In apertura di serata è andato in
onda il secondo atto del teatrino natalizio, inaugurato nei giorni scorsi sui social networks da una parte dell’opposizione, che aveva per oggetto il presepe vivente.
Preferisco non commentare quanto ho letto prima e sentito ieri sera, ogni parola detta o scritta viene strumentalizzata ed il tema in discussione meriterebbe maggiore rispetto ed educazione.
Preferisco non commentare quanto ho letto prima e sentito ieri sera, ogni parola detta o scritta viene strumentalizzata ed il tema in discussione meriterebbe maggiore rispetto ed educazione.
L’ordine del giorno della seduta prevedeva un
paio di interpellanze, l’approvazione di alcuni regolamenti ed altri punti di
poco interesse per il pubblico che, già poco numeroso all’inizio, ha
abbandonato la sala molto presto. L’argomento principale è stato l’approvazione
del Piano di diritto allo studio per l’anno scolastico in corso. Il Piano è lo
strumento atto a garantire il diritto di accesso ai servizi scolastici e ad
offrire le migliori condizioni possibili per un’offerta formativa di qualità. Il
Piano illustra tutte le attività che l’Amministrazione Comunale svolge a favore
della popolazione scolastica nelle varie aree di intervento e l'assegnazione delle necessarie risorse economiche per la manutenzione degli
immobili, i costi delle utenze, il trasporto scolastico, la mensa, il pre e post scuola, l'assistenza sociopsicopedagogica, i libri e il materiale didattico, il sostegno alla
programmazione educativa, la didattica e il sostegno agli alunni diversamente abili,
nella scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado.
La maggior parte delle risorse economiche per sostenere il piano vengono messe a
disposizione dall’Amministrazione Comunale.
Quest’anno l’assessorato all’istruzione
ha avuto l’opportunità di arricchire ulteriormente l’offerta formativa grazie
ad una economia di costi che ha liberato 26.000 euro da utilizzare per inserire
nuovi progetti soprattutto per la scuola dell’infanzia e per il sostegno psicologico.
Nei tre anni in cui, nel mio ruolo di assessore allo sport, ho interagito con
la Dirigenza Scolastica avevo incontrato diverse difficoltà ad inserire il
programma di avviamento allo sport nella scuola primaria. Il programma prevedeva
l’erogazione di alcune ore di attività sportiva che andava dalla psicomotricità
pe ri più piccoli alle elezioni di calci, pallavolo e basket pe ri più grandi.
Istruttori diplomati, che lavorano per le società sportive del territorio,
affiancavano le insegnanti nelle ore di educazione fisica. Nel 2015-2016
abbiamo fatto un esperimento, nel 2016-2017 abbiamo aumentato il numero di ore
e nel 2017-2018 la proposta non è stata accolta dalla nuova Dirigente
Scolastica. Proprio un anno fa suggerii alla mia collega con delega all’Istruzione
di prevedere per il successivo Piano di diritto allo studio l’inserimento di un
progetto dedicato alla pratica sportiva differenziata per età e per discipline,
con l’obiettivo di avvicinare tutti i bambini all’attività fisica e motoria ed
allo sport. Io ritengo che lo sport sia uno dei pilastri fondamentale per la
formazione dei giovani cittadini, insieme all’istruzione ed alla famiglia. Lo
sport è uno degli elementi chiave del programma amministrativo della coalizione
che amministra Cassina de’ Pecchi. Abbiamo voluto tradurre quell’impegno garantendo
la qualità delle strutture sportive (abbiamo riqualificato tre impianti sportivi
in tre anni ed il quarto è in cantiere) e dell’offerta multidisciplinare. Abbiamo
lavorato anche per ridurre il fenomeno dell’abbandono dello sport in età
adolescenziale e il progetto di avviamento allo sport nella scuola primaria
andava anche in quella direzione: partire dalle fasce d’età più basse e
accompagnare la crescita sia nell’apprendimento che nella pratica.
La disponibilità di maggiori
risorse economiche mi faceva sperare che quest’anno fosse la volta buona per inserire
stabilmente e da subito lo sport nel piano formativo del diritto allo studio, a
fianco dei progetti rivolti al sostegno psicologico, allo yoga, al teatro, alla
musica etc.
Invece no, lo sport non c’è, a parte
il progetto dei giochi della gioventù, non si è provveduto ad utilizzare tre o
quattromila euro (dei 26.000 di maggiore disponibilità) per inserire un
progetto di avviamento allo sport. La mia delusione è stata ancora maggiore
quando mi è stato detto che lo sport non è tra le priorità di chi gestisce la formazione
dei nostri giovani cittadini, qualcuno (non dai banchi del consiglio comunale) ha
usato parole più dirette: “dello sport non gliene frega un cazzo”.
Nel mio intervento finale prima
del voto, che è stato favorevole perché i contenuti del piano sono molto validi
e importanti per i nostri studenti, ho evidenziato che, considerando che a
Cassina non abbiamo un Dirigente Scolastico permanente ma quasi ogni anno ci
viene assegnato un reggente che deve spendere la prima parte del mandato a conoscere
il sistema e la realtà locale per poi essere mandato altrove dopo 12 o 24 mesi,
è necessario che l’amministrazione comunale sia parte attiva quando si definisce
il piano di formazione allo studio, non si dovrebbe solo mettere a disposizione
i fondi ma discutere insieme le priorità e gli obiettivi del piano con una
progettualità a medio termine e non legata alla durata di un reggente.
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