domenica 24 gennaio 2021

Una (vecchia) proposta per il Cimitero

In coerenza con il nostro impegno di collaborare con l'attuale Amministrazione per la realizzazione degli obiettivi del Programma Elettorale del Comitato Civico Cassina, abbiamo presentato al Vice Sindaco una proposta che potrebbe risolvere un problema che da un decennio ormai affligge la nostra Comunità.

Da oltre 10 anni il cimitero di Camporicco si trova in emergenza sia per quanto riguarda la disponibilità di colombari che per l’esaurimento degli spazi destinati alle sepolture in campo comune.
L’Amministrazione D'Amico tamponò provvisoriamente la situazione con la costruzione di circa 90 colombari che si esaurirono in poco tempo tanto che nel 2017, con l'Amministrazione Mandelli che stava redigendo il nuovo Piano Regolatore Cimiteriale, iniziò il dirottamento delle sepolture verso il cimitero di Sant’Agata. Una delibera di Giunta approvata in quell'anno, concede tuttora ai familiari il diritto di trasferire a Cassina le salme dei loro cari nel momento in cui, a seguito di estumulazioni o nuove costruzioni, si liberassero dei posti

L'Amministrazione Mandelli, all’interno della quale ricoprii per quasi 4 anni il ruolo di Assessore ai Servizi Cimiteriali, il 27 novembre 2017 approvò il nuovo Piano Regolatore dei Servizi Cimiteriali. Quel Piano prevede un ampliamento del Cimitero in 3 lotti fino a raggiungere la capienza necessaria a coprire le esigenze dei vent’anni successivi.


AMPLIAMENTO PREVISTO DAL PIANO REGOLATORE CIMITERIALE


Il primo lotto del progetto sarebbe stato realizzato occupando la sede stradale di via Don Verderio deviando il collegamento nord-sud sulla viabilità esistente sul perimetro est del Camposanto. 

Durante la stesura del piano ebbi modo di confrontarmi con diversi professionisti e mi resi conto che l’idea di costruire il primo lotto di ampliamento sul tratto stradale di via Don Verderio sarebbe stato tecnicamente molto complesso per la presenza della rete di sottoservizi e di conseguenza molto oneroso dal punto vista finanziarioConsiderato che per la costruzione dei lotti successivi sui terreni di proprietà privata si sarebbe dovuto avviare un lungo iter di esproprio, elaborai con la collaborazione dell’Ufficio Tecnico comunale una soluzione alternativa per la realizzazione del primo lotto.

AMPLIAMENTO - PIANO B


Questa soluzione prevedeva la costruzione di nuove strutture di colombare a quattro livelli a ridosso del perimetro sud del cimitero di Camporicco, l’unico dei 4 lati che conserva ancora 5 metri di margine sul limite di rispetto della distanza dai fabbricati.
La porzione di parcheggio occupata da questa costruzione sarebbe stata recuperata negli spazi adiacenti, quelli di proprietà comunale oppure, attraverso una convenzione, quelli di proprietà privata. Restava da valutare se occupare comunque la sede stradale per dare continuità oppure collegare i due siti con un attraversamento protetto. 

Questa soluzione avrebbe messo a disposizione lo spazio necessario per costruire da 200 a 300 loculi, una quantità sufficiente a coprire il fabbisogno di circa 8-10 anni. 
Contemporaneamente si sarebbero avviate le procedure di acquisizione degli spazi necessari per realizzare la rimanente parte del Piano Regolatore Cimiteriale. 

Nel mese di giugno del 2017 il sindaco, che deteneva anche la delega ai Lavori Pubblici, ritenne opportuno proseguire con la realizzazione dell'idea originale; 5 mesi dopo approvammo il Piano e, come già noto, due mesi dopo venni rimosso dall'incarico.

Alla luce dei fatti e della situazione odierna, ritengo che la proposta del PIANO B meriti di essere presa in considerazione per mettere la parola fine ad un’emergenza che crea ulteriore disagio alle famiglie già colpite da un lutto.

Questa crisi ha favorito l’incremento delle richieste di cremazioni con conseguente calo della domanda di loculi ma resta l’urgenza di provvedere ad un ampliamento che guardi ad una prospettiva di lungo termine e risolva definitivamente il problema.
Quando ero assessore ricevetti dalla Parrocchia la richiesta di intervenire affinché le famiglie che non desideravano cremare i loro cari non fossero costrette a farlo a causa della mancanza di posti nel cimitero, immagino che lo stesso appello sia stato rivolto anche al Vice Sindaco Vimercati. 
 
L'Amministrazione Balconi ha appena completato la costruzione di 32 loculi nel cimitero di Camporicco per fare fronte alle necessità di breve periodo che comprenderanno sia le nuove sepolture che le eventuali richieste di trasferimento. 
L'attuale Amministrazione ha inoltre dichiarato l'intenzione di rifare completamente il piano e di legarlo all'approvazione della variante al PGT alla quale, come dichiarato nel Documento Unico Programmatico, si prevede di arrivare nel 2023.
In questo modo sarà molto complicato fare fronte all’emergenza con i 32 nuovi loculi e con le estumulazioni periodiche, se tutto va bene forse si tirerà avanti per un paio d'anni confidando sul trend in crescita delle cremazioni.

Per questo motivo abbiamo ritenuto importante e doveroso portare questa proposta all'attenzione del Vice Sindaco Vimercati e lo abbiamo fatto presentando un'interpellanza.

Purtroppo non sono previste sedute di Consiglio Comunale a breve, forse la prima seduta utile per discutere pubblicamente interrogazioni e interpellanze cadrà nel mese di marzo.
In ogni caso il regolamento prevede che l'interpellato dia una risposta scritta entro 10 giorni per cui appena conosceremo la posizione della Giunta ne daremo visibilità.

Avendo lavorato su questo tema a stretto contatto sia con i tecnici del comune che con alcuni professionisti esperti del settore, ho dato la mia piena disponibilità a collaborare perché su temi come questo, secondo me, non esistono posizioni di parte.

venerdì 8 gennaio 2021

Consiglieri Comunali e cittadini presi in giro

"Se per una volta tradisci la fiducia dei tuoi concittadini, non riguadagnerai mai la loro stima e rispetto."
ABRAHAM LINCOLN


L'ILLUSIONE 
Poco più di un anno fa la Giunta Balconi decise di istituire i “GRUPPI DI LAVORO”, definiti come organi di raccordo e di collegamento tra la cittadinanza e l’Amministrazione Comunale

Venne redatto un regolamento secondo il quale "la funzione dei gruppi di lavoro è consentire e facilitare il momento partecipativo di cittadini che si rendono disponibili, ai problemi amministrativi, mediante l’approfondimento di particolari problematiche e il supporto, a titolo di volontariato, in alcune attività della giunta comunale vicine alle proprie competenze e/o professionalità."

Fui l'unico Consigliere Comunale di minoranza che accolse con favore questa novità perché ritenevo che questo provvedimento istituzionalizzava e rendeva trasparente una prassi adottata da molti sindaci i quali, quando affrontano temi di una certa complessità, si affidano a professionisti ed esperti che, di solito, gravitano nella loro area politica. Ero abbastanza certo che anche il Sindaco Balconi avrebbe scelto tra i cittadini che condividono la sua linea politica, però ero convinto che grazie al regolamento redatto dalla maggioranza tutti i cittadini avrebbero saputo chi sono gli esperti chiamati a supporto del Sindaco e, soprattutto, tutti i cittadini avrebbero saputo cosa fanno questi esperti visto che il regolamento prevede la stesura dei verbali di ogni riunione dei Gruppi di Lavoro.

Lo scorso mese di settembre, trascorsi nove mesi dalla nomina ufficiale dei signori Bergomi e Attanasio come membri dei Gruppi di Lavoro, con un'interrogazione chiesi al Sindaco quante riunioni avessero fatto e se fossero disponibili i verbali. La risposta fu che non era prevista la stesura dei verbali ma al Sindaco era sfuggito che il regolamento diceva esattamente il contrario. A metà ottobre protocollai una richiesta di accesso agli atti chiedendo al Segretario Generale di farmi visionare i verbali e non ottenni risposta. Lo scorso mese di dicembre presentai una seconda interrogazione al Sindaco la quale mi rispose che "dal 22 dicembre 2019 il gruppo di lavoro si è riunito quattro volte; sono stati prodotti altrettanti verbali che sono a disposizione dei Consiglieri presso l’Ufficio segreteria con apposita richiesta di accesso agli atti".

Prima presa in giro:

quando chiesi i verbali a settembre il Sindaco, davanti a tutti i Consiglieri Comunali ed ai cittadini, rispose che non c'erano i verbali e a dicembre invece i verbali sono saltati fuori!

Seconda presa in giro:

a dicembre, quindi, il Sindaco, davanti a tutti i Consiglieri Comunali ed ai cittadini, risponde che i verbali ci sono ma se li voglio visionare devo fare una richiesta di accesso gli atti. Peccato che io quella richiesta di accesso agli atti l'avevo già protocollata il 14 ottobre e, a oltre due mesi di distanza, nessuno mi aveva ancora risposto. Sentitasi chiamata in causa per questa sua inadempienza, il Segretario Generale chiede di verbalizzare che, cito testualmente, "il 14 ottobre non c'era nessun verbale". 

Dopo Natale ricevetti finalmente copia dei verbali e appurai che il gruppo di lavoro si era riunito 4 volte in nove mesi: 22 gennaio, 8 aprile, 1 settembre e 1 ottobre. Secondo il Segretario Generale al 14 ottobre non esisteva nessun verbale mentre il 22 dicembre il Sindaco affermava che i verbali erano stati prodotti. A questo punto l'unica spiegazione che posso dare a tutto ciò è che dopo la mia seconda interrogazione, protocollata a inizio dicembre, qualcuno abbia scritto i verbali facendo affidamento sulla memoria di chi aveva partecipato. Una memoria fragile, mi viene da dire leggendo i contenuti dei documenti.

Terza presa in giro:

Dopo avere letto i verbali mi sono chiesto se il Sindaco pensi che io, gli altri Consiglieri Comunali (anche quelli di maggioranza) e i cittadini siamo degli imbecilli: una persona dotata di buon senso e rispettosa degli altri avrebbe ammesso l'errore di essersi dimenticata di fare i verbali e si sarebbe presa l'impegno di rispettare il regolamento per le occasioni future. In questo caso invece si tiene la linea di non ammettere mai un errore, nemmeno quando l'errore non si può nascondere, e di farsi beffe di tutto il Consiglio Comunale e dei cittadini, perché le risposte contraddittorie, se non false, sono state date nel corso di due Assemblee Istituzionali pubbliche.

SIAMO ALLE SOLITE, QUALE TRASPARENZA?

Purtroppo, per ora, devo ammettere che i miei colleghi Consiglieri di Minoranza avevano ragione: non c'è nulla di trasparente in questa novità dei gruppi di lavoro della Giunta Balconi perché di ciò che abbiano fatto e si siano detti nelle 4 riunioni del 2020 nessuno (al di fuori di chi c'era) ne può sapere nulla. Su quei fogli che il Sindaco chiama verbali si  legge l'oggetto della riunione ma non c'è la minima narrazione di cosa si sia discusso, di cosa abbia detto chi è intervenuto e di cosa si sia concluso. Di solito i verbali riportano almeno questi tre elementi.
Io stimo l'architetto Attanasio che conosco dal 2013 e apprezzo la sua serietà e la sua professionalità, non conosco personalmente il signor Bergomi ma molti parlano bene di lui per quanto ha fatto quando è stato Sindaco. Sono convinto che entrambi abbiano lavorato nell'interesse di tutti noi cittadini di Cassina de' Pecchi, però mi domando perché non se ne dia visibilità con quella trasparenza che tanto volte questa Maggioranza ha sbandierato a parole.

TUTTO VERO?
Qualcuno si domanderà cosa ci fosse scritto in quei quattro verbali.

Li metto qui sotto in versione integrale e non sarà una lunga lettura!
Non hanno sprecato nemmeno la carta intestata, si suppone che le firme siano autentiche ma nel secondo verbale a fronte di 3 partecipanti dichiarati sono state apposte 4 firme!
Tra l'altro, chi li ha scritti non si è impegnato molto perché gli ultimi due sono esattamente uguali!
Complimenti!