Il 7 marzo ho partecipato al forum Lavoro Welfare e Politiche giovanili organizzato da Cassina Domani.
Per chi non ha potuto partecipare pubblico di seguito il testo integrale del mio intervento che è stato anche videoregistrato e può essere visionato cliccando qui.Quadro demografico a Cassina De’ Pecchi: a fronte di un numero di abitanti rimasto praticamente invariato negli ultimi 10 anni, si notano alcuni cambiamenti sostanziali del profilo demografico.
LAVORO
La percentuale di
disoccupazione di Cassina è del 6,4 %, in linea con Gorgonzola, Carugate,
Melzo e Vignate. Più alta di Cernusco (+0,7) e di Bussero (+1), Pioltello tocca
il 10%
Applicando questa percentuale alla base di popolazione in
età lavorativa, risulta che 500 residenti
cassinesi sono disoccupati.
I trend a livello nazionale degli ultimi anni si
riflettono purtroppo anche sul nostro comune dove abbiamo visto
progressivamente ridimensionarsi o, in alcuni casi, scomparire alcune
importanti realtà produttive. I casi
Jabil e Nokia sono i più evidenti, anche a causa del grande impatto sociale ma
purtroppo non sono gli unici.
Questi fenomeni negativi hanno un duplice impatto sul
bilancio del comune: a fronte delle minori
entrate derivanti dalle tasse e oneri fiscali si evidenzia un aumento della
spesa sociale a sostegno delle famiglie coinvolte.
Io penso che gli amministratori possano cogliere alcune
opportunità derivanti da questa situazione di per sé preoccupante:
1. Abbiamo spazi produttivi inutilizzati sui quali si
potrebbero costruire alcuni programmi per attirare nuovi imprenditori, mettendo a loro disposizione
un piano di incentivi che miri a portare il lavoro a Cassina e dare lavoro
ai cittadini di Cassina. Quando parlo di incentivi penso alla possibilità di
offrire riduzioni sulle tasse comunali
per i primi due/tre anni a quelle imprese che avviino la loro attività sul
territorio comunale, a fronte però di un impegno a lungo termine (per esempio,
se chiudi l'attività dopo tre anni, mi restituisci gli incentivi). Il sistema
di incentivi potrebbe essere costruito con un sistema di accumulazione bonus: un bonus che tenga conto del numero di posti di lavoro creati e un
bonus moltiplicatore in funzione della percentuale
di residenti assunti. Portare lavoro a Cassina significa anche dare nuova linfa alle attività commerciali del
paese, oltre a creare opportunità di lavoro per i residenti potrebbe anche, nel
medio/lungo periodo, attirare nuovi
cittadini, considerando che non abbiamo problemi di ricettività dal
punto di vista immobiliare.
2. Che fare nel frattempo? Oggi esiste un dato certo di
circa 500 cittadini che stanno cercando un’occupazione. Non ho avuto la
possibilità di andare più a fondo sui dati, però m’interesserebbe sapere quali professionalità sono rappresentate
in questa parte della popolazione. Ho osservato, seguendo le discussioni
relative al bilancio comunale, le problematiche relative ai costi di
manutenzione del patrimonio comunale: la
cura del verde, la verniciatura degli edifici, la riparazione delle strutture,
la manutenzione delle strutture e cosi via…
Fatta salva la disponibilità di un inventario accurato
delle competenze e delle professionalità disponibili vorrei esplorare alcune idee:
· una è quella di inserire negli appalti con i quali
affidiamo ad aziende esterne la manutenzione delle strutture comunali e degli
spazi verdi un incentivo legato
all'assunzione di personale disoccupato residente in paese. Questa idea necessita una verifica della fattibilità dal punto di vista legale però ritengo meriti considerazione;
· l'altra è una
pratica già messa in atto in alcuni comuni italiani e riguarda la distribuzione
di voucher lavoro: si tratta di buoni
lavoro del valore unitario di dieci euro che comprendono, sia la
retribuzione per il lavoratore, che la contribuzione Inps e
l’assicurazione Inail, destinati a studenti con meno di venticinque anni
nei periodi di vacanza scolastica e ai disoccupati , che permettono
piccole occasioni di inserimento lavorativo. Questo è uno strumento che si potrebbe utilizzare
nell’ambito delle attività di pulizia di strade e di spazi pubblici, ma anche per
la manutenzione di edifici, strade, parchi, monumenti o di assistenza
manifestazioni sportive, fieristiche, culturali o lavori di emergenza e solidarietà.
POLITICHE SOCIALI
Un altro dato che analizzato rappresenta il carico sociale ed economico
della cosiddetta popolazione non attiva,
che comprende gli under 15 e gli over
64, che è a carico dal punti di vista sociale della parte di popolazione che
versa oneri fiscali e contributi. Nel 2002 avevamo 33 cittadini a carico
ogni 100 in età lavorativa, adesso ne
abbiamo 55.
Si denota un aumento del cosiddetto indice di vecchiaia che è il rapporto tra il numero di
abitanti over 64 e quello under 15, nel 2002 avevamo un rapporto quasi
bilanciato (105 anziani ogni 100 giovani) adesso il rapporto è di 144 anziani ogni 100 giovani.
Si verifica quindi un progressivo invecchiamento della popolazione dal quale consegue un potenziale
incremento di malattie croniche, situazioni di disabilità
e di riduzione della mobilità.
Osserviamo un trend di incremento della domanda di
servizi a sostegno delle categorie più
deboli o critiche, a fronte di un trend in diminuzione delle risorse .
Da soli gli amministratori non saranno in grado di
sostenere lo sforzo. Quando si deve sollevare un grosso peso ci viene in
soccorso il sistema della leva, la leva nel nostro caso è costituita dalla rete
di associazioni operanti sul territorio, associazioni che anche in questo caso,
come in quello che abbiamo trattato la volta scorsa, offre l'irrinunciabile
opportunità di integrare l'azione dell'amministrazione.
Abbiamo un’associazione operante a Cassina, che
gestisce un centro di aggregazione per anziani e organizza eventi culturali e di
intrattenimento. Abbiamo però anche gli anziani
nella frazione di Sant’Agata i quali non tutti possono raggiungere il
centro di aggregazione a Cassina. Insieme al Comitato Civico Cassina abbiamo
presentato lo scorso anno una proposta per creare un luogo di incontro e
aggregazione per anziani all’interno del Mulino
Dugnani, una delle poche testimonianza storiche della nostra comunità, un
piccolo museo delle arti e mestieri del passato che resta chiuso per oltre 300 giorni
all’anno. Gli anziani, oltre ad avere a disposizione un luogo di aggregazione
potrebbero dare vita con il loro tempo e
le loro testimonianze a quel piccolo tesoro della nostra cultura e
quell’edificio chiuso potrebbe riprendere vita.
Guardiamo l'altro estremo della nostra popolazione: i
giovani.
A Cassina da qualche anno abbiamo la bellissima realtà
dell'associazione Fuori La Voce che,
coinvolgendo i giovani, organizza attività ed eventi di carattere musicale,
culturale, formativo, informativo, ludico e
ricreativo. E' importante affiancare queste attività con programmi
mirati alla fascia di età adolescenziale
per esempio ridando vigore alla cosiddetta educativa
di strada, fondamentale per cogliere cambiamenti, registrare nuovi bisogni
e decidere di conseguenza le strategie di intervento più adatte, in particolare
per quanto riguarda gli ambiti della
prevenzione e dell'inclusione sociale.
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