sabato 31 ottobre 2020

INADEGUATEZZA, COMPETENZE E METODO



Oggi non faccio il consueto resoconto della seduta del Consiglio Comunale che si è svolta giovedì corso. 
L’ordine del giorno conteneva una sola delibera di aggiornamento del discutibile accordo di affidamento diretto, senza confronto con altre offerte, del servizio di gestione dell'illuminazione pubblica.
Rinnovo anche su questa pagina il benvenuto ai due nuovi consiglieri Marangoni e D’Alessandra. 
Le interrogazioni che abbiamo presentato e le rispettive risposte, che si commentano da sole, si trovano sul lato destro di questa pagina.



IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
La precedente Amministrazione aveva affidato la Presidenza del Consiglio Comunale ad una giovane consigliera alla prima esperienza politica. La giovane consigliera studiò lo Statuto Comunale e il Regolamento del Consiglio Comunale, li imparò quasi a memoria e mantenne quei due documenti come il punto di riferimento principale per gestire il mandato che aveva ricevuto. Grazie a questo approccio quella Presidente del Consiglio dimostrò, come previsto dal Regolamento, imparzialità negli atti e nelle decisioni, senza timore di creare disappunto all’interno della Maggioranza con la quale si era candidata. Da 18 mesi osserviamo una Presidente del Consiglio poco preparata sulle normative locali, delle quali ha imparato e applica bene quelle che riguardano la gestione ordinaria, i tempi di intervento dei consiglieri piuttosto che le tempistiche di convocazione delle sedute, ma va in difficoltà quando si tratta di dirimere questioni che richiedono l'adeguata conoscenza del Regolamento e dello Statuto; per cavarsi d'impaccio chiede spesso aiuto al Segretario Generale che in soli 14 mesi di incarico ha già superato abbondantemente il numero di interventi che il suo predecessore aveva fatto in quasi 5 anni! Tra l'altro anche il Segretario Generale incappa in qualche contraddizione sull'interpretazione del nostro Regolamento che forse anche lei non conosce a sufficienza. 
Tornando alla Presidente del Consiglio Comunale, se un anno fa era doveroso dimostrare comprensione per chi si cimentava per la prima volta in un ruolo che non è semplice per natura, adesso nasce il dubbio dell’inadeguatezza. Un dubbio alimentato anche dall’atteggiamento di chi prima di prendere anche le decisioni più semplici come la definizione dell’orario di inizio seduta, o le istanze emerse in conferenza dei capigruppo, si riserva sempre di sentire in separata sede il parere di altri (probabilmente il Sindaco, il Segretario Generale o qualche assessore) per poi riportare una risposta definitiva e insindacabile.  

GLI ASSESSORI
Nell’ultima seduta un consigliere di minoranza ha interrogato la Giunta Comunale sui motivi per cui il nostro Comune non avesse partecipato ad un bando indetto dalla Regione che metteva a disposizione finanziamenti a fondo perduto per la riqualificazione degli impianti sportivi. 
In base alla natura dell’interrogazione avrebbero dovuto rispondere, nell’ordine, uno di questi esponenti della maggioranza: la consigliera delegata alla gestione dei bandi pubblici, l’assessore al Demanio (gli impianti sportivi sono beni demaniali), l’assessore al Bilancio (il bando copriva metà delle spese da sostenere e l’altra metà sarebbe stata a carico dell’Amministrazione), l’assessore ai Lavori Pubblici, l’assessore allo Sport.

La motivazione principale con cui è stata giustificata la mancata partecipazione era legata alla necessità di coprire metà della spesa da sostenere per realizzare gli eventuali progetti.  Ora, considerando quanto le nostre palestre e le tensostrutture abbiano un disperato bisogno di interventi di riqualificazione e di messa a norma, ritengo che questa decisione sia stata presa con troppa leggerezza.
Oltre il disappunto per l'occasione buttata alle ortiche, voglio fare un'altra considerazione.
In casi come questo, vista la giustificazione fornita all'interrogante, normalmente risponderebbe colui che tiene i conti che nel nostro caso ha anche la delega al Demanio, quindi doppiamente coinvolto nel merito.
Invece la patata bollente è stata passata all’assessore allo Sport, il quale ha
risposto per conto di chi gestisce i beni e i soldi commettendo anche un grosso errore, quando ha confuso le spese correnti con gli investimenti in conto capitale.

Anche questo esempio alimenta l’impressione di inadeguatezza. L’assessore allo sport ha assolto ad un compito che non gli spettava per competenza. Se il motivo di non partecipazione al bando era di natura finanziaria quel compito spettava a chi gestisce il bilancio. Perché non ha risposto l'assessore che ha le competenze per motivare la decisione utilizzando argomenti corretti e convincenti? Avrebbe almeno dovuto verificare che la risposta scritta dal suo collega fosse sostenibile e correggere quell'errore marchiano!

L'INADEGUATEZZA
In entrambi i casi, secondo l’idea che mi sono fatto osservando i comportamenti e certe situazioni, l’inadeguatezza non deriva dall’incapacità ma potrebbe essere conseguenza delle difficoltà a gestire un ruolo impegnativo quando si ha un’attività professionale che assorbe molto tempo ed energie. Se questo è il motivo, loro hanno tutta la mia comprensione però è necessaria una correzione di rotta.

La squadra di maggioranza comprende anche alcune persone che oltre ad avere una solida esperienza pregressa, avendo in passato ricoperto l’incarico di consigliere comunale o assessore, hanno più tempo a disposizione avendo cessato l’attività lavorativa. Oggi essi si ritrovano senza incarichi o hanno ruoli marginali che non gli permettono di mettere a frutto l’esperienza e le competenze maturate nelle precedenti amministrazioni comunali. Con queste competenze e con il maggiore tempo a disposizione essi potrebbero ricoprire in maniera proficua un ruolo da Assessore o da Presidente del Consiglio, eppure stanno seduti in panchina.

IL METODO
D’altra parte, se teniamo presente che il gioco delle nomine è governato dalle logiche delle coalizioni, possiamo trovare una spiegazione per queste incongruenze. Chi viene eletto con il sostegno di una coalizione, quando forma la Giunta non può sempre dare la priorità alle competenze
perché deve ripartire i posti disponibili tra tutti i componenti della coalizione in base al peso acquisito nella tornata elettorale. I due gruppi principali prendono quattro dei sei posti disponibili e le due poltrone restanti, un Assessorato e il ruolo di Presidente del Consiglio, vanno alle squadre minori. Alla fine vanno a sedersi in panchina le competenze che vengono sacrificate all’altare dell’equa spartizione. 

Questo è l’infausto destino dei comuni sotto i 15.000 abitanti dove il Sindaco non ha l’obbligo di selezionare gli Assessori all’esterno del Consiglio Comunale. 
Servirebbe coraggio per cambiare certe consuetudini, bisognerebbe staccarsi dalle dinamiche e dalle prassi di partiti e movimenti per dare la precedenza agli obiettivi da raggiungere per migliore la qualità del paese e del territorio, mettendo in primo piano le competenze e le qualità delle persone.


giovedì 1 ottobre 2020

IMPREPARATI O CONFUSI?

La seduta di Consiglio Comunale di ieri sera è stata estremamente lunga e ricca di contenuti molto importanti che hanno richiesto intensi momenti di confronto. Abbiamo iniziato alle 19 e alle 2 di notte (dopo solo 15 minuti di pausa e senza cena) io ed altri 3 consiglieri di minoranza abbiamo chiesto l'aggiornamento al giorno dopo, come previsto dal regolamento. Purtroppo l'orario della seconda convocazione coincideva con la visita dell'Arcivescovo per cui la nostra richiesta non ha potuto essere accolta e noi abbiamo lasciato l'aula, non in segno di protesta ma perché giunti al limite della resistenza psico-fisica. 

UNIVERSITÀ 2000, CI SIAMO!

La buona notizia è che a brevissimo ripartiranno le lezioni dell'Università 2000 (vedi interpellanza e risposta qui a lato) un segnale di ripresa molto importante per la vita sociale del nostro paese. Molto bene e grazie a chi si sta prodigando affinché questo avvenga!

IL MISTERIOSO GRUPPO DI LAVORO
Dieci mesi fa la Giunta ha deciso di creare dei gruppi di lavoro ai quali parteciperebbero alcuni cittadini selezionati per le loro competenze specifiche. Nello svolgimento della loro funzione questi cittadini lavorano insieme agli Amministratori e ai responsabili degli uffici che sono tenuti a consentire loro l’acceso agli atti amministrativi relativi alla materia di cui si occupano. Per normare questa pratica è stato redatto e approvato un regolamento che prevede anche la verbalizzazione delle riunioni dei gruppi di lavoro. Tali verbali devono essere messi a disposizione di tutti i consiglieri comunali.
Lo scorso mese di gennaio è stata approvata una delibera di Giunta che ha ufficializzato l’inserimento di due cittadini (volontari e non retribuiti) nel gruppo di lavoro che si occupa di Urbanistica e Bilancio.

Dopo nove mesi di esistenza del gruppo di lavoro abbiamo presentato un’interrogazione (leggi qui) con la quale abbiamo innanzitutto rilevato che uno dei due volontari risiede all'estero (nell'interrogazione ho erroneamente parlato di cittadinanza anziché di residenza in un Paese straniero), cosa che è un po’ in contrasto con lo scopo del gruppo di lavoro, che dovrebbe essere quello di collaborare con gli uffici e gli assessori. In ogni caso questo era solo un inciso e non l'obiettivo primario dell'interrogazione.
Lo scopo dell’interrogazione era quello di sapere dal sindaco quante volte si è riunito il gruppo di lavoro, se sono stati redatti i verbali delle riunioni e quali sono le modalità di accesso a questi verbali.

Nella sua risposta (leggi qui) il Sindaco ha innanzitutto evidenziato correttamente il mio errore di definizione tra residenza e cittadinanza all'estero, precisazione dovuta e corretta ma che non cambia la sostanza dei fatti. Il sindaco successivamente ha commesso un grave errore di lettura (non di interpretazione) del regolamento, confondendo l’articolo che prevede la stesura dei verbali di ogni riunione con quello che, successivamente, prescrive l’obbligo di redigere una relazione annuale. Una cosa non esclude l’altra ma vanno fatte entrambe. Resta inevasa, per ora, la richiesta di trasparenza sulle attività svolte da questo gruppo di lavoro. Spero che non ci sia nulla da nascondere e che a breve, come ho nuovamente chiesto ieri, ci vengano mostrati i verbali.

MANCA LA PROGETTUALITÀ

Ieri è stata presentata l’edizione aggiornata del documento triennale di programmazione, abbiamo ascoltato la presentazione di un piano per molti aspetti vago, che non contiene una vera programmazione di attività concrete che permettano il raggiungimento degli obiettivi dichiarati in campagna elettorale. Su diversi punti si legge “faremo, valuteremo, se il bilancio lo permetterà…” troviamo anche azioni ridondanti tra gli assessorati ed errori di esplicitazione (non refusi, di più) delle azioni operative che avevamo già segnalato a maggio.  Abbiamo ancora l’impressione che scrivere e aggiornare i contenuti del documento sul quale si costruisce il bilancio non sia una priorità per questa Giunta.

Considerando anche che alcuni assessori e consiglieri di maggioranza hanno una pregressa esperienza amministrativa e che in quasi tutta la maggioranza sono presenti competenze professionali di un certo rilievo, non riteniamo accettabile che si amministri la cosa pubblica vivendo alla giornata e agendo in base alle condizioni atmosferiche, alle urgenze del momento o agli umori dei cittadini che scrivono sui social network.

Resto perplesso di fronte a due dei temi fondanti della loro campagna elettorale: la Viabilità e la Variante al PGT.
L’unica azione implementata sulla viabilità è stata quella di spostare la delega dal consigliere Ferrarini al suo collega Greco, mentre il piano operativo non prevede azioni fino al 2023!
L’obiettivo di completare l’iter di variante al PGT cade a ridosso di fine mandato, se consideriamo che la delibera di avvio della procedura è stata approvata a fine 2019, questa Amministrazione prevede di impegnare quattro anni per fare una variante ad un PGT che era stato redatto (partendo da zero) e approvato in diciotto mesi.

LA TARI CHE AUMENTA MA IL SERVIZIO RESTA UGUALE
La discussione sulla TARI è stata molto complicata e alla complessità della materia si aggiunge la scarsa preparazione dell’assessore che ha avuto molte difficoltà a dare le risposte. Quando lo abbiamo incalzato sui motivi di un aumento della tassa che oscilla tra il 16 e il 18 percento, quando in Commissione Bilancio aveva annunciato un 10%, le uniche spiegazioni che ci ha dato parlano di una presunta  gestione creativa di chi lo ha preceduto. Mi aspettavo che ci dicesse che il servizio costerà di più perché verrà migliorato risolvendo le annose problematiche come la qualità dello spazzamento strade e l'abbandono dei rifiuti sul suolo pubblico. Invece il servizio sarà uguale ma costerà tra il 16 e il 18 percento in più.

Alla luce dei diversi imbarazzi osservati in questi ultimi 12 mesi ho l’impressione che l’assessore, una persona seria, rispettabilissima e molto volenterosa, non sia nelle condizioni di mettere a disposizione il tempo necessario a svolgere il ruolo affidatogli dal sindaco.

EDILIZIA SCOLASTICA, I SOLDI CI SONO DA MAGGIO MA I LAVORI NON ANCORA
Sulla scuola abbiamo vissuto un’estate molto calda, abbiamo chiesto di verificare la situazione e ci è stata sbattuta la porta sul muso come se volessero nascondere qualcosa quando, a quanto pare non c’era nulla da nascondere! Abbiamo presentato un'interpellanza (leggi qui) per capire se sono stati fatti i lavori finanziati con il mezzo milione elargito da Regione Lombardia la scorsa primavera e ci rispondono (leggi qui) che a fine ottobre apriranno il cantiere, per sostituire i serramenti e riparare il tetto! Aprono il cantiere a fine ottobre (con le lezioni in corso) perché quello è il termine oltre il quale si perderebbe il finanziamento di lavori che andavano fatti quando le scuole erano chiuse.

Conclusione
Quindici mesi dopo l'insediamento coloro che siedono in maggioranza, e prima erano in minoranza, non hanno affrontato almeno uno dei temi che avevano per anni criticato. Tutto ciò che prima non non andava bene oggi è nella loro programmazione esattamente così come funzionava (o non funzionava) prima: verde, rifiuti, discarica, edifici scolastici, viabilità, ciclabili, cimitero... 

In generale abbiamo l'impressione che, a parte il sindaco e il
  vicesindaco, gli assessori agiscano come tanti Signori Feudali, ciascuno impegnato sul proprio spazio operativo, con i canali di comunicazione tagliati e tutti fedeli al motto “Ognuno per sé e Dio per tutti!”

Voglio provare a fare un esercizio di partecipazione e invito chi legge a mandarmi (sandromedei.blog@gmail.com) una sua interpretazione dell’atteggiamento di questa Giunta che sembra strenuamente arroccata.