mercoledì 29 gennaio 2020

Pieni poteri


Prima o poi il messaggio arriva, lo stile è più soft di quello del leader nazionale ma nei fatti la linea è la stessa.

 La seduta di Consiglio Comunale che si è svolta ieri sera, oltre ad avere trattato come sempre le interrogazioni e le interpellanze (sulla colonna destra di questo blog è possibile leggere i testi di quelle presentate da noi del Comitato Civico Cassina e le relative risposte della Giunta), ha affrontato temi di ordinaria amministrazione, come il rinnovo delle convenzioni con altri comuni sui servizi di Polizia Locale e di Gestione dell'Ufficio Gare e Appalti (Centrale Unica di Committenza).

La seduta si è animata nel momento in cui si è proceduto alla elezione dei membri della nuova Commissione di Garanzie Statutarie. 
Ho deciso di focalizzare questo articolo sul tema che ai più potrebbe sembrare banale ma che in realtà mette a nudo una questione molto delicata: la Partecipazione.

CI SIAMO RIFIUTATI DI PARTECIPARE ALLA COMMEDIA
Parto da quanto accaduto ieri e di seguito, per chi volesse approfondire, fornisco una spiegazione più strutturata dal punto di vista dei contenuti e dei fatti accaduti negli ultimi tre mesi. 

Ieri sera, prima dell'elezione dei membri della commissione abbiamo letto questa dichiarazione:

L'enunciazione di questo punto all'ordine del giorno la dice tutta sullo stato d'ansia che affligge questa maggioranza. Un'ansia inoculata da un soggetto esterno al gruppo politico che è stato eletto dai cittadini, un soggetto al quale, forse, piace lavorare senza troppi disturbi e senza fare tardi la sera. 

L'enunciazione del punto all'Ordine del giorno recita:

"Elezione membri della commissione garanzie statutarie (composta da soli consiglieri comunali secondo il dettato dei nuovi articoli 73 e ss del regolamento comunale modificato)"
L'oggetto di questo punto qual è? 
Eleggere i membri della commissione garanzie statutarie!

A quale scopo si aggiunge la lunga precisazione tra parentesi?
L'impressione è che si vogliano sottolineare le due novità:

1) abbiamo modificato il regolamento 

2) la commissione adesso è riservata ai consiglieri comunali.

Già che c'eravate avreste potuto essere ancora più precisi e aggiungere, tanto lo spazio c'era, che la commissione da adesso in poi sarà composta da due membri della minoranza e tre membri della maggioranza di cui uno fa il Presidente con il doppio voto!
Già che c'eravate potevate scrivere che avete fatto questa scelta perché i cittadini fanno perdere tempo, bisogna cercarli, poi hanno i loro problemi personali, mettono il becco nelle questioni di cui si occupano i politici.
Potevate scrivere quanto giusta e democratica sia, secondo voi, questa decisione perché eviterà non solo a voi ma anche alle amministrazioni future il grave problema di non potere decidere perché i cittadini vengono a mettere il becco.

Se aveste scritto tutto questo avreste reso pubblico il copione della nuova commedia che andrà in scena ogni volta che si riunirà la nuova Commissione Garanzie Statutarie.

Quali Garanzie fornirà questa nuova Commissione?
Innanzitutto la Garanzia che tutto quello che la maggioranza proporrà alla Commissione delle Garanzie Statutarie non incontrerà ostacoli sul suo cammino.

Dicevamo della commedia che andrà in scena, quale sarà la trama di questa commedia?
In questa commedia reciterà un gruppo di uomini e donne che controlleranno il lavoro che essi stessi hanno prodotto e garantiranno per tutti: si guarderanno allo specchio e diranno "sono proprio bravo, ho fatto tutto ammodo".

Noi del Comitato Civico Cassina non intendiamo fare parte del cast di questa commedia quindi non indicheremo nessun nome sulla scheda di votazione.

Per la cronaca anche gli altri due gruppi di minoranza hanno adottato la nostra linea con il risultato che la commissione composta solo dal Sindaco e da due membri di maggioranza non può considerarsi istituita.
Poiché lo Statuto assegna un ruolo specifico (vedi sotto) alla Commissione delle Garanzie Statutarie adesso il Segretario Generale dovrà verificare sul da farsi.

Per chi non si è stancato di leggere e desidera saperne di più, ecco qualche informazione in più.

CHE COS'È' LA COMMISSIONE DELLE GARANZIE STATUTARIE?
Estratto dell'articolo 27 dello statuto del Comune di Cassina de' Pecchi:
1. Il Consiglio comunale designa i componenti della Commissione per le garanzie statutarie, secondo le procedure previste dal Regolamento del Consiglio comunale. Su tale base il Sindaco procede alla nomina dei componenti e alla costituzione della Commissione.              Ai lavori della Commissione partecipa il Difensore civico senza diritto di voto.     
2. La Commissione per le garanzie statutarie: 
a) esprime parere preventivo su ogni proposta di modifica statutaria e regolamentare; 
b) esprime parere su ogni richiesta di referendum; 
c) esprime, su ricorso, pareri circa l'ottemperanza alle norme del presente Statuto delle decisioni delle commissioni;


COME HA FUNZIONATO FINO AD OGGI?
Applicando le disposizioni del Regolamento del Consiglio Comunale che era in vigore fino al 18 dicembre scorso il Consiglio Comunale eleggeva i sei membri della Commissione dei quali almeno due dovevano essere cittadini esterni al Consiglio Comunale. Per le altre quattro posizioni il Consiglio poteva scegliere liberamente se affidarle ai consiglieri comunali oppure ad altri membri esterni.

Una volta eletta, la Commissione nominava il Presidente che non poteva essere un consigliere comunale.
Negli ultimi dieci anni (questo è il periodo di cui ho avuto visibilità diretta) la Commissione Garanzie Statutarie è sempre stata composta da sei membri esterni al Consiglio Comunale
Questa era stata una scelta che i precedenti (non solo l'ultimo) Consigli Comunali avevano fatto con l'obiettivo di istituire un organo consultivo composto da persone che avessero competenze specifiche e fossero soggetti terzi rispetto alla gestione politico-amministrativa del Comune.


CHE COSA FACEVA LA COMMISSIONE?
Ogni volta che si rendeva necessario apportare una modifica ai regolamenti esistenti oppure veniva redatto un nuovo regolamento, il testo preparato dagli uffici, dopo avere ottenuto il via libera dai consiglieri di maggioranza, veniva inviato alla Commissione.
La Commissione esaminava il testo e rilasciava un parere sulla congruenza dei contenuti rispetto alle leggi vigenti, allo Statuto Comunale e agli altri regolamenti in vigore. 
Nella maggior parte dei casi gli uffici e la Maggioranza recepivano le osservazioni proposte dalla Commissione ma si sono verificati anche alcune situazioni (la più recente 12 mesi fa) in cui il testo di un regolamento è stato presentato al Consiglio Comunale senza tenere conto delle raccomandazioni espresse della Commissione. 
Il parere della Commissione era di natura consultiva e non vincolante ma forniva un contributo tecnico prezioso alla Giunta ed al Consiglio Comunale che si apprestavano a votare l'approvazione dei documenti.


CHE COSA E' CAMBIATO?
Negli ultimi sette mesi la Commissione si è ridotta a soli due membri a causa di mandati scaduti o di dimissioni e gli avvisi pubblicati dall'amministrazione non hanno ricevuto riscontro da parte di eventuali nuovi candidati. 
La Segretaria Generale che aveva la necessità di produrre alcuni nuovi regolamenti si è trovata di fronte al problema di una Commissione inefficace (nel senso che con i soli due membri rimasti non poteva indire una riunione valida per numero legale) e quindi impossibilitata a proseguire il lavoro.


Anziché applicare il regolamento e procedere alla nomina di quattro consiglieri comunali per coprire i quattro posti vacanti, la Segretaria Comunale ha suggerito alla Maggioranza una scorciatoia: cambiare il regolamento e ri-definire la composizione della Commissione escludendo i membri esterni e, allo stesso tempo, garantirsi il pieno controllo dei lavori e delle decisioni.

Adesso il Regolamento di Consiglio Comunale, sostanzialmente modificato solo nella parte che riguarda questa Commissione e approvato un mese fa con i soli voti dei consiglieri di maggioranza, prevede che la commissione consiliare sia composta da:
  • Sindaco o assessore delegato del Comune di Cassina de’ Pecchi in qualità di Presidente;
  • 2 consiglieri comunali proposti dalla Maggioranza consiliare;
  • 2 consiglieri comunali proposti dalla Minoranza consiliare.

Non contenti di essersi assicurata la Maggioranza numerica, gli estensori della modifica hanno aggiunto che se la votazione di un documento finisse caso di parità, prevarrebbe il voto del Presidente. Quindi se in una riunione dovesse risultare assente un commissario espresso dalla Maggioranza questa manterrebbe comunque il controllo assoluto.

IL CONTROLLORE DI SÉ STESSO
Con questo nuovo assetto accadrebbe che i consiglieri di maggioranza, dopo avere redatto un testo e dopo averlo verificato e approvato nelle loro riunioni interne, andrebbero in Commissione delle Garanzie Statutarie dove il documento verrebbe approvato grazie ai voti blindati (vedi sopra) e poi andrebbe in Consiglio Comunale dove verrebbe ratificato dalla Maggioranza Consiliare.
A questo punto, vista l'inutilità di una Commissione presidiata dalla Maggioranza,  quel documento redatto da un ufficio del Comune e verificato dal Segretario Generale, potrebbe andare direttamente all'esame del Consiglio Comunale evitando inutili pantomime.
Come potrebbero il Sindaco ed i due commissari espressi dalla Maggioranza affermare che il lavoro da essi stessi proposto sia da rivedere?

ABBIAMO TENTATO DI EVITARE TUTTO QUESTO
Avevamo chiesto di discutere le modifiche al regolamento prima di andare in Consiglio Comunale, siamo stati invitati a duna riunione tra capigruppo alla quale è intervenuta la Segretaria Generale. A quella riunione, però, non era presente nessun membro della Giunta.
La discussione è stata condotta dalla Segretaria la quale ha spiegato chiaramente i motivi della modifica: i membri esterni costituivano un ostacolo ai lavori che lei voleva portare avanti con la massima rapidità.
Alla nostra riposta di applicare il regolamento e inserire quattro consiglieri comunali in Commissione la Segretaria Generale ha opposto un rifiuto senza dare una motivazione plausibile ed il capogruppo di maggioranza è rimasto in silenzio.
Un silenzio che non abbiamo capito se fosse di sostegno alla posizione ostinata e immotivata della Segretaria oppure dettato dall'impossibilità (comprensibile, dato il ruolo di rappresentante di tutta la Maggioranza) di esprimere il suo dissenso dalla stessa.
Abbiamo tentato anche in Consiglio Comunale presentando, tra gli altri, due emendamenti che avrebbero mantenuto le regole originali ma ho già raccontato (nell'articolo del mese scorso) come andò a finire.