduttori (walking leaders) scelti tra i membri stessi del gruppo e appositamente addestrati.
Partecipare ad un Gruppo di Cammino è gratuito e non richiede particolari abilità, né equipaggiamento specifico, ma semplicemente un abbigliamento idoneo e scarpe comode.

Una delle priorità del programma amministrativo di Cassina Domani è quella di promuovere lo sport anche come momento di tutela della salute fisica e mentale dei cittadini ed è in questo contesto che vogliamo avviare anche a Cassina de’ Pecchi il progetto Gruppi di Cammino.
L’idea è quella di sviluppare una proposta modulabile, rivolta a diverse fasce di età, ricorrendo alle risorse del volontariato, delle associazioni sportive e alla disponibilità dei cittadini ad aderirvi, previa una breve formazione iniziale. L’esperienza condotta in altre realtà ha evidenziato come la costruzione di un percorso forte iniziale, legato ad ampio raggio agli aspetti preventivi e di salute, aiuti a radicare negli anni l’esperienza, formando un nucleo forte di volontari formati, in grado di generare anche più gruppi attivi e di proseguire nel tempo l’esperienza.


Il primo passo lo facciamo mercoledì 12 aprile con un'assemblea pubblica per la presentazione del progetto e condividere i passi successivi che porteranno all'avvio vero e proprio delle attività dei Gruppi di Cammino.

sabato 11 marzo 2017

Investiamo per il futuro

Lo scorso 7 marzo il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio di Previsione 2017, un atto molto importante per l'amministrazione comunale che arriva con due mesi di anticipo rispetto allo scorso anno ma con due mesi di ritardo, a causa di un problema tecnico,  rispetto all'obiettivo che ci eravamo prefissati. Con il bilancio di previsione il Consiglio Comunale  ha approvato anche il Piano Triennale delle Opere Pubbliche che quest'anno contiene diversi progetto molto importanti per il futuro di lungo periodo di Cassina de' Pecchi. Le cifre che danno l'idea delle dimensioni e delle ambizioni che caratterizzano questo piano: 1.779.165 euro di investimenti programmati per il 2017 di cui  943.330 finanziati attraverso i contributi provenienti da bandi, 485.835 finanziati da capitali privati e 350.000 stanziati nel bilancio.

Il primo progetto prevede l'ampliamento del Cimitero di Camporicco che da tempo è carente dal punti di vista della  disponibilità di colombari, un ampliamento che verrà realizzato in tre lotti (di cui il primo quest'anno) per arrivare a soddisfare i bisogni previsti per i prossimi venti anni.

Il progetto per la Mobilità sostenibile comprende la ciclostazione, il completamento della pista ciclabile dietro la stazione MM, nuovi stalli per le biciclette e la pista ciclabile sulla via Roma che collegherà via Don Verderio con via Cardinal Ferrari.

Da anni ci battiamo tutti per l'abbattimento delle barriere architettoniche della Stazione MM che precludono l'accesso  alle persone con disabilità e finalmente, grazie all'aggiudicazione del Bando Periferie finanziato dal Consiglio dei Ministri, questo problema verrà risolto.


Un altro problema che da anni esiste e che la scorsa estate è stato oggetto di tante polemiche e discussioni, verrà risolto grazie ad un progetto che prevede la ristrutturazione della piscina comunale che verrà realizzata attraverso un finanziamento da capitale privato con la procedura di project financing. 


Ritengo che quello appena approvato sia un piano ambizioso che lascerà alla nostra città diverse opere importanti attraverso le quali diverse fasce di cittadinanza potranno usufruire di servizi migliori dal punto di vista qualitativo.

Concludo con una nota di carattere personale. Sono stato particolarmente colpito dalla reazione che buona parte del mondo politico locale ha palesato di fronte al gesto di un consigliere di minoranza il quale, dimostrando apprezzamento per un piano delle opere pubbliche ricco di contenuti e illustrato in maniera chiara dal Sindaco, ha deciso di approvare il bilancio. Sembra che esistano delle regole  del 'politicare', non scritte, secondo le quali chi siede in minoranza deve, sempre e a prescindere, non approvare il bilancio proposto dalla maggioranza. Un atteggiamento che ad un novello della politica come me risulta veramente difficile da comprendere e da accettare.

lunedì 13 febbraio 2017

Informazione e condivisione.

@CASSINA, vuole essere  un canale di comunicazione ed informazione attraverso il quale, l'Amministrazione Comunale punta ad arricchire il dialogo con tutti i cittadini. Un progetto ambizioso che punta a mettere a disposizione ogni mese una finestra sulle iniziative, i progetti e le attività sia della Giunta Comunale che dei gruppi consiliari di maggioranza e di minoranza. 


@CASSINA viene messo a disposizione di tutti i cittadini attraverso diversi canali:
  • Formato cartaceo da ritirare 29 punti di distribuzione (negozi ed edifici pubblici) presso i quali potrà essere prelevata una copia.
  • 92 punti di consultazione (ambulatori medici, esercizi pubblici ed altro). 
  • Formato digitale scaricare una copia dell'informatore dal sito web del comune di Cassina de' Pecchi.

Pensando di rendere un servizio utile, ho dedicato al nostro periodico comunale una sezione di questo sito:
Nella parte in alto a destra della pagina con un click si potranno consultare tutti i numeri pubblicati. Sempre nella stessa area è disponibile l'elenco dei punti di distribuzione e consultazione.

sabato 28 gennaio 2017

Quatto anni di impegno civico


LA STORIA

Nell’autunno del 2012 i social network non avevano ancora invaso le case della maggior parte dei cittadini di Cassina de’ Pecchi, però un migliaio di essi animavano la pagina Facebook dedicata alle vicende di questo ridente e sperduto paesino della periferia est di Milano (cit.). A quei tempi la frequenza dei post non era quella di oggi, però un argomento in particolare stava calamitando l’attenzione di buona parte degli utenti: era il PGT che la Giunta Comunale stava avviando all’approvazione. Le discussioni in realtà partirono con i primi post di confronto/scontro tra le parti politiche: un batti e ribatti tra rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e quelli dei gruppi politici della minoranza consiliare. Ben presto quelle discussioni stimolarono la curiosità e l’interesse dei cittadini meno vicini alla politica che probabilmente fino ad allora non sapevano nemmeno cosa fosse un PGT, né cosa significasse consumo di suolo, né quale sarebbe stato il destino del loro paese secondo quanto previsto dal Documento di Piano, dal piano delle Regole e dal Piano dei Servizi. Grazie al clamore suscitato sui social network ed al conseguente passaparola, le due assemblee pubbliche organizzate dal Sindaco per illustrare il PGT, furono affollate oltre ogni aspettativa. Dopo quelle assemblee le discussioni sulla pagina Facebook si fecero più frequenti e ancora più appassionate; molti cittadini, che si rendevano conto che il loro paese non sarebbe stato più lo stesso, stravolto da un tunnel e da colate di cemento che avrebbero ingoiato le aree verdi che fanno di Cassina una città a misura d’uomo, facevano domande, esprimevano opinioni e avanzavano proposte. Non mancavano già allora, come accade spesso oggi, scambi di insulti e commenti faziosi. La protesta si materializzava attraverso l’esposizione di striscioni e l’affissione di volantini contro il PGT del cemento, i gruppi politici attivi sul territorio organizzarono a loro volta alcune assemblee pubbliche per condividere le proprie posizioni. Un piccolo gruppo di cittadini decise di passare dalla protesta all'azione con l’obiettivo di costruire una visione di sviluppo urbanistico alternativa a quella dell’amministrazione comunale, una visione che preservasse il territorio da una devastazione inutile e dannosa. Questi cittadini decisero di costituirsi in un soggetto politico affinché la loro voce potesse essere più forte e le loro proposte ottenessero un’adeguata visibilità. Essi non si conoscevano e avevano età, esperienze lavorative e anche visioni politiche diverse tra di loro; ciò che accomunava questi cittadini era il bisogno di fare qualcosa per il proprio paese, di passare dalla tastiera all'impegno attivo e costruttivo. Il 28 gennaio 2013 nacque il Comitato Civico Cassina – Partecipazione e Territorio: nel nome si rispecchiano la natura apartitica e l’invito all'aggregazione intorno alle tematiche di interesse locale. Un Comitato aperto a tutti i cittadini che sentano lo stesso bisogno di fare qualcosa per la comunità in cui vivono; apartitico perché si ritiene che chi abbia una tessera di partito possieda già un suo punto di riferimento; non si trattò di una scelta antipartitica ma l’espressione della volontà di mettere in campo una voce libera dalle linee di qualsiasi partito. Nei primi mesi del 2013 il Direttivo del Comitato iniziò a lavorare intensamente con lo studio di tutti i documenti del PGT, ne esplorarono tutti i dettagli progettuali e finanziari fino a conoscerlo addirittura meglio anche di molti consiglieri comunali. Dallo studio delle carte, dal confronto sia interno al Comitato che con altri cittadini, prendevano forma le proposte alternative, quelle che avrebbero trasformato un PGT scellerato e funzionale solo alla speculazione edilizia, in un piano di sviluppo che guardasse alle reali necessità di una comunità che vuole salvaguardare il patrimonio agricolo, armonizzare le aree verdi e tutelare il territorio. Quelle idee, documentate e formalizzate in ventiquattro osservazioni, vennero prima condivise e discusse in due assemblee pubbliche e successivamente animarono le cinque sedute della Commissione Urbanistica che precedettero la seduta consiliare che avrebbe dovuto esprimere il giudizio finale sul PGT. Contemporaneamente si sviluppavano anche le relazioni con i soggetti politici già attivi sul territorio, sia di maggioranza che di opposizione, almeno con coloro che rispettavano le opinioni diverse e accettavano il confronto costruttivo. La storia vide poi il naufragio del PGT con il quale affondò anche quel che restava di un’Amministrazione Comunale ostinata sulle sue posizioni. Il Comitato nel frattempo si era fatto promotore anche di alcune istanze volte a risolvere problemi di impatto ambientale e disservizi segnalati dai cittadini. L’attività del Comitato continuò anche durante il periodo di commissariamento del Comune con l’organizzazione di una serata pubblica per la presentazione di un libro sul tema del consumo di suolo e ebbe un ruolo molto attivo nella la Scuola per Amministratori Comunali.  L’esperienza fatta in quei nove mesi spinsero il Direttivo a continuare la propria azione dall'interno del sistema amministrativo con l’obiettivo di portare avanti le proposte contenute nelle osservazioni al PGT e per questo decisero di unire le forze con coloro che avevano condiviso la stessa visione di territorio. Il percorso sfociò nella costituzione di Cassina Domani che da quasi tre anni amministra Cassina De’ Pecchi sulla base di un programma amministrativo costruito partendo anche dai valori e dai principi di quel gruppo di cittadini indipendenti e intraprendenti che dal mondo virtuale dei social network si è trasferito in quello reale, un mondo di persone che si rimboccano le maniche e ci mettono la faccia.

IL PRESENTE
Tre consiglieri comunali, tra i quali la Presidente del Consiglio Comunale ed un Assessore, sono l’espressione del Comitato Civico Cassina – Partecipazione e Territorio all'interno del gruppo Cassina Domani che amministra Cassina de’ Pecchi da quasi 1000 giorni. Il Comitato ha ridotto al minimo le pubblicazioni di notizie e l’organizzazione di eventi utilizzando il proprio simbolo, ha continuato però la sua azione all’interno della coalizione di governo e riconoscendosi nel simbolo e nei valori di Cassina Domani. Quando si è parte di una squadra, gli obiettivi, le azioni, i risultati, ed anche i fallimenti, sono quelli della squadra e non del singolo. All'interno di questa coesione e comunità di programmi restano comprese quelle che erano le linee guida che il Comitato aveva delineato con il documento delle ventiquattro osservazioni e a questo punto di metà percorso si è già materializzata la realizzazione di alcune delle proposte in esse contenute. Un PGT senza consumo di suolo che salvaguarda e valorizza il patrimonio agricolo, sviluppa la rete di piste ciclabili, impedisce la costruzione di nuovi capannoni e alloggi residenziali che resterebbero invenduti, aggiungendosi ai molti capannoni e appartamenti che  da anni sono vuoti; le Case dell’acqua di Cassina e di Sant'Agata; gli spazi affidati alla cooperative sociali; la rotatoria che elimina il problema dell’incrocio pericoloso tra via Roma e via Vittorio Veneto; la biblioteca decentrata a Sant'Agata, il collegamento tra la pista ciclabile di Sant'Agata con quella del naviglio tramite l’attraversamento semaforizzato di Villa Magri. Altre proposte, come la ciclostazione, il centro medico polifunzionale e l’area feste a Sant'Agata, sono già compresi nei progetti pianificati per la seconda parte di legislatura. Il Comitato continua a lavorare con la squadra per migliorare il sistema della viabilità, per riqualificare il centro del paese e per offrire servizi più efficienti ai cittadini.


IL FUTURO
Il futuro del Comitato non è molto diverso dal presente, l’idea è quella di continuare l’azione politica, anche insieme a chi condivide gli stessi obiettivi, ma restando indipendente dalle strategie dei partiti e dei movimenti nazionali, soprattutto quando si tratta di fare delle scelte che non riguardano direttamente gli interessi della nostra comunità. All'interno del Comitato Civico Cassina – Partecipazione e Territorio agiscono persone con orientamenti politici diversi che mantengono la propria indipendenza di pensiero, come accaduto, per esempio, in occasione delle consultazioni referendarie del 2016. Il Comitato è una Casa all'interno della quale si discute dei problemi che affliggono il nostro territorio e si concepiscono idee e progetti che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini di Cassina de’ Pecchi. Fuori da quella Casa, ciascuno vive la propria vita, coltiva le proprie passioni e agisce secondo la propria visione della vita. Il futuro del Comitato oggi non si configura nelle prossime elezioni ma nel continuare a realizzare il programma amministrativo concepito all'interno di Cassina Domani per poi tirare le somme quando sarà il momento di fare il bilancio finale. Il futuro del Comitato dipende anche dall'esistenza di uomini e donne cassinesi che sentano il bisogno di impegnarsi per il proprio paese, magari passando dalle lunghe e spesso sterili battaglie combattute con la tastiera di uno smartphone o di un Computer ai confronti pubblici, ai dibattiti costruttivi con i quali dalle proteste si passa alle proposte, proprio come hanno fatto quattro anni fa i fondatori del Comitato Civico Cassina – Partecipazione e Territorio.

venerdì 6 gennaio 2017

Ripartiamo da qui.

Il 2016 si è appena concluso e di solito si fanno i bilanci ed i resoconti di ciò che si è fatto rispetto a ciò che si sarebbe voluto fare. L'informatore comunale, in distribuzione in questi giorni, fornisce un buon quadro d'insieme dei risultati raggiunti dall'amministrazione comunale e ritengo che questi risultati siano visibili a tutti, camminando per le vie del paese.

Il 2016 non è stato solo l'anno delle opere realizzate e dei progetti portati a termine, ma anche dei progetti che hanno generato forti discussioni e sono rimasti tra le cose non fatte.
Ricordiamo le sostanziali modifiche apportate al cosiddetto "Piano del Centro" che, in seguito al confronto anche turbolento con parte della cittadinanza, è stato ridisegnato eliminando la profonda rivisitazione della viabilità nella zona nevralgica del paese. 
Ricordiamo anche un progetto che mi sta particolarmente a cuore e che riguarda la ristrutturazione dello Stadio Comunale, prevedendo il rifacimento dei campi di gioco, con stesura del fondo sintetico, e degli impianti di illuminazione e riscaldamento, con l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, rendendo la struttura più efficiente sia nei costi che nella fruibilità. Abbiamo deciso di destinare le poche risorse finanziarie disponibili ad opere più urgenti, quelle appena realizzate e quelle attualmente in fase di realizzazione, e di conseguenza quel progetto è stato messo in un cassetto in attesa di una occasione migliore in futuro. 

L'impegno che avevo preso era quello di sistemare almeno un impianto sportivo all'anno: dopo i grandi lavori del 2015, nel 2016 abbiamo 'solo' rifatto la recinzione interna del campo di calcio dello Stadio di via Mazzini e normale manutenzione negli altri impianti. Non solo obiettivi raggiunti, quindi, ma anche un sogno sfumato, per ora.

Ho iniziato parlando dei risultati raggiunti che sono sotto gli occhi di tutti.
Ciò che non tutti vedono sono le persone che stanno dietro a questi risultati; di solito sono i politici ad esporsi in prima fila, nel bene e nel male, mentre restano nell'ombra i funzionari, gli impiegati e gli operai che ogni giorno lavorano a fianco degli assessori e dei consiglieri comunali per realizzare i progetti e le opere.
Persone che non sempre ottengono il giusto riconoscimento pubblico per il lavoro svolto, anzi in alcuni casi vengono tirate in ballo solo quando qualcosa non ha funzionato. 
In realtà sono proprio queste persone che costituiscono i componenti fondamentali della macchina comunale, sono parte integrante del patrimonio pubblico e non tutte meritano l'etichetta negativa che viene comunemente affibbiata al 'dipendente pubblico'. 

Due mesi fa il sindaco ha fatto alcune modifiche nell'assegnazione delle deleghe e mi ha chiesto di prendere in carico quelle della gestione del Personale, un gesto che mi ha fatto molto piacere e allo steso tempo caricato di nuove responsabilità. Da qui parte il mio 2017, inizierò con un lavoro di conoscenza più approfondita delle Persone che lavorano in Comune, delle loro competenze, dei loro interessi, delle loro ambizioni e anche delle problematiche che affrontano nell'attività lavorativa. Questo è il primo traguardo che mi pongo, per poi identificare gli obiettivi successivi e definire un piano di lavoro per realizzarli. 
Per il resto stiamo lavorando sul nuovo bilancio e tra un paio di mesi potrò delineare il quadro complessivo di questo 2017 che è appena iniziato.

A livello personale ritengo di avere acquisito maggiore esperienza nella gestione del ruolo che mi è stato assegnato e, facendo tesoro di alcune 'lezioni' apprese sul campo, ho deciso di tenermi fuori il più possibile dalle polemiche e dalle scaramucce politiche che nascono quasi sempre in maniera strumentale dalla penna di
esponenti dell'opposizione e, in alcuni casi, anche da alcuni di quelli della maggioranza.

Buon Anno.