Il gioco delle previsioni parte dall’analisi delle ultime tornate elettorali e di primo acchito il quadro sembra chiaro: se il centrodestra si unisce in una sola coalizione si potrebbe anche non andare a votare perché se da un lato l’ascesa di Meloni ha impantanato il Carroccio, alla fine il peso complessivo del centrodestra non cambia.
Il Progetto del Centrosinistra
All’inizio del 2023 il Comitato Civico Cassina e il
Partito Democratico avviano una serie di incontri conoscitivi per esplorare
l’opportunità di costruire uno schieramento basato su una lista di principi programmatici condivisi e allargato a tutte le forze politiche locali (partiti e soggetti
civici) che non si riconoscono nel centrodestra, senza preclusioni o pregiudiziali verso singole persone. Le riunioni si susseguono e si organizza anche un’assemblea pubblica sulle tematiche urbanistiche con l'obiettivo di preparare il terreno toccando i temi che dovrebbero essere quelli più sentiti dai cittadini (scuole, sport, no alla caserma, salvaguardia del territorio, per citarne alcuni).
L’arroccamento dei partiti di destra a difesa
dell’Amministrazione uscente raggiunge il suo obiettivo: con il 31% delle
preferenze Balconi si conferma sindaco e i suoi avversari si spartiscono in
proporzioni quasi eque gli avanzi.
Il grande sconfitto di questa sessione elettorale è il progetto di CAMMINO COMUNE.
I numeri parlano
chiaro: 1600 preferenze in totale, 12 in più di quelle che il Comitato Civico
Cassina aveva ottenuto correndo da solo 5 anni fa, ma soprattutto 80 in meno dei voti
che il PD ha ottenuto, da solo, alle Elezioni Europee. Se ogni elettore che ha votato PD
e M5S alle Europee avesse dato il suo voto anche alla lista che comprendeva i
due partiti, Cammino Comune avrebbe totalizzato 2204 preferenze, tre in meno di
quelle che ha ottenuto la lista Balconi. Ovviamente lo stesso discorso si applicherebbe
anche sul fronte opposto, dove la lista del sindaco uscente ha raccolto quasi
1000 voti in meno rispetto a quanto i partiti che la sostenevano hanno
accumulato alle Europee. Ancora una volta, come 5 anni fa, una new entry sposta
gli equilibri, nel 2019 il Comitato Civico Cassina raccolse tra la sorpresa
generale 1588 voti e quest’anno la novità Sipuò ne prende 1599.
Un dato su cui riflettere: l'elettorato di Sant'Agata, nonostante le ripetute lamentele per la mancanza di servizi e la scarsa attenzione dimostrata nei suoi confronti dall'amministrazione uscente, ha premiato con il 50% delle preferenze la lista Balconi che schierava 4 candidati residenti nella frazione (Cammino Comune ne schierava 2 e Sipuò solo uno).
Il risultato del Comitato Civico Cassina è decisamente
deludente
Eravamo partiti con grande entusiasmo, i 1588 voti del 2019 ci avevano dato lo stimolo per puntare in alto attraverso le alleanze ma i cittadini non hanno premiato la nostra scelta: 409 preferenze totalizzate con sei candidati: cento in meno di
quelle ottenute nel 2014, all’esordio assoluto con cinque candidati. Il mio
risultato personale è in linea con quello del Comitato: 121 preferenze, 50 in
meno rispetto al 2014 e una drastica riduzione del consenso a Sant’Agata. Se
provassi a fare il confronto con il 2019 il risultato sarebbe ancora più
deprimente.
Dopo due settimane e qualche
riflessione a mente fredda i messaggi che porto a casa da questa fallimentare esperienza sono:
1) Le coalizioni che esibivano i simboli di partito hanno lasciato sul terreno un consistente consenso che è andato a premiare (oltre 3000 voti in tutto) le due liste civiche: questo dato, insieme a quello ottenuto nel 2019 dal Comitato Civico Cassina, smentisce ulteriormente la teoria secondo la quale la maggior parte dei cittadini vota il simbolo di partito piuttosto che le persone. Quando pensano ai problemi del loro paese i cittadini preferiscono dare fiducia alle persone che dimostrano di possedere le competenze e le conoscenze necessarie ad affrontare e risolvere i problemi.
2) Questa
tendenza, purtroppo, si scontra con le ombre degli avvenimenti degli ultimi 10-15 anni che
hanno prodotto fratture, rancori e risentimenti che solo attraverso un profondo
ricambio generazionale potranno essere ricomposte.
Per quanto mi riguarda i due messaggi sono chiari e
concludo con un ringraziamento verso tutti coloro con i quali ho condiviso in
questi dieci anni di esperienza amministrativa e rivolgo un sincero augurio di
buon lavoro a chi dal prossimo 28 giugno avrà la responsabilità di occuparsi dei problemi
di un paese che è fermo da troppo tempo.