domenica 23 giugno 2024

La sentenza elettorale

Nel 2019 la Lista del Centrodestra guidata da Balconi, che era riuscita a stampare sul suo logo solo il simbolo della Lega mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia (che insieme pesavano metà dei Padani) appoggiavano la lista guidata da Maggio, aveva vinto le elezioni con il 29% delle preferenze lasciando al rivale la fetta più piccola (17%) della torta del centrodestra.
Il centrosinistra guidato da Mandelli che inseguiva il bis non aveva raggiunto il 25% e aveva staccato di 200 voti il Comitato Civico Cassina (21%) unica lista in gara senza l'appoggio dei partiti. Il M5S completava lo scenario con un 7%.

Cinque anni dopo
Il gioco delle previsioni parte dall’analisi delle ultime tornate elettorali e di primo acchito il quadro sembra chiaro: se il centrodestra si unisce in una sola coalizione si potrebbe anche non andare a votare perché se da un lato l’ascesa di Meloni ha impantanato il Carroccio, alla fine il peso complessivo del centrodestra non cambia.
L’unica chance per evitare il bis di un’amministrazione arrogante e inconcludente sarebbe quella di unire tutte le forze che gravitano nel Centro e nel Centrosinistra.

Il Progetto del Centrosinistra
All’inizio del 2023 il Comitato Civico Cassina e il Partito Democratico avviano una serie di incontri conoscitivi per esplorare l’opportunità di costruire uno schieramento basato su una lista di principi programmatici condivisi e allargato a tutte le forze politiche locali (partiti e soggetti civici) che non si riconoscono nel centrodestra, senza preclusioni o pregiudiziali verso singole persone. Le riunioni si susseguono e si organizza anche un’assemblea pubblica sulle tematiche urbanistiche con l'obiettivo di preparare il terreno toccando i temi che dovrebbero essere quelli più sentiti dai cittadini (scuole, sport, no alla caserma, salvaguardia del territorio, per citarne alcuni). 

La clamorosa rottura verificatasi nel centrodestra genera una brusca accelerata nei lavori di costruzione del progetto: si uniscono al gruppo il M5S e la lista civica Insieme Miglioriamo Cassina, fondata dal consigliere comunale Luigi Ferrarini che da qualche mese ha abbandonato la Maggioranza. Nel frattempo, sull'onda dell'opposizione a nuovi insediamenti su terreno agricolo previsti dal PGT Balconi, nasce un soggetto civico che sta lavorando ad una proposta programmatica per molti versi affine al progetto del Centrosinistra. 
Nei primi mesi dell'anno, con l’obiettivo di costruire un'alleanza solida e di ampio spettro, si avviano confronti con gli esponenti locali di Azione e Italia Viva e con Sipuò, il nuovo soggetto civico ambientalista. La storia politica di Cassina De’ Pecchi degli ultimi 15 anni, e gli attriti a livello nazionale tra alcuni partiti, fanno fallire questi ultimi tentativi: pregiudiziali ad personam e rigide posizioni ideologiche hanno la meglio sulla necessità di concentrarsi sui bisogni del paese.

Le forze che sarebbero necessarie a evitare il Balconi-bis si frammentano su tre liste: LA SVOLTA, teoricamente orientata a destra ma senza il sostegno dei partiti, CAMMINO COMUNE (con il Comitato Civico Cassina, il Partito Democratico, il M5S e Insieme Miglioriamo Cassina) e SIPUO'.

L’arroccamento dei partiti di destra a difesa dell’Amministrazione uscente raggiunge il suo obiettivo: con il 31% delle preferenze Balconi si conferma sindaco e i suoi avversari si spartiscono in proporzioni quasi eque gli avanzi.

Il grande sconfitto di questa sessione elettorale è il progetto di CAMMINO COMUNE.
I numeri parlano chiaro: 1600 preferenze in totale, 12 in più di quelle che il Comitato Civico Cassina aveva ottenuto correndo da solo 5 anni fa, ma soprattutto 80 in meno dei voti che il PD ha ottenuto, da solo, alle Elezioni Europee. Se ogni elettore che ha votato PD e M5S alle Europee avesse dato il suo voto anche alla lista che comprendeva i due partiti, Cammino Comune avrebbe totalizzato 2204 preferenze, tre in meno di quelle che ha ottenuto la lista Balconi. Ovviamente lo stesso discorso si applicherebbe anche sul fronte opposto, dove la lista del sindaco uscente ha raccolto quasi 1000 voti in meno rispetto a quanto i partiti che la sostenevano hanno accumulato alle Europee. Ancora una volta, come 5 anni fa, una new entry sposta gli equilibri, nel 2019 il Comitato Civico Cassina raccolse tra la sorpresa generale 1588 voti e quest’anno la novità Sipuò ne prende 1599.

Un dato su cui riflettere: l'elettorato di Sant'Agata, nonostante le ripetute lamentele per la mancanza di servizi e la scarsa attenzione dimostrata nei suoi confronti dall'amministrazione uscente, ha premiato con il 50% delle preferenze la lista Balconi che schierava 4 candidati residenti nella frazione (Cammino Comune ne schierava 2 e Sipuò solo uno). 

Il risultato del Comitato Civico Cassina è decisamente deludente
Eravamo partiti con grande entusiasmo, i 1588 voti del 2019 ci avevano dato lo stimolo per puntare in alto attraverso le alleanze ma i cittadini non hanno premiato la nostra scelta: 409 preferenze totalizzate con sei candidati: cento in meno di quelle ottenute nel 2014, all’esordio assoluto con cinque candidati. Il mio risultato personale è in linea con quello del Comitato: 121 preferenze, 50 in meno rispetto al 2014 e una drastica riduzione del consenso a Sant’Agata. Se provassi a fare il confronto con il 2019 il risultato sarebbe ancora più deprimente.

Dopo due settimane e qualche riflessione a mente fredda i messaggi che porto a casa da questa fallimentare esperienza sono:

1)     Le coalizioni che esibivano i simboli di partito hanno lasciato sul terreno un consistente consenso che è andato a premiare (oltre 3000 voti in tutto) le due liste civiche: questo dato, insieme a quello ottenuto nel 2019 dal Comitato Civico Cassina, smentisce ulteriormente la teoria secondo la quale la maggior parte dei cittadini vota il simbolo di partito piuttosto che le persone. Quando pensano ai problemi del loro paese i cittadini preferiscono dare fiducia alle persone che dimostrano di possedere le competenze e le conoscenze necessarie ad affrontare  e risolvere i problemi.

2)     Questa tendenza, purtroppo, si scontra con le ombre degli avvenimenti degli ultimi 10-15 anni che hanno prodotto fratture, rancori e risentimenti che solo attraverso un profondo ricambio generazionale potranno essere ricomposte.

Per quanto mi riguarda i due messaggi sono chiari e concludo con un ringraziamento verso tutti coloro con i quali ho condiviso in questi dieci anni di esperienza amministrativa e rivolgo un sincero augurio di buon lavoro a chi dal prossimo 28 giugno avrà la responsabilità di occuparsi dei problemi di un paese che è fermo da troppo tempo.

mercoledì 1 maggio 2024

(s)Bilancio di mandato

Nelle scorse settimane l’Amministrazione Comunale ha lasciato nelle cassette postali di alcune famiglie, non tutte, un fascicolo di 23 pagine patinate dal titolo Bilancio sociale di mandato.

Cos’è il Bilancio sociale di mandato? È lo strumento di trasparenza e rendicontazione, adottato dall'Amministrazione per dare conto, in modo chiaro e verificabile, dello stato di attuazione degli impegni assunti con i cittadini all'inizio del mandato 2019-2024.

Trasparenza e Partecipazione avrebbero voluto che il Sindaco convocasse, almeno una volta nei suoi 5 anni di governo, un Consiglio Comunale aperto (prescritto dallo Statuto Comunale ma mai convocato) e si confrontasse direttamente con i cittadini attraverso un dialogo ed un confronto costruttivo.
Purtroppo anche in questa occasione la Giunta è rimasta arroccata nel Palazzo dal quale ha diramato la sua versione, e ha celebrato la sua autovalutazione.

In mancanza di contradditorio mi resta solo da esporre unilateralmente la valutazione che ho redatto analizzando uno per uno i 91 punti del Programma Elettorale che i cittadini hanno premiato 5 anni fa. 

Area ex Nokia. Non è vero, come dichiara il Sindaco, che sia stata azzerata la logistica perché Cortilia riceve e spedisce le sue merci utilizzando tir, camioncini o furgoni e non le fa trasportare dalla cicogna.
Non è nememno vero che le decisioni importanti siano state prese, come promesso, confrontandosi con i cittadini. Basta leggere gli articoli precedentemente pubblicati su questo blog.

Trasparenza e partecipazione. In quest'area l'unico impegno rispettato è stato quello di rispristinare l'Ufficio Stampa, una spesa evitabile in più per i cittadini.

Viabilità. L'unico punto realizzato in quest'area è la riapertura di via Leonardo da Vinci. E' stata dimenticata, tra le altre, la promessa di  redigere "un Piano Urbano del Traffico che proponga una visione globale della viabilità cittadina, per la soluzione di alcune criticità (ex. via Venezia, Padana Superiore, via Pertini, via Volta)"

Sulla Sicurezza è stato realizzato quanto promesso nel Programma.

Urbanistica: il PGT è stato redatto a fine mandato e di conseguenza il territorio si trova nelle stesse condizioni di 5 anni fa.

Lavori Pubblici. Quasi completata la nuova illuminazione pubblica ma il tratto di ciclabile lungo il naviglio tra Cassina e  Villa Pompea resta ancora al buio e delle scuole abbiamo già parlato negli articoli precedenti.

Cultura. Sul fascicolo diramato dal Sindaco si vanta la ristrutturazione del teatro che invece è rimasto chiuso per tutta la stagione senza che i lavori siano ancora iniziati. A parte le feste e le mostre, che sono state apprezzate, resta almeno un 50% di promesse non mantenute.

Servizi sociali Anche in questo caso un programma completato a metà, mancano le iniziative per aiutare chi ha perso il lavoro, l'accesso a prezzi calmierati ai cineforum e alle attività culturali per i ragazzi, il programma annuale di serate di intrattenimento per i cittadini, l'ampliamento della rete di collaborazione con altre realtà che si occupano del sociale.

Istruzione. Nota positiva: mi risulta che in questa area siano stati raggiunti gli obiettivi di Programma.

Sport e tempo libero. Rifatta la tensostruttura di via radioamatori e convertiti a led gli impianti di illuminazione di alcune strutture. Mancate le promesse sul nuovo polo sportivo di Viale Trieste e sul miglioramento delle altre strutture: i nuovi spogliatoi alle tensostrutture non sono stati nemmeno progettati e la palestra di via radioamatori perderà l'omologazione per la disputa delle gare agonistiche. 

Verde ed ecologia: tutte le promesse e le idee per migliorare il servizio sono rimaste nel cassetto: Sistemati alcuni parchi pubblici ma la percentuale di rispetto degli impegni è sotto il 25% con costi in aumento e qualità del servizio più scadente.

Sant’Agata: della lunga lista di promesse sono state mantenute solo la sistemazione del parco giochi e il Bancomat. Nel suo bilancio di mandato il Sindaco ha dimenticato di parlare della mancanza del medico ma vanta un progetto che non era nel programma elettorale: una caserma nell’unico edificio pubblico storico del paese.

Commercio e turismo. Turismo non pervenuto mentre per il commercio è stato rispettato solo l'impegno di continuare l'organizzazione della festa d'Autunno.


CONCLUSIONE

Preciso che, al contrario di ciò che ha fatto il Sindaco, questa valutazione unilaterale non considera tra i risultati raggiunti anche quei progetti che, nelle intenzioni di chi sta chiudendo il suo mandato, dovrebbero partire nel prossimo quinquennio (vedi rotatoria di Viale Trieste, per esempio).

Se il Sindaco avesse fatto un'analisi meno emozionale e più pragmatica di quanto portato a termine rispetto a quanto promesso cinque anni fa, avrebbe scoperto di avere mantenuto il 35-40% degli impegni assunti nel suo programma elettorale.

Se avesse presentato la sua versione di bilancio di mandato in un confronto aperto con i cittadini avrebbe avuto la possibilità di spiegare meglio i motivi per i quali manca quel 60-65%.

Adesso cala il sipario e si marcia verso l'8 giugno, quando ciascuno farà le proprie valutazioni.

lunedì 15 aprile 2024

Elezioni 2024: nasce CAMMINO COMUNE

Mancano cinquanta giorni alle prossime elezioni amministrative di Cassina de’ Pecchi: sabato 8 e domenica 9 giugno saremo chiamati a scegliere il prossimo sindaco, una scelta che si baserà sulla valutazione dell’operato di chi ci ha amministrato in questi ultimi cinque anni. Se quando si vota per il Parlamento Italiano o per quello Europeo la scelta è in molti casi influenzata dall’orientamento politico o dalla maggiore attrattività di un leader rispetto ad un altro, quando si tratta di scegliere se confermare, oppure no, il sindaco uscente ciascuno di noi può fare la propria valutazione in maniera diretta e relativamente semplice:

  • camminando per le vie e le piazze del territorio comunale si osservano le condizioni delle strade, dei marciapiedi, dei parchi pubblici, dell’illuminazione, delle alberature...;
  • se si hanno figli o nipoti che frequentano le scuole o praticano attività sportiva, si verifica la qualità del servizio, lo stato delle strutture, la disponibilità di spazi adeguati;
  • quando si sottopongono agli amministratori comunali i problemi di sicurezza o le richieste di assistenza, si verifica la disponibilità all’ascolto, l'efficacia delle soluzioni proposte e la tempestività di intervento.

Sulla base dei risultati di queste valutazioni nasce una proposta alternativa alla riconferma di coloro che dal 2019 amministrano Cassina de’ Pecchi, una proposta costruita combinando competenze, energie ed esperienze. Una proposta che ha l’obiettivo di mettere al centro dell'azione amministrativa il Cittadino e i suoi bisogni, con l'impegno all'ascolto e a favorire il coinvolgimento e la partecipazione della comunità nelle fasi di costruzione dei progetti strategici per il nostro territorio. 

La proposta alternativa si chiama Cammino Comune, una coalizione  costituita da cittadini che rappresentano diverse realtà del nostro territorio e guidata da una persona che da 50 anni è attiva in molteplici contesti sociali della nostra comunità prevalentemente concentrati sui servizi ai Cittadini: Domenico Depascale, Mimmo per molti di noi.

Della squadra fanno parte il Comitato Civico Cassina, fondato 11 anni fa e rappresentato in Consiglio Comunale dal 2014 ad oggi, il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e la lista civica di recente costituzione Insieme Miglioriamo Cassina.

Mimmo è un volto noto nella nostra comunità, apprezzato e riconosciuto per la sua professionalità, disponibilità, competenza e concretezza. Mimmo è la persona di cui ha bisogno il nostro paese per voltare pagina, per passare dalle promesse non mantenute ai fatti concreti, per passare da una gestione avventurosa delle risorse ad una programmazione strutturata, mirata alla risoluzione dei problemi e al rilancio di Cassina de’ Pecchi.

I problemi da risolvere sono aumentati, le risorse economiche e umane saranno sempre limitate: sarà necessario concentrarsi sulle priorità partendo dai bisogni delle famiglie, dalla ristrutturazione degli edifici scolastici e dal rinnovamento e ampliamento degli spazi per lo sport. Istruzione ed educazione allo sport sono le fondamenta di una comunità civile e il propellente della formazione dei giovani cassinesi.

Personalmente ho deciso di mettermi ancora a disposizione perché credo in questo nuovo progetto, metto a disposizione l’esperienza maturata in dieci anni spesi tra un ruolo di Giunta e quello di opposizione, mi porto appresso un bagaglio di cose fatte bene ed errori da non ripetere, mi impegno ad agire con determinazione e umiltà perché chi lavora può sbagliare ma solo chi riconosce i propri errori ha la possibilità di migliorarsi.

Sono fiducioso e credo in questo progetto perché Mimmo Depascale è una persona perbene, capace e affidabile; sono fiducioso perché la squadra è composta da persone serie, competenti, motivate e determinate a favorire il cambiamento attraverso la collaborazione, l'ascolto e la critica costruttiva

venerdì 22 marzo 2024

Una caserma per riqualificare Sant'Agata

Il più grande progetto che l'assessore Varisco porterà nella sua frazione è la nuova caserma della Guardia di Finanza che nella sua mente e in quella dei suoi colleghi di maggioranza, sindaco in testa, darà lustro al piccolo borgo e stimolerà la ripresa dell'economia locale.
Se qualcuno osasse pensare che con questa scelta il sindaco getti dal... balcone 3 milioni di euro che sarebbero stati più utili se spesi nella ristrutturazione egli edifici scolastici, sbaglia: il capogruppo Mazzoni ha spiegato che si tratta invece di un investimento importante che metterà a reddito la vecchia scuola abbandonata. Si sappia che la Guardia di Finanza pagherà puntualmente un canone di affitto che andrà a rimpolpare le casse comunali.
Facciamo due conti?
Il comune investe 3 milioni per poi riscuotere una pigione di €70.847,50 ! 
Al mese? 
No, all'anno!
Per chi non credesse alle mie parole posso mettere a disposizione il documento di accordo tra le parti.

Questa volta sarò breve e invito tutti gli interessati a guardare questo video nel quale:
1) il Consigliere Tacconi legge una mozione che chiede al sindaco di stralciare il progetto della caserma e spendere i 3 milioni per sistemare le scuole (durata circa 4 minuti)
2) io, in qualità di capogruppo di minoranza, intervengo a sostegno della proposta (durata circa 4 minuti)
3) il capogruppo di maggioranza propone la bocciatura della proposta  (durata circa 6 minuti)
4) il sindaco boccia la proposta affermando di avere già speso molti soldi sulle scuole ma  senza spiegare coem mai piova ancora nelle aule e recentemente sia anche crollato un controsoffitto sui banchi della scuola di infanzia (durata circa 4 minuti)
5) io torno sull'argomento scuole durante la discussione sulla variazione di bilancio (durata circa 3 minuti)

venerdì 23 febbraio 2024

Tre milioni per una caserma e le scuole vanno in pezzi

"La caserma della Guardia di Finanza è un'opera importante per riqualificare la frazione di Sant'Agata per la quale nessuno fa niente".

Con queste parole l'Assessore al bilancio rispondeva un mese fa a un consigliere di minoranza che contestava una spesa di 3,1 milioni di euro per un'opera che non porta alcun beneficio ai cittadini.

Abbiamo domandato perchè il sindaco non chiedesse allo Stato di finanziare l'opera anziché usare le risorse economiche locali e ci è stato risposto che secondo lei questo è il modo corretto di operare.

Negli anni precedenti abbiamo presentato osservazioni e istanze con le quali si proponeva di utilizzare gli oneri provenienti dalla Riqualificazione della ex Nokia Siemens (ad oggi si parla di ben 8 milioni di euro) per ristrutturare gli edifici scolastici che versano in gravi condizioni.
Cito alcune risposte tra quelle ricevute: 
"La Guardia di Finanza vuole venire a Sant'Agata"
"Le strutture commerciali della frazione ne beneficeranno perché il personale GdF andrà a bere il caffè e a fare la spesa"
"Per le scuole utilizzeremo altre risorse, parteciperemo ai bandi..."

L'Amministrazione Comunale è arrivata a fine mandato e nelle scuole filtra ancora acqua piovana, crollano pezzi di soffitto e si bloccano gli impianti di riscaldamento; se io, moltissimi anni fa, sedevo in classe con il grembiule nero e il fiocco blu, oggi i bambini cassinesi per seguire le lezioni e consumare i pasti dovrebbero indossare il cappotto e l'elmetto!

L'Amministrazione Comunale è arrivata a fine mandato, i costi previsti per il progetto sono saliti da 2 a 3,1 milioni ma i lavori non sono ancora iniziati. A inizio febbraio il sindaco dichiarò alla stampa che nel giro di poche settimane sarebbe stato aperto il cantiere ma ecco il colpo di scena: il comune di Gorgonzola approva una delibera che smonta la narrativa del sindaco Balconi!

La delibera della Giunta Comunale di Gorgonzola dichiara che a fronte di "contatti intercorsi con il Corpo della Guardia di Finanza", intende "avviare le azioni necessarie alla sottoscrizione di una convenzione per la realizzazione dell’opera a cura e spese dello Stato su area comunale già identificata".

Come mai se il 20 settembre scorso, rispondendo ad una nostra interpellanza (leggi qui), il sindaco Balconi dichiarò di avere raggiunto l'accordo con la Guardia di Finanza per la costruzione della caserma a Sant'Agata, adesso il comune di Gorgonzola pubblica un atto ufficiale dichiarando che la GdF ha chiesto di costruirgli una caserma nel suo comune?

La domanda che più mi turba, però, è: 

perchè, mentre il sindaco di Gorgonzola delibera la costruzione di una caserma della Guardia di Finanza a spese dello Stato, quello di Cassina de' Pecchi preferirebbe pagarla  prelevando 3,1 milioni di euro dalle tasche dei suoi cittadini?

Nel frattempo oggi, 23 febbraio 2024, è crollato un altro pezzo del controsoffitto nella scuola per  l'infanzia di via Gramsci!


mercoledì 24 gennaio 2024

Consiglio Comunale, approvata la Variante al PGT

Dopo la tarantella natalizia con ben due consigli comunali convocati picchiando i pugni sul tavolo e poi rinviati per impreparazione, di certo non una bella immagine, la Variante al PGT è arrivata sui tavoli del Consiglio Comunale. I consiglieri di maggioranza (vecchia e nuova) avevano strombazzato in campagna elettorale l’avvento di un nuovo PGT come la più importante priorità del loro mandato ma invece sono andati addirittura fuori tempo massimo (anche se, forse, la solita confusione legislativa salverà capra e cavoli).

Evito di entrare nella diatriba che ha dimezzato il Consiglio Comunale lasciando in aula solo 9 consiglieri che a maggioranza assolutissima (c'erano solo loro) hanno approvato o bocciato le oltre ottanta osservazioni presentate da cittadini, costruttori, professionisti e altri soggetti interessati e hanno infine alzato la mano per l'approvazione finale del documento. 

Dopo avere fatto gli auguri a chi riceverà l'eredità lasciata da un'Amministrazione che ha fatto poco e spesso male (su questo ci tornerò in un prossimo articolo), condivido il testo della dichiarazione di voto finale che avrei fatto ieri sera se la seduta non fosse stata chiusa prematuramente dal Presidente del Consiglio. 

Per dovere di cronaca riporto anche che successivamente la seduta è stata riaperta dal Consigliere Anziano 
Varisco su indicazione solo verbale del Prefetto (nella foto una delle conversazioni telefoniche che sarebbero intercorse tra il Prefetto e il sindaco). In presenza di qualche dubbio sulla regolarità della riapertura io e il Consigliere Tacconi in via cautelativa non siamo rientrati in aula, pertanto la mia dichiarazione di voto, che non ho letto, non resterà agli atti.


Dopo quasi 5 anni siamo di fronte ad una Variante che presenta gravi lacune incongruenze e sconnessioni che vado ad evidenziare. 

Le gravi lacune:

Uno dei tre documenti che compongono il PGT è il Piano dei Servizi che, secondo quanto prescrive la Legge Regionale, è lo strumento per l’attuazione di una concreta politica dei servizi di interesse pubblico.

Questa Variante al PGT non contiene nulla che riguardi l’interesse pubblico, tranne un possibile asilo nido che potrebbe costruire un soggetto privato al quale è stato concesso un cambio di destinazione economicamente vantaggioso (per lui).

In questa Variante non si affronta il problema degli edifici scolastici che si allagano quando piove e dove si mangia con il cappotto perché non funziona il riscaldamento.
In questa Variante non si affronta il problema di impianti sportivi insufficienti e non omologabili per l’attività agonistica.
In questa Variante non si pensa ai servizi di assistenza sanitaria: i paesi confinanti inaugurano le case di comunità e a Cassina de' Pecchi non si sfiora nemmeno il tema.

Scuola, sport e sanità: zero idee, zero proposte, GRAVI LACUNE


Incongruenze e sconnessioni:

Un altro documento del PGT è il Piano delle Regole che disciplina l’attività edilizia e gli interventi per l’uso, la tutela e la valorizzazione degli Ambiti destinati all’agricoltura e di quelli di valore paesistico-ambientale ed ecologico.

 

Sulle Regole per l’edilizia vediamo delle novità e alcuni operatori saranno contenti.

Sulla Valorizzazione degli abiti agricoli? Nulla, però al posto del mais si pianteranno un supermercato a est e un bel verde attrezzato per ristori e attività sportive ad uso privato a ovest.

Sulla Valorizzazione paesistico ambientale? Beh, suvvia, cosa può essere più valorizzante di un supermercato lungo l’asse storico della Via Veneta e del Naviglio Martesana?

 

Il terzo pilastro del PGT è il Documento di Piano che definisce obiettivi, strategie e azioni delle politiche urbanistiche comunali.

Nella sua premessa questa proposta di Variante delinea tre progetti strategici, "La via del Martesana", "Una Greenway fra Cassina e Sant'Agata", "Restituire centralità allo spazio pubblico".
La Variante approvata  per declinare le tre strategie nel Piano prevede tre Ambiti di Trasformazione. 

Le uniche previsioni urbanistiche di questa variante sono l’AT1, l’AT2 e l’AT3 ma nessuno di questi progetti è connesso con le tre strategie dichiarate in premessa.

Facendo una forzatura si potrebbe anche dire che LAT1 (ex tennis) è limitrofo all’asse del teorico prolungamento del tracciato della Greenway fra Cassina e Sant'Agata ma non indirizza di certo quella strategia che voleva "riallacciare Cassina e Sant'Agata aprendo al territorio" (parole testuali prese dalla relazione di premessa al piano).

L’AT2 (Cascina al Ponte) è limitrofo alla via del Martesana ma non ne porta alcuna valorizzazione, anzi si mangia un pezzo di suolo agricolo e inoltre, come affermato anche nel parere rilasciato da Citta Metropolitana, è "un’incongruità rispetto al quadro della rete commerciale di Cassina de' Pecchi attualmente già composta da sette Medie Strutture di Vendita".

Questa Variante è partita qualche anno fa delineando strategie interessanti, accattivanti e condivisibili ma poi, forse a causa di una gestazione molto più lunga di quella degli elefanti, quelle strategie sono state dimenticate ed è stato partorito un piano gravemente lacunoso, incongruente e sconnesso.

Senza trascurare un altro aspetto che riteniamo grave: tutto ciò è stato fatto nelle segrete stanze di un gruppo di lavoro diretto da un famoso e (anche da noi) stimato professionista, senza coinvolgere in maniera seria e concreta i cittadini.
Un Consigliere Comunale di maggioranza amante delle citazioni si chiederebbe anche in questo caso: cui prodest?

Cari consiglieri della vecchia e nuova maggioranza, avete fatto finta di essere trasparenti partecipativi come avete fatto finta di non consumare suolo!

Cari consiglieri della vecchia e nuova maggioranza, non affannatevi ad accampare scuse per questo fallimento perché chiunque, nella vecchia e nuova maggioranza, ritenga di essere assolto è palesemente coinvolto.