mercoledì 30 ottobre 2019

Ex Nokia, un pasticciaccio brutto


La scorsa settimana sono stati inaugurati i primi due esercizi commerciali costruiti nella ex area Nokia Siemens e quasi contemporaneamente è stato rilasciato il parere legale che la nuova Amministrazione Comunale ha commissionato  nei mesi scorsi con l'obiettivo di effettuare "approfondimenti giuridici in materie complesse di tipo edilizio, urbanistico, in via principale la Convenzione accessoria al permesso di costruire relativo all’Area “Jabil ex Siemens Nokia” stipulata tra Officine Mak srl ed il Comune di Cassina de’ Pecchi, che manifesta un indizio concreto e una forte probabilità che divenga oggetto di contenzioso".

Innanzitutto voglio sottolineare il comportamento corretto e trasparente del Sindaco Balconi che ci ha convocato per consegnarci il rapporto e ci ha dato la sua disponibilità per un secondo incontro di approfondimento che si terrà probabilmente la prossima settimana.
In attesa dell'approfondimento non mi esprimo sull'interezza della corposa relazione legale (15 pagine) ma mi soffermo a fare qualche riflessione su alcuni punti che ritengo preoccupanti.
Tralascio le questioni personali relative alla mia cacciata dalla Giunta nel periodo in cui si svolgevano le operazioni preliminari e mi concentro sui punti della relazione (tra molti altri sui quali torneremo più avanti) che ritengo molto gravi.

LE GARANZIE?
L'articolo 10 della convenzione approvata in bozza il 3 agosto 2018 dalla Giunta Mandelli (il Comitato Civico Cassina non ne faceva più parte) e sottoscritta davanti al notaio nel novembre 2018, prevede che l'Attuatore (Officine Mak) si impegni a presentare le fidejussioni "a garanzia degli obblighi assunti con la presente convenzione". Si tratta delle fidejussioni che avrebbero dovuto garantire il Comune rispetto alla realizzazione delle opere pubbliche (a lato immagine estratta dal progetto dei nuovi uffici comunali).
Peccato che, anziché imporre la presentazione delle fidejussioni alla stipula della convenzione, l'articolo in questione stabilisca che le stesse debbano essere presentate nel momento in cui l'Operatore richieda il permesso di avviare gli interventi privati (edifici commerciali e capannoni).

Cosa significa questo?
Significa che se, dopo avere costruito i tre lotti commerciali in cambio della realizzazione dei parcheggi e della viabilità interni all'area stessa, l'operatore decidesse di non fabbricare più i 44.000 metri quadri destinati alla logistica, il Comune di Cassina de' Pecchi non vedrà realizzate le opere pubbliche previste in paese per un valore di quasi 4 milioni di euro!

LA BONIFICA?
La convenzione indica nelle premesse che secondo un'indagine preliminare, svolta (da chi?) tra luglio e settembre 2017 sul Complesso Immobiliare, la soglia di contaminazione non supera i valori indicati alla colonna B della tabella prevista dalla legge 152/2006.
Peccato che il progetto oggetto di convenzione preveda tra le opere pubbliche da realizzare a scomputo oneri anche un Parco Pubblico (a lato immagine estratta dal progetto)e che per questo tipo di utilizzo la soglia di contaminazione corrisponda alla colonna A della tabella prevista dalla legge 152/2006. 
Mentre i valori di contaminazione della colonna B sono idonei per la realizzazione di fabbricati commerciali ed Industriali, la colonna A  impone valori di contaminazione più bassi per la realizzazione di verde pubblico, per cui il Parco pubblico, che insieme alla Casa della Salute, era stato presentato dall'Amministrazione Mandelli come uno dei punti qualificanti della colossale operazione, non potrà essere realizzato!
Per gli stessi motivi non sarebbe stato fattibile nemmeno proporre all'Operatore di modificare il progetto costruendo del residenziale al posto dell'enorme complesso logistico, ipotesi ormai comunque tramontata dopo la cessione del lotto ad un operatore del settore!
Si potrebbe porre rimedio se si imponesse adesso all'operatore di fare una bonifica del terreno ma questa operazione richiederebbe una sospensione dei lavori.

LA CASA DELLA SALUTE?
Come ampiamente previsto dalla stragrande maggioranza dei cittadini che frequentano almeno una volta all'anno gli studi dei medici di base, la Casa della Salute si è confermata un'utopia (a lato immagine estratta dal progetto) figlia delle dinamiche politiche interne alla vecchia compagine di Mandelli. 
Nessun medico di base è disposto a lasciare il proprio studio (in alcuni casi di proprietà) e imporre ai pazienti di recarsi ai margini del paese per farsi visitare. 
A fronte di questa prevedibile situazione l'attuale Amministrazione deve studiare una nuova soluzione per mettere a frutto l'immobile, valorizzato quasi mezzo milione, che otterrà a scomputo oneri. 
Ricordiamo che noi avevamo proposto di utilizzare questi soldi per realizzare una palestra polifunzionale della quale il nostro attivissimo mondo sportivo sente fortemente la mancanza.

Lascio le conclusioni a chi legge, senza muovere accuse a nessuno. 
Adesso bisogna correre ai ripari per proteggere il capitale delle opere pubbliche sulle quali ci sarebbe molto altro da dire ma attendiamo il prossimo incontro con il Sindaco.

mercoledì 23 ottobre 2019

Resoconto del Consiglio Comunale del 21 ottobre

LE OCCASIONI PERSE DALLA MAGGIORANZA 


La prima occasione persa è stata quella di dimostrare rispetto e l'umiltà di ammettere gli errori per costruire un rapporto leale e basato sulla fiducia tra tutti i consiglieri comunali.
Abbiamo aperto la seduta leggendo un comunicato con il quale denunciamo ancora l’ennesimo abuso di potere del Presidente del Consiglio che ha deciso di convocare la seduta in una data di suo gradimento, e di gradimento del sindaco, ignorando la richiesta unanime dei capigruppo di convocarlo in una data successiva per evitare l’accavallamento con un altro impegno istituzionale che ha costretto due consiglieri (uno di maggioranza ed uno di minoranza) ad abbandonare i lavori a metà seduta. La Presidente ha chiaramente detto che non contano i pareri e le richieste dei capigruppo (compreso quello della sua maggioranza) ma solo la volontà sua e del sindaco.
Un grande concentrato di presunzione, arroganza e superbia di cui continuiamo a prendere atto.

LA MANNA DAL CIELO
La seconda occasione era davvero ghiotta, l’Amministrazione si è ritrovata tra le mani un tesoretto di 299 mila euro, frutto di un grande lavoro di recupero dell’evasione fiscale. 
Un dono inaspettato.
L'Assessore Varisco, in piena estasi biblica, ha fotografato l'eccezionalità dell'evento definendolo "una caduta della manna dal cielo".

Questi soldi avrebbero potuto essere utilizzati per rimpolpare i capitoli di spesa corrente andando non solo ad annullare i tagli di luglio sui servizi sociali e sulle manutenzioni ma anche per coprire interventi di manutenzione straordinaria sul verde, sulle strade e sulle scuole.
Per spendere il gruzzoletto si è resa necessaria la variazione di bilancio che poi è stata arricchita di altri aggiustamenti sui capitoli di spesa per gli investimenti in conto capitale.
Questa volta quasi tutti gli assessori hanno illustrato la propria parte e questo è un passo avanti che va riconosciuto rispetto alle bocche cucite dei mesi scorsi.

ANALIZZIAMO LA MANOVRA

Un terzo del gruzzolo è stato parcheggiato.
Il fondo di riserva, che conteneva già 92.000 euro, è stato quasi raddoppiato prelevando circa 81.000 euro dal tesoretto.
Circa 19.000 euro sono finiti nel capitolo dei fondi di dubbia esigibilità per coprire eventuali buchi derivanti da mancate riscossioni (esempio: vecchie sanzioni che difficilmente saranno pagate).

Finalmente le potature!
L’assessore al verde ha destinato 48.800 euro ad un programma di potature straordinarie che darà la vera risposta concreta alla nostra interpellanza presentata lo scorso mese sul tema delle manutenzioni degli alberi.

Maggiori costi del personale
Un’altra grossa fetta del malloppo (71.000 euro) è andata a coprire i maggiori costi derivanti dal nuovo contratto nazionale di lavoro. Meno male che è arrivato il tesoretto perché questa spesa non si sarebbe potuta comunque evitare.

Manutenzioni di edifici pubblici, impianti elettrici ed idraulici
Il resto è stato destinato alla manutenzione di edifici pubblici, impianti elettrici ed impianti idraulici. I dettagli non sono per il momento tutti disponibili, vedremo nel concreto.

LA SCUOLA, I SERVIZI SOCIALI E SANT'AGATA, LA CENERENTOLA DIMENTICATA!
Abbiamo visto quanti soldi sono stati parcheggiati nel fondo di riserva, secondo noi si tratta di un'operazione eccessiva perché almeno la metà di quegli 81.000 euro poteva essere utilizzata per affrontare problemi importanti che restano irrisolti, vediamone alcuni.

A Sant'Agata non arriva la manna!
Nemmeno un centesimo dei 299.000 euro piovuti dal cielo è stato destinato a Sant'Agata.
Inoltre, con questa manovra è stato cancellato il finanziamento (in conto capitale) di 50.000 euro del progetto di ristrutturazione dei locali della ex scuola di via XXV Aprile che avrebbero dovuto ospitare lo studio medico
Questi soldi sono stati destinati ad altri progetti ritenuti più urgenti tra cui l'acquisto di nuovi banchi e nuove sedie per le scuole ed un altro progetto di cui parlerò a breve.
Spero mi si perdoni l'espressione poco elegante ma mi viene da dire: Santagatesi cornuti e mazziati!
Si, perché il programma di questa amministrazione aveva incensato la vituperata frazione promettendo di risolvere tutti i problemi, anche quelli definiti impossibili come il ritorno del bancomat e del medico di base.
Il sindaco ha creato l'assessorato al decentramento ma forse la Giunta non ha capito bene l'idea, perché stanno accentrando i fondi, invece di decentrarli!
Il signor Varisco aveva sbandierato in campagna elettorale il ritorno del Bancomat e dello studio medico, la sistemazione della roggia in via Camposanto e della Greenway.
Invece alla prima occasione i cui arrivano dei soldi extra, non prende un centesimo per il territorio decentrato e si fa sfilare da sotto il naso anche i lavori per approntare lo studio medico!
C'è ancora tempo per rimediare ma se questo è il ringraziamento per la cascata di voti ricevuti a maggio dalla contrada rossa...

Piove ancora in classe!
Non sono previsti interventi strutturali per risolvere il problema (ripetutosi anche lunedì) degli allagamenti delle aule scolastiche. C'è confusione in Giunta perché mentre l'Assessore ai Lavori Pubblici dice che non esiste il problema (vedi risposta all'interpellanza di luglio)  l'Assessore allo Sport afferma che gli allagamenti si verificano ad ogni pioggia (vedi risposta all'interrogazione del 21 ottobre). Urgono chiarimenti interni.

I servizi sociali?
Non sono stati destinati nuovi fondi ai servizi sociali, che con la variazione di luglio erano stati mutilati, a parte l'inevitabile copertura di spese aggiuntive (13.000 euro) per l'inserimento di minori in comunità. Tra l'altro persiste l'ambiguità che vede un Consigliere Delegato ai servizi sociali che poi lascia parlare il sindaco sia quando c'è da illustrare i piani che quando c'è da rispondere a domande puntuali. 

Quanto mi chiami e quanto mi costi?
La manovra comprende anche l'aumento di 2.500 euro dei costi di telefonia mobile che si aggiunge ad un aumento di 1.500 euro già inserito nella variazione di luglio. Considerando che questa voce di spesa nel 2018 ammontava a 9.200 euro, ci troviamo di fronte ad un incremento (tra la variazione di luglio e quella attuale) del 40%. Alla nostra richiesta di chiarimenti il sindaco ha risposto che l'incremento è dovuto ad un cambio di gestore. Non suona come un grande affare.

L'AMPLIAMENTO DEL CIMITERO
Metà dei soldi recuperati cancellando il progetto dello studio medico a Sant'Agata, è stata destinata all'acquisizione del servizio di progettazione del primo piccolo ampliamento del cimitero di Camporicco. 
Oltre le considerazioni già fatte sullo 'scippo' a Sant'Agata, ci poniamo una domanda:
non saranno troppi 24.000 euro per progettare lavori che si prevede costeranno 75.000 euro?

DELIBERA RITIRATA
Lo sportello di tesoreria non serve?
Il punto successivo riguardava l'approvazione del testo per mettere a bando il servizio di tesoreria. Questo servizio è necessario per mettere uno sportello (presso una banca) a disposizione dei cittadini che devono effettuare dei pagamenti verso il comune ed anche per gestire i pagamenti del comune verso i propri fornitori.
Abbiamo rilevato nel testo della convenzione un punto che secondo noi non va incontro alla cittadinanza: si sarebbero prese in considerazione anche offerte di banche che non hanno uno sportello nel nostro territorio comunale. In questo caso un cittadino che non abbia la possibilità di fare i pagamenti via internet dovrebbe recarsi in un altro paese (la convenzione proposta diceva vicinale) per pagare i bollettini del comune.
In pratica, chi  un anno fa si era stracciato le vesti per la scomparsa del bancomat di Sant'Agata oggi dice che non serve uno sportello di tesoreria nel territorio comunale perché si può usare Internet!
Saggiamente il Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità la nostra proposta di ritirare il punto e rivedere il testo che verrà portato alla prossima seduta.

INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE
Manutenzione strutture sportive (leggi qui il nostro testo).
La risposta dell’assessore (leggi qui) ci lascia perplessi perché di fatto scarica sulle società sportive gran parte della responsabilità dello stato critico in cui versano le strutture. Questa posizione dell’assessore è peraltro sostenuta dalla nuova convenzione che il sindaco Mandelli impose a fine 2018, non considerando che per le società sportive sarebbe stato troppo oneroso farsi carico della sostituzione di fari a 4 metri d’altezza e della manutenzione degli impianti idraulici ed elettrici.
Male fecero le società a firmare quel testo e prima lo ridiscutono con l'Amministrazione Comunale meglio sarà per tutti, soprattutto per i ragazzi ed i bambini che praticano le attività sportive.

Spostamento del mercato in occasione dei lavori alla stazione MM (leggi qui il nostro testo).
Abbiamo chiesto se fosse vero che i banchi del mercato che insistono sul piazzale sarebbero stati spostati sul lato dei portici di via Papa Giovanni e che la decisione fosse stata presa senza avere coinvolto preventivamente i negozianti ed i residenti.
Ci è stato risposto (leggi qui) che al momento nessuna decisione è stata presa e che stanno studiando la soluzione migliore.
Abbiamo chiesto che quando arrivassero ad avere trovato una possibile soluzione, prima di implementarla coinvolgano (in un’assemblea pubblica) i residenti ed i negozianti in modo da verificare eventuali criticità ed arrivare ad una decisione condivisa.

Sicurezza della ciclabile che collega Cassina al Centro Commerciale di Vignate (leggi testo qui)
L’assessore alla sicurezza ci ha informato (leggi qui) che l’implementazione del sistema di videosorveglianza di cui si parla nel programma elettorale della maggioranza prevede come priorità l’installazione di telecamere solo ai varchi di ingresso e di uscita e solo in un secondo tempo si valuterà la videosorveglianza di alcune zone interne. 
Evito commenti sul tono della parte iniziale della sua risposta considerandolo un effetto del rodaggio.

Tabellone pubblicitario elettronico di via Roma (leggi qui il nostro testo).
Prendiamo atto che è previsto lo smantellamento entro fine anno del tabellone (leggi qui) ma abbiamo espresso le nostre perplessità sulla risposta dell'assessore:
  • come è possibile che il Comune incassi ancora dal Gestore l'affitto per una concessione scaduta da mesi, senza avere fatto una proroga?
  • come è possibile che il Gestore venda ancora contratti pubblicitari senza che abbia l'autorizzazione a trasmettere la pubblicità sul tabellone, visto che la concessione del Comune è scaduta?



venerdì 4 ottobre 2019

Resoconto del Consiglio Comunale


Umiltà e Trasparenza, dove siete?

Una seduta di Consiglio Comunale molto breve, convocata in fretta e furia il 23 settembre, quando la
maggioranza si è accorta che sette giorni dopo sarebbe scaduto il termine per approvare il Bilancio Consolidato, cioè lo strumento che mette insieme il bilancio del nostro comune e quello delle società delle quale la nostra amministrazione detiene una quota di partecipazione (CEM, AFOEL, AMIACQUE, CAP…).
In sede di conferenza di capigruppo, che si è svolta il 26 settembre ed anche durante la seduta di Consiglio del 30, abbiamo espresso il nostro disappunto per i seguenti motivi:

1) L’ordine del giorno, con l'unico punto dell'approvazione del Bilancio Consolidato, è stato deciso dalla Presidente del Consiglio e pubblicato sui manifesti prima
    ancora di sentire i capigruppo, come prevede lo Statuto del nostro Comune: 
    ci è stato negato il diritto di proporre altri punti da inserire all'Ordine del Giorno.
               La risposta che il Presidente ci ha dato in seduta di Consiglio Comunale è stata che, essendo
               stato negato lo stesso diritto anche alla maggioranza, non esiste alcuna violazione dello 
               Statuto 

2)     L’avviso di convocazione non è stato pubblicato sull'albo pretorio 8 giorni prima della seduta
      come prevede lo Statuto del nostro Comune. Si tratta di una formalità, lo ammetto, però la
      risposta del Presidente è degna di un richiamo al rispetto dei cittadini: 
la pubblicazione dell’avviso sull'Albo Pretorio serve per garantire la partecipazione dei cittadini alle sedute, però poiché i cittadini in ogni caso non potrebbero intervenire durante la seduta per interloquire o fare domande, non c’è stata violazione dell’articolo. Cioè, secondo la Presidente del Consiglio Comunale (interpreto io) visto che i cittadini non hanno un ruolo attivo nella seduta non è importante avvisarli per tempo rispetto alla data e ora in cui la stessa si terrà. 

 (per chi non credesse a quanto riporto sono disponibile a fornire la registrazione video o la trascrizione del verbale di seduta)

Avremmo potuto aprire un dibattito sull'ennesima prova di disinteresse di questa amministrazione verso la Trasparenza, sia nei confronti dei consiglieri di minoranza che verso i cittadini.
Abbiamo preferito proseguire chiedendo ed ottenendo che il gettone di presenza che i consiglieri comunali avrebbero dovuto percepire per questa inutile serata venga devoluto a favore di un progetto di inclusione sociale.

Secondo noi il comportamento del Presidente del Consiglio, che non riteniamo agisca a titolo personale ma si faccia portavoce dei sentimenti e dei comportamenti della maggioranza cui appartiene, sia un ulteriore segno di mancanza di rispetto e di umiltà.

Sarebbe stati sufficiente rispondere: signori abbiamo fatto un errore, ci siamo accorti in ritardo di questa scadenza, non lo riteniamo un fatto grave e chiediamo la vostra comprensione e collaborazione affinché il tutto vada in porto senza sforare le date previste per legge.

Invece ci rispondono citando pronunce di giudici, interpretazioni di leggi, svicolano scivolando e  dichiarano sempre di essere dalla parte della ragione.

Attendiamo che prima o poi dimostrino con i fatti di essere dalla parte della Democrazia.

NB: per la cronaca il bilancio consolidato è stato approvato con i voti a favore della maggioranza e, in coerenza con il suo mandato scaduto a maggio, del Consigliere Mandelli.