giovedì 19 dicembre 2019

Il bosco di braccia tese


Questo non è il classico resoconto di una seduta di Consiglio Comunale perché ieri sera ho portato a casa una sensazione di frustrazione ed inutilità insieme alla tentazione di dedicare il mio tempo ad altro.

IL DECORO URBANO
Abbiamo presentato una sola interrogazione (leggi qui) per chiedere conto all'amministrazione rispetto ad un fenomeno di affissione selvaggia (sui pali della luce, sotto i portici e sugli alberi) di alcuni volantini che promuovevano iniziative sponsorizzate dall'Amministrazione Comunale. L’Assessore ha concordato con noi sull'importanza di migliorare il decoro urbano e si è impegnata a vigilare di più (leggi qui).


CITTADINA ONORARIA
L’assemblea ha approvato all'unanimità l’atto di concessione della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, un gesto simbolico ma importante che è stato applaudito da tutti i consiglieri comunali  alzatisi in piedi per rendere omaggio ad una grande Testimone della Storia.

RICOGNIZIONE SOCIETÀ PARTECIPATE E  PROGRAMMA WELFARE DISTRETTUALE 
Dopo l’approvazione scontata delle due delibere successive (chi fosse interessato a leggere i documenti può scrivermi e li riceverà) il clima è cambiato. 



Il clima si è fatto molto cupo quando la Presidente del Consiglio ha aperto la discussione sulla proposta di modifica del Regolamento del Consiglio Comunale.  

LA SCORCIATOIA NEL REGOLAMENTO
Premetto che le ultime tre amministrazioni che hanno preceduto l’attuale hanno fallito, per diversi motivi, il tentativo di aggiornare lo Statuto Comunale ed il Regolamento del Consiglio Comunale, due documenti redatti 20 anni fa che sono obsoleti sia rispetto alla legislatura vigente che al contesto della vita amministrativa di un comune come il nostro.

Questa amministrazione ha inserito nel suo programma elettorale l’impegno a risolvere la questione e noi, che abbiamo lo stesso punto nel nostro programma, avevamo da tempo invitato il Sindaco a costituire una commissione apposita, composta da tutte le forze politiche.
Mentre eravamo in attesa della chiamata, il mese scorso abbiamo appreso dal Segretario Generale che, anziché avviare il lavoro di revisione dello Statuto e del Regolamento, attività che vanno fatte insieme per garantire la coerenza tra i due documenti, lei ha deciso di risolvere prima un problema che, a suo dire, starebbe bloccando la macchina comunale.
Per eliminare quella che sembrerebbe essere la causa i tutti i mali, Il Segretario Generale (lei, non la Giunta) ha deciso di rimuovere la rappresentanza dei cittadini nella Commissione per le Garanzie Statutarie prevista dall'attuale regolamento. (vedi Nota 1)

Non hanno voluto coinvolgerci, nonostante ne avessimo fatto richiesta nella precedente seduta di Consiglio Comunale, in un lavoro preventivo di condivisione del problema e nella ricerca collegiale e condivisa di una soluzione.
Abbiamo partecipato ad una riunione nella quale ci è stato presentato un testo già considerato definitivo sul quale abbiamo comunque avanzato delle proposte di modifica. Non hanno dato una risposta alle nostre proposte e infine quel testo, uguale e identico a com'era prima di quella riunione, è arrivato in Consiglio Comunale.

C'è chi ama vincere facile...
Secondo la versione attuale del documento la commissione deve essere composta da sei
membri di cui almeno due esterni al Consiglio Comunale. 
La modifica imposta dal Segretario Generale prevede che la Commissione Garanzie Statutarie sia d’ora in poi composta da due membri della minoranza e tre della maggioranza e uno di questi ultimi  assume la Presidenza. 
Praticamente una Commissione blindata dalla maggioranza! 

Prima che si avviasse la discussione abbiamo chiesto di ritirare il punto dall'ordine del giorno, di nominare i quattro consiglieri comunali necessari per completare la Commissione e avviare con urgenza il tavolo di lavoro per riscrivere Statuto e Regolamento.
Abbiamo esposto quattro buoni motivi per sostenere la nostra richiesta, il primo è che l'attuale versione risolverebbe già il problema del Segretario Generale e gli altri tre si riferiscono ad altrettante irregolarità procedurali.

Il capogruppo di maggioranza ha chiesto la sospensione della seduta per riunirsi in conclave al termine del quale ha, con qualche difficoltà e stridore di specchi, motivato la decisione di andare avanti con la discussione e l’approvazione.
Abbiamo avuto l'impressione che all'interno della maggioranza più di un consigliere fosse d'accordo con noi ma alla fine si sia dovuto adeguare.

Ci abbiamo provato
I nostri colleghi degli altri gruppi di minoranza hanno abbandonato l’aula in segno di protesta ma noi del Comitato Civico Cassina siamo rimasti ai nostri posti per utilizzare uno degli strumenti che il sistema democratico mette a disposizione della politica responsabile: il confronto basato sulle argomentazioni concrete.

Dopo che il capogruppo di maggioranza ha illustrato, esprimendo anche alcune perplessità personali, le modifiche al regolamento, abbiamo presentato 13 emendamenti con i quali proponevamo alcune correzioni sul nuovo testo.
Gli emendamenti più importanti riguardavano le modifiche dell'articolo 73 (Commissione per le Garanzie Statutarie) che abbiamo proposto venisse lasciato così com'era perché eleggendo i consiglieri comunali all'interno della Commissione il problema di blocco della macchina comunale evidenziato dal Segretario Generale si sarebbe risolto. 
Due terzi dei nostri emendamenti indirizzavano la forma del testo, piuttosto che la sostanza e sono stati approvati.

Di contro abbiamo subito un impietoso 2 a 11 sugli emendamenti con quali chiedevamo:

  • di non modificare la procedura di selezione dei Revisori dei conti e mantenerla in coerenza con le prescrizioni dello Statuto
  • di mantenere l’attuale norma di composizione della Commissione Garanzie Statutarie con due membri esterni, due consiglieri comunali di maggiorana e due consiglieri comunali di minoranza
  • di lasciare che la commissione eleggesse il Presidente anziché blindarlo alla figura del sindaco o di un suo delegato
  • di aumentare da 4 a 8 giorni il termine di invio della documentazione dei consigli comunali in modo da permettere ai consiglieri di minoranza di prepararsi più adeguatamente alle discussioni.

Forse questo è solo l'inizio?
Le argomentazioni del Sindaco e soprattutto del Segretario Generale che, per inciso, ha un ruolo  molto attivo nelle sedute di Consiglio, tanto attivo da assomigliare a quello di un assessore aggiunto, sono sempre state deboli.
Abbiamo la netta impressione che questa urgenza di legare con una catena la Commissione Garanzie Statutarie al tavolo della Giunta sia l'azione propedeutica  all'approvazione, senza un "fastidioso" confronto aperto, di una serie di nuovi regolamenti di cui al momento non si sa nulla ma che forse sono già pronti, belli e stampati. 

De profundis per la Democrazia
Con la forza garantita da due consiglieri di maggioranza più il Presidente, che ha anche il voto doppio in caso di impossibile parità, non ce ne sarà più per nessuno.

Ieri sera mentre camminavo verso casa, riflettevo su questa situazione e provavo ad immaginare quante altre simili ne verranno fuori nel prossimo futuro, quando una voce ha rotto il silenzio:
  
“che senso hanno tutte quelle sere trascorse a discutere, infervorarsi, arrabbiarsi e a quale scopo studiare le carte nei week end, costruire proposte e preparare discorsi,  se poi alla fine si finisce sempre a sbattere il muso contro questi boschi di braccia tese?"



“Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta.”
(Winston Churchill)


Nota 1
La Commissione per le Garanzie statutarie esprime parere obbligatorio, ancorché non vincolante, su ogni proposta di modifica allo Statuto comunale e ai regolamenti comunali vigenti, nonché sulle proposte di approvazione del nuovo statuto e/o di nuovi regolamenti comunali di competenza consiliare.