Articolo pubblicato da La repubblica.it il 25 ottobre 2017:
MIGLIAIA di tonnellate di rifiuti pericolosi rimessi in circolazione come olio combustibile e venduti come prodotto energetico. Società di copertura che intermediavano la commercializzazione di rifiuto. Fuoriuscite di sostanza inquinante dai serbatoi, usurati dalle sostanze, con il rischio di essere assorbita dal terreno. Arriva in udienza preliminare, fissata per il prossimo 20 novembre, l'inchiesta del pm Letizia e del procuratore antimafia Ilda Boccassini su un presunto, enorme traffico illecito di rifiuti. Secondo quanto ricostruito dalla tenenza di Gorgonzola della Guardia di Finanza, tra il 2010 e il 2015, nel deposito della società Maxcom Petroli, a Cassina de' Pecchi, sarebbero transitate «24.771 tonnellate di olio di sentina proveniente da operazioni di recupero, da qualificarsi come rifiuto pericoloso in ragione del fatto che la sostanza non aveva completato il ciclo di recupero al termine del quale diveniva assimilabile all'olio combustibile denso».
MIGLIAIA di tonnellate di rifiuti pericolosi rimessi in circolazione come olio combustibile e venduti come prodotto energetico. Società di copertura che intermediavano la commercializzazione di rifiuto. Fuoriuscite di sostanza inquinante dai serbatoi, usurati dalle sostanze, con il rischio di essere assorbita dal terreno. Arriva in udienza preliminare, fissata per il prossimo 20 novembre, l'inchiesta del pm Letizia e del procuratore antimafia Ilda Boccassini su un presunto, enorme traffico illecito di rifiuti. Secondo quanto ricostruito dalla tenenza di Gorgonzola della Guardia di Finanza, tra il 2010 e il 2015, nel deposito della società Maxcom Petroli, a Cassina de' Pecchi, sarebbero transitate «24.771 tonnellate di olio di sentina proveniente da operazioni di recupero, da qualificarsi come rifiuto pericoloso in ragione del fatto che la sostanza non aveva completato il ciclo di recupero al termine del quale diveniva assimilabile all'olio combustibile denso».
Sul caso in questione ho ricevuto da parte di alcuni cittadini la richiesta di spiegazioni sulla decisione, annunciata agli organi di stampa dal Sindaco, di non costituire il Comune di Cassina de' Pecchi come parte civile nel procedimento in corso,
In occasione di una riunione dei consiglieri di maggioranza fu posta la questione al Sindaco il quale si riservò di valutare l'opportunità di costituire il Comune come parte civile per richiedere il rimborso dei danni subiti dall'Amministrazione Pubblica in seguito allo sversamento di idrocarburi sul territorio comunale.
Successivamente il Sindaco ha informato verbalmente la Giunta che, dopo avere consultato un Legale, aveva valutato non fosse opportuno compiere questo passo fino a che non si chiuda il procedimento penale in corso, ma di valutare la questione in un secondo tempo.
Non si tratta quindi di una dimenticanza ma di una scelta ponderata fatta dal Sindaco che ha la titolarità e la competenza sia sulle questioni legali che sulla gestione del Demanio e Patrimonio comunale.