domenica 9 marzo 2014

Forum Lavoro Welfare e Politiche giovanili


Il 7 marzo ho partecipato al forum Lavoro Welfare e Politiche giovanili organizzato da Cassina Domani.
Per chi non ha potuto partecipare pubblico di seguito il testo integrale del mio intervento che è stato anche videoregistrato e può essere visionato cliccando qui.

Quadro demografico a Cassina De’ Pecchi: a fronte di un numero di abitanti rimasto praticamente invariato negli ultimi 10 anni, si notano  alcuni cambiamenti sostanziali del profilo demografico.

LAVORO
La percentuale di disoccupazione di Cassina è del 6,4 %, in linea con Gorgonzola, Carugate, Melzo e Vignate. Più alta di Cernusco (+0,7) e di Bussero (+1), Pioltello tocca il 10%
Applicando questa percentuale alla base di popolazione in età lavorativa, risulta che 500 residenti cassinesi sono disoccupati.

I trend a livello nazionale degli ultimi anni si riflettono purtroppo anche sul nostro comune dove abbiamo visto progressivamente ridimensionarsi o, in alcuni casi, scomparire alcune importanti  realtà produttive. I casi Jabil e Nokia sono i più evidenti, anche a causa del grande impatto sociale ma purtroppo non sono gli unici.
Questi fenomeni negativi hanno un duplice impatto sul bilancio del comune: a fronte delle minori entrate derivanti dalle tasse e oneri fiscali si evidenzia un aumento della spesa sociale a sostegno delle famiglie coinvolte.
Io penso che gli amministratori possano cogliere alcune opportunità derivanti da questa situazione di per sé preoccupante:
1.       Abbiamo spazi produttivi inutilizzati sui quali si potrebbero costruire alcuni programmi per attirare nuovi imprenditori, mettendo a loro disposizione un piano di incentivi che miri  a portare il lavoro a Cassina e dare lavoro ai cittadini di Cassina. Quando parlo di incentivi penso alla possibilità di offrire riduzioni sulle tasse comunali per i primi due/tre anni a quelle imprese che avviino la loro attività sul territorio comunale, a fronte però di un impegno a lungo termine (per esempio, se chiudi l'attività dopo tre anni, mi restituisci gli incentivi). Il sistema di incentivi potrebbe essere costruito con un sistema di accumulazione bonus: un bonus che tenga conto del numero di posti di lavoro creati e un bonus moltiplicatore in funzione della percentuale di residenti assunti. Portare lavoro a Cassina significa anche dare nuova linfa alle attività commerciali del paese, oltre a creare opportunità di lavoro per i residenti potrebbe anche, nel medio/lungo periodo, attirare nuovi cittadini, considerando che non abbiamo problemi di ricettività dal punto di vista immobiliare.
2.       Che fare nel frattempo? Oggi esiste un dato certo di circa 500 cittadini che stanno cercando un’occupazione. Non ho avuto la possibilità di andare più a fondo sui dati, però m’interesserebbe sapere quali professionalità sono rappresentate in questa parte della popolazione. Ho osservato, seguendo le discussioni relative al bilancio comunale, le problematiche relative ai costi di manutenzione del patrimonio comunale: la cura del verde, la verniciatura degli edifici, la riparazione delle strutture, la manutenzione delle strutture e cosi via…
Fatta salva la disponibilità di un inventario accurato delle competenze e delle professionalità disponibili vorrei esplorare alcune idee:
·  una è quella di inserire negli appalti con i quali affidiamo ad aziende esterne la manutenzione delle strutture comunali e degli spazi verdi un incentivo legato all'assunzione di personale disoccupato residente in paese. Questa idea necessita una verifica della fattibilità dal punto di vista legale però ritengo meriti considerazione;
·   l'altra è una pratica già messa in atto in alcuni comuni italiani e riguarda la distribuzione di voucher lavoro: si tratta di buoni lavoro del valore unitario di dieci euro che comprendono, sia la retribuzione  per il lavoratore, che  la contribuzione Inps e l’assicurazione Inail,  destinati a studenti con meno di venticinque anni nei periodi di vacanza scolastica e ai disoccupati ,  che  permettono piccole occasioni  di  inserimento lavorativo. Questo è uno strumento che si potrebbe utilizzare nell’ambito delle attività di pulizia di strade e di spazi pubblici, ma anche per la manutenzione di edifici, strade, parchi, monumenti o di assistenza manifestazioni sportive, fieristiche, culturali o lavori di emergenza e solidarietà.


POLITICHE SOCIALI
Un altro dato che analizzato rappresenta il carico sociale ed economico della cosiddetta popolazione non attiva, che comprende gli under  15 e gli over 64, che è  a carico dal punti di vista sociale della parte di popolazione che versa oneri fiscali e contributi. Nel 2002 avevamo 33 cittadini a carico ogni 100 in età lavorativa, adesso ne abbiamo 55.
Si denota un aumento del cosiddetto indice di vecchiaia che è il rapporto tra il numero di abitanti over 64 e quello under 15, nel 2002 avevamo un rapporto quasi bilanciato (105 anziani ogni 100 giovani) adesso il rapporto è di 144 anziani ogni 100 giovani. 
Si verifica quindi un progressivo invecchiamento della popolazione dal quale consegue un potenziale incremento di malattie croniche, situazioni di disabilità e di riduzione della  mobilità.

Osserviamo un trend di incremento della domanda di servizi a sostegno delle categorie  più deboli o critiche, a fronte di un trend in diminuzione delle risorse .
Da soli gli amministratori non saranno in grado di sostenere lo sforzo. Quando si deve sollevare un grosso peso ci viene in soccorso il sistema della leva, la leva nel nostro caso è costituita dalla rete di associazioni operanti sul territorio, associazioni che anche in questo caso, come in quello che abbiamo trattato la volta scorsa, offre l'irrinunciabile opportunità di integrare l'azione dell'amministrazione.

Abbiamo un’associazione operante a Cassina, che gestisce un centro di aggregazione per anziani e organizza eventi culturali e di intrattenimento. Abbiamo però anche gli anziani nella frazione di Sant’Agata i quali non tutti possono raggiungere il centro di aggregazione a Cassina. Insieme al Comitato Civico Cassina abbiamo presentato lo scorso anno una proposta per creare un luogo di incontro e aggregazione per anziani all’interno del Mulino Dugnani, una delle poche testimonianza storiche della nostra comunità, un piccolo museo delle arti e mestieri del passato  che resta chiuso per oltre 300 giorni all’anno. Gli anziani, oltre ad avere a disposizione un luogo di aggregazione potrebbero dare vita con il loro tempo e  le loro testimonianze a quel piccolo tesoro della nostra cultura e quell’edificio chiuso potrebbe riprendere vita.

Guardiamo l'altro estremo della nostra popolazione: i giovani.
A Cassina da qualche anno abbiamo la bellissima realtà dell'associazione Fuori La Voce che, coinvolgendo i giovani, organizza attività ed eventi di carattere musicale, culturale, formativo, informativo, ludico e  ricreativo. E' importante affiancare queste attività con programmi mirati alla fascia di età adolescenziale per esempio ridando vigore alla cosiddetta educativa di strada, fondamentale per cogliere cambiamenti, registrare nuovi bisogni e decidere di conseguenza le strategie di intervento più adatte, in particolare per quanto riguarda gli ambiti della prevenzione e dell'inclusione sociale.





Nessun commento:

Posta un commento

La tua opinione conta!