martedì 14 dicembre 2021

La riqualificazione delle aree dismesse

La seduta di commissione urbanistica di ieri ha affrontato il tema della riqualificazione delle aree dismesse. Non si è parlato più della ex area Nokia sulla quale ormai non c'è più nulla da dire dopo l'approvazione a larga maggioranza dell'ultima versione del progetto e della sciagurata dilapidazione dei famosi 6 milioni di oneri.
In questa seduta abbiamo preso in esame alcuni progetti che propongono la riqualificazione di un'area industriale e di un'area sportiva dismesse da molti anni.

EX AREA INDUSTRIALE NICOLA  ALBIA  
Si prevede la costruzione di due palazzine di due piani per un totale di 28 appartamenti; nel piano interrato verrebbero realizzati 47 posti auto.
Alcuni dati:
Altezza massima = 7,5 metri
Volumetria di progetto = 7497 mc
Rapporto di copertura = 1/3
SLP = 2423 mq
Oneri di Urbanizzazione Primaria: €140.212
Oneri di Urbanizzazione Secondaria: € 159.107
Standard qualitativo: €242.398

Mentre gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria verrebbero quasi tutti scomputati per la realizzazione di opere tra cui fognatura, parco pubblico, parcheggio pubblico (7 posti auto) e illuminazione pubblica, al Comune resterebbero un residuo di €39.000  di urbanizzazione primaria e €242.398 di standard qualitativo.
In applicazione delle prescrizioni del PGT, l'operatore cederebbe al Comune una superficie di 2699 mq prevalentemente adibita a parco pubblico.


Nota positiva: la realizzazione di questa operazione sarebbe un passo avanti nell'attuazione del PGT approvato nel 2015, restituendo alla comunità un'area completamente riqualificata e nuovi alloggi residenziali con zero consumo di suolo.

Una criticità per la viabilità: mentre per i veicoli che arrivando da Cassina dovessero entrare nell'area residenziale è prevista una corsia di incanalamento del traffico, nulla è stato previsto per favorire quelli che, uscendo dall'area, dovessero dirigersi verso Gorgonzola. Questi ultimi dovrebbero muoversi in direzione opposta fino a raggiungere il cavalcavia di Villa Magri e poi tornare indietro. Questa soluzione poco conveniente potrebbe indurre la tentazione di effettuare pericolose inversioni a U sulla Padana.

Ho proposto di discutere con l'operatore la possibilità di realizzare una rotatoria oppure, in alternativa, un controllo semaforizzato. Il semaforo sarebbe necessario anche per proteggere l'attraversamento pedonale di coloro che, non trovando posti disponibili nel piccolo parcheggio pubblico annesso all'area, dovessero parcheggiare sul lato sud della Padana.
Il sindaco ha condiviso le criticità e ha preso l'impegno di discuterne con l'operatore.

AREA SPORTIVA DI VIALE TRIESTE 
A seguito di un avviso di manifestazione di interesse pubblicato mesi fa dall'amministrazione comunale, due operatori privati hanno presentato una proposta in Project Financing per la riqualificazione dell'area sulla quale insistono i due campi di calcio che sono inutilizzati da quando è stato riqualificato lo stadio comunale di via Mazzini.
Entrambi i progetti non sono stati recepiti positivamente da parte dell'Amministrazione Comunale: uno perché non conteneva un Piano Economico Finanziario completo e l'altro perché prevedeva che il Comune versasse un contributo iniziale di €200.000 e poi s'impegnasse a elargire un contributo annuale di circa €40.000 per 29 anni. In pratica per il Comune questo impegno sarebbe equivalso all'accensione di un mutuo trentennale da €1.140.000 per realizzare un'opera che sarebbe entrata nelle sue disponibilità dopo 30 anni...

Cosa serve a Cassina de' Pecchi?
L'opinione che ho espresso su entrambi i progetti non ha riguardato il merito della proposta tecnica ma si è richiamata ad una questione che è stata lungamente discussa quando avevamo trattato il tema dei famosi 6 milioni di oneri derivanti dalla ex area Nokia.
In quell'occasione, di fronte alle nostre proposte di utilizzare parte di quei soldi per ristrutturare alcuni impianti sportivi esistenti e di pensare alla realizzazione di un nuovo impianto che offrisse spazi aggiuntivi alle nostre associazioni sportive, il sindaco ci rispose che:
- Le strutture sportive subiranno un notevole ampliamento con il bando per l’area di via Trieste
- Il nuovo centro polifunzionale sta già nascendo in via Trieste con il recupero di aree dismesse
In realtà osservando le due proposte di cui sopra notiamo che esse prevedrebbero:
Progetto a): 6 campi di Padel, 4 campi di Beach volley, 2 campi di Basket 3 vs 3, piste da crossfit e un percorso ad anello per allenamento.
Progetto b): 4 campi di Beach Volley, 4 campi di Padel, un centro fisioterapico con palestra per pilate, un'area ludica all'aperto per bambini, un nuovo edificio spogliatoi per gli atleti
Nessuno dei due progetti, contrariamente  a quanto aveva dichiarato il sindaco solo un mese fa, risponde alla richiesta di offrire nuovi spazi alle associazioni sportive che operano sul nostro territorio.

Secondo me la proposta di un operatore privato che voglia riqualificare l'area inserendovi le attività che ritiene necessarie per il raggiungimento dei suoi legittimi obiettivi di business, deve contenere anche una struttura da mettere, tramite convenzione, a disposizione delle associazioni che già offrono, incontrando le difficoltà derivanti dalla carenza di spazi, un servizio ai cittadini. Ho messo sul tavolo alcune proposte alternative e spero che non si perda la seconda occasione: abbiamo già gettato al vento quella dei 6 milioni e non possiamo perdere questa della riqualificazione di Viale Trieste.

Le operazioni del privato devono produrre anche vantaggi diretti per i cittadini.
Ben vengano le nuove attività sportive come Padel e Beach Volley purché ad esse si abbini la disponibilità di nuovi spazi per le società sportive che oggi sono costrette ad affittarli in altri comuni.