DISAVANZO E TASSE
La novità più importante che ci
aspettavamo riguardava la riduzione dell’IRPEF che nel 2020 era stata
portata al limite
massimo consentito dalla legge, 8 per mille, per ripianare il disavanzo di
bilancio ereditato dalla precedente amministrazione. A quel tempo avevamo suggerito
altre strade per risolvere il problema, avevamo ritenuto eccessivo prelevare
mezzo milione di euro in più dalle tasche dei cittadini, quando ne sarebbe
bastata la metà, e avevamo indicato la possibilità di fare economie di spesa. Non
siamo stati ascoltati ma due anni dopo viene annunciato che il piano di
recupero procedeva con largo anticipo rispetto ai tempi previsti e nel bilancio
di previsione era stata prevista una riduzione dell’IRPEF nell’ultimo anno di mandato.
Lunedi sera scopriamo che il piano di recupero in 15 anni del disavanzo di bilancio in realtà è stato portato a termine in poco più di due anni. Non è una barzelletta
e nemmeno una boutade dell’opposizione, basta andare a leggere i verbali o
vedere le videoregistrazioni delle sedute. A questo punto, direbbe qualcuno, l’IRPEF
tornerà al 6 per mille! E invece no, perché siccome non si riesce a fare
quadrare il bilancio a causa di maggiori spese, quei soldi tornano comodi: invece di lavorare e sudare per identificare economie di spesa è sembrato più semplice tenersi il gruzzolo di tasse inizialmente destinato a coprire in famigerato disavanzo che non c'è più. Mi vengono
in mente i grandi politici che gridavano Roma ladrona, che parlano della sinistra
come partito delle tasse e si ergono a paladini dei cittadini oppressi dalla
gabelle. Cassina de’ Pecchi è un posto speciale perché qui succede l’esatto contrario.
P.S. se qualcuno avesse dei dubbi
sull’esistenza reale di un disavanzo così disastroso per il quale erano stati previsti
15 anni di lacrime e sangue (cit.) per poi azzerare tutto in tre anni
scarsi, si rivolga a chi se ne intende più di me. Io guardo i fatti e faccio
delle considerazioni, punto e stop.
I SEGRETI DELLA GIUNTA
Qualcuno dirà che ho la fissa della trasparenza, è vero. Tra il 2020 e il 2021
ho fatto pressioni sul sindaco affinché informasse (come da regolamento inventato,
scritto e votato da lei e dalla sua maggioranza) i cittadini sulle attività svolte
dal gruppo di lavoro sull’Urbanistica del quale fanno parte il sindaco stesso, il
suo vice e due professionisti con un importante trascorso nella politica
locale. Dopo un tira e molla tra risposte evasive alle interrogazioni e richieste
di verbali disattese, il sindaco ci rispose che “alcuni temi affrontati necessitano
di rimanere riservati, essendo tematiche che riguardano scelte tecniche e
politiche”. Per inciso in quel periodo l’Amministrazione stava redigendo la variante
del PGT ed era già in ritardo rispetto ai tempi precedentemente annunciati.
Nella programmazione annuale del 2021 l’Amministrazione
aveva inserito l’obiettivo di “cooperazione con istituti universitari per la
riqualificazione di futuri assetti urbanistici nell’ottica anche del quadro più
ampio di revisione del PGT”. Abbiamo chiesto di sapere come sta andando
quella collaborazione e con quali istituti universitari si stia ragionando sui futuri
assetti urbanistici del nostro territorio. La risposta del sindaco è stata:
“siamo in contatto con un’Università non solo per il PGT ma anche per altri
progetti però è prematuro rendere pubbliche le informazioni”.
A quanto pare, però, le attività e le decisioni della Giunta sono segrete anche
per gli altri consiglieri della maggioranza stessa, non solo per i cittadini e
per l’opposizione. Lo testimonia l’intervento del Consigliere Ferrarini che ha chiesto al sindaco maggiore rispetto per sé e per i suoi colleghi consiglieri di maggioranza che non fanno parte della Giunta. Secondo Ferrarini, lui e i suoi colleghi sono venuti a conoscenza
dell’approvazione del progetto per l’area sportiva di Viale Trieste dai giornali
prima ancora che dal loro sindaco o dall’assessore ai Lavori Pubblici o da
quello delegato allo Sport.
Insomma, i messaggi di questa Giunta sono chiari:
lasciateci lavorare in santa pace, prima o poi vi faremo sapere, si prega di
non parlare al conducente, non disturbare, stiamo lavorando per voi, andrà
tutto bene.
Manca un anno alla fine del mandato… tic, tac, tic, tac