mercoledì 27 marzo 2019

Secondo scenario elettorale

Mancano due mesi alla scadenza elettorale e la situazione a Cassina de' Pecchi è ancora molto fluida, i cittadini che ricordano la lunga campagna elettorale del 2014 si stanno chiedendo perché, a meno di trenta giorni dal deposito delle liste, si sappia ancora poco o nulla.

Ritengo sia necessario considerare alcune differenze rispetto al 2014:
1) nel 2014 il comune era commissariato
2) nel 2014 la coalizione Cassina Domani è passata dalle Primarie
3) dal 2014 in poi c'è stata l'esplosione dei Social Network

1) nel 2014 il comune era commissariato
Questo aspetto è importante perché il fatto che oggi la Giunta ed il Consiglio Comunale siano ancora operativi rende più complicato discutere, negoziare e costruire alleanze che non ricalchino gli stessi schemi attuali.
All'interno dei due gruppi che governano (PD e Sinistra) si agitano alcune forze centrifughe che vengono smorzate, o comunque mascherate, dalla volontà di portare a termine il mandato.
Questo non significa che non siano partite le manovre elettorali, però si agisce sottotraccia.
Gli altri gruppi politici sono anch'essi impegnati nelle manovre ma restano in sordina per riservarsi qualche contromossa.

2) nel 2014 la coalizione Cassina Domani è passata dalle Primarie
Le Primarie si svolsero nel mese di marzo, per questo motivo la coalizione di Centrosinistra uscì allo scoperto a fine gennaio per preparare la campagna a sostegno dei tre candidati.
A causa del rumore generato da questa campagna pochi tra i non addetti ai lavori si resero conto che le altre formazioni vennero ufficializzate solo dopo avere appreso il nome del vincitore delle Primarie. Inutile dilungarsi adesso sui motivi per i quali fu scelta quella tattica che comunque non evitò la sconfitta agli avversari di Cassina Domani.

3) dal 2014 in poi c'è stata l'esplosione dei Social Network
Cosa c'entrano i social networks? Dal 2014 chiunque amministri il Comune sarà sempre esposto al tiro incrociato dei leoni da tastiera che si guadagnano attimi di celebrità (like) postando le fotografie o i commenti che mettono alla gogna l'amministratore di turno. Questa è una variabile in più da tenere in considerazione per chiunque abbia una mezza idea di candidarsi come sindaco o come consigliere. Sui social network si svaria dalle critiche costruttive agli insulti personali, senza risparmiare una buona dose di manipolazioni e qualche fake news. Sembrerà una banalità però questo fenomeno incide, e non poco, sul coraggio di metterci la faccia e allora qualcuno esita ad esporsi.

Vediamo cosa sta accadendo e come è evoluto lo scenario che avevo descritto due mesi fa (leggi qui)

IL POLO MAGNETICO DESTRO (la Lega e i suoi satelliti)
La Lega ha risucchiato nel suo campo magnetico non solo la formazione di Maggio e il Movimento Civico Cassina Sant'Agata di Vimercati, ma anche i Fratelli d'Italia.
Come avevo previsto nel precedente scenario, la presenza di Vimercati & Co. ha lasciato fuori Forza Italia ed il suo coordinatore Calabretta che ha già presentato la lista con al quale correrà in solitaria; questa è un'anomalia rispetto alle linee guida dei piani alti del centrodestra che, però, potrebbe essere normalizzata attraverso possibili direttive dai piani alti che portino la Lega ad accogliere anche Calabretta ed i suoi, con buna pace del gruppo di Vimercati.
Restano, in ogni caso, da sciogliere un paio di nodi complicati.
Il primo è la scelta del candidato sindaco, nonostante siano già stati dati in pasto alle indiscrezioni tre nomi in meno di due mesi. Inoltre non è un segreto, perché lo scrive pubblicamente lui stesso, che Maggio ambisca a quel ruolo ma evidentemente non ha ancora convinto tutti i suoi partners, vecchi e nuovi.
Il secondo nodo riguarda i posti da occupare in lista, quattro gruppi politici devono spartirsi 16 posti, qualcuno vorrà dividere la torta in fette uguali, qualcun altro pretenderà che chi ha la pancia più grossa dovrà avere una fetta più grossa. Viene naturale immaginare che la Lega metta sul tavolo il suo magic moment a livello nazionale, Maggio cali il peso della sua esperienza quindicennale (anche se spesa per due terzi a combattere la maggioranza di turno) e Vimercati non si accontenti delle briciole.

IL POLO MAGNETICO SINISTRO (Mandelli non si discute, si difende) 
Come previsto, Mandelli ha intenzione di correre per il secondo mandato sostenuto a gran voce dalla sinistra cassinese, che ha chiamato a raccolta sponsor che da anni non si vedevano nelle stanze del Palazzo Comunale e che non abbiamo mai visto, fino a quando vi abbiamo partecipato, alle riunioni del gruppo di maggioranza. Tra questi si riconoscono sia personaggi che cinque anni fa si identificavano come Coordinamento della Sinistra ed altri che allora sostenevano con orgoglio il vessillo del partito Democratico.
Perché non uscire allo scoperto, allora, visto che Mandelli + PD stanno già governando insieme?
Anche da questa parte dello scenario restano alcuni importanti nodi da sciogliere e, soprattutto, sono presenti alcune spinte centrifughe rispetto alla posizione di Mandelli e Chiarella (mai dimenticare che citare uno equivale a parlare anche dell'altro).
Vorrei chiarire che queste mie affermazioni non non si basano su conoscenza diretta dei fatti ma su deduzioni ed interpretazioni di ciò che leggo tra le righe degli scritti pubblicati da alcuni esponenti del PD. Quindi, volendo, si potrebbe anche dire che io stia facendo speculazioni senza alcun fondamento, oppure che qualcun altro non colleghi ciò che scrive a ciò che fa.

Il Movimento Cinque Stelle di Rossana Recchia ha annunciato la candidatura in solitaria come da manuale grillino e, facendo riferimento a ciò che si sa o si legge dei componenti di questa compagine, si ha l'impressione che la loro linea politica (per quanto riguarda Cassina de' Pecchi) vada in abbondante sovrapposizione a quella della sinistra ambientalista vicina a Chiarella. 

LO SPAZIO VUOTO
Lo scenario appena descritto è popolato solo sui due estremi e lascia un grande spazio vuoto al centro.
Dopo la pubblicazione del mio precedente post molti cittadini mi hanno interpellato affermando che, di fronte ad una scelta tra uno schieramento appiattito sulla Lega ed un altro raggrumato su Mandelli e Chiarella, molto probabilmente si asterrebbero dal voto.
Questi cittadini, e sono davvero tanti, sentono fortemente la mancanza di un punto di riferimento moderato, chiedono che alla politica del partito si anteponga l'interesse del paese, che alle scelte ideologiche vengano anteposte le azioni concrete per risolvere i problemi che l'attuale e la precedente amministrazione hanno lasciato irrisolti se non addirittura aggravato. Questi cittadini chiedono di essere rappresentati da persone che agiscano con il buon senso e con gli occhi puntati sulle strade, sui marciapiedi, sulle scuole, sui parchi, sugli impianti sportivi e sulle fragilità, prima che con l'ideologia.
Una parte importante della nostra comunità vede un grande vuoto al centro, in quello spazio che cinque anni fa era stato in parte occupato dalla Movimento Civico Cassina e Sant'Agata, il gruppo guidato da Vimercati, che adesso è entrato nell'orbita del centrodestra.

LA PROPOSTA CIVICA
Mettendo a fuoco questo grande spazio rimasto vuoto, noi del Comitato Civico Cassina abbiamo deciso di costruire una lista indipendente dai poli di destra e di sinistra (leggi qui).
Con questa iniziativa noi guardiamo innanzitutto a quei cittadini che si sentono privi di un punto di riferimento, costruiamo un programma amministrativo che guardi in maniera trasversale  al territorio ed a tutta la  comunità e, soprattutto, invitiamo questi stessi cittadini a farsi parte attiva del nostro progetto. In questi giorni stiamo contattando molte persone che potrebbero portare un contributo importante al miglioramento della qualità della vita nel nostro paese, persone che rappresentano i vari settori attivi nella nostra comunità; persone che possano e vogliano mettere a disposizione le proprie competenze ed il proprio entusiasmo. La casa che stiamo costruendo nell'area moderata mantiene le porte aperte anche a quelle forze politiche, o a parte dei loro rappresentanti, che non vogliano farsi risucchiare dai due poli estremi sulla destra e sulla sinistra di questo scenario.
Adesso i cittadini non saranno più obbligati a scegliere solo tra la Lega, Mandelli e l'astensione.

La squadra è in allestimento, il programma è in bozza, dovremo essere pronti tra 30 giorni esatti.

venerdì 22 marzo 2019

Elezioni 2019, noi ci siamo


COMUNICATO:

Il Comitato Civico Cassina è stato fondato il 28 gennaio 2013 come “Comitato cittadino libero e spontaneo, senza scopo di lucro, apartitico, non assistito e direttamente orientato ad affrontare le problematiche e le tematiche dei cittadini nell'ambito delle scelte politiche locali in materia di Governo del Territorio”.
Nel 2014 Il Comitato Civico Cassina ha partecipato e vinto le elezioni amministrative all'interno di una coalizione di Centro Sinistra.

Nell'estate del 2018, in conseguenza di gravi divergenze sulla gestione delle politiche del Territorio attuate dal sindaco ed una parte della maggioranza, i consiglieri comunali del Comitato Civico Cassina hanno costituito un Gruppo Consiliare indipendente.

Il Comitato Civico Cassina parteciperà alle prossime elezioni amministrative con una propria lista e con Sandro Medei candidato al ruolo di sindaco.

Il Comitato Civico Cassina mantiene aperte le porte ad eventuali opportunità di collaborazione con soggetti politici che condividano una visione di gestione del territorio libera dalle ideologie di qualsiasi colore politico e più attenta ai veri bisogni dei cittadini.
La stesura del Programma Amministrativo partirà dagli impegni che erano stati presi nel 2014, in particolare da quelli più disattesi, come favorire la Partecipazione dei cittadini alle decisioni importanti, la Comunicazione efficace e trasparente e la Rappresentatività di tutte le realtà del territorio senza barriere ideologiche.

L’operato del Comitato Civico Cassina si focalizzerà anche sulla rivalutazione delle decisioni prese dalla precedente Amministrazione su alcuni temi critici come il sistema della viabilità, la programmazione della manutenzione di strutture e infrastrutture comunali, il Piano di Governo del Territorio, l’ampliamento del cimitero, la gestione della macchina comunale e la destinazione degli oneri di urbanizzazione relativi alla riqualificazione della ex area Nokia Siemens.
Nei prossimi giorni verranno avviate le operazioni di costituzione della lista di candidati.                                    

martedì 19 marzo 2019

Resoconto della seduta di Consiglio Comunale

Nella seduta interamente dedicata al Bilancio Previsionale la Giunta ha illustrato e proposto per l'approvazione le seguenti delibere:
  • PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE DEGLI ESERCIZI 2019-2020-2021 ED ELENCO ANNUALE 2019
  • VERIFICA QUANTITÀ' E QUALITÀ' AREE E FABBRICATI DA DESTINARE ALLA RESIDENZA, ALLE ATTIVITÀ' PRODUTTIVE E TERZIARIE E DEI RELATIVI PREZZI DI CESSIONE
  • PIANO FINANZIARIO SERVIZI DI GESTIONE RIFIUTI E IGIENE URBANA ANNO 2019
  • TARIFFE DELLA TASSA SUI RIFIUTI ANNO 2019
  • SCHEMA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2019-2021 ED ALLEGATI
LA SEDUTA E' REGOLARE?
Prima di avviare i lavori abbiamo condiviso con il Consiglio Comunale alcuni fatti emersi la scorsa settimana.
Il 10 marzo abbiamo rilevato che il piano delle opere pubbliche pubblicato sull'albo pretorio del sito web comunale era illeggibile, probabilmente a causa di un problema tecnico verificatosi quando il documento è stato caricato sul server. 
Poiché la legge prevede che il Piano Triennale delle Opere Pubbliche debba essere pubblicato 30 giorni prima della sua approvazione, per permettere a chiunque di consultarlo ed avanzare eventuali osservazioni, e poiché quel documento illeggibile non poteva essere considerato consultabile, abbiamo chiesto al Segretario Generale di esprimere ufficialmente un parere in merito alla regolarità o meno della seduta di approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche.
Il Segretario Generale ha comunicato che poiché la Giunta stava proponendo l'aggiornamento di un piano precedentemente approvato, non fosse necessario fare decorrere i trenta giorni tra la pubblicazione e la seduta di Consiglio Comunale.
Ammetto che questa risposta non mi convince, anche perché quando ci accingemmo a decidere la data della seduta di questo Consiglio Comunale fu proprio il Segretario Generale stesso, che comunicò via email l'indicazione di convocare il Consiglio 30 giorni dopo la pubblicazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche (gli uffici provvederanno oggi a depositare i documenti e a decorrere dal 12 marzo sarà possibile l’approvazione in Consiglio).
Considerato che la dichiarazione di regolarità rilasciata ieri dal Segretario Generale è stata messa a verbale, noi ci siamo adeguati a procedere con la seduta; chiunque potrà successivamente leggere il verbale e fare le proprie valutazioni, tenendo anche conto del fatto che, stranamente, l'Assessore alla partita ha proposto di modificare l'ordine del giorno per spostare la discussione di quella delibera dopo l'approvazione del Bilancio Previsionale.

GESTIONE RIFIUTI, IGIENE URBANA E TARI
La discussione del piano finanziario per la gestione di questi servizi e la conseguente determinazione delle tariffe TARI per il 2019 è stata l'occasione per fare anche il punto della situazione sulla qualità del servizio offerto alla nostra città. 
Se da un lato abbiamo apprezzato il miglioramento progressivo di questi anni dal punto di vista della differenziazione dei rifiuti, dall'altro evidenziamo un trend opposto per quanto riguarda il servizio di igiene urbana che comprende sia la pulizia delle strade che la gestione dei cestini per i rifiuti.
La scorsa estate è stata fatta la sperimentazione del nuovo piano di spazzamento meccanico introducendo il sistema di alternanza tra giorni pari e dispari sui due lati di alcune strade comunali. 
Successivamente, in alcuni quartieri residenziali, è stata avviata una seconda sperimentazione che avrebbe dovuto terminare il mese scorso ed invece viene prolungata. Queste sperimentazioni hanno gettato il paese nel caos con segnaletiche mancanti o sbagliate, mezzi della pulizia che passano fuori dai nuovi orari o nei giorni diversi da quelli indicati e, di conseguenza, non possono pulire le strade dove le auto sono regolarmente parcheggiate.
La conseguenza di questa confusione è che da nove mesi le strade sono più sporche di prima.

PIANO TRIENNALE DELLE OPERE E BILANCIO DI PREVISIONE.
Questi due punti sono legati e interdipendenti, perché il piano investimenti per le opere pubbliche si foraggia con le risorse identificate nel bilancio il quale, a sua volta, deve fare quadrare le spese con le entrate sia per la parte investimenti in conto capitale che per la spesa corrente.
Per quanto riguarda la parte di spesa corrente del bilancio non si sono evidenziate evidenti variazioni rispetto al precedente esercizio finanziario, mentre la parte delle entrate e degli investimenti in conto capitale beneficia degli effetti del progetto di riqualificazione della ex area Nokia che porterà nelle casse comunali circa 6 milioni di euro da utilizzare per la realizzazione di importanti opere pubbliche. 
Proprio in questa parte del bilancio si evidenza la nostra prima perplessità quando notiamo che l'amministrazione comunale ha inserito l'intera somma nelle entrate previste per il 2019 quando la convenzione stipulata con l'operatore prevede che la fetta più importante (circa 4 milioni) sarà generata dal lotto 4 del progetto (i capannoni) per il quale è prevista una realizzazione entro cinque anni e comunque non entro il primo, ma probabilmente nemmeno il secondo.
Di pari passo i redattori del piano delle opere pubbliche hanno previsto addirittura di spendere quei 4 milioni entro il 2019 dichiarando di realizzare entro i prossimi nove mesi la ristrutturazione della ex scuola di Piazza De Gasperi e la riqualificazione del centro.
In realtà quegli oneri non arriveranno quest'anno e quelle opere non si faranno quest'anno!


La parte del piano triennale delle opere che mi fa molto arrabbiare riguarda l'ampliamento del cimitero di Camporicco per il quale sono stati stanziati solo 90.000 euro nel 2019 prevedendo di realizzare 20 colombari per fronteggiare l'emergenza (parole dell'assessore)!


Ritengo che l’avere rimandato ai posteri l’ampliamento del cimitero sia, oltre che una mancanza rispetto agli impegni presi, anche una grave mancanza di senso di responsabilità nei confronti dei cittadini che subiscono i disagi ed anche dei dipendenti comunali che dovranno continuare a fare fronte a proteste e malumori.

Questo tema merita un articolo a parte per ricostruire la storia e fare chiarezza (leggi qui).

La saga dell'ampliamento del Cimitero

L'EREDITA' DELLA PRIMA PEZZA
Nel 2012 la precedente Amministrazione Comunale ha gestito la prima emergenza generata dall'esaurimento dei colombari nel cimitero di Camporicco decidendo di mettere una pezza e rimandare la risoluzione strutturale del problema alla gestione successiva. La pezza è consistita nel fare costruire circa 90 colombari sull'ultimo fazzoletto di terreno libero, sottraendolo alle sepolture in campo comune, quelle meno redditizie per le casse comunali. 
Da allora chi, per diversi motivi, scegliesse di seppellire il caro estinto in una tomba di campo comune avrebbe a disposizione solo il cimitero di Sant'Agata. 

TORNA L'EMERGENZA
Quando venni delegato, tra le altre cose, alla gestione dei servizi cimiteriali, dopo avere affrontato il vergognoso problema delle quote di rinnovo concessione non dovute ma pretese dalla precedenza amministrazione, ci focalizzammo sull'estensione del nuovo piano cimiteriale, strumento necessario per affrontare un ampliamento strutturale del cimitero. 
Nel piano triennale delle opere esteso per il triennio 2017-2019 erano stati inseriti investimenti per un totale di 360 mila euro da spendere in tre anni che era la somma inizialmente stimata per l'ampliamento.
Nel frattempo i colombari a Camporicco si erano nuovamente esauriti e così anche chi sceglieva quel tipo di sepoltura aveva a disposizione solo il camposanto di Sant'Agata. 
Facemmo allora una modifica al regolamento cimiteriale per consentire a chi lo desiderasse, di trasferire la salma a Camporicco nel momento in cui si liberino dei colombari, facendo una permuta e senza dovere riacquistare il loculo.

IL PIANO A ED IL PIANO B
Intanto, nel maggio 2017, per accelerare i tempi avevo studiato insieme all'ufficio tecnico una soluzione economica (piano B) per realizzare in breve tempo circa 150-200 colombari attraverso l'estensione del cimitero per 10 metri sul lato sud; il sindaco, che allora era anche  responsabile dei lavori pubblici, preferì mantenere solo l'ampliamento previsto sul lato di via don Verderio.
A fine 2017 fu approvato il piano cimiteriale (piano A) che partendo dai dati demografici e tenendo conto di alcuni trend previsti per i prossimi vent'anni (per esempio quello delle cremazioni) stimava con più precisione il fabbisogno di spazi per tutte le tipologie di sepoltura. 
Nel piano delle opere scritto per il triennio 2018-2020 elevammo a 500 mila euro la previsione di investimenti per l'ampliamento che prevedeva, oltre ai colombari, anche una nuova area di campo comune, nuovi ossari, nuove tombe ipogee, cappelle gentilizie ed una sala del commiato per i funerali civili. 
Il piano prevedeva l'accensione di un muto di 180 mila euro per coprire la prima parte dei lavori da realizzare nel 2018.

LA SECONDA PEZZA, PEGGIORE DELLA PRIMA
Nel 2018 l'amministrazione comunale decise di accendere un muto di 50 mila euro per la progettazione dell'ampliamento ma non fece richiesta del finanziamento di 180 mila euro il mutuo per la realizzazione dei lavori. 
Ad oggi la progettazione non è terminata ed immagino che uno dei motivi possa essere legato alla complessità tecnica del primo lotto (quello sulla via Don Verderio). 
Non sono nemmeno state avviate le pratiche di esproprio del terreno necessario a realizzare il lotto 2 ed il lotto 3.
In pratica, cinque anni dopo l'inizio del mandato e due anni dopo la redazione del piano cimiteriale ed il primo stanziamento di risorse nel piano degli investimenti, la situazione è immutata. 
Adesso qualcosa si muove, però. 
Ieri abbiamo appreso che per il 2019 l'Amministrazione Comunale ha previsto lo stanziamento di 'ben' 90 mila euro per ampliare il cimitero. Con questi soldi si prevede di costruire venti colombari all'interno del cimitero di Camporicco. 
Non si capisce dove si pensi di trovare lo spazio necessario, forse verrà abbattuto qualche albero oppure verranno eliminati i servizi igienici, non ci è dato di sapere, però l'assessore ha garantito che a breve verranno costruiti i nuovi venti colombari.
Questa è la seconda pezza che viene messa per rimandare il problema ai successori, tra l'altro una pezza peggiore della prima perché venti colombari basteranno, forse, a coprire il fabbisogno di un anno.

AMARA CONCLUSIONE
Ancora una volta è stato deciso di tamponare invece di risolvere il problema. L’emergenza in quel camposanto dura da anni, noi abbiamo sempre criticato l’amministrazione precedente per avere preso la decisione pilatesca di costruire quei 90 colombari sull'ultimo pezzo di prato disponibile, anziché pianificare un ampliamento strutturale, e adesso si sta facendo ancora peggio.
Si sta facendo peggio perché dal 2017 abbiamo un piano cimiteriale, nel 2017, e anche nel 2018, il sindaco ha inserito l’ampliamento (quello vero e non l’ennesima pezza) nel piano triennale delle opere e dal 2017 ad oggi non si è fatto nulla.

L'idea per fronteggiare l'urgenza l’avevamo proposta già nel 2017 ma non piacque perché si preferì proseguire a testa bassa e senza compromessi col piano originale. 
Sono stati buttati via due anni per poi arrivare a mettere l'ennesima vergognosa pezza.
Nel frattempo anche il campo comune di Sant'Agata si avvia verso il tutto esaurito.

sabato 16 marzo 2019

Lunedì 18 marzo, Consiglio Comunale

Lunedì prossimo andrà in scena l'ultima seduta dedicata al Bilancio Previsionale della Giunta
Mandelli.
L'Ordine del giorno (leggi qui) è quasi blindato, non sarà possibile presentare Interrogazioni o Interpellanze e le delibere che verranno discusse e sottoposte a votazione sono tutte legate tra loro e funzionali all'approvazione del bilancio previsionale 2019.
Abbiamo avuto modo di consultare la documentazione ed abbiamo rilevato una serie di incongruenze sulle quali il sindaco e gli assessori coinvolti dovranno dare delle spiegazioni molto chiare ed esaustive.
La pianificazione triennale delle Opere Pubbliche apparirebbe cervellotica agli occhi di chi non tenesse in considerazione il fatto che colui che l'ha redatta spera di farsi rieleggere e quindi cercherà di stupire il pubblico con effetti speciali, un po' come cercò di fare D'Amico nel suo ultimo sciagurato anno di mandato, quando si presentò con un piano urbanistico che, secondo il suo sogno, avrebbe fatto diventare Cassina de' Pecchi la Singapore della Martesana.
La conduzione politica di Mandelli assomiglia molto a quella di D'Amico, l'ho già scritto nel post precedente in cui parlavo della sua incapacità di fare squadra, ma non è solo quello, si tratta anche di ambizione personale ed altro. 
Se D'Amico ci aveva lasciato grossi problemi irrisolti (cause legali con i cittadini, cimitero al limite della capienza, rischio di commissariamento per mancanza di un PGT approvato ed altro) Mandelli lascerà una pesante eredità, con problemi molto simili, a chi arriverà a Giugno.
Il Piano Triennale delle Opere Pubbliche che Mandelli ha stilato quest'anno, per mezzo di una brava persona, ma forse troppo accondiscendente, come Passera,  è il più affollato ed il più ricco di questi cinque anni di mandato. 
Peccato che se con i piani precedenti avrebbe avuto davanti a sé il tempo sufficiente per portare a termine qualcosa, questa volta gli restano due mesi scarsi, quindi lunedì discuteremo il piano delle bolle di sapone che poi qualcun altro dovrà ristrutturare a fondo.
Attendiamo chiarimenti su alcune voci di spesa previste nel bilancio, sulla nuova tariffazione TARI, sul piano di spazzamento strade, sulle manutenzioni e sull'ingarbugliata questione della ex area Nokia.

Racconterò l'esito delle discussioni su queste pagine, però suggerisco la presenza in sala per sfruttare l'opportunità di ascoltare tutte le campane, a differenza di quanto avvenuto nel corso dell'assemblea propagandistica tenutasi giovedì scorso, quando si sono sentiti solo i rintocchi di ciò che resta della maggioranza. 

Pensiero finale: questa volta non darei per scontato che il bilancio venga approvato.


sabato 2 marzo 2019

Un uomo solo al comando

Nel 2013 utilizzai questo stesso titolo per commentare l'operato del sindaco D'amico che si avviava al
termine del suo mandato.

In questi giorni la stessa immagine di un uomo solo al comando si ripresenta ai miei occhi,  forse non solo ai miei.


Giovedì 28 febbraio, Chiesa Parrocchiale: 
migliaia di cittadini accolgono l'Icona pellegrina della B.V. del Rosario di Pompei. Sull'altare celebrano la funzione religiosa il parroco di Cassina ed il vescovo di Pompei.
Ai banchi delle autorità siedono in prima fila  il sindaco Mandelli che fa gli onori di casa ed i sindaci di tre comuni della zona; in seconda e terza fila alcuni consiglieri  di minoranza del nostro Comune. Nessun assessore  e nessun consigliere di maggioranza.
Il sindaco aveva mandato una convocazione ufficiale alla sua Giunta ed alla sua Maggioranza? 
Non lo sappiamo però sappiamo che  non l'aveva mandata ai gruppi di minoranza.

Venerdì 1 marzo, Comando della Polizia Locale:
il sindaco Mandelli fa gli onori di casa per la visita dell'assessore regionale De Corato venuto ad inaugurare la sede del nuovo comando unificato per i comuni di Cassina de' Pecchi, Bussero e Pessano. E' il coronamento di un progetto guidato dalla nostra amministrazione comunale e approvato all'unanimità dal nostro Consiglio Comunale. 
A Cassina nessuno era a conoscenza di questo importante evento, né i cittadini, né gli assessori, né i consiglieri comunali nemmeno il consigliere comunale di maggioranza delegato alla Sicurezza.
Insieme a Mandelli erano presenti il sindaco di Pessano con il coordinatore locale del suo partito, qualche esponente locale del partito di De Corato e la stampa.
Il sindaco aveva mandato una convocazione ufficiale alla sua Giunta ed alla sua Maggioranza? 
Non ci risulta, siamo invece sicuri che non l'avesse mandata ai gruppi di minoranza.

Come mai questo atteggiamento?
E' il sindaco che ha deciso di elevarsi rispetto ai superstiti della sua maggioranza oppure sta facendo di necessità virtù e, percependo l'isolamento interno, si arrangia come meglio può?

Noi possiamo giudicare solo ciò che vediamo dall'esterno ma cogliamo segnali molti simili a quelli che ci portarono alla rottura di un anno fa ed alla nostra uscita dalla maggioranza governata sul modello di una dittatura dove due persone decidono per tutti gli altri.

Mandelli si è rivelato essere un sindaco indegno di ricoprire il ruolo affidatogli dai suoi alleati prima e dai cittadini poi.
Mandelli considera Cassina de' Pecchi come se fosse la sua birreria, decide per tutti e caccia o isola chiunque esprima un punto di vista diverso dal suo.
Mandelli non ha rispetto nemmeno per chi, nonostante tutto, è rimasto suo alleato fino alla fine. 

Con i suoi comportamenti conferma ciò che dichiarai a suo tempo: ha paura di esporsi al confronto, e mette davanti a tutto il suo interesse personale: ieri i sogni di grandezza di chi vorrebbe a tutti i costi lasciare la sua impronta nel paese (vedi progetto ex area Nokia), oggi la visibilità pre-elettorale in un disperato tentativo di aggiudicarsi un altro mandato. 

Riciclo la stessa conclusione dell'articolo pubblicato sei anni fa:
"L'impressione è che il nostro leader sia sempre più un uomo solo al comando che, come il grande Coppi, scala le montagne staccando tutti gli altri, compresi i suoi compagni di squadra. Peccato che tra gli altri ci siamo anche noi cittadini e tutti siamo veramente lontani dall'uomo solo al comando."