Nell’autunno del 2012 i social network
non avevano ancora invaso le case della maggior parte dei cittadini di Cassina
de’ Pecchi, però un migliaio di essi animavano la pagina Facebook dedicata alle
vicende di questo ridente e sperduto paesino della periferia est di
Milano (cit.). A quei tempi la frequenza dei post non
era quella di oggi, però un argomento in particolare stava calamitando
l’attenzione di buona parte degli utenti: era il PGT che la Giunta Comunale
stava avviando all’approvazione. Le discussioni in realtà partirono con i primi
post di confronto/scontro tra le parti politiche: un batti e ribatti tra
rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e quelli dei gruppi politici della
minoranza consiliare. Ben presto quelle discussioni stimolarono la curiosità e
l’interesse dei cittadini meno vicini alla politica che probabilmente fino ad
allora non sapevano nemmeno cosa fosse un PGT, né cosa significasse consumo di
suolo, né quale sarebbe stato il destino del loro paese secondo quanto previsto
dal Documento di Piano, dal piano delle Regole e dal Piano dei Servizi. Grazie
al clamore suscitato sui social network ed al conseguente passaparola, le due
assemblee pubbliche organizzate dal Sindaco per illustrare il PGT, furono
affollate oltre ogni aspettativa. Dopo quelle assemblee le discussioni sulla
pagina Facebook si fecero più frequenti e ancora più appassionate; molti
cittadini, che si rendevano conto che il loro paese non sarebbe stato più lo
stesso, stravolto da un tunnel e da colate di cemento che avrebbero ingoiato le
aree verdi che fanno di Cassina una città a misura d’uomo, facevano domande,
esprimevano opinioni e avanzavano proposte. Non mancavano già allora, come
accade spesso oggi, scambi di insulti e commenti faziosi. La protesta si
materializzava attraverso l’esposizione di striscioni e l’affissione di
volantini contro il PGT del cemento, i gruppi politici attivi sul territorio organizzarono
a loro volta alcune assemblee pubbliche per condividere le proprie posizioni.
Un piccolo gruppo di cittadini decise di passare dalla protesta all'azione con
l’obiettivo di costruire una visione di sviluppo urbanistico alternativa a
quella dell’amministrazione comunale, una visione che preservasse il territorio
da una devastazione inutile e dannosa. Questi cittadini decisero di costituirsi
in un soggetto politico affinché la loro voce potesse essere più forte e le
loro proposte ottenessero un’adeguata visibilità. Essi non si conoscevano e
avevano età, esperienze lavorative e anche visioni politiche diverse tra di
loro; ciò che accomunava questi cittadini era il bisogno di fare qualcosa per
il proprio paese, di passare dalla tastiera all'impegno attivo e costruttivo.
Il 28 gennaio 2013 nacque il Comitato Civico Cassina – Partecipazione e
Territorio: nel nome si rispecchiano la natura apartitica e l’invito
all'aggregazione intorno alle tematiche di interesse locale. Un Comitato aperto
a tutti i cittadini che sentano lo stesso bisogno di fare qualcosa per la
comunità in cui vivono; apartitico perché si ritiene che chi abbia una tessera
di partito possieda già un suo punto di riferimento; non si trattò di una
scelta antipartitica ma l’espressione della volontà di mettere in campo una
voce libera dalle linee di qualsiasi partito. Nei primi mesi del 2013 il Direttivo
del Comitato iniziò a lavorare intensamente con lo studio di tutti i documenti
del PGT, ne esplorarono tutti i dettagli progettuali e finanziari fino a
conoscerlo addirittura meglio anche di molti consiglieri comunali. Dallo studio
delle carte, dal confronto sia interno al Comitato che con altri cittadini, prendevano
forma le proposte alternative, quelle che avrebbero trasformato un PGT
scellerato e funzionale solo alla speculazione edilizia, in un piano di sviluppo
che guardasse alle reali necessità di una comunità che vuole salvaguardare il
patrimonio agricolo, armonizzare le aree verdi e tutelare il territorio. Quelle
idee, documentate e formalizzate in ventiquattro osservazioni, vennero prima
condivise e discusse in due assemblee pubbliche e successivamente animarono le cinque
sedute della Commissione Urbanistica che precedettero la seduta consiliare che
avrebbe dovuto esprimere il giudizio finale sul PGT. Contemporaneamente si
sviluppavano anche le relazioni con i soggetti politici già attivi sul
territorio, sia di maggioranza che di opposizione, almeno con coloro che
rispettavano le opinioni diverse e accettavano il confronto costruttivo. La
storia vide poi il naufragio del PGT con il quale affondò anche quel che restava
di un’Amministrazione Comunale ostinata sulle sue posizioni. Il Comitato nel
frattempo si era fatto promotore anche di alcune istanze volte a risolvere
problemi di impatto ambientale e disservizi segnalati dai cittadini. L’attività
del Comitato continuò anche durante il periodo di commissariamento del Comune
con l’organizzazione di una serata pubblica per la presentazione di un libro
sul tema del consumo di suolo e ebbe un ruolo molto attivo nella la Scuola per
Amministratori Comunali. L’esperienza
fatta in quei nove mesi spinsero il Direttivo a continuare la propria azione
dall'interno del sistema amministrativo con l’obiettivo di portare avanti le
proposte contenute nelle osservazioni al PGT e per questo decisero di unire le
forze con coloro che avevano condiviso la stessa visione di territorio. Il
percorso sfociò nella costituzione di Cassina Domani che da quasi tre anni
amministra Cassina De’ Pecchi sulla base di un programma amministrativo
costruito partendo anche dai valori e dai principi di quel gruppo di cittadini
indipendenti e intraprendenti che dal mondo virtuale dei social network si è
trasferito in quello reale, un mondo di persone che si rimboccano le maniche e
ci mettono la faccia.
Tre
consiglieri comunali, tra i quali la Presidente del Consiglio Comunale ed un
Assessore, sono l’espressione del Comitato Civico Cassina – Partecipazione e
Territorio all'interno del gruppo Cassina Domani che amministra Cassina de’
Pecchi da quasi 1000 giorni. Il Comitato ha ridotto al minimo le pubblicazioni di
notizie e l’organizzazione di eventi utilizzando il proprio simbolo, ha
continuato però la sua azione all’interno della coalizione di governo e
riconoscendosi nel simbolo e nei valori di Cassina Domani. Quando si è parte di
una squadra, gli obiettivi, le azioni, i risultati, ed anche i fallimenti, sono
quelli della squadra e non del singolo. All'interno di questa coesione e
comunità di programmi restano comprese quelle che erano le linee guida che il
Comitato aveva delineato con il documento delle ventiquattro osservazioni e a
questo punto di metà percorso si è già materializzata la realizzazione di
alcune delle proposte in esse contenute. Un PGT senza consumo di suolo che
salvaguarda e valorizza il patrimonio agricolo, sviluppa la rete di piste
ciclabili, impedisce la costruzione di nuovi capannoni e alloggi residenziali
che resterebbero invenduti, aggiungendosi ai molti capannoni e appartamenti
che da anni sono vuoti; le Case
dell’acqua di Cassina e di Sant'Agata; gli spazi affidati alla cooperative
sociali; la rotatoria che elimina il problema dell’incrocio pericoloso tra via
Roma e via Vittorio Veneto; la biblioteca decentrata a Sant'Agata, il
collegamento tra la pista ciclabile di Sant'Agata con quella del naviglio tramite
l’attraversamento semaforizzato di Villa Magri. Altre proposte, come la
ciclostazione, il centro medico polifunzionale e l’area feste a Sant'Agata,
sono già compresi nei progetti pianificati per la seconda parte di legislatura.
Il Comitato continua a lavorare con la squadra per migliorare il sistema della
viabilità, per riqualificare il centro del paese e per offrire servizi più
efficienti ai cittadini.
IL FUTURO
Il futuro del Comitato non è molto diverso dal presente, l’idea è quella di continuare l’azione politica, anche insieme a chi condivide gli stessi obiettivi, ma restando indipendente dalle strategie dei partiti e dei movimenti nazionali, soprattutto quando si tratta di fare delle scelte che non riguardano direttamente gli interessi della nostra comunità. All'interno del Comitato Civico Cassina – Partecipazione e Territorio agiscono persone con orientamenti politici diversi che mantengono la propria indipendenza di pensiero, come accaduto, per esempio, in occasione delle consultazioni referendarie del 2016. Il Comitato è una Casa all'interno della quale si discute dei problemi che affliggono il nostro territorio e si concepiscono idee e progetti che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini di Cassina de’ Pecchi. Fuori da quella Casa, ciascuno vive la propria vita, coltiva le proprie passioni e agisce secondo la propria visione della vita. Il futuro del Comitato oggi non si configura nelle prossime elezioni ma nel continuare a realizzare il programma amministrativo concepito all'interno di Cassina Domani per poi tirare le somme quando sarà il momento di fare il bilancio finale. Il futuro del Comitato dipende anche dall'esistenza di uomini e donne cassinesi che sentano il bisogno di impegnarsi per il proprio paese, magari passando dalle lunghe e spesso sterili battaglie combattute con la tastiera di uno smartphone o di un Computer ai confronti pubblici, ai dibattiti costruttivi con i quali dalle proteste si passa alle proposte, proprio come hanno fatto quattro anni fa i fondatori del Comitato Civico Cassina – Partecipazione e Territorio.
Il futuro del Comitato non è molto diverso dal presente, l’idea è quella di continuare l’azione politica, anche insieme a chi condivide gli stessi obiettivi, ma restando indipendente dalle strategie dei partiti e dei movimenti nazionali, soprattutto quando si tratta di fare delle scelte che non riguardano direttamente gli interessi della nostra comunità. All'interno del Comitato Civico Cassina – Partecipazione e Territorio agiscono persone con orientamenti politici diversi che mantengono la propria indipendenza di pensiero, come accaduto, per esempio, in occasione delle consultazioni referendarie del 2016. Il Comitato è una Casa all'interno della quale si discute dei problemi che affliggono il nostro territorio e si concepiscono idee e progetti che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini di Cassina de’ Pecchi. Fuori da quella Casa, ciascuno vive la propria vita, coltiva le proprie passioni e agisce secondo la propria visione della vita. Il futuro del Comitato oggi non si configura nelle prossime elezioni ma nel continuare a realizzare il programma amministrativo concepito all'interno di Cassina Domani per poi tirare le somme quando sarà il momento di fare il bilancio finale. Il futuro del Comitato dipende anche dall'esistenza di uomini e donne cassinesi che sentano il bisogno di impegnarsi per il proprio paese, magari passando dalle lunghe e spesso sterili battaglie combattute con la tastiera di uno smartphone o di un Computer ai confronti pubblici, ai dibattiti costruttivi con i quali dalle proteste si passa alle proposte, proprio come hanno fatto quattro anni fa i fondatori del Comitato Civico Cassina – Partecipazione e Territorio.
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