domenica 21 novembre 2021

La grande occasione persa: di chi è la colpa?

IL MIO BEL PAESE
La scorsa settimana si dibatteva sui social in merito alla qualità della vita nel nostro paese. Io personalmente a Cassina mi trovo molto bene: se si esclude la zona centrale, trovo che il paese sia molto piacevole dal punto di vista urbanistico, il naviglio e le ampie aree verdi sono una cornice perfetta per chi, come me, ama gli spazi aperti. Nei 17 anni vissuti a Sant’Agata ho imparato a conoscere anche la storia del territorio e delle persone, a Cassina trovo tutto ciò di cui ho bisogno.

QUESTIONE DI PROSPETTIVE
Questa visione sarebbe diversa se avessi dei figli in età scolare: in quel caso sarei molto preoccupato e insoddisfatto di fronte alla mancanza di lungimiranza e attenzione ai veri bisogni dimostrata dai nostri Amministratori secondo i quali le cose più importanti per il futuro del nostro territorio sono avere un municipio nuovo e più grande (quando il numero dei dipendenti è in continuo calo a causa dell’automatizzazione di molti servizi) e una caserma della Guardia di Finanza.
Secondo il Sindaco (non solo questo ma anche chi lo ha preceduto) in un paese che cresce demograficamente non servono scuole ampliate e riammodernate, non servono nuovi spazi per la pratica delle attività sportive, non servono servizi a Sant’Agata, ma è più urgente costruire un bel palazzo comunale (perché, come ha detto un anziano Consigliere Comunale, quelli degli altri paesi sono più belli) e una ‘redditizia’ caserma.

IL DADO E' TRATTO
Quasi tutti i nostri Amministratori non hanno figli o nipoti che frequentano o dovranno frequentare le scuole pubbliche nel nostro territorio comunale, né sentono la mancanza di servizi a Sant’Agata e forse per questi motivi dormono sonni tranquilli dopo avere approvato un progetto di cui avranno sfogliato una decina di pagine, più che altro quelle con le fotografie delle nuove palazzine (non è questa una mia speculazione ma un fatto emerso durante tre sedute di Consiglio Comunale tra luglio e novembre). Volendo avere la pazienza di guardare e confrontare tra loro le registrazioni delle tre sedute di Consiglio Comunale (29 luglio, 2 e 11 novembre) in cui si è dibattuto dell’argomento si potrebbe stilare una lista di bugie, contraddizioni, reticenze, imbarazzi, dimenticanze e omissioni che dimostrano la palese impreparazione, o disinteresse, di coloro che hanno approvato decisioni calate dall’alto, obbedendo ciecamente a ordini di scuderia.

L'INDIFFERENZA GENERALE
In questo scenario deprimente, quale ruolo giocano i cittadini con figli o nipoti che frequentano o dovranno frequentare le scuole pubbliche nel nostro territorio comunale?
Quale ruolo giocano quei cittadini che a Sant'Agata aspettano da anni l'inserimento di qualche servizio essenziale?
I genitori saranno contenti di avere un nuovo Grande Municipio invece di una scuola ristrutturata con più aule e laboratori?
I residenti a Sant’Agata si riterranno soddisfatti di avere una caserma della gdf al posto della storica scuola e di vedere ancora rimandati i progetti che erano stati promessi?

Tra giugno e ottobre è stata promossa una raccolta firme per chiedere all’Amministrazione di indire un confronto pubblico prima di prendere le decisioni finali: meno di 1000 cittadini hanno messo il proprio nome su questa iniziativa; se andassimo a leggere i nomi probabilmente troveremmo pochi santagatesi e pochi genitori di bambini in età scolare.
Il 28 ottobre è stato organizzato un presidio davanti al municipio per chiedere il confronto pubblico: erano presenti meno di 40 persone delle quali il 90% gravitava nell'area delle forze politiche di minoranza.

Ritengo che il problema più grave che abbiamo in questo momento non sia il Sindaco Balconi e la sua compagine di governo ma la passività, forse dovrei dire l’indifferenza, della grande maggioranza dei cittadini; brillano per assenza soprattutto quelli direttamente coinvolti dai temi sollevati per contrastare la costruzione del Grande Municipio (si proponeva di spendere la metà dei 4 milioni previsti) e della caserma gdf.
L’indifferenza e il disinteresse dei cittadini avallano le decisioni che sono state prese, perché se le obiezioni arrivano solo dai politici di minoranza e il resto del mondo tace, ogni argomentazione viene derubricata a pura speculazione politica e il gioco diventa più semplice per Balconi e company.

Personalmente sono molto deluso per questa situazione: quando ho deciso di impegnarmi nell'attività politica locale non l’ho fatto per ambizione personale ma perché pensavo davvero di andare a portare la voce dei cittadini in Consiglio Comunale e nelle Commissioni Consiliari. Girando per il paese raccolgo diverse proteste e istanze individuali ma quando parto per una battaglia se mi volto indietro vedo il vuoto alle mie spalle.

AI POSTERI...
Ogni volta che scoppia qualche polemica per il traffico che congestiona via Roma salta fuori la storia della mancata tangenzialina di Cassina de' Pecchi: negli anni '70 del secolo scorso gli Amministratori di allora lasciarono nel cassetto il progetto di aprire una strada che deviasse il traffico di attraversamento a sud del paese e approvarono l’edificazione di un quartiere residenziale.
Tra qualche anno (non molti, temo) quando scoppieranno le polemiche per la mancanza di aule nelle scuole o per l’isolamento di Sant’Agata, sarà molto più facile (grazie ai social e alle registrazioni video) ricordarsi tutti i nomi degli Amministratori che ci hanno donato un Grande Municipio e una caserma circondata da un bel muro altro 3 metri: allora le coscienze si sveglieranno e bombarderanno i social ma purtroppo sarà troppo tardi per risolvere il problema.

ADDIO MONDO REALE?
Il dibattito è scomparso dalle sedi istituzionali e dalle piazze per trasferirsi sui social, andando a mischiarsi con fake news e trolls di varia natura.
Sui social ciascuno può dire la sua nei modi e con i toni che meglio preferisce. Il problema è che alla fine non è sui social che si prendono le decisioni che contano, non è sui social che si progetta il futuro delle prossime generazioni, non è sui social che arrivano i soldi da investire per realizzare i progetti. 
Si può anche scrivere un'intelligente proposta su Facebook ma poi bisogna andare a metterci la faccia nel mondo reale affinché possa essere sostenuta e realizzata.

Un mondo differente non può essere costruito da persone indifferenti.
(Peter Marshall)