Ieri sera si è concluso il ciclo di sei serate "Il paese che vuoi tu", sei incontri con i cittadini per condividere bisogni, idee e proposte utili alla redazione del Piano di Governo del Territorio.
Sei serate caratterizzate da una grande partecipazione: cinquanta persone presenti all'assemblea sul verde pubblico, settanta a quella sugli impianti sportivi, centoventi che hanno affollato quella dedicata alla viabilità, sessanta intervenute nella sala del Mulino Dugnani a Sant'Agata, un centinaio alla serata di apertura ed a quella di chiusura.
Non solo quantità ma, soprattutto, qualità e spirito costruttivo negli interventi e nelle proposte.
La partecipazione e le testimonianze di gradimento sul metodo e sull'approccio sono i migliori indicatori di quanto la nostra scelta sia stata giusta e necessaria.
In realtà i tempi stretti che le disposizioni Regionali ci hanno assegnato per completare il PGT avrebbero suggerito un approccio più sbrigativo, senza investire troppo tempo nella partecipazione per dedicarsi anima e corpo alla redazione dei documenti.
Noi abbiamo scelto un metodo diverso, anche innovativo, per favorire la partecipazione abbiamo proceduto in parallelo: mentre i tecnici ed i progettisti lavoravano sui documenti, noi incontravamo i cittadini, tenendo aperto lo spazio per aggiustare, cambiare e allineare i contenuti alle proposte recepite.
Abbiamo, in questo modo realizzato nei fatti quello che è uno dei nostri impegni prioritari: l'ascolto.
Un ascolto vero e non di facciata, come qualcuno ha voluto e scrivere e raccontare.
I nostri riferimenti sono i bisogni dei cittadini, il programma amministrativo e gli obiettivi in materia di sviluppo e tutela del territorio e dei servizi.
Le proposte avanzate dai cittadini sono state, in alcuni casi, contrastanti tra loro, come è normale che accada se si considera che i bisogni e gli interessi sono diversi tra i cittadini stessi.
Adesso noi amministratori abbiamo il compito di decidere e lo faremo tenendo in considerazione, i bisogni espressi, il programma e gli obiettivi.
Restiamo indifferenti rispetto a chi diffonde informazioni false e in malafede.
Non sprechiamo il denaro pubblico, questo PGT costerà un quarto della somma spesa da chi non è stato poi capace di portarlo a termine in precedenza.
Infatti, è ancora fresco il ricordo di un fallimento che non solo ha determinato la caduta prematura di una Giunta, ma ha paralizzato lo sviluppo del nostro territorio negli ultimi cinque anni.
Ciò che conta non sono le parole, ma i fatti; sui fatti e sui risultati ci vogliamo confrontare con tutti i cittadini, in maniera partecipativa e trasparente.
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