lunedì 14 dicembre 2020

Ex area Nokia: riportiamo in casa le competenze

Ho presentato, a nome del Comitato Civico Cassina, un'interpellanza al Sindaco con la quale si chiede di prendere in considerazione una proposta che prevede una destinazione  diversa dalla logistica per l'ultima porzione di terreno (11.000 metri quadri) rimasta libera nella ex area Nokia Siemens. Prima di illustrare la proposta che va nella direzione di riportare a Cassina lavoro e competenze innovative, ricostruisco brevemente la storia del progetto attuale che è passato attraverso diverse revisioni.

IL PROGETTO ORIGINALE
Era l'estate del 2017, il Sindaco organizzò una riunione del gruppo di maggioranza per illustrare il progetto con il quale la società che aveva acquisito l'ex area Nokia intendeva dare nuova vita al sito che  da diversi anni era stato dismesso e abbandonato.


Visionando il questo progetto apprezzammo l'inserimento dell'area artigianale e, soprattutto, quella dedicata alle startup. Condividevamo con entusiasmo l'idea di riportare lavoro e competenze tecnologiche proprio nell'area che era stata il propulsore della crescita di Cassina de' Pecchi.
Non condividevamo, invece, la costruzione di un hotel quando a pochi chilometri di distanza esistevano altre strutture di qualità che erano già in sofferenza.
Ritenevamo, inoltre, che un'area commerciale così vasta avrebbe messo in crisi il commercio locale che già soffriva la concorrenza dei troppi centri commerciali in Martesana.
Infine, l'intervento residenziale ci sembrava sproporzionato rispetto alla situazione immobiliare del tempo.

Seguirono diverse discussioni interne e venne costituito un gruppo di lavoro informale che si confrontò anche con l'Investitore il quale riteneva quel mix tra produttivo, commerciale e residenziale, indispensabile per la redditività del progetto globale.
Di fonte alle nostre richieste l'Investitore fece alcune concessioni come la rimozione dell'hotel (che non era stata una sua idea) e la disponibilità a definire un prezzo calmierato per gli appartamenti.
Accettammo il compromesso concentrandoci sui vantaggi del progetto che avrebbe portato nel nostro territorio attività produttive, innovazione e posti di lavoro.
Restava, però, da definire un dettaglio molto importante: il PGT non prevede interventi residenziali nell'area e, di conseguenza, prima di approvare formalmente quel progetto era necessario avviare la procedura di variante dello strumento urbanistico approvato nel 2015. La volontà di avviare i lavori in tempi brevi spingeva una parte della maggioranza a rifiutare l'idea di avviare la procedura di variante.

LA VERSIONE PEGGIORATA E APPROVATA
Nell'estate del 2018 il gruppo di maggioranza, dal quale noi del Comitato Civico Cassina eravamo usciti, approvò una versione completamente stravolta del progetto.
Oltre al residenziale erano scomparsi gli insediamenti artigianali egli spazi per le startup; al loro posto un enorme insediamento logistico con una superficie estendibile fino a 44.000 metri quadri, circa 4 campi di calcio!
Gli articoli che ho pubblicato in questo blog tra il 2018 e il 2019 ricostruiscono ciò che accadde successivamente. 


LA TERZA VERSIONE
Lo scorso 3 novembre
l’Amministrazione Comunale ha annunciato che una porzione di circa due terzi dell’area a destinazione logistica diverrà il quartier generale di Cortilia. L’azienda prevede di traferire a Cassina de’ Pecchi uffici, laboratori e depositi nei quali verranno stoccati e movimentati "circa 2.500 prodotti provenienti da oltre 250 produttori selezionati". 
Non sappiamo se questa novità porterà dei miglioramenti  dal punto di vista ambientale e della viabilità, siamo in attesa di ricevere la relazione sullo studio di impatto viabilistico che sarebbe stato meglio pubblicare contestualmente all'annuncio di questo cambiamento. Per il momento prendiamo atto del migliore impatto estetico rispetto ai capannoni grandi come 4 campi di calcio.


UNA PROPOSTA PER UN FUTURO INNOVATIVO
Per evitare che anche l'ultima porzione di area libera diventi un porto di arrivo e partenze di camion e furgoni, abbiamo presentato una proposta attraverso un'interpellanza rivolta al Sindaco.
L'idea, che accoglie anche
 gli spunti ricevuti da alcuni cittadini, prevede la costituzione, insieme alla proprietà del sito, di un tavolo di lavoro che esamini l’opportunità di creare a Cassina de’ Pecchi un incubatore di Start-up innovative: società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, che abbiano come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

Ritengo che questa idea, se sviluppata e sostenuta anche con gli incentivi messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione, permetterebbe la realizzazione di spazi fisici in cui gli imprenditori troverebbero le strutture, i servizi e le competenze necessarie per sviluppare le loro idee di business e trasformarle in realtà sostenibili. 
Un'iniziativa di questo genere favorirebbe la crescita dell’occupazione nel nostro territorio promuovendo una cultura imprenditoriale in un contesto innovativo e attirando talenti. 

I recenti provvedimenti, fiscali e normativi, del Governo vanno nella direzione di favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico, la nuova imprenditorialità e l'occupazione in particolare giovanile.
Una scelta in questa direzione  sarebbe remunerativa per la proprietà dell'area e riporterebbe sul nostro territorio quel patrimonio di innovazione tecnologica che, a partire negli anni ‘60 e ’70, fu il volano di crescita della nostra comunità. 

COSA NE PENSA QUESTA MAGGIORANZA?
Martedì
 22 dicembre, nel corso della seduta di Consiglio Comunale, ascolteremo l'opinione del sindaco rispetto a questa proposta che presentiamo senza alcuna dietrologia politico-ideologica ma con una sincera attenzione al futuro del nostro paese.






2 commenti:

  1. Bravo Sandro, mi piace l'idea sopratutto per valorizzare le competenze e la creatività dei giovani, un polo di riferimento sulla direttrice della Martesana per Sturtupper, Makers (stampa 3D), Automazione e Domotica, senza dimenticare spazi per momenti di formazione e la convergenza di "business angels" che potrebbero finanziare le progettazioni più brillanti e promettenti.

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  2. Ovviamente non posso che convenire e apprezzare un'iniziativa che coincide con un'idea che da tempo mi porto appresso; e poi sarebbe l'ultima possibilità per mantenere -seppur parzialmente- la vocazione produttiva dell'area nell'ottica dell'innovazione.
    Circa le modalità per sostenere tale proposta, l'efficacia dipenderà da:
    - il coinvolgimento della cittadinanza (escluse al momento le iniziative pubbliche direi di partire con un tam tam giornaliero sui social, possibilmente coordinato);
    - la stampa locale, sia quella su carta che online;
    - i gruppi dell'opposizione (sempre che lo condividano, e non vedano una negazione di quanto approvato nel famigerato luglio 2018 -il Progetto Cassina domani-, e una contrapposizione a quanto propone Uniti per Cassina).
    Da parte mia sostengo quest'idea e farò di tutto per rendermi partecipe.
    M. C.

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