sabato 13 ottobre 2018

Consiglio Comunale del 9 Ottobre - Parte 3

L'oggetto della terza delibera era: 
Adesione al Coordinamento enti locali per la pace ed i diritti umani. 
 Il documento propone di iscrivere il nostro Comune ad un'associazione che "sviluppa azioni territoriali e sovra-locali in tema di pace e diritti umani", con una quota annuale di 500 euro.
L'assessora Vecchi aveva già portato lo stesso documento alla seduta del 31 luglio, salvo poi ritirarlo perché ritenne che fosse necessario fare prima un passaggio di condivisione e approfondimento con i colleghi consiglierei che non siedono in maggioranza.
In realtà questo momento di confronto preventivo non è stato organizzato dall'assessora e la delibera, che è stata ripresentata nella stessa forma e contenuti, è stata approvata con 9 voti favorevoli e 8 contrari. 

Noi del Comitato Civico Cassina abbiamo votato contro dopo avere rilasciato la seguente dichiarazione:
Premettiamo che la discussione oggi non riguarda la nostra sensibilità verso il bisogno urgente di pace e non sono in discussione i valori di nessuno. Il tema non è questo ma, se leggiamo attentamente il dispositivo della delibera che viene sottoposta all'approvazione, l’iscrizione del nostro Comune ad una associazione chiamata COORDINAMENTO DEI COMUNI PER LA PACE. Quindi su questo si incentra la nostra dichiarazione di voto.
Noi riteniamo che siano meritevoli tutte le iniziative volte a favorire il processo di pace nel mondo, soprattutto partendo dall'educazione dei bambini e dei ragazzi. A questo scopo siamo favorevoli alla re-introduzione delle lezioni di Educazione Civica nel programma scolastico a partire dalla scuola Primaria per arrivare alla secondaria di secondo grado. Questo perché riterremmo più efficace l’intervento coordinato e supervisionato dalle istituzioni scolastiche rispetto ad iniziative gestite da associazioni che abbiano anche una configurazione politica o religiosa di qualsiasi genere. 
A questo proposito invitiamo l’assessorato alla pubblica istruzione ad adoperarsi affinché, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, si inserisca un progetto educativo sulla pace quando si definirà il prossimo piano di diritto allo studio che il comune finanzia ogni anno.
Tornando ai contenuti della delibera in oggetto, vogliamo focalizzare l’attenzione sulla coerenza dell’azione amministrativa. Prima delle vacanze estive abbiamo votato una variazione di bilancio che si era resa necessaria per fare fronte all'emergenza sociale che viviamo sul nostro territorio.
Abbiamo dovuto reperire nuovi fondi per garantire l’erogazione dei servizi alle famiglie ed ai cittadini che si trovano in condizioni difficili.
Per reperire questi fondi ogni responsabile di area è stato chiamato a individuare dei tagli da 500, 1000 e da 1500 euro su nove capitoli di spesa relativi alle manutenzioni del patrimonio pubblico, delle scuole, degli automezzi comunali, degli impianti sportivi, del servizio strade, dei cimiteri.
Nello scorso consiglio comunale avevamo anticipato all'assessora la nostra contrarietà a questo provvedimento perché ritenevamo, e riteniamo tuttora, incoerente approvare contestualmente a quelle riduzioni di fondi vitali, una spesa anche se di soli 500 euro per iscrivere il nostro comune all'ennesima associazione che si occupa di iniziative belle e lodevoli ma che non ci aiutano a risolvere, o a prevenire, i problemi che i nostri cittadini ci segnalano quotidianamente.
In quattro anni non siamo stati capaci di sostituire i cestini con quelli, promessi, che avrebbero protetto i rifiuti dagli attacchi delle cornacchie; da due anni stiamo provando a sostituire (uno o due alla volta) i rubinetti degli spogliatoi di un impianto sportivo; gli spogliatoi della palestra della scuola primaria, come dichiarato nel Documento Unico Programmatico dal sindaco stesso, necessitano di lavori urgenti di manutenzione; piove nella tensostruttura in cui si allenano le atlete della ginnastica artistica; abbiamo già citato i problemi non risolti alla palestra di Piazza Unità d’Italia e allea tensostruttura di Viale Trieste,  i lavori di recupero e riutilizzo dei locali della ex ATS in via Mazzini sono fermi da due anni.
 Qualcuno avrà il coraggio di dire che 500 euro non risolvono questi problemi.
Noi rispondiamo che 500 euro possono risolvere alcuni di questi problemi e se a questi 500 euro avessimo aggiunto le quote di iscrizione che paghiamo ai comuni virtuosi (800 euro all'anno) e a quelli ciclabili (800 euro all'anno), avremmo tagliato uno o due capitoli di manutenzione in meno.

Rimarchiamo anche la mancanza di sensibilità verso i percorsi partecipativi anche su questo aspetto. L’assessora che aveva ritirato questo punto nella seduta di a fine luglio affermando che avrebbe istituito un tavolo di confronto e approfondimento con i gruppi consiliari, in questi due mesi non ha trovato il tempo di farlo. 
Questa sera ci viene riproposto lo stesso documento che aveva ritirato allora e sul quale già allora avevamo annunciato il nostro voto contrario per i motivi sopra esposti, voto contrario che confermiamo anche questa sera.

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