mercoledì 26 dicembre 2018

Il bilancio di mandato

La prossima settimana si avvia l'ultimo periodo di mandato amministrative della Giunta Mandelli.
Cinque anni fa, insieme agli altri componenti la squadra di Cassina Domani, davo il mio contributo alla stesura del Programma Amministrativo con quale venimmo scelti dal 45% dei cittadini di Cassina de' Pecchi. 
Tra gli impegni che avevamo preso in campagna elettorale c'era quello di organizzare incontri periodici con i cittadini per riferire sullo stato di realizzazione del programma. 
Un impegno che non siamo riusciti a mantenere nemmeno all'interno della squadra stessa. 
Nel 2016 proposi l'utilizzo di uno strumento per monitorare l'azione amministrativa che però rimase poco utilizzato e solo internamente. Facemmo una verifica nel 2016 ed una nell'estate del 2017.

Ho deciso di aggiornare quello strumento per fare un bilancio di questi cinque anni, lasciando da parte le vicende personali e focalizzandomi solo su quanto scritto cinque anni fa e quanto portato a termine (oppure no) ad oggi.


Questo esercizio guarda solo a ciò che era stato scritto come impegno programmatico, non tiene conto dei progetti realizzati anche se non erano stati programmati, né prende in considerazione i  motivi per cui alcuni impegni non sono stati realizzati, dovrebbe essere il dovere di ciascun assessore (anche quelli che non sono più in carica come me) spiegare i risultati non raggiunti. 

Riassumo di seguito il risultato di questa verifica i cui dettagli, impegno per impegno, possono essere consultati sfogliando questo documento di 13 pagine.

Ambiente salute e Territorio:
rispettati gli impegni di protezione del suolo, quelli sui parchi pubblici e quelli sugli eventi annuali; 
parzialmente realizzati i progetti a sostegno della mobilità debole, la rimozione dell'amianto e la strategia rifiuti zero; falliti gli obiettivi di efficientamento energetico del patrimonio pubblico e della valorizzazione di Bindellera e Parco Sud.


Scuola: 
rispettato l'impegno di arricchimento dell'offerta del piano formativo con progetti mirati al supporto delle famiglie e delle fasce deboli; realizzato l'impegno di efficientamento del servizio mensa; fallito il progetto Scuola Aperta.


Cultura:
tra gli impegni rispettati la valorizzazione della Biblioteca, la riapertura del teatro e l'utilizzo degli edifici comunali (Torrione e Mulino Dugnani) come sedi di esposizioni a disposizione degli artisti.

Sport:
Rispettato l'impegno di mantenere in efficienza gli impianti sportivi, di rilanciare le manifestazioni a carattere sportivo, pubblicizzare gli eventi sul territorio, parzialmente realizzato l'impegno di un programma di educazione sportiva in collaborazione con le scuole; fallita la missione di rilanciare il Centro di avviamento allo sport, di sviluppare centro di aggregazione all'interno dei centri sportivi e di recuperare il Centro Tennis.


Lavoro:
Realizzati gli impegni di creare posti di lavoro attraverso la Dote Lavoro, il Servizio Civile e la collaborazione con AFOL, mantenuto l'impegno di sostegno all'artigianato ed al commercio locale e creato uno spazio per il co-working: falliti gli obiettivi relativi al volontariato consulenziale e alle cooperative di comunità.


Servizi Sociali:
Mantenuto l'impegno di sostenere il centro anziani, il servizio di assistenza domiciliare e i, sostegno alle fasce 
deboli; fallito l'obiettivo di creare un centro di aggregazione per gli anziani a sant'Agata.

Pari opportunità.
fallito l'obiettivo di costituire una commissione sulle pari opportunità.

Politiche giovanili:
Rispettati gli impegni sul CAG, sull'estensione orari della biblioteca e sui murales; falliti gli impegni di realizzazione di nuovi spazi di aggregazione, lo sportello informagiovani e la Consulta dei giovani.

Partecipazione:
Avviati il bilancio partecipativo, lanciato il programma per le segnalazioni dei problemi tramite PC e smartphone e concessione gratuita degli spazi comunali; fallito l'impegno di promuovere incontri periodici (cioè regolari n.d.r.) di confronto con i cittadini.

Organizzazione del Comune:
Realizzato l'obiettivo di utilizzare le nuove tecnologie per snellire e ottimizzare le relazioni tra Ente e Cittadino; falliti gli impegni di aggiornare statuto e regolamenti comunali, di apertura ufficio relazione col pubblico, di sportello comunale decentrato a Sant'Agata e di sportello unico dei servizi comunali.


Trasparenza e informazione:
Rispettati gli impegni di apertura di una pagina FB, di invio della newsletter periodica (via email) e di ri-progettazione del sito internet comunale; parzialmente realizzato il bilancio sociale;  disatteso l'impegno di produrre un informatore comunale su base mensile e di installare sul territorio nuove bacheche per agevolare le associazioni, gli enti, etc.





sabato 22 dicembre 2018

Consiglio Comunale del 21 dicembre


In apertura di serata è andato in onda il secondo atto del teatrino natalizio, inaugurato nei giorni scorsi sui social networks da una parte dell’opposizione, che aveva per oggetto il presepe vivente.
Preferisco non commentare quanto ho letto prima e sentito ieri sera, ogni parola detta o scritta viene strumentalizzata ed il tema in discussione meriterebbe maggiore rispetto ed educazione.


 L’ordine del giorno della seduta prevedeva un paio di interpellanze, l’approvazione di alcuni regolamenti ed altri punti di poco interesse per il pubblico che, già poco numeroso all’inizio, ha abbandonato la sala molto presto. L’argomento principale è stato l’approvazione del Piano di diritto allo studio per l’anno scolastico in corso. Il Piano è lo strumento atto a garantire il diritto di accesso ai servizi scolastici e ad offrire le migliori condizioni possibili per un’offerta formativa di qualità. Il Piano illustra tutte le attività che l’Amministrazione Comunale svolge a favore della popolazione scolastica nelle varie aree di intervento e l'assegnazione delle necessarie risorse economiche per la manutenzione degli immobili, i costi delle utenze, il trasporto scolastico, la mensa, il pre e post scuola, l'assistenza sociopsicopedagogica, i libri e il materiale didattico, il sostegno alla programmazione educativa, la didattica e il sostegno agli alunni diversamente abili, nella scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. La maggior parte delle risorse economiche per sostenere il piano vengono messe a disposizione dall’Amministrazione Comunale.

Quest’anno l’assessorato all’istruzione ha avuto l’opportunità di arricchire ulteriormente l’offerta formativa grazie ad una economia di costi che ha liberato 26.000 euro da utilizzare per inserire nuovi progetti soprattutto per la scuola dell’infanzia e per il sostegno psicologico. Nei tre anni in cui, nel mio ruolo di assessore allo sport, ho interagito con la Dirigenza Scolastica avevo incontrato diverse difficoltà ad inserire il programma di avviamento allo sport nella scuola primaria. Il programma prevedeva l’erogazione di alcune ore di attività sportiva che andava dalla psicomotricità pe ri più piccoli alle elezioni di calci, pallavolo e basket pe ri più grandi. Istruttori diplomati, che lavorano per le società sportive del territorio, affiancavano le insegnanti nelle ore di educazione fisica. Nel 2015-2016 abbiamo fatto un esperimento, nel 2016-2017 abbiamo aumentato il numero di ore e nel 2017-2018 la proposta non è stata accolta dalla nuova Dirigente Scolastica. Proprio un anno fa suggerii alla mia collega con delega all’Istruzione di prevedere per il successivo Piano di diritto allo studio l’inserimento di un progetto dedicato alla pratica sportiva differenziata per età e per discipline, con l’obiettivo di avvicinare tutti i bambini all’attività fisica e motoria ed allo sport. Io ritengo che lo sport sia uno dei pilastri fondamentale per la formazione dei giovani cittadini, insieme all’istruzione ed alla famiglia. Lo sport è uno degli elementi chiave del programma amministrativo della coalizione che amministra Cassina de’ Pecchi. Abbiamo voluto tradurre quell’impegno garantendo la qualità delle strutture sportive (abbiamo riqualificato tre impianti sportivi in tre anni ed il quarto è in cantiere) e dell’offerta multidisciplinare. Abbiamo lavorato anche per ridurre il fenomeno dell’abbandono dello sport in età adolescenziale e il progetto di avviamento allo sport nella scuola primaria andava anche in quella direzione: partire dalle fasce d’età più basse e accompagnare la crescita sia nell’apprendimento che nella pratica.

La disponibilità di maggiori risorse economiche mi faceva sperare che quest’anno fosse la volta buona per inserire stabilmente e da subito lo sport nel piano formativo del diritto allo studio, a fianco dei progetti rivolti al sostegno psicologico, allo yoga, al teatro, alla musica etc.
Invece no, lo sport non c’è, a parte il progetto dei giochi della gioventù, non si è provveduto ad utilizzare tre o quattromila euro (dei 26.000 di maggiore disponibilità) per inserire un progetto di avviamento allo sport. La mia delusione è stata ancora maggiore quando mi è stato detto che lo sport non è tra le priorità di chi gestisce la formazione dei nostri giovani cittadini, qualcuno (non dai banchi del consiglio comunale) ha usato parole più dirette: “dello sport non gliene frega un cazzo”.

Nel mio intervento finale prima del voto, che è stato favorevole perché i contenuti del piano sono molto validi e importanti per i nostri studenti, ho evidenziato che, considerando che a Cassina non abbiamo un Dirigente Scolastico permanente ma quasi ogni anno ci viene assegnato un reggente che deve spendere la prima parte del mandato a conoscere il sistema e la realtà locale per poi essere mandato altrove dopo 12 o 24 mesi, è necessario che l’amministrazione comunale sia parte attiva quando si definisce il piano di formazione allo studio, non si dovrebbe solo mettere a disposizione i fondi ma discutere insieme le priorità e gli obiettivi del piano con una progettualità a medio termine e non legata alla durata di un reggente.

lunedì 3 dicembre 2018

Consiglio Comunale del 30 Novembre

Breve riassunto dei punti salienti discussi nel corso di una lunga seduta. 

Ho già parlato nei post precedenti della Mozione per la ristrutturazione della Scuola Primaria che è stata respinta per un voto di differenza.

Interrogazioni e Interpellanze
A lato di questa pagina sono disponibili i link ai documenti di risposta ricevuti per le Interrogazioni e Interpellanze che abbiamo presentato. Alcune sono estremamente lunghe e in gran parte fuori tema, per cui riporto qui un estratto che in ogni caso si può verificare leggendo i documenti integrali.

CICLOSTAZIONE
L'assessore Chiarella, che non si occupa di Lavori Pubblici ma di mobilità, ha risposto che non è possibile aprire la ciclostazione perché il cantiere risulterebbe ancora aperto. Il  motivo sarebbe il mancato allacciamento di un contatore necessario per fornire energia elettrica agli impianti di videosorveglianza, anch'essi non ancora installati. Abbiamo fatto presente che nessun cartello segnaletico indica sul posto l'esistenza di un cantiere aperto.

INFORMATORE COMUNALE
Il Sindaco si è scusato per la mancata pubblicazione dell'Informatore a causa dei molteplici impegni, più urgenti, ai quali la Giunta deve fare fronte.  Inoltre ha precisato che secondo lui questo non è uno strumento obbligatorio ma qualcosa in più che l'amministrazione ha voluto mettere a disposizione, nonostante lui stesso sia molto presente in Comune, nelle vie e nelle piazze e in altri luoghi, per dare qualsiasi informazione ai cittadini. Abbiamo fatto presente che fino a pochi mesi fa la pubblicazione mensile dell'Informatore era un impegno scritto negli atti ufficiali della Giunta e del Consiglio Comunale. Il Sindaco ci ha anche informato che uscirà un numero prima di Natale, però a noi non è ancora stato richiesto di inviare il nostro articolo da pubblicare nello spazio riservato ai gruppi di minoranza.

ILLUMINAZIONE SULLA CICLABILE DA VILLA POMPEA AL COLOMBIROLO
L'assessore Chiarella, che non si occupa di Lavori Pubblici ma risponde spesso al posto del Sindaco, ci ha confermato che questo resta un obiettivo dell'Amministrazione Comunale ma che dovranno essere risolti una serie di problemi tecnici e sarà necessario anche ottenere un finanziamento dalla Regione Lombardia. In sostanza non ha preso alcun impegno in termini di date entro le quali potremmo aspettarci di vedere avviato un progetto. Abbiamo ribadito che, in attesa di risolvere tutti i problemi, si dovrebbe realizzare almeno il tratto tra Villa Magri e Villa Pompea. Ma questo lo chiedemmo anche quasi un anno fa e restammo inascoltati.

Delibere
Abbiamo discusso e votato tre Delibere tra cui un paio poco significative e la terza che riguardava la 5a variazione di bilancio.

VARIAZIONE DI BILANCIO
Una variazione di Bilancio interessante per quanto riguarda la novità dell'arrivo di maggiori entrate (150.000 euro) grazie all'avvio di alcuni cantieri a Sant'Agata, ma molto deludente per il taglio di un fondo destinato ad una iniziativa di co-progettazione a sostegno della disabilità da 0 a 25 anni, a causa dei ritardi nella preparazione del progetto. Nella  nostra dichiarazione di voto (leggi qui) esprimiamo la nostra delusione per  questa mancanza di attenzione verso un progetto che era in discussione da un anno e abbiamo bocciato la delibera di variazione di bilancio che, comunque, è stata approvata per 9 voti a 8. Purtroppo ancora una volta si scavalcano le montagne solo per i progetti e le iniziative del solito gruppetto d'Elite e si mettono in secondo piano quelli che dovrebbero dare un aiuto alle fasce più deboli.

domenica 2 dicembre 2018

L'ultimo chiuda la porta


Il disgusto del giorno dopo ha lasciato il posto all'amarezza, l’ultima seduta del Consiglio Comunale lascerà segni difficili da cancellare, almeno per me.

All'amarezza si aggiunge la rabbia, quella che provo quando torno indietro di tre settimane e rivedo la storia di una mozione (leggi qui il testo) che era nata per spirito di servizio e alla fine è diventata strumento elettorale. La rabbia di chi osserva le furbate e le manipolazioni di chi dovrebbe invece lavorare per il bene dell comunità in cui vive. La rabbia di chi si vede appiccare etichette solo in base alle apparenze: con chi prendi il caffè, accanto a chi ti siedi, con chi parli, a chi sorridi...

LA PROPOSTA E LA TRATTATIVA
Quando il nostro Consigliere Matteo Tacconi condivise con noi del Comitato Civo Cassina il testo che voleva proporre come mozione a favore della ristrutturazione della Scuola Primaria, appena uscita dall'ennesimo allagamento e ancora sotto il tiro incrociato dei post sui social, la accolsi con entusiasmo e così fece anche Federica Pancaldi. Decidemmo che fosse doveroso fare un tentativo per convincere la Maggioranza a utilizzare parte dei fondi che arriveranno dalla ristrutturazione dell’area Nokia per risolvere quel problema annoso.
Cera però un ostacolo da superare: il Regolamento del Consiglio Comunale prevede che una mozione debba essere firmata da almeno cinque Consiglieri Comunali. Memori di passate esperienze evitammo di rivolgerci a quei Consiglieri di Maggioranza che sappiamo essere molto sensibili rispetto al problema in oggetto, perché li avremmo messi difficoltà e, come avvenuto in altre situazioni passate (tranne una), non avrebbero potuto darci il sostegno richiesto. 
Mantenendo la speranza che quei consiglieri avrebbero potuto darci il sostegno in sede di votazione, decidemmo di rivolgerci agli altri gruppi di minoranza.
Mentre il Consigliere Ferrarini accolse la proposta immediatamente, aggiungendo un contributo al testo che era perfettamente in linea con lo scopo della mozione, Andrea Maggio pose una questione che per noi era inaccettabile: pretendeva l’inserimento nella mozione di una frase che dovesse dare visibilità politica al suo gruppo, e che al tempo stesso avrebbe stravolto il contenuto della richiesta: "il gruppo Uniti per Cassina propone di costruire una scuola nuova nella ex Area Nokia". 
Noi rifiutammo e ci apprestammo mestamente a rinunciare alla mozione, ma Ferrarini, che condivideva il nostro disaccordo, assunse il ruolo di mediatore e raggiungemmo il compromesso di citare il pensiero del gruppo di Maggio nella parte iniziale della mozione (quella in cui si riportavano i fatti accaduti) ma mantenere il testo originale nella formulazione della richiesta: utilizzare parte dei fondi del progetto Nokia per ristrutturare la scuola primaria
Maggio si fece addirittura parte attiva per ammorbidire una parte del testo che nella sua versione originale “avrebbe messo i consiglieri di maggioranza nella situazione di non potere votare a favore”.  
Accettando con riluttanza l’inserimento del passaggio nel quale si nominava un gruppo politico e, soprattutto, citando, anche se a puro titolo di cronaca, la proposta che aveva fatto, convinti che il fuoco della discussione si sarebbe soffermato sulla richiesta e non sul racconto dei fatti, mettemmo (lo dico con il senno di poi) la mozione con un piede nella fossa

WATERLOO, CAPORETTO
A fare il resto ci ha pensato  proprio Maggio con il suo logorroico discorso di “supporto” alla mozione tenuto in Consiglio Comunale, quando parlò di tutto meno che della richiesta che si stava proponendo di votare, sparando critiche al progetto Nokia (che non era l’oggetto di discussione) e accuse ai Consiglieri di  Maggioranza che lo portano avanti con "manovre antidemocratiche".
Maggio si aspettava che coloro che stava ricoprendo di accuse approvassero poi la mozione!
Nemmeno Ferrarini, anche se molto più breve e leggero di Maggio, ha portato energia positiva in sala e a quel punto la partita era già persa, quando feci il mio accorato appello finale  (leggi qui) la mozione era già interamente calata nella fossa e al capogruppo Parma non restò  da fare altro che gettare la terra per coprire il cadavere, non cito l'altro capogruppo di Maggioranza perché non era da quella parte del Consiglio Comunale che speravamo di ottenere il supporto.

DUE ABILI POLITICI
Maggio non ha interesse che la scuola primaria venga ristrutturata, il suo progetto politico è ancora quello della Giunta D'Amico che voleva costruire scuole nuove in un disegno che prevedeva una massiccia invasione di palazzine e capannoni. Un edificio scolastico ristrutturato non diventerebbe più utile per quel tipo di operazione. 
Allo stesso tempo Maggio non poteva perdere l'occasione presentatasi con una mozione da usare come spargi-letame contro i possibili avversari elettorali di domani, e i post del day after sui social network ne danno la conferma.
Strategia del politico scafato: firmi la mozione anche se non ti piace, la fai bocciare e poi racconti che i cattivi mangiano i bambini.
Abile, anche se per me disgustosa, manovra politica.

Parma ha usato argomenti che sarebbero stati molto discutibili se avesse parlato prima di Maggio. Ha girato la questione puntando i riflettori sulla parte del testo che in realtà non era la proposta della mozione, ma faceva molto gioco a chi non poteva andare contro la sua Maggioranza. E' stato un abile politico, ha fatto passare la nostra come la proposta di quelli che volevano costruire una scuola nuova in un’area privata il cui proprietario aveva già deciso di fare tutt'altro, di costruire una scuola nella zona più sfigata per chi dovrebbe accompagnarci i bambini, una proposta che noi avevamo già bocciato sei anni fa e che tuttora disapproviamo nella maniera più assoluta. 
Peccato che la mozione chiedesse una cosa molto diversa.
Poi Parma è andato fuori tema vendendo per propria (inteso come partito e non come persona) la proposta che noi del Comitato abbiamo protocollato due mesi fa: investire a Sant'Agata. 
Abile, anche se molto tardiva, manovra politica.

Noi siamo rimasti in mezzo, impallinati!

ERA PREVEDIBILE
Il vero problema è che noi non avremmo dovuto accettare quel compromesso con Maggio, non avremmo nemmeno dovuto chiedergli di firmare una mozione che nei fatti ha dimostrato di non avere mai condiviso, facendone solo uno strumento di propaganda elettorale ad uso personale. 
Alcune avvisaglie si erano già palesate quando, nei giorni successivi all'accordo sul testo, gli organi di stampa locale presentavano come il promotore dell'iniziativa e colui che aveva tirato le fila, proprio la persona che si era aggregata per ultima, il signor Andrea Maggio.

Noi con questi metodi non abbiamo nulla a che vedere e per questo dopo il disgusto e l’amarezza monta la rabbia.