domenica 23 ottobre 2016

La piscina, i campi di calcio e i cimiteri.

E’ stata un’estate molto calda dal punto di vista meteorologico, sotto certi aspetti è stata un’estate calda anche per alcuni settori dell’attività amministrativa di Cassina de’ Pecchi.

PISCINA
Già dal mese di maggio, in anticipo rispetto al solstizio d’estate, si era alzata la temperatura all'interno della piscina comunale e non a causa di un malfunzionamento dell’impianto di areazione, bensì dalle polemiche innescatesi intono alla annunciata interruzione dell’attività che per quattro decenni aveva visto la società sportiva Lambro Nuoto prendersi cura con successo della formazione natatoria di generazioni di cittadini cassinesi e non solo. Il peso degli anni ed anche alcune difficoltà a fare quadrare i bilanci sotto la pressione generata dalla concorrenza delle nuovissime e più attrezzate piscine di due città confinanti hanno portato i gestori Fossati e Frattini a calare il sipario. Purtroppo la scelta della exit strategy non è stata delle più felici: il Presidente Fossati ha innescato attraverso la stampa locale una campagna di attacco alle amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi anni della sua gestione, senza mai fare nomi ma scaricando sugli attuali amministratori (sindaco e assessore) le accuse di disinteresse e addirittura millantando presunti rimborsi per  spese di manutenzione straordinaria mai ricevuti. Accuse ribadite nel corso di un’assemblea pubblica convocata dallo stesso presidente della società sportiva, nel corso della quale però ho avuto la possibilità di fare chiarezza davanti ad oltre cento cittadini. Come stanno veramente le cose? Per dirla in maniera semplice, esiste una convenzione sottoscritta da amministrazione e società sportiva che prevede l’affidamento della gestione della piscina in cambio del pagamento di un canone annuale di circa 8500 euro, il gestore deve farsi carico delle spese di manutenzione fino ad un costo di duemila euro per intervento e per quelle superiori a questa cifra ci deve pensare il comune il quale può, su richiesta del gestore, autorizzare che gli interventi  vengano effettuati dal gestore stesso che verrebbe poi rimborsato. Lambro Nuoto dichiara di avere effettuato, nel corso degli ultimi quattro anni,  una serie di attività di manutenzione per le quali richiede il rimborso da parte del comune, rimborso che non è dovuto perché gran parte degli interventi sono sotto il limite dei duemila euro e gli altri non sono mai stati autorizzati dal comune.  La temperatura sale ulteriormente nel mese di luglio, quando i genitori che vogliono iscrivere i propri figli presso il nuovo gestore, scoprono che questi sono vincolati dal tesseramento fatto con Lambro Nuoto e a nulla sembrano valere le loro proteste e le loro richieste di lasciare i propri figli liberi di scegliere dove andare a praticare l’attività sportiva. Con l’attività di mediazione coordinata dal sottoscritto e grazie alla disponibilità del nuovo gestore, la situazione si è a poco a poco ammorbidita e, puntualmente, il primo settembre l’impianto natatorio, ridipinto e in parte rinnovato, ha riaperto e dato il via alla nuova stagione sportiva.


CIMITERI
Un altro fronte caldo è stato quello dei cimiteri comunali, in particolare la manutenzione del verde al loro interno. Che cosa è successo? Tutto nasce dal fatto che la scorsa primavera per motivi tecnici è saltata l’operazione di diserbo e ne abbiamo visto le conseguenze in tutto il paese con le erbacce che invasero i marciapiedi. Nei cimiteri questa conseguenza è ancora più evidente perché le erbe infestanti crescono intorno ai tumuli dei campi comuni fino a ricoprirne anche le lapidi. Tra giugno e agosto sono stati effettuati due interventi per strappare manualmente le erbacce sia nei vialetti che nei campi comuni di entrambi i cimiteri fino a che si è poi finalmente intervenuti con il diserbo chimico nel mese di settembre. Per evitare il ripetersi di problemi analoghi nel futuro si sta operando su due fronti: il primo riguarda la prevenzione ed è già iniziato nel cimitero di Camporicco dove, dopo avere accuratamente ripulito le aree dei campi comuni, si è provveduto a stendere un telo per impedire la crescita delle erbacce, sul quale è stato depositato uno strato di ghiaia. L’effetto visivo è notevolmente migliorato e quelle aree hanno un aspetto più ordinato. L’operazione continuerà fino al completamento del lavoro in entrambi i cimiteri. L’altro fronte riguarda un rafforzamento dell’attività di manutenzione per garantire la pulizia costante sia delle aree a verde che dei vialetti interni e di questo ci stiamo occupando in sede di bilancio di revisione per trovare le risorse necessarie.


CAMPI DI CALCIO
A settembre si riaprono i cancelli dei campi di calcio, le temperature sono ancora molto calde ed il clima particolarmente secco fa riemergere il malcontento di color che gravitano attorno ai campi di calcio di viale Trieste: gli abitanti della palazzina che sorge a ridosso della struttura si lamentano per la polvere sollevata dai i giocatori che va a depositarsi sui loro balconi, i giocatori ed i genitori di quelli più piccoli si lamentano perché quella polvere va a depositarsi nei polmoni di chi la solleva correndo sui campi di terra battuta. Questo è un problema che  esiste da anni, da quando i campi sono stati realizzati scegliendo una soluzione meno costosa dei campi in erba che richiedono innaffiature e tagli costanti. Da allora molti comuni si sono convertiti al prato sintetico che risolve sia i problemi di costi di manutenzione che di polverosità, presentando però l’ostacolo di un importante investimento inziale. Circa dieci mesi fa avevamo valutato la possibilità di fare anche noi questo passo almeno nello stadio comunale, con l’obiettivo di ridurre se non eliminare la necessità di utilizzare le strutture di Viale Trieste. Nonostante la possibilità di accedere ad un finanziamento regionale, la realizzazione di quel progetto si è rivelata fuori della portata rispetto alle disponibilità finanziarie del comune, tenendo in considerazione il fatto che altre opere più urgenti, come la manutenzione di strade  e marciapiedi, avrebbero drenato la maggior parte delle risorse. In questo caso non è stata identificata una soluzione al problema. 
In realtà appare evidente che in situazioni come questa in cui è necessario sostenere un importante sforzo finanziario per realizzare un’opera di pubblico interesse l’unica soluzione realisticamente ipotizzabile è quella del Partenariato Pubblico Privato e su questo poggiano le speranze di rinnovamento e di ampliamento dalle strutture, non solo quelle sportive, del nostro territorio. Abbiamo alcuni esempio di successo come i centri sportivi di Cernusco e Gorgonzola, auspichiamo che presto qualche imprenditore o qualche associazione si faccia vanti per costruire insieme all'amministrazione comunale un progetto di rinnovamento di tutto il centro sportivo di Viale Trieste.



domenica 19 giugno 2016

Relazione: Sport e tempo libero

Attualmente le strutture sportive comunali accolgono 1729 praticanti iscritti alle società sportive attive sul territorio, di cui 1200 sono residenti nel nostro comune. Il 70% dei praticanti residenti ha un’età inferiore ai 17 anni. Si evidenzia, purtroppo, un progressivo abbandono della pratica sportiva regolare da parte dei giovani oltre i 10 anni e su questo tema è nostra intenzione lanciare un progetto che parte dall'analisi delle ragioni che determinano l’abbandono con l’obiettivo di individuare le necessarie azioni utili a mitigare il fenomeno e ad incentivare la continuazione della pratica sportiva tra i pre-adolescenti e gli adolescenti. 

Manutenzione impianti
Nel mese di agosto sono stati completati i lavori di rifacimento della pavimentazione di una delle due tensostrutture di Viale Trieste che in origine era stata progettata per il pattinaggio ed ora è diventata polivalente. Con questa operazione la struttura (denominata TENSO BLU) ha pareggiato la stessa percentuale di utilizzo della sua gemella (TENSO VERDE): 96% di ore occupate tra le 17 e le 23 dal lunedì al venerdì. Nel 2014-2015 le percentuali di ore occupate erano rispettivamente 72% e 95%. L’opera è costata circa 44.000 euro, di cui il 50% finanziato dalla Regione. Sempre nel mese di agosto 2015 si è finalmente risolta una problematica esistente da alcuni anni nella palestra di via Radioamatori. Infatti nel 2011 la Federazione Italiana Pallacanestro aveva inviato una diffida perché i sostegni dei canestri non rispettavano le distanze minime per garantire la sicurezza degli atleti. Nel mese di maggio 2015, constatato che il problema persisteva, la Federazione ha revocato l’omologazione della struttura per la disputa delle partite ufficiali. Con un intervento urgente, costato circa 10.000 euro, sono stati installati i nuovi sostegni dei canestri, montati su strutture a parete, e contemporaneamente è stato sostituito anche il vecchio tabellone segnapunti elettronico non più funzionante da mesi.

Eventi
Nel 2015 si sono svolti il Palio delle Contrade che ha riscosso un enorme successo di partecipazione e la prima edizion edella Festa dello Sport che ha ripreso un percorso interrotto nel 2007. Lo scorso 12 Giugno si è svolta la seconda edizione della Festa dello Sport che ha visto la partecipazione di tutte le società sportive che operano sul territorio, che hanno offerto ai cittadini la possibilità di assistere a dimostrazioni delle varie discipline sportive, misurarsi direttamente nella pratica di alcuni sport e assistere ad uno spettacolo teatrale organizzato dai ragazzi della Cooperativa Progetto Filippide, all'esibizione della scuola di ballo ed al concerto musicale con il quale si è concluso l’evento. Lions Club di Cassina de’ Pecchi ha organizzato il servizio di ristorazione il cui ricavato di 1200 euro che verrà devoluto alla Cooperativa Progetto Filippide. Significativa la combinazione della festa dello sport con quella della casa di Filippide, il polo intorno al quale si promuove l’attività sportiva senza barriere, la solidarietà verso le persone con fragilità  e le loro famiglie. A proposito di solidarietà, un ringraziamento va anche al Lions Club di Cassina de’ Pecchi che anche quest’anno si è messa al servizio della comunità allestendo il punto ristoro il cui ricavato sarà devoluto alla Cooperativa Progetto Filippide. La festa è stata anche un’occasione per genitori dei bambini più piccoli di avvicinarsi agli stand allestiti dalle società sportive per chiedere informazioni sei programmi e di corsi che potrebbero frequentare le nuove leve dello sport cassinese.

Sport e salute
Tutte le nostre strutture sportive sono dotate di apparato defibrillatore, questo grazie alle donazioni ricevute da AVIS, Rotary Club, PVS, Lions e alla società SDS Arcobaleno che ha installato un defibrillatore di sua proprietà nelle tensostrutture di Viale Trieste. Grazie alla disponibilità della Croce Bianca di Cassina de’ Pecchi, ad oggi circa 150 persone hanno ricevuto l’addestramento all'utilizzo dell’apparato. Le società sportive che utilizzano gli impianti si sono assunte l'onere di mantenere gli apparati in piena efficienza. 

Sport per tutti
La Regione Lombardia ha ricevuto 101 richieste di accesso alla Dote Sport per le famiglie cassinesi, di cui 61 inoltrate in proprio dai cittadini richiedenti e 40 presentate con il supporto dell'Ufficio Sport. In base ai criteri previsti dal bando regionale sono state accettate 14 domande, per le quali la Regione ha assegnato un finanziamento totale di € 2728,00 di cui € 1928,00 destinati alla "Dote Junior" (per i bambini dai 6 ai 13 anni) e  € 800,00 destinati alla "Dote Teen" per i ragazzi dai 14 ai 17 anni. 
Su questo tema continueremo a mantenere alta l’attenzione per cogliere tutte quelle opportunità che, attraverso l’adesione a progetti sperimentali e la partecipazione ai bandi di finanziamento, possano agevolare il raggiungimento del nostro obiettivo di aprire la pratica dello sport a tutti i cittadini.

Scuola e sport
In collaborazione con l’Istituto Scolastico e con il supporto della Consulta dello Sport, nel mese di aprile abbiamo avviato una fase sperimentale di un progetto con il quale intendiamo perseguire l’obiettivo di incentivare ed estendere la pratica della attività sportive dei cittadini più giovani. La fase sperimentale durerà due settimane nel corso delle quali tutte le classi della scuola primaria avranno la possibilità di apprendere i primi rudimenti di alcune discipline sportive (ginnastica artistica, danza, calcio, basket, pallavolo, karate) sotto la guida di alcuni istruttori messi a disposizione dalle associazioni sportive. La durata limitata della sperimentazione, solo due ore per classe e non abbiamo la possibilità di fare provare tutti gli sport in programma a tutte le classi, dipende dalla necessità di fare coincidere la disponibilità degli istruttori con l'orario scolastico che non si può modificare. L'obiettivo che ci prefiggiamo è quello di verificare l'interesse della scuola e dei bambini verso questo progetto per poi pianificare insieme alle scuole un programma con un numero maggiore di ore, dando la possibilità ad ogni classe di provare tutti gli sport. Per fare questo sarà necessario disegnare in maniera congiunta (scuola e società sportive) il calendario scolastico del prossimo anno in modo da sfruttare meglio la disponibilità degli istruttori.

Comunicazione
Con l’obiettivo di avvicinare tutti i cittadini agli eventi sportivi stiamo sfruttando le funzionalità del nuovo sito internet comunale  oltre che dei social networks per pubblicare settimanalmente gli appuntamenti con gli eventi sportivi più importanti. In occasione di alcune eventi sportivi di rilievo, i nostri impianti erano gremiti di appassionati che hanno sostenuto le squadre locali aggiungendo allo spettacolo offerto in campo dagli atleti quello di una città che si stringeva attorno a loro per incoraggiarli e per fare festa tutti insieme.

Relazione: Urbanistica, Edilizia privata, Servizi cimiteriali, Servizi per la terza età

Urbanistica e attuazione del PGT
Il 17 dicembre scorso questo Consiglio Comunale ha approvato il Piano di Governo del Territorio, rispettando le scadenze imposte dalla Regione Lombardia con la comunicazione del mese di Luglio 2014. Questo atto, fondamentale per qualsiasi amministrazione comunale, è ancora più importante per Cassina De’ Pecchi che si è dotata finalmente dello strumento per la pianificazione territoriale sbloccando, tra l’altro, anche quegli interventi urgenti che alcune famiglie da anni attendono di eseguire. Il PGT approvato (vedi video illustrativo) permetterà il conseguimento di tutti gli obiettivi che questa amministrazione si era data per quanto riguarda lo sviluppo territoriale, con particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e delle aree verdi. L'attuazione del PGT approvato parte già dalla seconda parte del 2016 con l'avvio della progettazione degli interventi più urgenti: Ampliamento cimitero, Riqualificazione del centro (PS1), Rotatoria del Colombirolo. Nel 2017 si passerà alla fase realizzatavi di questi progetti ed alla progettazione della seconda fase di interventi.

Edilizia privata e in convenzione
Nel 2015 l’attività in questo settore si è limitata alla normale amministrazione. 
Dopo l'avvenuta approvazione del PGT ci aspettiamo che vengano avviati alcuni interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria che sono bloccati da parecchio tempo a causa della scadenza del vecchio piano regolatore. Qualche segnale in questo senso si sta già materializzando in questa prima parte dell’anno con la presentazione di alcuni progetti da parte dei privati che vogliono ampliare o ristrutturare i propri immobili residenziali e produttivi.

Servizi cimiteriali
Nel 2015 è stato ratificato l’accordo di transazione con i cittadini che hanno diritto al rimborso delle quote versate a seguito dell’imposizione della precedente amministrazione e sono state pagate le quote relative alla prima delle cinque rate annuali con cui è previsto il rimborso stesso, per una spesa di 60.000 euro. Nel mese di Ottobre è stata finalmente ripristinata la copertura dell’altare situato nel cimitero di Sant'Agata 
Il 29 ottobre scorso il Consiglio Comunale ha approvato il nuovo Regolamento Comunale dei Servizi Cimiteriali con il quale abbiamo adeguato alcune normative alle esigenze di rendere più flessibile l’assegnazione degli spazi. In questa maniera contiamo di rispondere con maggiore efficacia alle necessità dell’utenza e fare temporaneamente fronte alla carenza di colombari nel cimitero di Camporicco.  
In preparazione all'ampliamento del cimitero previsto nel PGT, entro la fine del 2016 verrà predisposto il nuovo Piano Cimiteriale, con il quale sarà possibile effettuare una corretta pianificazione ed un adeguato dimensionamento dell’ampliamento stesso. 

Servizi per la terza età
L'Università 2000 conferma gli ottimi risultati di partecipazione e gradimento e, sulla base dei suggerimenti ricevuti dai partecipanti, il programma dell’anno accademico in corso è stato rinforzato soprattutto nel settore delle lingue straniere. 
L'attività del Centro Borsellino prosegue con un programma intenso di iniziative ludico-culturali. Abbiamo anche identificato, in collaborazione con l'Associazione Anziani Attivi, la necessità di alcuni interventi utili ad arricchire l'usufruibilità degli spazi esterni: una parte di questi interventi è attualmente in corso.  
Il Mulino Dugnani ha visto un incremento dell'utilizzo degli spazi per l'organizzazione di eventi di tipo culturale. E' ancora in corso lo studio di opportunità per farne un luogo di ritrovo per gli anziani residenti a Sant'Agata, soprattutto è fondamentale ricevere il supporto dei cittadini residenti in frazione che vogliano mettersi a disposizione.


sabato 28 maggio 2016

LE "ANIME" DI CASSINA DOMANI.

Di solito utilizzo questa pagina per condividere le novità ed i fatti più importanti che riguardano la vita amministrativa di Cassina de' Pecchi. Non tratto argomenti di politica nazionale, perché il gruppo politico al quale appartengo è nato con l'obiettivo specifico di occuparsi di tutto ciò che riguarda il nostro territorio: il verde, le aree agricole, i servizi al cittadino, il recupero delle aree e degli edifici da riqualificare.
Qualcuno, qualche tempo fa, fece una battuta affermando che "il Comitato Civico Cassina opera solo tra Villa Quiete e Villa Fiorita": per quanto mi riguarda c'è talmente tanto da fare nei 7 chilometri quadrati compresi entro i confini comunali, che considero quella battuta come il riconoscimento del ruolo che noi del Comitato Civico Cassina – Partecipazione e Territorio abbiamo assunto nel 2013.
Un anno dopo la fondazione del movimento politico, le elezioni amministrative hanno portato tre esponenti del movimento sui banchi del Consiglio Comunale, il 25% del gruppo consiliare di maggioranza Cassina Domani. Da allora il Comitato Civico Cassina ha assunto il ruolo che spetta a chi fa parte di una squadra, riducendo all'essenziale i comunicati unilaterali, azzerando gli eventi con la propria bandiera e focalizzandosi sulle tante cose da fare per Cassina de’ Pecchi. 
Nel frattempo le altre due componenti la coalizione hanno, giustamente secondo me, continuato ad occuparsi anche delle questioni a livello nazionale che vedono impegnati i partiti a cui si riferiscono. Questo non significa che io e gli amici del Comitato Civico Cassina non ci interessiamo della politica nazionale, dei problemi del lavoro, delle pensioni, delle riforme , delle questioni ambientali, etc. Ce ne interessiamo e ciascuno di noi ha una propria opinione, in alcuni casi ci troviamo su posizioni opposte come è normale che sia in un movimento che non nasce come espressione di un partito ma per portare avanti un impegno civico per il proprio paese. Per questi motivi, a differenza dei nostri alleati, noi non istituiamo comitati a favore o contro un referendum, non promuoviamo la raccolta di firme per abrogare una legge, non organizziamo manifestazioni e non facciamo dichiarazioni ufficiali a favore o contro il Governo nazionale. Provo un senso di fastidio quando leggo articoli dei giornali che, parlando di Unioni Civili, Referendum Costituzionale, Referendum sulle trivelle, riportano “le posizioni delle due anime di Cassina Domani”. Le due anime a cui si riferirebbero questi giornali rappresentano rispettivamente il 30% e il 45% della coalizione di maggioranza. Le anime di Cassina Domani, invece, sono sempre tre, perché il Comitato Civico Cassina non intende farsi risucchiare da nessuna delle altre due alleate; se questo un giorno dovesse accadere, quello sarebbe il giorno in cui il Comitato Civico Cassina – Partecipazione e Territorio esaurisce  il suo ciclo.

Non è un lamento questo, ma solo una riflessione che non scalfisce l’impegno a restare focalizzati sul passare dalle parole ai fatti. Pochi giorni fa è caduto il secondo anniversario dall'inizio del mandato di Cassina Domani e nelle prossime settimane su questo blog pubblicherò un resoconto di ciò che è stato fatto e dei programmi futuri per ciascuna delle deleghe che il Sindaco mi ha affidato.

domenica 6 marzo 2016

Un risultato raggiunto o un fallimento?

Nella seduta di Consiglio Comunale del 26 Febbraio scorso il sindaco Mandelli ha presentato la relazione sui lavori di riqualificazione del Centro di Cassina de’ Pecchi.
Il contenuto della relazione è il risultato del lavoro svolto dal gruppo consiliare di maggioranza successivamente alla sospensione del progetto, decisa nella precedente seduta di Consiglio Comunale del 16 dicembre 2015. Un risultato raggiunto grazie ad un lavoro di squadra partito dalla condivisione dei principi fondamentali da cui era nato il progetto, principi espressi nel programma amministrativo con il quale Cassina Domani è stata eletta a governare.
Il Piano del Centro, come viene comunemente identificato il progetto tanto discusso negli ultimi 12 mesi, in realtà deve essere distinto in due interventi diversi, anche se in parte interdipendenti:
Il primo è parte integrante del PGT approvato lo scorso mese di dicembre, codificato come Progetto Speciale 1, e indirizza specificamente la riqualificazione dell'area compresa tra il Municipio e la Stazione della metropolitana; Il PS1  al momento definisce solo gli indirizzi strategici che dovranno essere recepiti in un lavoro di progettazione di cui ci occuperemo nei prossimi mesi. 
Il secondo intervento invece è rappresentato da un progetto esecutivo denominato  Nuovo dispositivo della viabilità ed è stato l'oggetto di varie discussioni, raccolte di firme e confronti politici, che hanno portato alla sospensione.
Il lavoro svolto nei sessanta giorni di sospensione di questo progetto, come dicevo, è partito da uno degli obiettivi del programma amministrativo:
  



Il nuovo dispositivo della viabilità andava verso quella direzione, conteneva tutti gli elementi per realizzare l'obiettivo, ma con una modalità che era percepita negativamente da molti cittadini e operatori commerciali che usufruiscono delle aree e dei servizi oggetti dell'intervento. Il gruppo di lavoro ha analizzato modalità alternative che permettessero di raggiungere gli stessi obiettivi, evitando la limitazione della circolazione e della sosta previsti nel disegno originale (vedi articolo del mese di gennaio) per poi giungere ad una soluzione  di compromesso che prevede la realizzazione di una parte degli interventi compresi nel progetto originale e la rimozione di quelli che nel progetto originale prevedevano la realizzazione dei sensi unici in centro. 


E' un buon compromesso? 

La mia risposta a questa domanda è positiva, anche se ritengo che si sia persa l'occasione di valutare l'idea di fare la pista ciclabile anche su via Matteotti e via Papa Giovanni XXIII mantenendo il doppio senso di circolazione. Non concordo con chi ha etichetto la decisione assunta come una non decisione, basti leggere i contenuti della nuova versione del progetto che prevede interventi importanti per la messa in sicurezza di alcuni punti critici della viabilità (nella zona della scuola e su via Roma) e l'interconnessione tra la rete ciclabile a sud del paese e l'area del centro.


Perché non abbiamo fatto un referendum?

Nelle varie discussioni che hanno impegnato su questo tema il gruppo consigliare di maggioranza è stata avanzata da alcuni membri,  la proposta di indire un referendum. Ciò è avvenuto in due occasioni: una prima nell'estate 2015 e la seconda all'inizio del mese di dicembre scorso. In entrambe le occasioni io mi sono opposto alla proposta perché non ne vedevo la necessità né l'opportunità politica. Non ne vedevo la necessità perché il nostro compito di amministratori è quello di realizzare il programma per il quale siamo stati eletti, trovando un punto di incontro quando si verificano delle divergenze. 
Non ne vedevo l'opportunità politica perché il referendum avrebbe innescato una situazione di forte conflitto interno alla maggioranza i cui soggetti costituenti avrebbero organizzato una campagna a sostengo delle proprie visioni diverse sul modo di realizzare un obiettivo condiviso, mettendo in serio pericolo la solidità dell'alleanza creata due anni sulla quale i cittadini hanno riposto la propria fiducia.

E' una sconfitta per l'amministrazione comunale?

Non c'è nessun vincitore e nessun sconfitto, perché insieme si è arrivati ad un punto di incontro. Certo c'è chi è meno contento rispetto ad altri perché non vede la possibilità di realizzare le proprie idee, ma la democrazia prevede il confronto e la discussione quando esistono differenze di opinioni. Il referendum avrebbe invece portato ad una situazione in cui ci sarebbero stati vincitori e sconfitti all'interno della stessa compagine: una situazione che non avrebbe portato nulla di buono per i cittadini di Cassina De' Pecchi. Se qualcuno si sente prevaricato o sconfitto dai suoi stessi alleati allora dovrebbe fare una profonda riflessione sulla propria personale visione del gioco di squadra e agire di conseguenza.


E adesso?

Adesso è finito il tempo delle discussioni ed è giunto il tempo del fare, il tempo di realizzare gli interventi previsti dal piano modificato. Con l'attuazione del PGT avremo anche l'opportunità di fare altri interventi importanti come il PS1 e il PPE (ex scuole e palazzina dei vigili) oltre  alla realizzazione della pista ciclabile su via Roma per collegare via Don Verderio con via Cardinal Ferrari. Il programma amministrativo prevede anche il restringimento di via Roma e la realizzazione di nuovi parcheggi. Credo che sia molto meglio avanzare ogni anno a piccoli passi che stare fermi per anni in attesa di potere fare un passo da gigante.


giovedì 21 gennaio 2016

Una nuova proposta per il Centro

Un comunicato del Comitato Civico Cassina - Partecipazione e Territorio, gruppo politico che ho l'onore di rappresentare nella Giunta Comunale, ha voluto fare chiarezza anche sull'argomento che da molto tempo riempie le pagine dei giornali, affolla i social network e anima le discussioni in paese: il progetto di viabilità del centro. Un progetto partito dalla nostra visione di centro di paese che vede la necessità di mettere ordine in un’area dove insistono le attività commerciali, la stazione, i parchi e il mercato, e la necessità di favorire il collegamento tra il nord ed il sud del paese, dove i nostri figli si recano a scuola o a fare sport, con mezzi alternativi all'automobile. La nostra visione prevedeva la necessità di realizzare un’isola pedonale e alcuni sensi unici per portare le piste ciclabili nel centro. Di fronte alle prime reazioni dei cittadini che erano contrari a questo tipo di trasformazione, ritenendola disagevole per le proprie necessità e le proprie abitudini, abbiamo eliminato la parte che riguardava l’isola pedonale permanente lasciando il resto. La raccolta di firme e gli incontri con alcune categorie di cittadini ci hanno fatto capire che, pur mantenendo la nostra convinzione sulla bontà dell’idea in un’ottica di lungo termine, fosse necessario rivedere il progetto tenendo conto della mancanza di condivisione. Questo cambiamento di posizione non è maturato in una notte ma nasce dai motivi stessi per cui abbiamo fondato un Comitato e ci siamo proposti per amministrare il paese: i cittadini sono la comunità e chi amministra la comunità deve mantenere aperto il dialogo e l’ascolto. Prima di Natale abbiamo deciso insieme ai nostri alleati di congelare il progetto e prenderci 60 giorni per ridiscuterlo, modificarlo, ribaltarlo e, se necessario, annullarlo. Noi abbiamo rivisto il progetto, tendo conto delle criticità relative ai nuovi sensi unici (che abbiamo eliminato) e dalla carenza di parcheggi, cercando di raggiungere comunque l'obiettivo fondamentale:


Disegnare un centro di paese più vivibile e collegato alla zona sud, con un sistema di viabilità dolce integrata che favorisca i pedoni e di ciclisti.

La proposta si articola in sei interventi da realizzare in sequenze successive e tempi da stabilire in base ad una programmazione strutturata:


1.RIDUZIONE DEL TRAFFICO AUTOMOBILISTICO DI ATTRAVERSAMENTO DEL CENTRO
2.MESSA IN SICUREZZA  DEGLI ATTRAVERSAMENTI CICLABILI
3.REALIZZAZIONE DI OPERE E SERVIZI CHE INCENTIVINO L’UTILIZZO DELLA BICICLETTA IN CENTRO
4.REALIZZAZIONE DI OPERE CHE CREINO L’ABITUDINE DI NON PORTARE L’AUTO IN CENTRO
5.COLLEGAMENTO DEL SISTEMA DI PISTE CICLABILI ESISTENTE AL SUD DEL PAESE CON IL CENTRO
6.RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO ALLO SCOPO DI FAVORIRE:
lo sviluppo delle attività commerciali
l’organizzazione di eventi socio-culturali
una distribuzione più ordinata del mercato del venerdì


Questo VIDEO illustra la proposta completa.





martedì 5 gennaio 2016

Il Centro: un progetto da rivedere o da buttare?

Mi capita di incontrare amici e conoscenti che, con molto tatto e cortesia, mi chiedono notizie del famoso progetto del centro. La domanda di apertura più frequente è: "allora è confermato che il progetto parte così come è stato presentato?" In un'epoca in cui la comunicazione vede una moltiplicazione sia degli strumenti di veicolazione delle informazioni che della frequenza dei messaggi, pareri, commenti, etc., i contenuti subiscono un drammatico degrado qualitativo. Siamo passati dai comunicati ufficiali rigidamente ingessati nei protocolli degli apparati burocratici al "tutto il gossip minuto per minuto". Il catastrofismo più sensazionale attira le menti più curiose e quelle con minor accesso alle 'conoscenze personali' e, come cantava De' Andrè, "una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale come una freccia dall'arco scocca vola veloce di bocca in bocca." Siamo tutti vittime dell'era digitale! (detto da uno che porta a casa il pane quotidiano grazie al commercio dell'informatica, suona come una bestemmia, ma tant'è). Tornando alla domanda iniziale, la mia risposta genuina e semplice è sempre la stessa: a seguito dei pareri contrari espressi da molti cittadini, a cui fa da contraltare un esiguo numero di pareri favorevoli, all'interno amministrazione comunale si è aperto un dibattito in seguito al quale si è deciso di fermare il progetto e prendere 60 giorni di tempo per studiare e discutere soluzioni alternative a quelle pensate finora. L'esito di questi studi e discussioni potrà essere uno dei seguenti: 1) il progetto va avanti cosi com'è adesso, perché riteniamo che questa sia la strada da percorrere e che il tempo ci darà ragione 2) il progetto viene modificato in maniera molto significativa per raggiungere gli obiettivi prefissati senza creare stravolgimenti della viabilità attuale 3) il progetto viene buttato nel cestino e ci teniamo il centro del paese cosi com'è oggi. Potrebbe esserci una quarta opzione che attualmente non è oggetto di discussione: l'amministrazione preferisce non decidere e si affida al voto dei cittadini attraverso un referendum. Tra poche settimane ci confronteremo sul risultato dei lavori. Vorrei fare un'ulteriore riflessione ripensando al momento in cui ho deciso di passare alla politica attiva. Circa tre anni fa l'amministrazione comunale stava redigendo un PGT che avrebbe stravolto tutto il paese con una quantità enorme e assurda di nuove costruzioni, il saccheggio delle aree agricole e la realizzazione di un tunnel sotto via Roma. Allora, insieme ad altri cittadini che avevano le stesse mie preoccupazioni sul destino del nostro paese e senza interessi personali, fondammo un Comitato Civico per combattere un'idea di paese in cui non volevamo riconoscerci. Nello stesso periodo le forze di opposizione organizzarono una petizione contro il tunnel e noi fornimmo il nostro appoggio, sia firmando che raccogliendo firme. Allora qualcuno disse che quei fatti (nascita di un comitato di cittadini e la raccolta firme) fossero dei segnali che l'amministrazione doveva tenere in considerazione per riflettere su quanto stava facendo. Questa amministrazione sta tenendo in considerazione i fatti analoghi accaduti di recente e sta riflettendo.